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Lettera pubblicata il 11 Agosto 2015. L'autore ha condiviso 7 testi sul nostro sito. Per esplorarli, visita la sua pagina autore Ypsilon.
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ciao Ypsilon..scusa se te lo chiedo..ma quanti anni hai?
Ciao Ypsilon, grazie per la tua risposta, è raro che gli utenti dopo aver scritto una lettera su questo sito rispondano anche ad ogni singolo commento, penso denoti la voglia di dialogare davvero e mettersi in discussione. Personalmente volevo offrirti degli spunti, senza avere la pretesa di sapere come “davvero” sia la tua situazione. Mi piace questo sito perchè ogni risposta offre un punto di vista inedito,è come se ognuno di noi offrisse un pezzo di specchio per dare una parziale immagine della situazione, poi sta a noi vedere cosa può essere utile e cosa no. Rispondo anche a Rossana sul tema dell’appoggiarsi a qualcuno. Credo che fondamentalmente si tratti di una questione di energia: inconsapevolmente, tendiamo ad essere attratti dalle persone che mostrano al mondo quella parte che noi celiamo nell’ombra. Nel caso di Ypsilon potrebbe essere la determinazione, la solarità e la forza che lo attraevano nella sua ragazza. Ypsilon probabilmente crede di non avere quelle qualità, e sente che la vicinanza di questa persona può farlo brillare di “luce riflessa”. Eppure, se Ypsilon è stato in grado di riconoscere queste qualità, appartengono anche a lui, benchè possa non esserne consapevole: egli ha esattamente la stessa forza, la stessa determinazione e solarità di quella ragazza, ma per educazione o carattere tende a nasconderla o non mostrarla al mondo. E’ lo stesso meccanismo della proiezione dell’ombra di Jung: se un difetto negli altri ci turba (e disturba), possiamo star certi che in qualche misura ci appartiene, benchè rimosso e ben nascosto nella nostra ombra. Un libro bellissimo (La profezia di Celestino) spiega il meccanismo del “rubare” l’energia, che poi fa allontanare le persone da noi: si tratta di un equivoco dettato dalla paura. L’energia appartiene alla fonte universale, ma spesso noi lo ignoriamo: così cerchiamo di “rubarci” questa energia l’un l’altro, spesso “vampirizzando” proprio le persone che con cui stabiliamo legami d’amore.
Eppure basterebbe trovare dentro di noi questa fonte illimitata, e condividerla con gli altri. Gli effetti sono sorprendenti! Se avete fatto caso, stiamo più volentieri con le persone che ci fanno stare bene, magari ci fanno divertire, o sanno tirarci su di morale con le loro parole. Ypsilon, concordo con chi ti ha detto (forse Nina85) che le persone che amano restano, anche in autunno e in inverno. Anch’io credo sia così. Credo che l’amore sia condivisione da parte di entrambi. Quando questo manca, ogni altra spiegazione sui perchè si è lasciati, a mio parere perde d’importanza in quanto probabilmente mancava proprio il fondamento per stare bene ed essere felici insieme. In questo caso non parlo nello specifico della tua storia, ma in generale. Un abbraccio
Ciao Nina,
credo che tu abbia davvero ragione a sostenere che chi ti ama resta, soprattutto in un momento di difficoltà.
La mia ex mi ha davvero conosciuto in un momento d’oro, tutto girava per il meglio e sicuramente la mia serotonina (che mi hanno spiegato i medici essere l’ormone del buon umore) era prodotta regolarmente dal mio organismo. Purtroppo non si tratta di capricci, ma di stati d’animo tristi e melanconici che perdurano nel tempo. Non sono riuscito a farmi capire, lei ha sempre preso tutto come una questione personale, anche se devo ammettere di aver sempre cercato di nascondere il problema.
Il tempo è passato e ci siamo distaccati sempre di più anche se io non avrei mai preso la decisione di chiudere la storia definitivamente.
Forse la colpa non era la mia che mi sentivo in quella maniera, però posso anche comprendere chi non ce la fa e lascia perdere. Ovviamente fa malissimo, perché cominci a pensare che difficilmente qualcuno sopporterebbe una situazione del genere, però lei sostiene che siamo semplicemente diversi e che tanto così non poteva funzionare.
Ci sta che anche il tuo fidanzato attraversi un brutto periodo, inoltre lui ha il problema di avere materialmente poco da offrirti. La realtà però è molto simile, sente che può dare poco e cerca conferme sempre. Lo facevo pure io, e normalmente le cercavo in negativo esattamente come spiegato da te.
Provare ad esserci è l’unica soluzione, magari anche con l’aiuto con di uno psicologo (che può dare sostegno al tuo lui)perché non è vero che ognuno deve pensare alla propria felicità, o meglio deve farlo, ma la vita tante volte ci mette di fronte a problemi (magari non direttamente nostri, come in questo caso) ma non sempre la soluzione è andare via.
Vivere una favola sarebbe bellissimo, ma la realtà molto spesso è più complessa dei sogni.
Ciao Domenico, non sono molto grande, anzi alla mia età difficilmente qualcuno ha già famiglia (al giorno d’oggi intendo). So che vorrai dirmi che ho tutta la vita davanti e che certe cose si superano con il tempo.
Quando subisci un abbandono e dentro di te hai delle debolezze però, questo viene amplificato e diventa straziante perché ti senti ancora più debole e pronto ad affondare.
Per tornare alla domanda iniziale comunque ho meno di tren’anni.
Marinella,
stupendi i tuoi post 22 e 23, che si affiancano al mio concetto di attrazione interiore, non soltanto quella fisica, che a volte è predominante.
Per me, in amore, come in amicizia, sono i punti di contantto profondi a guidare le danze, ANCHE quelli che, come ben descrivi tu, hanno bisogno in un dato momento di essere portati alla luce e sviluppati.
Spero di leggerti più spesso.
Buongiorno Marinella, grazie tanto a voi per le risposte e gli spunti che mi state offrendo. Non è facile ricevere “gratuità” al giorno d’oggi e non credevo che ne avrei ricevuto su un sito internet, peraltro con commenti davvero interessanti.
L’abitudine di appoggiarmi a qualcuno (fidanzata, amici, parenti, ecc.) fa parte effettivamente del mio modo di essere. Quando mi fido do tutto, però pretendo tanto.
Quell’energia positiva della quale tu parli io provo in tutte le maniere a portarla verso di me, forse però (come nel caso della mia ex) a volte la pretesa diventa asfissiante e finisce per “prosciugare” di energia anche l’altra. E’ ovvio che non si tratta di un mio atteggiamento volontario, poiché se io ho bisogno di energia dall’esterno e questa pian piano sparisce, a perderci sono sempre io.
Forse è vero: io volevo brillare della sua luce riflessa. Attenzione però, io non sono sicuro di non avere certe peculiarità del carattere, semplicemente lei riesce ad esternarle di più e questa cosa ho pensato avrebbe potuto rafforzare anche le mie.
Purtroppo non è andata esattamente così, anzi pian piano lei ha capito essere diversa e, facendomi notare la cosa, ha contribuito, involontariamente, a peggiorare la situazione rendendomi consopevole dei miei limiti, che cercavo sempre di negare finendo puntualmente a litigare, innescando un circolo vizioso che pian piano ci ha portato alla rottura. A questo, per la verità, va aggiunto il mio tono dell’umore che tante volte non era stabile e, probabilmente lei non ha retto.
Ti ringrazio per la segnalazione del libro “La profezia di Celestino”, proverò a leggerlo.
E comunque, per concludere, chi ama resta davvero, purtroppo però, vivere di solo amore è difficile e in certe situazioni, forse, si può consumare anche quello della storia più bella.
Ancora non ne sono sicuro, spero di sbagliarmi, e spero quindi di riuscire a viverne uno davvero appagante che duri una vita intera, anche se adesso mi sembra davvero una cosa impossibile.
Ypsilon,
“la vita tante volte ci mette di fronte a problemi (magari non direttamente nostri, come in questo caso) ma non sempre la soluzione è andare via.” – non è di certo la soluzione per chi resta, che anzi rischia di essere annichilito. Questa è la ragione per cui non basta evidenziare possibili carenze in chi si perde in amori non adeguatamente corrisposti.
Secondo me, per acquisire maggior autostima o una maggior capacità d’interazione occorre non soltanto tempo ma anche circostanze favorevoli. Ognuno poi ha un suo carattere, né migliore né peggiore di altri. Se si risulta attraenti sotto almeno un punto di vista per l’altro, questo resta o attende nelle vicinanze. Altrimenti, come afferma anche Marinella, non c’è storia che regga. Senza colpa da parte di nessuno dei due.
Ciao Ypsilon, credo che rispondere ai nostri commenti ti stia aiutando a mettere ordine e fare chiarezza dentro di te, volevo chiederti se hai trovato raffronti con questa relazione e le tue precedenti? Sempre se ti va di rispondere 🙂
Rossana:l’apprezzamento é reciproco, mi piace sempre leggerti e il tuo contributo ad una mia lettera (non ricordo bene il titolo ma riguardava i ricordi piu belli di un padre) lo conservo con molto affetto e mi era stato davvero utile negli esercizi di visualizzazione. Ciao, buon proseguimento 🙂
Marinella,
mi fa piacere riuscire a meglio collocarti mentalmente nell’ambito di saltuari interscambi virtuali, dove a volte non si riesce a ricordare tutto di un utente.
Nella maggior parte dei casi i miei contributi sono banali (come mi è stato gentilmente fatto notare di recente). D’altronde, il loro unico intento è di poter essere minimamente utili a chi cerca confronti per chiarirsi le idee, e sono contenta quando l’obiettivo è raggiunto.
Un abbraccio.