Non saprei da dove iniziare perché sono tantissime le cose che voglio dire e gli argomenti che vorrei trattare, ma una pagina non credo che basta. Parto con il dire che innanzitutto più avanti andiamo più stiamo sprofondando nell’oblio e rimaniamo immobili sulla situazione dell’italia in questo momento. E’ orribile sentire ogni giorno come persone umili si tolgono la vita perché non hanno neanche un euro e non hanno da dare a mangiare ai loro figli. E’ una vergogna rimanere il giorno davanti alla televisione, ascoltare le solite parole, i soliti discorsi riguardo alla crisi, ma non vedere FATTI. Siamo stanchi, i fatti dove stanno? essi purtroppo non arrivano perché c’è un paese diviso in due: i ricchi, da sempre privilegiati su tutto e i più poveri che invece soffrono continuamente senza ricevere nessuna grazia che ripaga il loro sacrificio giornaliero, la loro fatica, per portare avanti la famiglia e “SOPRAVVIVERE” con quel poco perché purtroppo oggi non si vive, ma si tenta di sopravvivere. “Cari” politici, mi chiedo come avete ancora il coraggio di parlare, ma non vi vergognate? state mandando tutti alla rovina, i soldi vi hanno rovinato vi hanno fatto uscire pazzi perché ovviamente non vi manca nulla, ma nonostante tutto ciò, avete almeno la dignità, l’umanità, di pensare a quelle persone che invece tutto questo non se lo permettono per pagare le vostre tasse? al posto di spendere soldi inutilmente fate qualcosa di utile per tutto il popolo italiano. Ma ovviamente tutto questo non vi passa neanche per la testa. Quando nel 1948 è entrata in vigore la Costituzione, avete letto bene quello che c’è scritto? credo proprio di no. Di questo ne sono testimonianza le interviste fatte ad esempio dalle Iene, dove è palese l’ignoranza che alberga su di voi, su quello che è il vostro lavoro, se così possiamo chiamarlo. Più che lavoro io lo definirei un approfittarsi per guadagnare di più prendendo in giro le persone che appartengono al vostro stesso popolo, popolo che dovrebbe avere pari dignità sociale. Vorrei invitarvi a riflettere sugli articoli della Costituzione e su come in essa è vergognoso leggere della parole che non corrispondono alla realtà dei fatti. ARTICOLO 1: “La Repubblica riconosce e garantisce i diritti inviolabili dell’uomo, sia come singolo sia nelle formazioni sociali ove si svolge la sua personalità, e richiede l’adempimento dei doveri inderogabili di solidarietà politica, economica e sociale. “. Ma quando mai? la Repubblica riconosce solo ed esclusivamente i diritti dei privilegiati ; ). Andiamo all’ARTICOLO 3: “Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali.
È compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale, che, limitando di fatto la libertà e l’eguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana e l’effettiva partecipazione di tutti i lavoratori all’organizzazione politica, economica e sociale del Paese. “. Di fronte all’articolo 3 rimango perplessa perché la Repubblica, AVREBBE DOVUTO AVERE IL COMPITO DI RIMUOVERE GLI OSTACOLI, MA NON LO HA FATTO! Non è vero che vi è l’eguaglianza tra i cittadini perché purtroppo oggi la società è disumanizzata, è MANIPOLATA. Non vi è nessuna partecipazione dei lavoratori all’organizzazione politica, perché la vostra ha soltanto uno scopo: mirare a migliorarsi sempre di più economicamente; semmai ribadisco nel dire che coloro che potrebbero risollevare il paese da questa situazione, purtroppo sono delle persone che non vengono votate, per cui di conseguenza vanno al ballottaggio sempre i soliti. Non faccio di tutta l’erba un fascio, perché credo che esistano persone oneste che vorrebbero migliorare questa situazione, ma purtroppo emergono sempre i soliti. Questo accade perché la società è ignorante.. ed è per questo che vorrei farvi riflettere proprio su ciò che dice la Costituzione. Dovremmo conoscerla tutti in modo tale da renderci conto di quanto sia falso ciò che è dichiariato nella Costituzione. Passiamo all’articolo 4: “La Repubblica riconosce a tutti i cittadini il diritto al lavoro e promuove le condizioni che rendano effettivo questo diritto.
Ogni cittadino ha il dovere di svolgere, secondo le proprie possibilità e la propria scelta, un’attività o una funzione che concorra al progresso materiale o spirituale della società. “. Anche questo non risulta essere vero a fatti perché il diritto del lavoro non è riconosciuto a tutti. Oggi coloro che hanno un bel posto di lavoro lo hanno solo grazie alle raccomandazioni, e non dite che non è così. Ma andiamo al più bello, l’articolo 7, quello che mi fa rimanere senza parole: “Lo Stato e la Chiesa cattolica sono, ciascuno nel proprio ordine, indipendenti e sovrani.
I loro rapporti sono regolati dai Patti Lateranensi. Le modificazioni dei Patti accettate dalle due parti, non richiedono procedimento di revisione costituzionale. “. Ma vi rendete conto? i loro rapporti regolati dai Patti Lateranensi? I patti lateranensi sono la più schifosa testimonianza di un’Italia andata in rovina per mano di persone senza ANIMA. Come si può parlare ancora dell’unione tra Chiesa e Stato, quando proprio quest’ultimo, durante il periodo del fascismo, ha commesso gli eccidi più orribili che la storia conosce?. Inoltre nell’ARTICOLO 11 è riportato che: “L’Italia ripudia la guerra come strumento di offesa alla libertà degli altri popoli e come mezzo di risoluzione delle controversie internazionali; consente, in condizioni di parità con gli altri Stati, alle limitazioni di sovranità necessarie ad un ordinamento che assicuri la pace e la giustizia fra le Nazioni; promuove e favorisce le organizzazioni internazionali rivolte a tale scopo. “. Se fosse stato davvero così allora L’italia non avrebbe dovuto dichiarare guerra alla Libia. Se oggi l’Italia è così è colpa di coloro che in passato hanno pensato soltanto a se stessi, purtroppo voi state facendo in modo che la storia si ripeta, quando invece bastasse un po’ di buon senso, da parte di tutti, per rimettere il paese in sesto. Io non so se anche voi la pensiate come me, ma sicuramente molti condividono ciò che ho scritto. Ogni giorno che passa prego che qualcosa cambi perché sono stufa, io come tutti, di ascoltare sempre le stesse cose e vedere che non c’è alcun cambiamento. Una cosa che non sopporto è questa: come si può parlare di crisi se poi in televisione, ci sono programmi nei quali la gente può vincere addirittura 1.000.000.000 di euro? Ma allora dato che lo Stato non ha soldi al posto di sperperarli in questa maniera, pensi a pagare i debiti pubblici e poi quando tutto torna alla normalità, allora pensi al gioco!!! come dice un sacro proverbio, “prima il dovere e poi il piacere”. Cerchiamo di ragionare e guardiamo in faccia la realtà, non limitiamoci solo ad ascoltare e rimanere fermi perché così non andremo da nessuna parte. Diamoci una mossa perché siamo noi giovani il futuro. Facciamo allora qualcosa, in modo tale che questo futuro sia migliore, partendo dal migliorare il presente. Con questo concludo il discorso facendo un augurio a tutte le persone umili, a coloro che ogni giorno, come mio padre, non si fermano mai di lavorare per continuare a vivere; infine rivolgo una preghiera per coloro che sono ricorsi al suicidio a causa di tutto ciò, nella speranza che almeno lassù hanno ritrovato la pace.
Lettera rivolta a tutto il Parlamento Italiano!!!
di
Lidia.C
Lettera pubblicata il 30 Aprile 2013. L'autore, Lidia.C, ha condiviso solo questo testo sul nostro sito.
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