Ciao cari lettori, ho preso un momento di pausa mentale e come altre volte mi sono dedicato alla scrittura, la rubrica dei cuori infranti non fa altro che ampliarsi con mio profondo dispiacere per tutti coloro che non riescono proprio come me a liberarsi di questi “scomodi” sentimenti.
Voglio fare un ammissione di colpa, ho sbagliato ad essermi comportato in maniera spesso cinica nei confronti delle donne, ho sbagliato ad rivolgermi con inettitudine nei confronti delle vita troppo abituato a diffidare di tutti nel contempo di un bisogno d’affetto disperato.
Dimmi cos’è quel peso che porto nella pancia, quella tristezza che si trasforma in cattiveria e poi in solitudine, dimmi cos’è quel brivido di gelo quando dopo esser andato a letto con la “lei” di turno,
Dimmi cos’è quel dolore quell’ansia quel fastidio che costudisco in cuor.
Adesso ho capito che sono prigioniero di un sentimento, l’amore nei confronti di una donna che ha deciso di non aver nulla a che fare con me, si è riflesso nel disprezzo per tutte le altre.
Come si dimentica un sentimento che più lo vuoi dimenticare e più riaffiora??!.
Mi sento un bambino, un vero immaturo io non sono preparato alla vita, mio padre saprebbe andare oltre, si troverebbe un altra donna, mio padre penserebbe alla stabilità economica, cercherebbe una donna benestante, mio padre non avrebbe mai dato tutto l’amore senza chiedere nulla in cambio, non avrebbe messo a rischio la sua unica vita per una donna.
Mio padre non sarebbe impazzito per una donna.
Io sono una persona insicura perché corteggiare e conquistare una donna per poi passare subito ad un altra è solo sintomo di bisogno di conferme della propria capacità di piacere.
Io sono diventato insicuro perché Eleonora per me era il massimo ed essere scartati dal meglio è inaccettabile e così mi sono trascinato in tante situazioni sterili pur di salvare il mio ego in rivolta.
Sono uno sfigato, di fondo non reggo il confronto.
Sono confuso e sento ancora tanto bisogno di stare con Eleonora, d’altra parte so che Eleonora non ha la minima intensione di darmi spazio nella sua vita, ed io mi faccio da parte non ho più niente da dire a parole, ho solo gesti che nessuno vuole.
Allora io così non campo più, è tutto sempre uguale il lavoro, le uscite, i discorsi.
Ti prego stupiscimi,
fammi vedere che sei diversa,
che sai cos’è l’iniziativa,
portami in un posto dove non sono stato mai,
portami in un viaggio dove non solo il paesaggio ma anche i miei occhi sono diversi,
dammi un bacio e mozzami il fiato, fammi battere il cuore come solo tu sai fare…
permettimi ancora di farmi sognare ad occhi aperti…
regalami ancora un attimo di felicità che solo tu puoi darmi…
Cosa è un uomo, cosa deve essere un uomo per una donna,
perché mi sento prigioniero nel mio corpo,
perché sono ostaggio della mia mente della mia vita,
perché l’esperienza porta sempre ad essere una persona peggiore,
non dirmi che la vita è così,
non dirmi sono cose che capitano,
non dirmi che sono troppo giovane, C***O!
Ho affrontato ogni difficoltà ogni distanza ogni problema come un UOMO,
sono riuscito nei miei compiti come un UOMO,
Ho amato come un UOMO. Ho sofferto come un UOMO, in silenzio senza batter ciglio,
impavido e sprezzante del pericolo mentre gli altri morivano nella normalità,
ho giocato la mia partita.
Non dirmi diavolo che sono solo giovane perché ci sono uomini di 50anni che stanno esattamente come me!!!!!!
Sono impreparato all’amore ma nei miei occhi c’è un figlio di p*****a,
lo sai te che mi conosci come lo so io.
Lo sai amico lettore qual’è la verità,
La verità è che quando incontri l’amore vero non ci sono scuse, ma solo carichi di responsabilità,
l’amore ti dice quanto vali,
tutte le persone si rivolgeranno a qualcosa, alla psicoanalisi, a dio, all’uomo, al fato, al karma.
Ca****e!
Il fallimento in amore è il fallimento della vita come tale, come una figura geometrica ad una dimensione, il resto è solo pontificare con “se” e “ma”, dimensioni che non si vedono e che forse non ci sono.
Io sono prigioniero non dell’amore per se, ma del fallimento che ne ha prodotto.
Mi sento come un leone nella rete, braccato dal fallimento mostro i denti e ruggisco tanto che intimidisco gli altri che mi osservano, ma inerme rimango sconfitto,
lacerato non guarirò facendo soffrire qualcun’altro,
ce l’ho con gli altri ma posso solo che prendermela con me stesso,
sono state le mie mancanze, quindi sconfitto mi arrendo;
Lo zingaro s’arrende sconfitto dal fallimento che lo imprigiona e accetto questa vita vuota, perché la vita non è un niente senza l’amore.
Come liberarsi non lo so, forse solo il tempo.
Ci sono cose che ti cambiano per sempre,
cose che non si dimenticano,
cose che non si mettono sotto il tappeto insieme alla polvere,
mi manca così tanto io non so come fare è più forte di me, non riesco a trattenermi penso di essere malato… delle volte mi escono le lacrime come un fiume come un bambino…
mi manca la sua voce il suo sorriso le sue carezze, maledetta mi hai spezzato il cuore.
Un giovane fallito.
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Categorie: - Amore e relazioni - Me stesso
Se vuoi bene a una persona non la potrai mai odiare. Non si cancella nulla dalla mente.
Ma se questa persona non ti ricambia con la stessa intensità per vivere bisogna avere la forza, e so che ce ne vuole tanta, di arginare l’invadenza di questo sentimento a senso unico nella nostra vita e andare avanti, staccarsi sforzarsi di pensare ad altro, fare altro.
Occupare la mente. Amare noi stessi, coccolare noi stessi, leggere, interessarsi delle cose che ci circondano, riscoprire la curiosità per le cose, non aspettere sempre gli altri…i mezzi ci sono per far le cose…e allora? Via! Migliorare noi stessi, fare le cose che ci piacciono.
Evadere dalla prigione invisibile, cambiare abitudini, un pò alla volta. Subito non si può. No. Poco per volta.
Facendo violenza su noi stessi e su quello che vorremmo che fosse…ma non è; per non spegnersi giorno per giorno.
Ci vuole forza di volontà. Ci vuole anche silenzio e distanza.
Zingaro,
per me il tuo errore di fondo sta in questa frase: “mio padre non avrebbe mai dato tutto l’amore senza chiedere nulla in cambio”. anche tu non dovresti mai dare amore senza che ci sia da parte dell’altro essere (amico, parente o amante che sia) un ritorno più o meno a grandi linee equivalente.
nessun rapporto può reggere nel tempo se non è equilibrato. chi troppo dà, meno riceve. si dà troppo quando si ha bisogno di ricevere troppo. e così via… spero di essere stata abbastanza chiara.
quanto al dimenticare un amore, se DAVVERO lo si vuole dimenticare, a volte basta uno sforzo di volontà, un girare l’interruttore della mente in senso opposto. non sempre funziona fin da subito ma di certo può aiutare, in particolare se si riflette che non tutto dipende da noi o dai nostri meriti. il caso scombina le carte e a noi non resta che giocare la partita con quello che ci capita in sorte…
Ciao Rossana. La tua lettera è breve, ma colpisce in pieno il bersaglio. Non si deve dare amore non corrisposto. Semplice a dirsi, un po’ di meno a farsi, ma purtroppo hai ragione.
ciao Lilli,
grazie per l’apprezzamento.
a volte capita di imparare dai propri errori, anche se spesso è troppo tardi… 🙁