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Lettera pubblicata il 10 Novembre 2012. L'autore, Ohara, ha condiviso solo questo testo sul nostro sito.
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Scusami Fabrizio, non avevo letto.
Da quello che so detto da lei è che ci distanza e che “l’unica volta in cui sono stata bene è stata quando sono stata a Parigi con te” così come la settimana in cui andò da lui fu pesante perché stava da lui, mentre con me era diverso. Queste sono le parole sue che ho sentito sicuramente. So che non c’è piacere nel fare sesso, perché mi ha detto (attaccandomi/offendendomi) che sì, ci pensa al fare l’amore con me, (non riporto il discorso perché era molto contorto, ma il significato era questo). E che a lei parlare o pensare a certe cose dà molto fastidio, così come farle, perché ha avuto dei traumi molto forti da ragazza, ma che con me invece la pensa diversamente. Per favore, i moralisti esagerati non giudichino questo.
Per altre cose invece dice che gli vuole molto bene, so che non si sentono molto telefonicamente, così come il dialogo è ridotto ai minimi termini. Io non posso condannarla per questo, posso solo farle capire che non ha senso soffrire per una cosa che si può evitare. Si vedono 3-4 ore il sabato e per lei è un massacro (parole sue). Non è così semplice dire: “be’ allora che vuole fare?” perché questo l’abbiamo capito tutti. E non è per rovinare lui, non è per far soffrire nessuno, ma se un rapporto è insanabile non può essere trascinato. Di lui non so nulla, né mi è dato saperlo. Queste sono le cose che so e che mi va di dire, altre preferisco non dirle, ma comunque il succo è questo. Persone che la conoscono mi dicono che non lo fa affatto per tenermi buono, ma perché ha questo senso di colpa enorme e di gratitudine esagerati, così come si vede che non mi faccio illusioni io. Mi è stato consigliato di non pressare e di dare coraggio e fiducia, benché possa sembrare impossibile. Io di mio ho pensato di agire come ho detto prima: sciolto, tranquillo, ma fermo nelle cose che dico. Ok, può sembrare sbagliato, ingiusto e qualsiasi altra cosa, ma vorrei che la situazione si risolvesse in meglio per entrambi. Ed anche per lui a questo punto, perché qualcosa comunque è compromesso a prescindere da me. Forse (non posso saperlo) può anche essere che pure lui si senta incatenato e vuole uscire da una situazione che non gli va più (forse ovviamente), così come risolvendosi questa situazione, scopriamo tutti di stare meglio (magari io e lei scopriamo di essere quello che pensavamo, magari lui trova la persona giusta per lui).
Poco fa le ho detto che insomma non può farmi piacere se lei continua ad uscirci o se perdura la cosa, perché le paure che lei ha (comprensibili) possono essere risolte facilmente insieme. L’amore non basta, ovvio, ma deve essere la partenza. Io non me ne andrei da lei dopo un mese solo per il brivido della conquista. A me piacerebbe stare con lei, perché sono consapevole di quello che possiamo costruire. E non è da pensare che il tradimento per me sarà dietro l’angolo. Non è colpa di nessuno se ci si innamora. Tradimenti non ci sono stati. C’è un desiderio mentale di stare insieme.
Ah e non è un colpo di fulmine oppure la sbandata di un momento. Da parte sua è da un anno e mezzo che va avanti il sentimento nei miei confronti, da me da un anno più o meno. Non parliamo di un colpo di fulmine o di desiderio del “Nuovo”.
le motivazioni che elenchi per cui lei starebbe con lui etc esulano dal fatto che tu ci sia o no. Forse non mi spiego, ma se tu stasera chiudi lei le sue considerazioni sul LORO rapporto cambiano? Ma tu sei certo che lei non lo ama più? Che questo legame che ha con lui non interessa anche a lei? Parli come se lei si immolasse sull’altare di una storia che non vuole solo per far contento lui. Ohara, la gente si trova in confusione nella vita, quindi io non giudico la confusione. Ma lei perché sta proteggendo il loro rapporto? Per lui? O per sè? O perché sono in crisi, loro, ma se lui capisse certe cose il loro rapporto potrebbe ringranare, anche se tu sei stato un bell’incontro? Seguimi, ohara, se mi riesce di spiegarmi: certo che è un’idiozia sposare qualcuno che non ami, o con cui non concepisci manco nel presente che hai voglia di averlo veramente accanto come compagno di vita. Lo è per te e per il partner, e che tu abbia 20, 30, 40, 50, 80anni non importa. Allo stesso tempo però nella vita dubito ci si innamori 10 volte. Quindi non è che se ami qualcuno veramente ti diventa estraneo, fraterno, obsoleto e lo molli alla prima fase no, se finisce il detersivo o se conosci qualcuno. Puoi andare in tilt, soffrire, avere dubbi, avere una crisi, ma il legame forte che hai con questa persona è forte. Anche se ti delude, anche se le cose vanno storte, ti ricordi anche le ragioni per cui questa persona, tra tot gli abitanti del pianeta l’hai riconosciuta. Mi dirai è ciò che proviamo noi. Ok. E’ ciò che provi tu ora, in una storia ancora veramente, comunque, non vissuta, in parte sì, ma del tutto no (e non mi riferisco al sesso o solo al sesso. Avete condiviso certamente e sinora, però, molti dei suoi di lei problemi e molti dei loro problemi). Il mio discorso si collega in realtà a ‘le storie e i sentimenti finiscono’. Ok, ognuno sa per sè. Ti dico per me la mia: i sentimenti d’amore finiscono con dolore. Le storie e basta anche no. Io a meno della tua età ho lasciato una persona che avevo amato veramente. E prima di andare così in crisi da chiudere dentro e quindi lasciare uno spazio per amare qualcun altro ho sofferto molto anche per il MIO sentimento che stava cambiando, si stava ‘arrendendo’. E ho messo i cartelloni, ho detto e stradetto. E le ragioni erano serie. E lo era la storia per me. E quando ho conosciuto una persona, più avanti, l’ho detto. E io sono andata a dire come stavano le cose. Ciò non fa di me una persona migliore ma non ho chiuso una storia qualsiasi per aprirne una qualsiasi. Con l’altra persona son stata 17 anni. E quando è nata una crisi mostruosa dopo 10 fai tu i conti, che pure sembri o sia palesemente idiozia. E di crisi ne ho avute eccome perché è stato un inferno. Però non ho mai detto ‘resto e combatto per gratitudine’. Se lei non lo ama più che lo lasci, se è in crisi con lui che la affrontino, se è in crisi con sè che si guardi bene dentro, perché nessuno può farlo al posto suo. Io non la giudico, nella vita si possono vivere e fare dei casini. Però tu vuoi la verità. Se non ce l’ha che te lo dica e vada a cercarsela. Domandandosi sinceramente perché, se tu sei “quello” non sta con te. Con te che vuoi una storia lineare.
Ohara
Dal tuo ultimo post (il n. 31) non è che ci abbia capito granchè. Non ho capito se lei non ha piacere a fare sesso (con chi ? con te o con lui ?). Ma a Parigi con chi c’è stata con te o con lui ?
Cioè, perdonami ma in questo post non sei stato molto chiaro, o forse sono io che non sono riuscito a leggere bene. C’è molta confusione, vorrei aiutarti ma vorrei anche capire bene quello che ti avevo chiesto.
Per quel poco che “penso” di aver capito o lei ha qualche problema o è un’immatura pazzesca.
E’ in uno stato confusionale tremendo. Alla fine cercando di “decifrare” il tuo post non ho davvero capito che problemi ha con lui. Cioè secondo me i problemi ce li ha lei non lui, pur non sapendo nulla di lui.
Il fatto di non sentirsi molto telefonicamente non vuol dire nulla. Se fosse per me il telefono non lo userei mai se non per necessità. Per quanto riguarda il dialogo ridotto ok ma…come mai c’è questo dialogo ridotto ?
Si vedono 3-4 ore il sabato e per lei è un massacro…..perchè ?
Mah, chiariscimi i concetti che ti ho chiesto se vuoi un aiuto. Ma per quello che ho potuto capire questa è una donna come tante di oggi che non sanno cosa vogliono. Per me non è un discorso di rapporto. Qui è lei ad avere qualcosa che non va. E tu pensi di star bene con una così ? Guarda che questa tra un po’ fa uscire pazzo pure te.
A meno che ci siano altri problemi che tu non mi hai detto.
Sii un po’ più esplicito, l’ultimo post è stato un po’ un casino.
Ciao
Vi ringrazio per l’aiuto che mi state dando: è prezioso.
Quando mi riferisco a “motivi seri” intendo che non c’è bisogno di un tradimento o di un litigio violento o di altre cose: le relazioni possono finire perché non si vuole stare insieme e per me questo è un motivo molto serio.
Io ho capito i tuoi ragionamenti LUNA e io la penso come te. Molte cose mi sfuggono o non le dico perché per me sono scontate, dato che conosco la persona. Io di lui non chiedo, non è che me ne freghi così tanto sinceramente e non mi va di stare ad infilarmi a sapere cosa pensa lui. Io baso le cose da quello che vedo: prima di conoscermi parlavano molto di più e c’era più presenza, poi qualcosa è cambiato, fino a divenire una cosa rarefatta, fatta di quei pochi momenti. Io non so se loro parlano, non è che mi va di stare a chiedere sempre, perché a me deve fregare quello che mi dice lei. Per fabrizio, io e lei NON abbiamo fatto sesso, né ci siamo baciati, nonostante lo vogliamo davvero, perché a prescindere dal tradimento mentale, il tradimento fisico no. Per certi versi vorrei che ci fosse (mi riferisco ad un bacio) perché così la cosa “scoppierebbe” e se ne parlerebbe subito (non perché io ci provi gusto, in questo modo); dall’altra non voglio perché vorrei che certe cose ci fossero solo se fosse la mia ragazza: sarebbe brutto sia per lei, sia per lui, sia per me. Sì, ovvio che questa situazione è brutta, ma che possiamo farci?
Io credo che entrambi litighino, ma non posso saperlo io perché non voglio immischiarmi in questo, anche perché otterrei ben poche risposte. Io e degli amici siamo giunti alla conclusione che entrambi se la passino male quando stanno insieme (e no, non è che ci speri io), che parlino senza arrivare da nessuna parte. Questo confrontado le esperienze di noi tutti, dai 20 ai 30 ai 40 ai 50 anni. Chiedo quanti più pareri possibili a tutti, appunto per evitare di distruggere una persona. Il sesso con lui è brutto e non mi va di spiegarmi sul perché/come lo so, ma vi chiedo (per quanto possiate riuscirci) di fidarmi di me almeno in questo, oltre che della particolarità della cosa. Ovviamente penso anche io che la decisione debba essere presa, e al più presto, perché ci stiamo logorando entrambi. E non facciamo i ragionamenti esagerati come: “lei è na zo......” oppure “ti sta prendendo per il culo”. Io concordo sul fatto che non ci sia nulla di male nell’innamorarsi di qualcun altro, ma il problema è che lei ha questo senso del dovere onnipresente ed eccessivo. Per quanto riguarda il tempo, lei ha iniziato a sentire questo forte sentimento nei miei confronti da Agosto 2011. Io non sarei qui a chiedere consiglio se non ne sentissi il bisogno. Avete ragione, perfettamente: molte cose le penso pure io. Tra loro non funziona, perché dato il tipologia di persona, non sarei entrato nella sua vita altrimenti. Vi chiedo, se possibile, di fidarvi di me in queste cose. Io credo di aver trovato la mia soluzione, quella che ritengo giusta per il momento: essere
tranquillo, senza essere pressante e con la mente aperta, ovvero di non sentirmi più di dover dimostrare di essere il suo ragazzo: se mi va di parlare con una ragazza ci parlo. Il mio problema è che non mi si crea il desiderio di qualcun altro. Sono cinico: sguazziamo tutti nella stessa merda ogni giorno, ma ho sempre conservato quello spazio in cui mettere il desiderio: “La persona giusta c’è”. E ho avuto anche la fortuna di incontrare una coppia in cui questo c’era. Quello che ricerco io è uno di quei legami che possono essercene 50 al mondo, se proprio si è fortunati. Benché giustamente la nostra storia non sia vissuta al 100%, ritengo che il “sentire sul proprio corpo il dolore dell’altro” a distanza, così come “sentire se sta male” o “se è agitata” sia particolare. Se proprio volessimo essere cinici al massimo potremmo dire che sono coincidenze, ma sono cose che si ripetono ogni giorno, da un anno. Parlo di cose comprovate e riprovate: facciamo gli stessi sogni, ci vestiamo allo stesso modo senza saperlo ovviamente e per Natale ci siamo regalati la stessa cosa (un regalo difficile da ideare, a meno che QUALCOSA non indirizzi a pensarla ugualmente). Se può interessare, lei ha dovuto affrontare un intervento. Era molto spaventata e stava per svenire. Io, abitando in un’altra città, ho “sentito di stare per svenire” e, dopo 8 mesi di verifiche ai tempi, avevo capito che forse si trattasse di lei. Mi sono concentrato nella preghiera (quella vera, non quella superficiale) e, il giorno dopo mi disse che stava per crollare a ora X (io la segnai appunto per vedere se ci fosse questo legame, senza dirle nulla), ma improvvisamente ha sentito una forza esterna che la aiutava a riprendersi. L’ora era ESATTAMENTE la stessa. Ma di queste cose potrei parlarne per settimane, poiché non è l’unica cosa “Inspiegabile”. Entrambi sappiamo che c’è qualcosa di molto singolare in noi e che non vogliamo perdere. “Dobbiamo” viverci perché lo vogliamo, e questo senza voler mancare di rispetto a nessuno: io non so se lui tradisce lei, se il suo “Mi ama” è per convincimento. Possono essere molteplici le interpretazioni in alcuni campi. Io cmq credo di aver trovato in questo una soluzione. Vorrei solo aiutarla a comprendere di più che non c’è nulla di male (dato che lentamente sta riuscendo a capire che SE e SOLO SE non c’è più sentimento, non c’è colpa nel chiudere una storia e provare a ricominciare qualcosa con la persona che si è scoperti di amare). Sì, è lenta, molto. Ma (forse a torto) mi sento di non dover mollare, ma solo di essere più morbido: se sarà lei QUELLA persona, me lo dimostrerà, anche con i suoi tempi; se non lo sarà, io non mi distruggerò di pensieri né di rabbia. Se dovesse capitare che lui lo incontriamo all’università, dirò: “vogliamo dirgli come stanno le cose? Parliamo di più di un anno”. Altrimenti io cercherò di farle comprendere l’importanza di vivere secondo ciò che si vuole, sia contro di me che a favore. Grazie a tutti, ragazzi.
@fabrizio
a parigi ci siamo andati con l’università. Per me è stato un pretesto per vederci al di fuori di quell’ambiente. E lì penso di poter dire che ci siamo innamorati. Sarò giovane, lo so e non posso farmi capire e conoscere al 100% via internet, ma me ne accorgo di certe cose, come un po’ tutti credo.
Penso sia importante sottolineare che lui le ha chiesto di andare a convivere insieme perché vedeva che c’era qualcosa che non andava, ma lei gli ha detto di no a causa di questo sentimento.
Ohara, non è questione di non fidarsi di te e tu sai per te, però temo (dico temo) che questa donna ti manipoli un po’. Un’affermazione che ti suonerà pesante, lo so. E non si riferisce a moralismi nè al fatto che la gente deve stare insieme per forza nè che amarsi sia una colpa, ma ci son cose che mi stonano, mi spiace. Ovvio che leggo e non so. Però se le riporti tu da qualche parte dentro te stonano anche a te. Di fatto lei ti dice che la storia non è possibile (‘a costo di essere infelice io per sempre, ma per gratitudine etc’. Grande effetto, grande pathos, ma… Al contempo ti informa, quel tanto che basta, che la storia va male. Dicendoti però che se la terrà forever), d’altra parte fa intendere un mondo (sto bene con te. Però non si può, eh), fa l’integerrima ma ti dice ‘con te lo farei, sarebbe diverso’ (ma non lo fa. Però ti informa che con lui lo fa, ma male). Di fatto c’è uno di cui parla come se fosse un panino di chiodi (ma ‘tanto buono, tanto caro, tanto mi ama’) dicendo a te che a livello ipotetico farebbe l’amore con te, e di fatto ci sei tu che stai in stand by da un anno e per lei ci sei sempre, ma è riuscita a girare la cosa, mentre due uomini se la passano male contemporaneamente perché LEI non si decide (cioè, in teoria dice
che ha deciso, ‘anche a costo di essere infelice per sempre’, però se sei tanto decisa allora la smetti di dire ‘farei con te’ ‘con te è meglio’ etc) che lei è un mix tra un agnello sacrificale e giovanna d’arco. Che si fa immolare per non ferire uno che magari pure lui gradirebbe essere amato veramente e gradito veramente invece che si parli di lui come di una pigna in cu…, e una che si fa bruciare al rogo invece di dare un bacio dicendo però che ne avrebbe tanta voglia. Ok, son stata dura? Ti starò sulle palle (tu a me no), ma tu sposti l’attenzione. E in strano modo. Cioè, quando parli della cosa in cui si trova pare che lei sia vittima di uno che la incatena. E’ così? In realtà dici che sai poco di come la vede lui. Però pare che l’ostacolo sia lui. Sei sicuro? Per carità, lui potrebbe essere un gran manipolatore che con mezza parola al tel e 4 ore il sabato è onnipresente. Ma, fammi capire: lei non lo ama, lo sente poco, lo vede poco, ha tutto quel tempo per stare con te, parlare con te, anche andare a parigi (? Forse in gita universitaria?) ma l’ostacolo è lui? Sei sicuro? No, è l’immensa gratitudine. Tale che lei può autoinfliggersi infelicità imperitura (cosa di cui lui, se non è deficiente, direbbe no grazie. Chemmefrega che stai con me parlando di me come un mix tra un cugino, un eroe di plastica e un panino di chiodi. Mentre però stai 6 su 7 a dire ad un altro che gliela daresti. La vita. Ma non si può) però in questa infelicità imperitura può tranquillamente tenerci anche te, perché a lei va bene così. A lei. A lei va bene dirsi di sè le cose che si dice e dirti le cose che ti dice. E quelle che non ti dice. Anche perché non le chiedi. Ok, le direi, sei davvero una persona straordinaria, quasi in odore di santità. Stimo veramente che tu abbia deciso pure di condannarti a imperitura infelicità per gratitudine. E’ lodevole. Io però sono umano e ho un’altra visione della vita. Una visione per cui se son grata a qualcuno e voglio starci mi dedico comunque a lui e al rapporto. Gli dimostro che ci sono. Mi preoccupo di come sta. Non è che vivo per i c miei la mia vita, flirtando con un altro, ma ripetendo quanto mi sto sacrificando. E se ho problemi sessuali per cui mi sta bene non avere contatti non dico che sarebbe bellissimo con te e non ne avrei, su base totalmente ipotetica, usando il mio moroso come lastra di vetro. Scusami, ma questa cosa è troppo complicata per me. Sono umano, io. E quindi di fronte al fatto che mi dici che non lo mollerai mai, ma che stai meglio con me, non so che dirti. Peccato che ho incontrato una santa. Che però controlla il nostro tipo di rapporto da un anno etc. Vero, neanch’io voglio fare certe cose se non sei libera. Solo che fino ad ora chi non si libera sei tu. Dicendo che non si libererà MAI. Dunque? (Ohara, ho girato volutamente la prospettiva. Confusa può essere. Ma è lei che controlla il rapporto, così almeno pare leggendo, con i suoi problemi, le sue idee, le cose che dice e non dice. Non sto dicendo che è una persona cattiva, e non certo perché vuol lasciare chi nn ama più da un anno e passa o perché e se si innamora, ma è lei a dirti che non intende lasciarlo. E non dice che lui glielo impedisce, ma che lei è troppo buona per farlo. Ora, ammesso che ci creda e sia vero, tu non vedi un tantino di stranezza e nevrosi, sua, nei suoi contorti e egocentrici ragionamenti, apparentemente integerrimi e coerenti e invece un po’ strani? Strani siamo tutti, e potremmo esserlo anche così. Ma quanto la reggi sta cosa tu? Lei può darsi che se la regga anche dieci anni, eh. Se lei è convinta che così si sta sacrificando e che stare così con te, se non ti bacia, é coerente… Se tu vuoi che torni libera ma lei ha le sue ragioni per stare cosí puoi pisciare contro vento fino al 2025. Ovviamente spero di sbagliarmi. Ha 31 anni. Sceglierà. Non tra due uomini. Ma un equilibrio diverso. Comunque non ho problemi a credere agli episodi a distanza che racconti. Non sono magamagò, sono semplicemente umana, ma potrei raccontartene diversi. Con più persone. Anche amici, o persone con cui in certi periodi c’era in effetti un rapporto stretto, mentale, emotivo. Non necessariamente amore, non necessariamente anime gemelle nel senso che intendi tu. Voglio dirti che di per sè ciò non prova tutto. Una spiegazione non ce l’ho e non la cerco, nel senso che capita e non lo puoi controllare. Ho un”amica con cui capita così spesso, anche per intuizione o per curiosa casualità che per noi è normale. E siamo etero, beninteso. E per il resto le cose ce le dobbiamo dire e raccontare. -capisco il valore che dai agli episodi irrazionali, ma stare insieme concretamente è fatto di tante cose. E anche la personalità. Se tu sei molto istintivo ma lei ha altre sovrastrutture e motivazioni…
ohara, ti riscrivo per specificare che i miei post non son dettati da una scarsa empatia nei vostri confronti nè dall’idea che agli esseri umani non sia concesso sentirsi, essere, dirsi confusi. Né intendo dire che questa donna voglia ‘manipolarti’. Quel che cerco di dirti è però che ti pone, volens o nolens, in un “cul de sac”, e non semplicemente perché è impegnata e non lo lascia, ma per come lei legge la situazione e, sino ad ora, intende portarla avanti, per stare in equilibrio. Il fatto di faticare a stare in equilibrio e di trovare la propria maniera per farlo è di per sè umano. Da un punto di vista emotivo e psicologico non è ‘giudicabile’. Però mi pare un dato di fatto che questo suo modo mandi in squilibrio te. Nel gioco delle parti ciascuno influenza gli altri, lei ha le sue ragioni, tu le tue, lui le sue. Tu parli di vostre ragioni, tue e di lei, ma non sono uguali e non solo perché tu sei libero e lei no, ma anche perché, mi pare, le cose che ponete al centro son forse persino opposte nel momento in cui tu stai auspicando il momento in cui lei sarà libera, mentre lei dice che la sua priorità è mantenere quella relazione, ad ogni costo, perché ‘è giusto così’. Quali siano le ragioni per cui lo afferma, dandosi una sua versione sia del perché è giusto sia di come si manifesta questa ‘giustizia’, anche attraverso delle incoerenze, non mi pare siate nè nella stessa situazione emotiva nè contingente. Per quanto, innamorato quanto sei, tu evidenzi le analogie, le tue aspettative e motivazioni chiamandole “vostre”. Mi è capitato, non per natura, ma per contingenza pesante, di avere momenti di forte confusione, quindi non giudico la confusione che però può manifestarsi anche in maniera, anche involontariamente egoista, egocentrica e prepotente. E in vita mia non mi è mai capitato di dire ‘a costo di essere infelice io per far contento un altro’. In questa frase, mi spiace, io non vedo una generosità straordinaria. Anche allorché lei lo pensi mi viene da dirti che lei sta difendendo un suo equilibrio anche allorché si dicesse che sta proteggendo quello di un altro. Forse non riesco purtroppo a spiegarti questo concetto. Ma la domanda più che perché lei non lo lascia e dice ‘anche a costo di infelicità mia’ e perché se vuole stare con te davvero non ci sta non è un perché ‘causale’ bensí semmai a cosa serve, a lei, vederla, vedersi, vederti, vederlo gestirla, etc, viversela, etc, così. A cosa serve non è in senso di materialistica utilità. Ma emotiva, psicologica ‘utilità’. Purtroppo temo davvero che mi sia difficile trasmettere il concetto, più semplice di quanto sembra. Però lei sceglie, secondo una sua visuale e motivazioni. Lo sta comunque quotidianamente facendo anche quando in apparenza non lo fa. Non sei tu a dover chiarirle le idee, nè a lui. Perché qualsiasi esse siano, anche ingarbugliate che siano o ti appaiano, le hanno, ciascuno, e se le stanno gestendo. Semmai forse sei tu che hai bisogno di sintonizzarti di più su te, su ciò che vuoi e quali siano le reali contingenze. I fatti.