Caro presidente Berlusconi, mi chiamo Ilaria e vivo a Pistoia in Toscana. Ho deciso di scriverle nella speranza che mi possa aiutare. Sono in grave difficolta e a causa mia ho messo in difficoltà anche il babbo. Non è un giorno che vivo una vita di stenti. È iniziato tutto 15 anni fa con la fuga di un socio che nel giro di pochi giorni ha prosciugato il conto della ditta. Da allora ne sono capitate una dopo l’altra. Ci siamo rimboccati le maniche in famiglia e siamo riusciti a salvare il lavoro anche se rimanevano pochi soldi per mangiare. Non ci siamo mai arresi ma adesso mi sento in trappola e in colpa. Siamo rimasti solo io e il babbo perché la mamma è morta un anno e mezzo fa. Lui per aiutare me in forte difficolta ha finito tutto e adesso per finire di sistemare la mia posizione come un vero padre farebbe sta per mettere la nuda proprietà sulla casa per liberarmi da 30 mila euro di debiti. Gli sto facendo perdere tutto e non voglio che si sacrifichi per me fino a tal punto. Le chiedo aiuto presidente, non me lo neghi per favore.Lo vedo che sta male, mi sento cosi responsabile e incapace di non farlo vivere con un po di pace. La prego, da figlia, mi aiuti.
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