Buongiorno
ho seguito la vicenda da Voi esposta nel Telegiornale delle ore 20,00 di Giovedì 23 Aprile 2020, del Signore anziano ospite presso una RSA e poi deceduto, che è riuscito a scrivere e consegnare una lettera indirizzata ai suoi famigliari e che segnalava la situazione vissuta in prima persona all’interno della struttura dove era ospitato, evidenziando i trattamenti, a dir poco deplorevoli, nei confronti degli ospiti da parte del personale che lo aveva in cura.
Sono vicina al Signore che purtroppo ha terminato la sua vita e alla sua famiglia, perché comprendo lo stato di impotenza che provano i congiunti delle persone ospitate nelle RSA, ancor più in questo momento così difficile e delicato.
Voglio però segnalare che, grazie a Dio, non tutti gli operatori delle RSA si comportano così, ma ci sono Persone (con la P maiuscola) che si prendono cura dei nostri vecchietti e riservano loro trattamenti umani che vanno ben al di là del servizio alla persona in sé, o alle cure mediche di cui hanno bisogno, ma danno quotidianamente un’impronta di serenità, un sorriso dietro la mascherina che illumina i loro occhi, l’ascolto paziente delle esigenze dei loro assistiti; giorno e notte, soggetti anche a turni massacranti e, purtroppo alcuni di loro, pagano pesantemente in termini di salute.
Sono dispiaciuta che il comportamento tutt’altro che umano tenuto da alcuni di loro, ai nostri occhi possa oscurare e infangare la professionalità di coloro che invece fanno il loro dovere!
Le brutte notizie fanno rumore. Le belle notizie sono silenziose.
A tutti: operatori, infermieri, medici e personale delle RSA italiane che curano con professionalità, amore e dedizione i nostri anziani, va il mio abbraccio e il mio grazie sincero.
A quelli che, invece, tengono comportamenti deplorevoli, invito ad una riflessione. Purtroppo ognuno di noi potrebbe, un giorno, trovarsi nella condizione di avere la necessità di ricorrere ad un ricovero presso una RSA. Credo possa far piacere a tutti poter trovare del personale che sia dotato di professionalità e umanità.
Grazie ed un augurio di buona salute a tutti!
C.A. figlia di un’ospite presso RSA del Torinese
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Categorie: - Enrico Mentana - Salute
In effetti, RSA ce ne sono tante, più di quante supponete.
E, nella vita come nella morte, ci vuole tanta fortuna, che auguriamo a tutti, ma sarà ahimé per pochi.