Una riflessione sui comportamenti umani fatta al tempo del covid pensando al nostro futuro
Al grido ” Liberta’ Libertà ” si dipanano i cortei “no Green Pass” di chi rifiuta l’ obbligo di un documento nella lotta al Covid, cortei ripresi in questi giorni: non sono molte le persone ma mi colpiscono i loro slogan, viscerali o sconclusionati, minacciosi.
I violenti li puoi riconoscere nei giovani picchiatori di Forza Nuova, provocano e cercano di cavalcare la protesta.
Rappresentano un segnale da non sottovalutare ed e’ pazzesco sentirli gridare liberta’ con il buzzo feroce di chi pensa alla liberta’ si ma di bastonare.
Vi sono anche normalissimi uomini e donne pronti a menare le mani: li guardi ma non li fissi, non si sa mai.
In questi giorni hanno aggredito una giornalista della Rai e l’inviatoi di Repubblica: “abbassa la telecamera”, “ti taglio la gola”…
Il pericolo che dai cortei si passi alla guerriglia urbana e’ concreto.
Rivendicano il diritto di esprimersi e di decidere della propria vita senza imposizioni e sono disposti a continuare a lottare per questo.
Ho l’ impressione che il rifiuto del Green Pass sia solo uno degli obiettivi della protesta che convoglia anime diverse, unite da un malcontento comune, una sfiducia totale nei meccanismi della democrazia, la voglia di rivolta e il rifiuto verso tutte le decisioni prese dall’ alto e condizionanti la liberta’ individuale.
Provo a immaginare chi sono gli altri No Pass: Vi sono oppositori di estrema sinistra, pezzi di centri sociali forse, accanto a persone convinte della propria idea di libertà ma senza appartenenza.
Non mancano le teste calde da stadio e chi ha degli interessi nel sostenere la linea del no. Sono una minoranza nel Paese che, come tutte le persone, però, hanno il diritto ad esprimersi.
Pensavo ancora una volta a quanto hanno scritto i padri dell’ italia moderna nella nostra Costituzione che, con le mie parole recita
cosi’:
siamo tutti uguali davanti alla legge (quindi) non si può giudicare in base alla provenienza, al genere, alle opinioni o al credo religioso, e neppure alle abitudini sessuali.
I costituenti disegnarono una democrazia parlamentare e indicarono i diritti e i doveri della persona tutelandone l’individualità ma fissandone i limiti. Con una semplificazione, si puo’ dire che la libertà come valore assoluto non può’ esistere perche’ va esercitata con gli altri.
Mi pare che le odierne proteste dei No Pass lo dimentichino non calcolando che il bene comune qualcuno deve stabilirlo e in una democrazia questo e’ il Parlamento.
Non ci sono solo le istanze legate alle misure anti covid.
Il Paese vive un momento difficile e sono molte le persone che si avviano alla povertà.
Lo Stato lo deve sapere, perché deve dare risposte.
A questo servono i cortei, secondo me: per chiedere lavoro, scuola, sanità, strumenti per affrontare il futuro.
Chiedere libertà non basta,
E quale libertà ?
Nessuno in Italia oggi mette in discussione la Libertà di espressione, siamo un paese dove non si può’ mettere in prigione chi critica il Governo.
E’ successo a noi durante il fascismo e succede ancora oggi in paesi non lontani come l’ Egitto e la Turchia.
Quello che voglio dire e’ che sempre bisogna chiedersi se il diritto che rivendico non sia un danno per qualcun altro.
Minacciare di morte chi vuole fare il vaccino anti covid e lo rivendica non e’ liberta’.
Perseguitare una persona semplicemente perché non la pensa come te o per cui provi un sentimento di rifiuto o di odio non e’ liberta’.
Penso, mentre sfila il corteo, che il passaggio dalle parole violente ai comportamenti violenti sia un pericolo reale
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“Chi ha vissuto la dittatura sa cos’è, tutti gli altri si devono accontentare di vivere la democrazia.” (Giorgio Gaber)