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Lettera pubblicata il 8 Dicembre 2010. L'autore ha condiviso 20 testi sul nostro sito. Per esplorarli, visita la sua pagina autore max8765k.
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E’ capitato anche a me dopo 3 anni e mezzo.
Ho sbagliato e l’ho persa,ci siamo detti che io sarei stato per lei l’unico uomo che avrebbe sposato e lei per me idem.
Sono 5 mesi che non la vedo e non la sento,l’ho amata piu di me stesso.
E chi sbaglia paga: funziona così! È la legge del martello: se non lo fai funzionare il cervello, te le prendi da dietro. Le pedate in culo con pesatore automatico!
L amore monogamico romantico per tutta la vita a cui crede illusoriamente la gente non esiste… ve lo volete ficcare in testa?
Non esiste quello vanesio ormonodipendente, perché l’amore vero è forza di volontà.
E : Non esiste quello vanesio ormonodipendente, perché l’amore vero è forza di volontà.
E, con rispetto qui” il vanesio” non c’entra , semmai c’entra la logica. la storia della forza di volontà e sacrificio e’ solo un retaggio culturale religioso e patriarcale . La verità è che nessuna catena culturale può imprigionare gli istinti per una vita intera…(pena depressione, frustrazione, insofferenza) e basta analizzare la realtà circostante per rendersene oggettivamente conto. La donna si è emancipata e gli uomini devono prenderne atto, ma basta intervistare i conoscenti o osservare ed aspettare , leggere qui sui forum, analizzare i propri famigliari coetanei per rendersene conto. E vissero felici e contenti non esiste e non è mai esistito . Se uno poi decide di fare “L azienda famiglia ” con un socio/a dove “tu dai qualcosa a me ed io di qualcosa a te” allora è un altro paio di maniche , ma scordatevi che non esistano scappatelle e che questa sia basata per sempre sul vostro amore illusorio. Quando passa son solo gli interessi economici etc a tenerla Eventualmente e forzatamente “unita” (sempre con scappatelle annesse , da quelle non si scappa 🙂 ).
cordialità
Rdf,
“… semmai c’entra la logica. la storia della forza di volontà e sacrificio e’ solo un retaggio culturale religioso e patriarcale . La verità è che nessuna catena culturale può imprigionare gli istinti per una vita intera…(pena depressione, frustrazione, insofferenza) e basta analizzare la realtà circostante per rendersene oggettivamente conto.”
“E vissero felici e contenti non esiste e non è mai esistito . Se uno poi decide di fare “L azienda famiglia ” con un socio/a dove “tu dai qualcosa a me ed io di qualcosa a te” allora è un altro paio di maniche , ma scordatevi che non esistano scappatelle e che questa sia basata per sempre sul vostro amore illusorio. Quando passa son solo gli interessi economici etc a tenerla Eventualmente e forzatamente “unita” (sempre con scappatelle annesse , da quelle non si scappa 🙂 ).”
concordo: purtroppo, al momento persino i figli piccoli riescono sempre più raramente a fare da collante. basta osservare, appunto, la “realtà dei fatti”, in numeri, non in opinioni oppure in luminose eccezioni, che confermano la regola…
“E vissero felici e contenti non esiste e non è mai esistito . Se uno poi decide di fare “L azienda famiglia ” con un socio/a dove “tu dai qualcosa a me ed io di qualcosa a te” allora è un altro paio di maniche…”
“Concordo…”
Come consolarsi dai fallimenti, ecco una pretesa che si pensa di “soddisfare” su LaD, visto che c’è un sacco di gente che vive felice e contenta da decine di anni e lo farà sino all’ultimo, anche se non viene a sciverlo qui come fanno i “piangenti”.
Qui è come al supermercato, si prende quello che piace anche se è junk food, che naturalmente consola ma non “nutre” come dovrebbe.
“E – 5 maggio 2018 16:20
Non esiste quello vanesio ormonodipendente, perché l’amore vero è forza di volontà.”
E su questo già sentito e pluridiscusso concetto come mai non si concorda? Perchè non piace o proprio non esiste?
Ho bisogno che Lei me lo dica ” Adesso ho chi pensa a me e mi fa stare bene, e non sei tu” altrimenti il filo che ancora mi lega a Lei non riuscirò mai a spezzarlo.
L’ amore è come una pisciata… quando “scappa” bisogna farlo USCIRE, bisogna esprimerlo, bisogna VIVERLO, bisogna LIBERARLO. Ci hanno insegnato che bisogna circoscrivere e relegare questo singolare sentimento in una condizione ben precisa a seconda delle circostanze in cui ci troviamo a sperimentarlo ( impegno ufficiale, matrimonio, convivenza, storia clandestina, trombamicizia senza impegno, ecc… ). In realtà ognuna di queste descrizioni è riduttiva e ingannevole, perchè obbliga l’ individuo a considerare limitatamente e secondo schemi predefiniti ciò che sta vivendo. E da qui, derivano tutte le nevrosi e le alienazioni che stiamo leggendo. L’ amore non è nè un obbligo imposto dalle convenzioni ma neanche qualcosa da cui dobbiamo fuggire per evitare di sentirci “intrappolati” o peggio ancora di soffrire. L’ amore è ENERGIA PURA, che ci darà appagamento o realizzazione ( o al contrario frustrazione e dolore ) a seconda di come lo gestiremo e a seconda del soggetto su cui lo riverseremo. tutto qui. Non c’è davvero altro da capire. Mi sembra anche normale che se incontriamo la persona comunemente detta “adatta a noi” e che fa scaturire in noi questo sentimento, avremo poi la voglia e il desiderio di costruire..
..di costruire con quella persona un progetto a lungo termine. Progetto che non verrà avvertito da noi come una “gabbia”, ma come un piano voluto e desiderato che ha il sapore della “sacralità”. Nulla toglie però che si possa anche campare solo di relazioni occasionali, se è questo il percorso a cui – per vari motivi – siamo predestinati. A parer mio però alla lunga diventa monotono e anche un tantino deprimente. Non imponetevi nulla. Ma al tempo stesso NON PRECLUDETEVI nulla. Nella vita, comunque vada, si DOVRA’ in ogni caso soffrire per un motivo o per un altro. Rinunciare ad amare per non soffrire è come rinunciare completamente a mangiare per prevenire il cancro allo stomaco.