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Lettera pubblicata il 28 Gennaio 2014. L'autore, girasole1525, ha condiviso solo questo testo sul nostro sito.
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La cosa inquietante qua è solo una:
La risposta del fidanzato .
Il resto mi sembra piuttosto umano!
Che poi essa lo abbia ripagato , buon per lui.
Ma poteva essere anche una spinta per…
Girasole,sei venuta a fare la serenata a casa dei musicanti,non prendi in giro nessuno qui,hai scelto il posto sbagliato dove lavare la tua coscienza.
C’è un “vantaggio” nelle storie irrisolte, nel portarsi appresso un ricordo, magari dei “se”, nel vedere/sentire pochissimo, quasi per nulla, una persona per lunghissimi anni, ma mantenere un legame solo dentro di sé e non nella quotidianità. Il vantaggio di poter “controllare” e cristallizzare delle opinioni e delle sensazioni, delle aspettative ecc, per farne ciò che si vuole nei momenti in cui si è giù di morale o altro.
Un affetto di questo tipo ha il vantaggio di non richiedere troppo, di non costringere a mettersi in gioco realmente e di non deludere. Anche reciprocamente.
Non ho capito perché hai questa fase di insicurezza (tua, a questo punto) nei confronti del tuo attuale ragazzo (con cui una quotidianità, un impegno reciproco, che vuol dire molte cose, ci sono).
Non so se attingi dal passato come antidoto a qualcosa di tuo, o se questa persona ti interesserebbe davvero anche se tu stessi bene con te stessa, anche da single.
Se tu avessi voglia di conoscere e frequentare il tuo ex oggi (lasciando il tuo ragazzo, intendo) forse ti converrebbe non basarti su ieri, ma stando nel presente.
E non considerarlo, in sè, un magico antidoto a qualsiasi cosa ti turbi, perché è lì che di solito si rischia di prendere delle grosse cantonate, o di darne.
Riflessione generale: oggi le persone tendono a nascondere dei periodi di incertezza riguardo una relazione e tirare poi dei pacchi micidiali, o schiaffare addosso delle loro incertezze e crisi personali all’altro, in nome dell’onestà, senza rendersi conto del tutto che prima di parlare di crisi e incertezze bisognerebbe riflettere su quale sia il problema. Quello vero.
Perché parlare di crisi a chi ci ama non è una cosa da poco.
Nella vita i giorni non sono tutti uguali, le fasi, si è più o meno in contatto con se stessi, si attuano anche dei cambiamenti, che siano di studio, lavoro, assetti famigliari, si è più o meno stressati.
Un tempo (anche se non ho la fissa che il passato fosse per forza migliore) non credo che non esistessero le crisi e di cambiamenti poi la gente ne affrontava anche di più grossi, ma forse si tendeva meno a dare la colpa alla relazione, e a cambiarla, e a considerare invece la persona con cui si stava una persona con cui affrontare i cambiamenti della vita. O forse non è una questione di tempi, ma di mentalità.
Le coppie di lungo corso, che stanno insieme sul serio, non intendo solo per il terrore di perdere delle sicurezze o per schema,
per paura di cosa dirà la gente, di deludere le famiglie o per comodità, non hanno vissuto solo vite sempre prive di crisi, ma vite in cui magari invece di cambiamenti ne sono avvenuti parecchi, solo che li hanno vissuti insieme.
Il tempo che passa, in diverse fasi della vita, anche solo nell’arco di pochi anni, lo studio e il lavoro, il cercare casa e viverci davvero, un nuovo rapporto con le famiglie di origine, magari degli screzi con dei parenti, l’avere o non avere dei figli, i cali di autostima e la scoperta di cosa fa stare meglio, il mettersi insieme a dieta o passare dal viaggiare all’essere più sedentari al viaggiare di nuovo ecc ecc.
Di per sè, l’ho già detto altrove, non è la quantità del tempo la questione, perché due persone possono anche stare insieme per decadi intere senza dirsi molto e condividendo poco. Bloccarsi a vicenda, sul serio, invece di evolvere. Nascondersi nelle abitudini dando la colpa all’altro.
Però a volte mi stupisce (anche se non dovrebbe stupirmi, visto quanto il fenomeno è diffuso) di come la gente oggi si lasci semplicemente perché… sta vivendo e la vita è un divenire.
Si lascia perché (o questa è la scusa) perché è in crisi perché non sa che facoltà fare, perché ha preso casa, perché ha cambiato città, perché c’è un problema sul lavoro o in famiglia, perché cambia lavoro e colleghi o persino solo orario di lavoro o mansioni.
Come se una crisi personale anche minima fosse inaccettabile, e non magari semplicemente un proprio passaggio evolutivo, le persone sembrano mandare per aria il privato, gli affetti quando magari potrebbero cambiare colore alle pareti e divano o iscriversi a un corso di cucito o di yoga.
Girasole, non sto dicendo che sia il tuo caso. Tra l’altro ignoro perché tu sia in crisi, quali siano le vere ragioni. Esistono, ovviamente, anche crisi che maturano nel rapporto stesso che si sta vivendo, ed è bene essere onesti con se stessi e con gli altri.
Ti consiglierei però di ascoltarti bene e di non vedere per forza la questione come tra due uomini, uno che è lì davvero, con i suoi (tuoi) contro e i suoi (tuoi) pro, e l’altro che forse è un mix tra l’onirico e la novità, ma con le “sicurezze” di un ricordo cristallizzato e che potrebbe rappresentare in questo momento una vita di fuga, ma dipende da cosa.
Se poi scoprirai di voler restare dove sei o di voler andartene almeno ti sarai ascoltata tu. Oggi, temo, la gente lo fa poco e credendo anche di farlo. Ciao!
Cioè aspe, fammi capire bene.
Ti impegni con un ragazzo e lo molli per via di tuo padre (certo, e io ci sto credendo).
Voi donne siete capaci di star con scalmanati e calpestare i consigli di tutti, e tu dici di averlo mollato per via di tuo padre? Ma non scherziamo su..
Quindi poi ti impegni con un altro ragazzo, e oggi dopo 10 anni scrivi questo:
“Ho provato a parlare con il mio ragazzo dicendogli che ho un momento di incertezza, senza chiarire il motivo”
Sei bugiarda. Non è vero che hai “provato” a parlare con il tuo ragazzo, dovevi scrivere: “ho mentito al mio ragazzo” perché anche l’omissione è una bugia.
Ti sei accorta che questo ragazzo continua a ricambiare nonostante 10 anni, ed ecco che subentra la crisi, ed ecco che iniziano le bugie al partner.
E i sentimenti del tuo ragazzo dove li lasci?
Cos’è un pupazzo? Un giocattolino che quando ti stanchi butti via?
E poi scritta cosi la lettera pare pure che vuoi passare per una apposto con la coscienza, ma a chi vuoi darla a bere?
Tu non ami il tuo compagno tu sei opportunista, e menti pure quanto vuoi al tuo partner ma non mentire a te stessa. Poveraccio il tuo ragazzo che nonostante tutto ti sta vicino, probabilmente dall’alto della sua sicurezza e della sua fiducia nei tuoi confronti penserà pure “ma no, il mio amore non mi farebbe mai una cosa del genere!”
Ma quale terreno fertile?
Sei tu che stai scegliendo tutto ciò, come se tutto questo avesse una qualche non ben specificata ragione trascendentale..
sei solo una capricciosa.
Perché non fai una bella cosa?
Tira fuori le palle e fai leggere questa lettera al tuo ragazzo, e poi vediamo se ha il tempo per affrontare la cosa.
Tutto il resto è aria fritta.
E la cosa sconcertante è che la maggior parte di voi femmine italiche, che magari pensa pure di essere nel giusto e di essere “serie” ragiona cosi, brrrrr
ecco il buffone! La tipa di sicuro non è a posto ma manco tu!
cara girasole ho preso molto a cuore la tua situazione con l ex anche io ho avuto un padre padrone militare ce l ho ancora e ho vissuto e vivo tuttora storie analoghe alle tue per me non hai bisogno di nessun psicologo ma solo di ascoltare sinceramente il tuo cuore e di non vergognarti delle tue emozioni ne reprimerle ne sentirti in colpa ne evitare il tuo ex questo credimi e l errore piu grande che tu possa fare per te e per lui e paradossalmente anche per l attuale tuo fidanzato io piu volte ero confusa ma quando sono tornata con il mio ex non mi sono mai pentita tieni conto che la tua relazione non e stata interrota per tua personale volonta e questo tu per essere felice lo devi considerare mentre se solo se tu non scapperai dal tuo ex potrai veramente capire se l uomo con cui vuoi stare e quello attuale a te non serve un uomo perfetto per forza che non ti voglia perdere ma cosa tu provi accettandolo incondizionamente io pratico da 20 anni il buddismo di nichiren nam miohorenghechio e mi rivedo in te stessa con le stesse dinamiche e capisco quanto doloroso sia e quanta confusione tu ora provi io ho 49 anni preghero con tutto il cuore per te ma ti dico solo una cosa il buddismp parla di destino e niente e un caso annamaria
inoltre e proprio per essere onesta con te stessa e per rispetto del tuo attuale fidanzato che devi essere sinceramentre per morgan che ti ha condannata provo molta compassione anche gesu cristo dice nella bibbia chi e senza peccato scagli la prima pietra ascolta bene morgan che hai giudicato un altra persona hai tu commesso un offesa verso ogni diritto umano nascondendoti dietro quello che il buddismo chiama falso perbenismo e ipocrisia alimentando i sensi di colpa di una donna che si chiama girasole e che nessuno secondo ogno principio religioso umano e di pace potrebbe giudicare la quale si e esposta su un computer noi se non siamo in grado di comprendere con rispetto e compassione qualsiasi altro essere umano dobbiamo evitare di giudicarne le azioni il buddismo e tutte le religioni insegnano questo anche il buon senso e la giurisprudenza per cui cara girasole nessuno e mai morto per amore credimi inoltre la felicita anche del tuo arruale fidanzato non dipende da te ne tu ne sei responsabile cosi neanche quella del tuo ex devi solo non farti condizionare ne dagli altri ne da sensi di moralismo e di colpa queata e la mia email domeanna@email.it scegli di volta in volta col cuore tenendo conto del tuo cuore annamaria
Insomma che in tutto sto periodo sei riuscita praticamente a farti mezzo mondo e lui lo hai sempre mollato tu e ne parli come se fosse il buon zerbino che c’è sempre stato ed ha sempre pazientato per le tue lune da donna che comunque alla fine si è fatta toccare da chissà quanti
Bello schifo di storia di amore poraccio lui