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Lettera pubblicata il 24 Ottobre 2016. L'autore ha condiviso 30 testi sul nostro sito. Per esplorarli, visita la sua pagina autore Itto Ogami.
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Risposta a 29 Golem
Cito: “Ogami, ma le rileggi le tue risposte? Ragliare, il legno e l’acciaio, la saponetta, con quei toni infantili, e infine le risate isteriche che tradiscono un nervosismo sempre più evidente.”
Rispondo: Cerco di farti capire usando termini piu’ elementari, dato che sembra che non riesci a leggere le cose normali. Il mio nervosismo da che cosa sarebbe dettato ? Dalle idiozie che mi vengono proiettate negli occhi ? Solo fumo… niente di così serio. Sono annoiato della sterile polemica, non scrivi niente di costruttivo. Solo vuote citazioni prolisse di libri, autori e personaggi che loro sì contavano qualcosa. Almeno me le dicessero loro … mannaggia!
Cito: “Ma quali bulletti dai, con te è come sparare alle quaglie. Sei meglio del vecchio Diego, che aveva il tuo stesso stile e ossessioni mentre aspettava Armageddon, quanto tu i Quattro Cavalieri dell’Apocalisse. A volte sembra di parlare con lui.”
Rispondo: Non so chi sia quindi non so che risponderti.
Cito: “VERAMENTE innovativo eh? Ma certo, e tu ne sei l’antesignano vero? E non ci vorrebbe una risata adesso? Ma di quelle grasse però.”
Rispondo: So che ti è difficile capire, perché non leggi quello che scrivo (fai solo i commenti). Allora IO non rappresento l’antesignano di un nuovo mondo, perché io sono il rappresentante di un VECCHIO mondo, una VECCHIA concezione. Il nuovo mondo sarà fatto da gente nuova che riderà di te e di me.
Cito: “(Basaglia! Maledetto!!)”
Rispondo: Hai finito il giro dei libri ? Sei tornato a Basaglia ?
Cito: “La Vergine di Ferro e di Norimberga sono la stessa cosa, ti illudevi giá di averne trovata un’altra? E pensa che venivano usate come terapia psichiatrica.”
Rispondo: Probabilmente se tu fossi stato un famoso psichiatra dei primi del secolo, l’avresti usata davvero. Visto il grado di intolleranza tuo e dei satelliti rotanti.
La mia opera continua. Buone cose.
Post 30.
Questo è andato. Inventa le equazioni falliche, e dá i numeri in tutte le maniere possibile. Ci mancava lo Jedi.
I lettori di più recente acquisizione capiranno perchè LaD è diventata LaD Healt Clinic, con uno staff medico operativo di altissimo livello. Un’esperienza su queste pagine è altamente formativa, come nessun altra.
Ciao Golem, si ricordo bene la vicenda di Izzo, che a detta delle cronache era un giovane ipodotato con problematiche sessuali. Può darsi che in questo tipo di individui la devianza possa tradursi non necessariamente in un’ aggressione fisica vera e propria – come successe in quel triste caso – ma anche solo in un rapporto molto difficile con l’ altro sesso, come emerge da questa e da altre lettere scritte da Itto Ogami, personaggio nel quale sinceramente vedo molte analogie con il soggetto da te citato. Nel ripudiare con tanta ostinazione certi soggetti ( quelle che lui definisce donne sporche e impudiche ) io ci vedo una forma di ossessione, generata probabilmente da una specie di attrazione inconscia che Itto sta cercando di soffocare ed esorcizzare perchè la teme. So che questa caratteristica è tipica in chi rifugge dalle donne emancipate. Sicuramente in questi casi si è di fronte a un disagio profondo della persona, sul quale sarebbe il caso forse di intervenire in maniera adeguata con strumenti adatti. L’atteggiamento rabbioso e piccato con cui l’ autore della lettera risponde a qualsiasi commento critico è un segnale secondo me indicativo. Io non credo che quella di Itto sia semplice ipocrisia perbenista, quella è molto più impercettibile e se vogliamo molto più subdola e convincente. Ma per come la vedo io è un vero e proprio malessere che ha radici profonde. Itto è come se stesse gridando al mondo: “io sono fatto così ma non ne trovo le ragioni. Aiutatemi a trovarle perchè sennò mi sento strano!”. Forse Itto ha vissuto un trauma nell’ infanzia o nell’ adolescenza dal quale non si è più ripreso ( azzardo delle ipotesi, non conoscendo la sua vita personalmente ) quindi gli atteggiamenti puerili e contraddittori ( come pretendere la verginità dell’ altra persona mentre non si è in grado di offrire lo stesso requisito ) in questo caso ci stanno tutti.
Itto, forse intendevi dire “fobia verso la sporcizia”. Comunque guarda che se è quello il problema, esistono i detergenti per lavarsi dopo i rapporti sessuali, non lo sapevi ? 🙂
E cosa si potrebbe mai scrivere di costruttivo in risposta alle tue follie “neo penitenziali”. Non si può neanche iniziare una discussione. Gli argomenti costruttivi che ti riguardano li trovi nel mio intervento di risposta al post di Xenia. C’è tutto quello che sei in quelle frasi, compreso il “fumo” che produci tu, per tentare di nascondere a te stesso chi sei veramente.
Fossi il primo a fare la pantomima forse qualcuno ci cascherebbe, ma sei solo uno dei tanti. Dei troppi purtroppo.
Itto, semplice curiosità:quali sarebbero i satelliti rotanti?
Xenia, non c’è bisogno di essere grandi esperti di psicologia per capire cosa si celi dietro un atteggiamento “di sfida” come quello mostrato dal nostro eroe. Quello di mostrare un personale problema relazionale come una virtù, trasformando improvvisamente la “domanda” in “offerta”, ribaltando la realtà oggettiva in soggettiva, come ho avuto modo di dire qualche giorno fa.
Un ego ipertrofico che non trova soddisfazione in quello che si ritiene il giusto riconoscimento impone un ribaltemto della prospettiva per sopravvivere, Non sei tu chi non mi vuoi, ma sono io che non voglio te. E per evitare di essere smentito si rivolge a una tipologia femminile ormai (giustente) rarissima. Di modo che non vi sia praticamente mai la controprova.
Possiamo facilmente immaginare la reazione di una donna normale di fronte a un soggetto con quelle fissazioni.
L’ipocrisia gesuitica sommata alla sessuofobia è di defsult in certi soggetti, non è “voluta”, è proprio un modo di mostrarsi, di apparire “perbene”, “pulito”, ed é sicuramente dovuta ad un’educazione repressiva che spesso si osserva in molti ambiti familiari “bacchettoni”, che castrano le pulsioni naturali del bambino trasformandole in “sporcizia”.
È una forma di “rupofobia” (fobia dello sporco) legata al sesso e alle sue manifestazioni. Così come i rupofobici vedono germi e batteri patogeni dappertutto, allo stesso modo i sessuofobici di quello stampo vedono “schifezza” nei rapporti sessuali. E una donna “usata” da altri è da considerarsi contaminata. Ce n’era un altro su quella lunghezza d’onda. Donato Bilancia. Se si leggesse il suo screening psicologico si capirebbe da dove nascono certe ossessioni, che oggi paradossalmente. – e per fortuna – Internet riesce a contenere in ambiti semplicemente grotteschi, come spesso osserviamo.
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Il professor Yog consiglierebbe Tegretol e Fluoxeren, almeno per le ossessioni. Per il Q.I. non ci sono cure. Per tutto il resto maledico Basaglia e le sue teorie.
Ciao
Al pianetino Nullem e satelliti rotanti da marketing (che sono sempre gli stessi e li conti sulle dita della mano)…
Ma che palle ! Niente di costruttivo. C’è da ammosciarsi.
Vado a farmi un pò di cordiale per riprendermi. Che desolazione.
Risposta a 33 Xenia
Anche Mengele faceva diagnosi… che ne pensi ? Ho letto dal tuo post che vorresti usare su di me “gli strumenti adatti”.
Quali sarebbero ? Per caso sei della stessa clinica di Nullem che voleva esercitare coercizione su di me? Guarda che se metti i tuoi strumenti in altre persone, poi diventano rabbiose…