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Lettera al direttore del tg La7 Enrico Mentana

di Sergio Rapetti
Trovi il testo della lettera a pagina 1.
Lettera pubblicata il 22 Aprile 2015. L'autore ha condiviso 2 testi sul nostro sito. Per esplorarli, visita la sua pagina autore .
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La lettera ha ricevuto finora 463 commenti

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  1. 61
    gianfranco pala -

    Oggi ad omnibus, lezione di economia del prof.Minenna; ha spiegato talmente bene i nostri problemi economici che anch’io da profano ho capito la materia in questione. Spero che i nostri economisti al governo si ripassino la lezione, magari prendendo spunto da quanto esposto dal Prof.Minenna.

  2. 62
    gianfranco pala -

    Matteo Salvini dice che si fida dei suoi alleati di centro destra ma per non saper né leggere e né scrivere vorrebbe portare dal notaio Berlusconi per sottoscrivere gli accordi; ma cosa fa quella vecchia volpe di Berlusconi? Con un salto mortale senza rete, dice che lui si fida degli alleati futuri e che non è necessario andare dal notaio. Come gira la frittata Berlusconi, non la gira nessuno!!!

  3. 63
    joy -

    La7 fa veramente pena, si salva solo per il Tg di Mentana, per il resto non c’è alcuna differenza dalla rai o mediaset o sky: colpire il movimento 5 stelle e salvare la situazione attuale nella quale tutti questi signori che si spalleggiano l’un l’altro si trovano molto bene…

  4. 64
    gianfranco pala -

    Oggi ad Omnibus. Pizzarotti oggi pontifica, con la virtuosità della città di Parma a proposito della raccolta rifiuti. Preciso che Parma è grande come il municipio di Ostia e che, prima di dare lezioni alla Raggi, dovrebbe fare il sindaco di Roma, distrutta letteralmente dalle amministrazioni precedenti.

  5. 65
    gianfranco pala -

    Oggi le trasmissioni del mattino della 7 hanno osservato una giornata di silenzio nei confronti dei 5 stelle; mi associo mestamente e rimango in doveroso silenzio.

  6. 66
    PAOLO -

    Caro direttore mentana e cari politici io avevo una piccola az che con il caos economico ora e’ chiusa.

    Sono due anni che lavoro saltuariamente e devo mantenere una famiglia con due figli 10 e 12 anni non vedo roseo secondo voi chi dovrei votare.

    Ma sapete che quasi tutti gli italiani si trovano cosi tranne chi e’ piu’ vicino a voi o chi e’ nella pubblica amm.

    Ci sara’ qualcuno che si assumera con responsabilita’ di incominciare a cambiare questo paese e anche gli italiani a pensare che quello che non ci tocca da vicino non ci riguarda.

    Faccio un esempio se un ladro va a rubare e’ solo colpa del ladro(non dico che e’ giusto ma allora e’ giusto che ci sono persone che per un mese e un giorno al parlamento prendono quello che prendono) i ladri quali sono? Quello che va a rubare per campare o quello che ruba per arricchirsi?

    Dopo si scatenano ribellioni guerre rivolte ma chi le ha create?

  7. 67
    PAOLO -

    Caro direttore nel mio paese ovvero in umbria stiamo messi male, non ci sono piu’ aziende non c’e’ piu’ lavoro e persone in genere si arrabattono per campare in qualsiasi modo con persone a rovistare nei cassonetti chi va arrubare chi spaccia hi fa lavori saltuari come me per far sopravvivere la famiglia e si parla di elezioni.

    Che spettacolo, che italia ,dio aiutaci tu.

  8. 68
    gianfranco pala -

    Alle nostre autorità di governo o istituzionali le uniche cose che riescono bene sono gi anniversari: oggi hanno festeggiato il cinquantesimo anniversario del terremoto del Belice. Che miseria….

  9. 69
    gianfranco pala -

    Ieri, in visita in Sardegna, la ministra Fedeli, meglio conosciuta come ” la Sardegna la più migliore ” era alquanto infastidita da una giornalista che le illustrava la situazione dei disagi dei docenti sardi. Consiglio alla ministra della pubblica istruzione di mettere da parte l’alterigia, di non dire bugie a proposito dei suoi titoli di studio e di ripassarsi la grammatica e la sintassi italiana.

  10. 70
    gianfranco pala -

    Il presidente Mattarella ha nominato Liliana Segre
    senatrice a vita. Sono commosso di questo riconoscimento anche se non capisco il tempismo. Il 6 marzo prossimo non avrebbe causato polemiche e strumentalizzazioni politiche.

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