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Lettera pubblicata il 25 Febbraio 2014. L'autore ha condiviso 6 testi sul nostro sito. Per esplorarli, visita la sua pagina autore marcoxx86xx.
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Cari tutti, amiche e amici che ragionano, ho partecipato a questo 3ad all’inizio e con un solo post e ora vedo che, stancamente e puntigliosamente, questo va avanti dimenticando il problema iniziale rappresentato da chi ha scritto la lettera.
Il problema, per chi non lo conoscesse, è il solito: ‘relazione a lungo termine solida e con lui dedicato, fedele e innamorato (non perfetto, la perfezione non esiste) che viene interrotta senza motivazioni consistenti unilateralmente da lei e all’improvviso o quasi’.
E’ ovvio che nel mondo delle relazioni si presentano problemi diversi da questo, molti con schemi in cui è la parte maschile a comportarsi in modo indegno. Ma, semplicemente, questi problemi non sono il problema di cui si dovrebbe trattare qui.
Trovo del tutto inutile quindi inseguire la solita ‘principessa sul pisello’ (che, ahimè, diverrà la ‘regina sui co......’ di qualcuno), la quale in buona o in mala fede pretende di buttarla in caciara negando l’evidenza.
Per ogni post che scriverete, lei ne scriverà un altro contraddicendo ora voi ora anche se stessa di qualche post precedente.
Non si dovrebbe utilizzare nei flame la regola ‘don’t feed the troll’?
Volete davvero dare al troll quelle occasioni di buttarvi in faccia merda e fango che non avete dato nemmeno alle vostre ex quando vi hanno ‘solàto’?
Cara Lola, poche parole ed è inutile che rispondi (poi fai come ti pare…): hai torto nel merito e nel metodo; del metodo da troll ho già detto; nel merito: il comportamento che qui viene spesso evidenziato esiste in modo generalizzato, il che non vuol dire che sia totalitario; è un comportamento che affonda le sue radici nella fisiologia e nella psicologia delle donne, che sono diverse da quelle dell’uomo (le quali ultime sono alla base di taluni comportamenti maschili da imbecilli), ma soprattutto in una sottocultura che si è affermata negli anni tra le donne italiane, secondo la quale ‘lasciare in ogni momento ed in ogni condizione per soddisfare le proprie emozioni è un diritto-dovere’.
A me importa poco, ma proprio poco, che tu non sia d’accordo con questa analisi del problema: ho validi motivi per ritenerla corretta, mentre non vedo sufficienti prove da parte tua per negarla.
E con questo finisce la mia partecipazione a questo 3ad.
Ricordate: don’t feed the troll!
La sindrome del troll è un’altra nevrosi che si accumula a quelle preesistenti, e che aggiunge un’ulteriore mandata alla serratura della vostra “galera”, che (esticazzi, che immagine aoh) e un altro nodo alla gomena che vi tiene legati a questo sicuro porto. Ma se anche fossi un troll – anzi: un figlia di troll, mi piace di più – o qualunque altra cosa, cosa cambia? qual’è la differenza?
Forse che quello che dico sarebbe meno criticabile o più autorevole?
Cioè se X si presentasse come Y, Andrea come
Filomena, Dottor come IO e IO come TU, cosa succede rispetto agli argomenti che esporranno? Si discute di argomenti o di presunti nick? Vedete fantasmi e pericoli dappertutto, e questo che vi farebbe riconoscere.
A proposito, visto che siamo in ballo, se proprio devo essere qualcun altro vorrei essere Aton. Lui ama tra gli altri Pessoa, e Pessoa scriveva con diversi eteronimi, o troll come cacchio li chiamate voi, eppure è stato Pessoa! Cioè, era importante che si chiamasse Fernando Pessoa, Ricardo Reis, Alvaro de Campos, Alberto Caeiro, o quello che diceva?
Allora la faccenda del troll non è una scusa per evitare il confronto, considerato che forse sono le idee e gli argomenti che mancano? Joshua vi ha proposto un metodo elegante di fuga. Non avete che da applicarlo e la dimostrazione è bell’e che servita. Alè.
Vi lascio con questo amletico dubbio.
Buona giornata, mente io mi guardo una telenovela romantica.
“Don’t feed the troll. Feed your brain”.
P.S. Joshua, la “fisologia di genere” da qualche millennio è direttamnte condizionata dalla coscienza di sè. Quando è sviluppata adeguatamente, i generi scompaiono, e emerge la personalità. Altro che sottocultura.
“Lei decide, prende lascia, fa i capricci , molla il colpo, ha un carattere ondivago, stronza come me, imprevedibili, insomma una dittatura della fi... Sbaglio?”
brava Lola, hai descritto esattamente come vedono oggi le donne gli uomini (almeno quelli che scrivono qui). hai fatto una perfetta sintesi: ci vedono dittatrici, e loro si sentono succubi di questa “dittatura” perché sono guidati dal loro desiderio sessuale che prende il sopravvento sulla ragione tanto da farli comportare da schiavetti di queste stronze senza riuscire a ribellarsi perché altrimenti perderebbero il sesso gratis.
Non sto giudicando nessuno, ho solo fatto la sintesi di tante cose che ho letto, e che Lola ha capito in due parole, di qella che è oggi la mentalità maschile riguardo alle donne. Ora, io non nego che le drizzacaxxi, come le chiamate voi, esistano, che esistano le stronze, che esistano le ondivaghe, le capricciose, quelle che cambiano fidanzato come si fa con le borse, quasi uno al giorno per dire… Ma prendere questi esempi di stronzaggine femminile ed elevarli a regole della società femminile di oggi mi sembra “un tantino” azzardato. tanto più perché esistono di contro donne meno stronze, come me e come altre che scrivono qui, che quando si trovano poi di fronte ad un uomo che ragiona con questo standard rigido si ritroverà suo malagrado triturata e fatta a pezsettini da queste granitiche convinzioni fino ad essere buttata via perché, si sa, le donne di oggi sono così e anche tu lo sei e prima o poi salta fuori, e io prendo una qualunque tua parola/modo di fare femminile e lo uso a mio vantaggio per dimostrarti che sei come tutte” A me è appena successo, per dire. vi sembra giusto? a me no. Eppure le granitiche convinzioni non fanno vedere oltre il proprio naso né ascoltare davvero quello che una dall’altra parte sta dicendo perché si vede affibbiata per forza e senza appello “no, sei come tutte le donne, sei così anche tu”, senza neppure verificare se è davvero così, ma solo “a sensazione”.
“Ma se è vero quello che dico sulla dittatura della fi.., non sarà perché non si vedono …dittatori del c....?”
io invece su questo non sono d’accordo, nel senso che non ci deve essere nessun dittatore nella coppia, né maschile né femminile (e su questo do ragione agli uomini quando si lamentano di donne dittatrici: per carità, non devono esistere certi comportamenti di dominio sull’altro).
Io mi chiedo soltanto: ma l’amore dov’è finito, la voglia di amare.
Camy, il “dittatore del c....”, era una provocazione verbale che faceva “pendant” con quella “dittatura della fi..”, che in altri termini, e con stagionati contorcimenti logici, ALCUNI cercano di spacciare come la “verità”, solo perchè qualche maschio non ha saputo rapportarsi con una femmina. Inoltre aveva un risvolto sarcastico verso certi maschi padroni, che se non ce la fanno a “farfarecomediconoloro”, alla compagna, perchè questa ha un po di attributi, allora ricorrono alla presenza della sottocultura, che come la coperta di Linus, li salvaguarda da qualunque autoanalisi nell’ambito del rapporto. Ecco la “dittatura del c....” dal duplice senso, che poi è quella che ha caratterizzato un’altra sottocultura, che Joshua però non ricorda: per secoli, non per decenni. Tranquilla che è stato capito “il paracasmo”: paradosso/sarcasmo.
E’ ovvio che ci si aspetterebbe che un uomo tenesse almeno sul suo stesso piano la donna che frequenta, e che di questo si compiacesse semmai, invece di lamentarsi, e non si trincerasse eventualmente dietro certe formule da “orgoglioferito” e “noncisonopiùledonnediunavolta” quando gli va male. E meno male che non ci sono più le donne di una volta! Almeno quelli che valgono, siano maschi o femmine, emergeranno, come tutte le selezioni naturali hanno fatto dall’inizio della vita sulla Terra in ogni ambito. I cervelli saranno diversi secondo qualche maschietto, ma i problemi sono gli stessi per tutti, è come si risolvono che fa la differenza, e non importa se il risolutore ha l’uccello o la patatina. O no?
Ipotetica risposta di EGLI alla sua Lola: “No ti sbagli nel modo, nel merito e nella sostanza, primo perchè sei un troll, e non vale, poi perchè… perchè non… E’ così e basta Cristo!! Ho gli elementi per dirlo, tu no” “Ma perchèéé scusa, e poi che cacchio è ‘sto troll”. “Perchè sì, è sempre stato così, sempreee. Adesso arriva lei e vuole pure cambiare la tradizione, ma vaff… và”. Lei lo manda a ca.... definitivamente, dopo sei anni, ma lui non capisce perchè.
Lola, scassacazzi, che cacchio dici, taci gallina ovaiola, non sei nessuno: torna a vederti centovetrine, va’.( Nel caso di mancata replica, questa me la dico da sola. Critica misogino-autarchica).
Conclusione del convegno: ” La mente è come un paracadute. Funziona solo se si apre”
Albert Einstein, maschio e…uomo
Hasta luego amigos
AAAAATON, perdonami l’intromissione inopportuna di questa chiamata in causa. Io ho una diatriba su questo forum. Mi definiscono un troll. Ora, io scrivo in un certo modo, con la speranza di esprimermi in un italiano recente e comprensibile, apprezzando la tua scrittura “e i valori in essa contenuti”.
Forse un pò presuntuosamente, cercando chi potesse essere questo mio fantomatico eteronimo, ho visto una modesta somiglianza col tuo stile, tra l’altro constatando la comune passione anche per Pessoa e la portoghesità in genere. Infatti ho replicato che, quand’anche fossi un troll, quello che conta sono le cose che dico, citando come esempio tutti gli “eterotroll” di Pessoa di cui ricordavo i nomi, che comunque non inficiavano il valore delle idee da questi espressi, seppure appartenenti alla stessa mente.
Per favore, pur ammirando la tua cultura e il modo che hai di esprimerti, puoi farmi il favore di comunicare che tu non sei me, nè io sono te? E non siamo… due di due? Vorrei chiudere la mia partecipazione a questo autorevole forum con la coscienza pulita. Al di la della mie opinabili idee.
Ti ringrazio. Lola
No, semplicemente patetica.
“Icse” dixit.
Il rapporto tra uomo e donna è anche di forza. E i rapporti tra uomini e donne, se li scomponiamo ai minimi termini, come dice il dottor, diventano semplici e istintivi. Una bella donna attrarrà più di una brutta. Non sempre, non tutti, ma sarà così per la maggior parte degli uomini. Questo accade su una base istintiva, forse ti sorprenderà sapere che non siamo poi così lontani da babbuini e scimpanzè.Spesso le nostre scelte sono dettate dall’istinto. Anche la società ricrea donne e uomini alfa, con meccanismi analoghi. Bellezza, status sociale, potere economico.
“Ma nell’uomo sapiens sapiens tecnologicus, ultimo modello della straordinaria evoluzione darviniama, secondo la tua dettagliata e didascalicamente convincente ipotesi, oggi il maschio alfa in realtà sarebbe la sua Femmina!”
Dico esattamente questo. Nella società umana, in cui via via si stanno mescolando i ruoli e in cui si tende a parificare maschile e femminile, il potere sessuale, detenuto dalle donne, permette loro di avere un indubbio vantaggio. La dittatura della f… appunto. Esiste ovviamente anche una dittatura del c… ma in termini molto più risicati, ovvero ci sarà quel 10% della popolazione maschile che si “eleva” nettamente sopra la media e avrà allora pari, se non maggiore scelta delle donne. Se tu prendi un George Cloney ad esempio, avrà 1000 Canalis a disposizione, potere di scelta concessogli da aspetto fisico e soprattutto status sociale.
Per quanto mi riguarda, dato che mi hai tirato in ballo, sono un uomo fisicamente nella media, faticosamente fidanzato. Se per ipotesi chiudessi il mio rapporto, dovrei sicuramente “darmi da fare” per far ripartire un’altra storia. Non basterebbero il mio aspetto o l’essere me stesso. Come lo so? Perché lo constato quotidianamente.
Una donna e un uomo di pari aspetto fisico e pari posizione sociale, non hanno lo stesso potere contrattuale, perché è la sessualità la principale componente tra i sessi.
Ovvio quindi che “non ci so fare” e per la mia concezione di saperci fare, non mi preme nemmeno. Saperci fare presuppone un inganno, una recita e non è nelle mie corde. Ovvio che non tutte le donne sono “galline ovaiole”, ci mancherebbe, quelli sono estremismi di alcuni, ma è indubbio che molte sentono un’attrazione istintiva per chi ci sa fare, un po’ come noi la sentiamo di fronte a due belle gambe..
Joshua nel commento 91 ha spiegato meglio di me quali sono le dinamiche che entrano in gioco.>>>
>>>”soprattutto in una sottocultura che si è affermata negli anni tra le donne italiane, secondo la quale ‘lasciare in ogni momento ed in ogni condizione per soddisfare le proprie emozioni è un diritto-dovere”.Esatto.
Su tu, cara Lola sei single, ti posso garantire che la maggior parte delle colpe (se possono dirsi tali), sono le tue.
Anche tu sei vittima e carnefice di questi tempi, come tutti noi. Vivi in questa idealizzazione dell’uomo, anzi dell’Uomo, sindrome da principessa appunto. Non a caso queste realtà sono molto più frequenti nei paesi come il nostro, in cui si resta adolescenti fino a 50 anni. A 35 anni ci sono donne (anche uomini ovviamente), che alla domanda: “sei impegnata?” Ti rispondono: “mah..mi frequento con un tipo”. Ma che vor dì? Questa è la gran parte della realtà attuale e stai certa che per molte se sei un cazzaro ti vorrebbero più concreto e se sei concreto ti vorrebbero meno noioso. Questo porta alla costante insoddisfazione. Perché davvero la vita a volte è banalissima. Ho un’amica, simpatica e divertente…unico problema è decisamente brutta. Ha avuto una relazione lunga e sono ormai anni che è single, tra qualche frequentazione che non ha portato mai a nulla e non per sua scelta. Tra un anno sarà ancora single. Questo perchè il suo potere contrattuale è molto, molto basso. Quante “cesse” felici vedi in giro?
“E meno male che non ci sono più le donne di una volta!” Si certo.. w le famiglie allargate di oggi, con frequentazioni, matrimoni e figli sparsi.
Camy: quali sono per te le regole della società femminile allora? Vedi regole? A mio avviso come c’è un iperaccrescimento dell’Io. Con questa eutrofizzazione del proprio ego, diventa sempre più difficile accettare i limiti e i difetti dell’altro.
conta lola, conta, son tanti ahahahahahah! Continuate che mi fate ridere!