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Lettera a Bersani e tutti i politici

di gabrielepirrera
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Lettera pubblicata il 6 Febbraio 2011. L'autore, , ha condiviso solo questo testo sul nostro sito.
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La lettera ha ricevuto finora 45 commenti

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  1. 31
    Renato -

    Lettera aperta
    Caro Bersani,

    Mi chiamo RENATO MARANGON. Sono stato assunto presso la Banca Popolare di Novara il 2 gennaio 1978. Ho lavorato presso l’Ufficio Legale della Sede Centrale dal 1995 al dicembre 1997, con mansioni di addetto alle procedure indagini della Magistratura. Nel dicembre 1997 sono stato trasferito all’Ufficio Beni Immobili. In data 21 maggio 2001 l’Azienda ha disposto il mio distacco presso la controllata SOGEPO SpA, poi divenuta ALETTI GESTIELLE SpA. Dal 1° settembre 2003 è venuto meno il distacco presso ALETTI ed il Banco Popolare di Verona e Novara mi ha comunicato la soppressione del posto di lavoro da me occupato in precedenza, con conseguente individuazione del nuovo posto di lavoro presso l’Ufficio Contabilità Fornitori di Novara, proponendomi lo svolgimento di attività contabili, amministrative e di quadratura spese. Ho comunicato al Banco che non intendevo accettare il suddetto incarico nei termini propostimi, esprimendo il desiderio di un reintegro presso l’Ufficio Legale, considerata la mia precedente esperienza lavorativa. In risposta, il Banco mi ha fatto presente, a fine agosto 2003, che l’Istituto intendeva esaminare la mia posizione per adottare diverse soluzioni, fissando d’ufficio un turno di ferie di 10 giorni lavorativi e riservandosi di fornirmi ulteriori comunicazioni. Avevo solo 6 giorni di ferie! Infine, con sua del 29 settembre 2003, il Banco ha dichiarato formalmente il recesso dal rapporto di lavoro con decorrenza immediata, non essendo riuscito ad individuare “alcuna ulteriore posizione lavorativa presso la quale potevo essere proficuamente collocato”. Da parte mia ho intrapreso le opportune iniziative legali a tutela dei miei interessi, dalle quali è scaturita una causa per illegittimo licenziamento e per demansionamento. In data 7 febbraio 2007 il Tribunale di Novara, in funzione di Giudice del Lavoro, ha condannato il Banco Popolare di Verona e Novara scarl al risarcimento dei danni a favore del sottoscritto, a seguito del demansionamento, senza tuttavia pronunciarsi in merito al licenziamento. Dietro consiglio del mio Legale di fiducia ho proposto ricorso in sede di appello, affinché venissero riconosciute le mie ragioni (soprattutto in tema di LICENZIAMENTO). La Corte d’Appello di Torino – Sezione del Lavoro, in data 15 luglio 2008, ha respinto l’appello principale, mandando assolto il Banco Popolare di Verona e Novara scarl da ogni pretesa e condannando il sottoscritto alla restituzione delle somme ricevute in forza della sentenza di primo grado, oltre alle spese legali per entrambi i gradi di giudizio! Tutto ciò premesso, mi domando in base a quali criteri funzioni la cosiddetta Giustizia oggi, in Italia, considerato che un onesto cittadino è costretto a dibattersi fra le spire di un sistema così tortuoso e perverso, esponendosi in prima persona e sostenendo costi spropositati, nella speranza di veder riconosciuti i propri diritti. Mi chiedo, inoltre: la giustizia da che parte sta? Quali sp

  2. 32
    Renato -

    Caro Bersani,

    In questi giorni si sta parlando tanto di legalità, vorrei proprio parlarne un po’ anch’io, in quanto di legalità, nel mio caso specifico, non vedo nulla di legale, è tutto illegale, soprattutto il mio caso personale. Sentenza di primo e secondo grado, tanto meno sentenza di cassazione. Vorrei raccontare tutto ad un giornalista competente, voglio raccontare e possibilmente pubblicare il mio caso assurdo, assumendomi tutta la responsabilità del caso, che di legalità non c’è proprio nulla, oserei dire che, la fanno franca sempre e solo, il potente e il ricco, che fa valere le proprie ragioni con i soldi o altro che non voglio elencare.
    Chiedo, pertanto, ospitalità in una trasmissione televisiva oppure giornalistica per raccontare in pubblico ciò che mi è accaduto, i fatti nudi e crudi, senza nascondere nulla (carta canta). S’è legalità è mettere sulla strada un padre di famiglia con tre figli di cui il terzo figlio di tredici anni, la chiamerei illegalità. Mi esprimo meglio; In primo grado mi hanno dato ragione, per la metà, “in quanto si esprime solo per il demansionamento e non per il licenziamento”, condannando la Banca (ex datore di lavoro), a pagare, senza però, citare il licenziamento, ho ricorso in appello, sperando nel reintegro, invece no, è accaduto di tutto al contrario di tutto, mi condannano al risarcimento di tutto ciò che mi è stato dato nella sentenza di primo grado.
    Ho fatto ricorso in Cassazione, sperando in una “vera” giustizia, anche li, hanno confermato la sentenza d’Appello. A mio avviso, è stata disattesa la possibilità di eventuale reintegro. Ma, hanno, – si badi bene – , di curare gli interessi di parte e non di chi ha ragione. Poiché mi trovo in condizioni di non poter pagare la condanna che mi è stata inflitta dai vari giudici di appello e cassazione, ora mi hanno notificato, dall’l’Ufficiale Giudiziario anche la notifica, comunico, inoltre che mi è stato notificato, inviata da parte degli avvocati della banca, il pignoramento del 5° della mia pensione.
    Rimango in attesa di una vostro invito per spiegare meglio i fatti per filo e per segno. Ringrazio per quanto potete fare nella speranza di essere interpellato nei vostri studi per raccontare tutto, invio distinti saluti.

    Un disperato.

    Renato Marangon
    via Righi 33 Novara
    cell. 347-2773436
    renato.marangon@alice.it

  3. 33
    Renato -

    Cari politici tutti,

    ditemi per quale motivo devo e/o vi devo far votare, dopo tutto ciò che mi è capitato, e cioè : mi dovete spiegare dov’è lo stato di diritto, il rispetto della Costituzione, il diritto dell’ammalato, il diritto al lavoro, anche i sindacati, ma, dove sono? cosa fanno per i lavoratori?
    Ho le mie buone ragioni per scrivervi così, ecco lo stato di diritto, ma dove?

    Premesso che sono sposato, ho tre figli, due figli disoccupati il terzo figlio, ancora minorenne, quale futuro gli posso dare, se sono stato licenziato a 54 anni, dai poteri forti, ho vinto il primo grado, ho perso in Cassazione e la Suprema Corte di Cassazione ha dato ragione alla Corte d’Appello, ma, sono sicuro di avere ragione al 100% e vo lo posso provare documentato. Ora mi chiedo chi posso votare e far votare che tutti i partiti sono tutti uguali. Non pretendo un futuro per me, ma, almeno per i miei figli, come li posso aiutare se voi pensate solo per le vostre tasche, per il vostro conto corrente che deve aumentare, crescere sempre di di più.
    Chi mi può aiutare avrà i miei voti, e sono tanti e farò votare. In attesa che qualcuno si ricordi di me ringrazio e invio distinti saluti.
    Un disperato.
    Renato Marangon
    cell. 3472773436
    e,mail: renato.marangon@alice.it

  4. 34
    joe -

    caro bersani, se c’è qualcuno che ha diritto di sbranare, quelli sono i 31000 dipendenti del monte dei paschi.

  5. 35
    luciano arleo -

    Questa volta la decisione del voto è molto difficile da decidere, ormai non esistono più valori..il pci, la dc, il psi, il pri non ci sono più , sopratutto quegli uomini.Ora ci sono questi partiti che dovrebbero, ripeto dovrebbero, rappresentarci sia nel nostro paese che all’estero.Io sono un stato licenziato nel 2011, ho 51 anni e sono senza reddito..niente assolutamente . Negli altri stati esiste, già da anni, un reddito minimo, un aiuto che ti fa sperare in qualcosa , in un nuovo lavoro, nel poter almeno portare il piatto a tavola. nel poter pagare le bollette,Ed invece in italia che si fa, si pensa a nuove tasse, a dove prendere i soldi per il MPS, i soldi..i miliardi di euro..oppure si pensa che inserendo gli incentivi per le assunzioni abbiano risolto il problema, ma chi ti assume se le fabbriche stanno chiudendo…a quest’età poi…non trovano lavoro i giovani figurati noi. Il gruppo 5 stelle ha pensato al reddito minimo, il pd anche ..berlusconi pensa ai suoi beni, ai magistrati, monti ai ricchi…e noi? Non siamo cittadini italiani anche noi? Scusate lo sfogo amici, ma al sociale nessuno pensa…nessuno……sono tutti buoni a chiacchierare…e già, poi in questo periodo, di carnevale, di chiacchiere se ne fanno molte…fritte però!.
    Spero che chi prenderà il potere, perchè di quello si tratta , si ricorderà di queste situazioni tragiche…lo spero, come spero che tutte queste lettere che sciviamo le leggano chi deve leggerle.
    Luciano Arleo
    pagiuti@libero.it

  6. 36
    Carlo -

    Salve Signor Luigi Bersani.
    Vi scrivo per dirvi,che si mi sta bene ridurre le tasse,se possibile anche l’IMU,ridurre l’Irap e l’Irpef ,tutte belle proposte ,dite che ci sono tre milioni di disoccupati.Ebbene il sistema per ridurre tutta questa disoccupazione c’è.!
    Lo so che la cosa vi sembra impossibile e assurda,ma se lei facesse questa proposta,mandare di nuovo in pensione i lavoratori con 35 anni di contributi,vi rendete conto di quanti posti di lavoro create…?
    Le posso garantire,che dopo 35 anni di lavoro,un metalmeccanico non c’è la fa più,e stanco e pieno di dolori,i giovani per darci una mano non ci sono più e noi dobbiamo fare i lavori che facevamo quando abbiamo messo piede in fabbrica a 15 anni.
    E come dice la Fornero,che ormai l’età è aumentata,e bisogna lavorare fino a 67 e chi vuole anche oltre,vorrei vedere lei dopo 42 anni di contributi,a lavorare in mezzo alle presse alzare grossi pesi,fare lavori usuranti con turni di lavoro,per tutti questi anni.
    Se uno lavoro in ufficio,seduto tutto il giorno,oppure fa un lavoro non usurante,allora quella persona si che riesce a lavorare fino a quella età.
    La Fornero doveva prendere in considerazione questa cosa,vorrà dire che andremo a lavorare col bastone o in carrozzella.Ecco perche le dico questo,se lei riesce a fare questa proposta,le posso garantire che avrà il voto da parte nostra quasi pensionati,e anche da parte dei giovani,perché in questo caso la convenienza è per tutti.
    Noi lasciamo il nostro posto di lavoro al giovane,quindi per le entrate alle casse dell’INPS,non cambia nulla,perché sul posto di lavoro ci sarà il giovane ,che pagherà i suoi contributi ,noi pensionati pagheremo comunque la nostra parte di tasse .Ma la cosa importante,che la disoccupazione si abbasserà notevolmente.
    Quindi signor Ministro,le chiedo per favore di riuscire a fare questa proposta,
    e vedrà che vincerà sicuramente le elezioni,glie lo posso garantire,
    perché sarà la proposta più importante che voi politici potete fare.
    Mi scuso in anticipo,per la brutta scrittura,ma spero che sia riuscito a far capire il dramma di noi lavoratori,e di chi purtroppo un lavoro non ce l’ha.
    Distinti saluti grazie

  7. 37
    Balditullio -

    caro Bersani se non ti occupi di rivedere in modo equo le pensioni,riforma fornero,migliaia di persone come me non ti daranno l,appoggio.non è il caso di rifletterci.il voto lo diamo ad ingoia,saluti.

  8. 38
    Roberto -

    Caro Bersani,
    la riforma pensioni Fornero è quanto di più iniquo sia stato fatto:
    1) le donne del comparto pubblico vanno in pensione a 66 anni,quelle
    del privato a 62 !!
    2)non c’è stata gradualità,mia moglie,nata il 14 gennaio 1952,dovrà
    fare altri 5 anni di lavoro,se fosse nata 15 giorni prima oggi sarebbe
    in pensione!!
    3)gli scaloni Maroni erano graduali e allungavano l’età pensionabile,
    non c’era bisogno della Fornero.
    Tutto questo per dirti che la mia famiglia non ti voterà più,voterà
    dall’altra parte. Auguri.

  9. 39
    barbara -

    Dovrei iniziare con caro Bersani, ma non ci riesco, perché delusa da un sistema che ci vede protagonisti di una grande barzelletta europea. Ho votato, sono andata a votare promettendo voti a destra e manca ma con l’unico segno che sapevo avrei messo su quella scheda, quello del PD, oggi sto cercando di non vergognarmi nel dire sono italiana,faccio parte di in paese dove il voto viene dato per le promesse incoerenti ed anche fasulle di un politico che ci ha mandato in un delirio assurdo, oggi abbiamo perse le elezione perché l’Italia e’ un paese vigliacco… Non capisca male, non so cosa farà per il nostro paese, ma peggio di cosi non possiamo andare, oggi mi vergogno di essere rappresentata da persone che non conoscono niente, che staranno li per fare ostruzionismo che hanno vinto perché urlatori, ha vinto l’ignoranza, ha vinto le false promesse… Ora voglio se queste persone una volta continueranno ad urlare oppure si faranno prendere dalla goliardia … Voglio urlare anche io lo sdegno di un governo dove sono passate prostitute, ladri,mafiosi ed oggi siamo ricaduti senza coscienza in una voragine senza fondo… Iniziate a togliere i vitalizi a senatori e depurati, le casse si riempiranno… Iniziate a diminuire lo stipendio di un parlamentare senza indugiare, iniziate a togliere le doppie entrate … I soldi inizieranno ad affiorare riempiendo le casse ora vuote. Sono indignata perché il nostro paese e’ sempre stato invidiato da tutti, la nostra costituzione presa come esempio, i nostri servizi vari presi come esempio.. Ed invece noi che ci viviamo in questa Italia non la inividiamo, io inizio ad odiare questo paese cosi bello, si perché non vedo sbocchi di futuro.. Perché l’unica cosa che vedo e’ lo schifo… Abbiamo perso perché di fronte ad un paese che muore di fame, dove il povero diventa sempre più povero ed il ricco non viene toccato ha vinto la promessa della restituzione dell’ imu ed i strillatori popolari… Mi dispiace di questo, mi dispiace anche di cedere una classe operaia abbassarsi ancora acone pecore per non volere un cambiamento decisivo … Non cerco promesse ma di tornare a vivere in un paese equo… Ed ora Caro Bersani, non so neanche se leggerà mai questo messaggio… Ma spero che si unisca al Suo popolo quello che ancora crede in Lei per combattere questa battaglia che ci deve vedere vincitori davanti ad un paese stanco di essere tradita.

  10. 40
    Decù Varba -

    Signor bersani; Cerchiamo di fare il governo con M5s;perchè come si vede il popolo non è contento con gli altri partiti, chi ha votato il Pdl lo ha fatto per l’IMU, infatti è successo nel mio piccolo paese che persone sono andati in posta con la lettera di Berlusconi per riscuotere l’IMU, poveracci.
    La prego di fare in modo che si lavora, non che si ha soltanto un posto, ma che quel posto produca benessere, dimezzatevi il vostro stipendio e evitate gli sprechi, perché negli ultimi tempi sono stati moltissimi.
    infine aggiungo saluti
    Decù Varba

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