Dal fatto che la legge sulla legittima difesa sia stata approvata di corsa, e che di quella sull’eutanasia neppure si possa parlare, si deve dedurre questo: esiste un valore della vita (altrui) “relativo”, che può essere subordinato alla difesa della proprietà, all’inviolabilità del domicilio, alla sicurezza domestica e via discorrendo; e poi esiste un valore della vita (propria) che diventa “assoluto” nella misura in cui non può essere subordinato alla libertà di scelta individuale.
In altri termini: puoi sparare a uno che si sta portando via lo stereo dal salotto senza che nessuno batta ciglio, e anzi spessi tra gli applausi scroscianti dei non pochi sostenitori della giustizia fai-da-te; ma se stai male e ti azzardi a chiedere che un medico ponga fine alle tue sofferenze si scatena un’orda di assatanati con la bava alla bocca, tra cui non pochi di quelli che applaudivano, disposti a tutto pur di impedirtelo.
Il bello è che tutto questo, secondo alcuni, configurerebbe non soltanto una situazione compatibile col cosiddetto “stato liberale”, ma addirittura un passaggio indeludibile per la sua realizzazione.
Anche mettersi d’accordo sul significato delle parole, evidentemente, è un bel problema.
Alessandro Capriccioli (Segretario di Radicali Roma)
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Categorie: - Politica
Io ho dei dubbi anche sulla legge che è passata perché ritengo che i giudici dovrebbero valutare caso. Alla mia età mi capita di vivere momenti in cui mi domando- ma il Signore, perché sono credente, cosa vuole da me?- Apparentemente non mi manca niente, ma alle volte mi trovo in imbarazzo per aver preso un’iniziativa che andava verso la vita, ma ha prodotto freddezza o ostilità nell’altra persona. Allora mi domando se il lavoro sia il primo problema di uno stato. Io penso che al primo posto ci dovrebbe essere la persona umana e quindi l’umanità, la stessa umanità che porta un pubblico ministero ad immedesimarsi nel dolore di un padre di famiglia. Io non sono contraria all’eutanasia. Discuto il modo in cui vengono portate avanti queste battaglie. Esiste un limite. Ma questo limite non può essere la stanchezza. Si devono valutare tante cose. Perché la stanchezza, credimi, non passa mai. Anche quando le cose vanno bene c’è sempre qualcosa che non va. Mi sembra rischioso dare al cittadino un potere che non si può gestire a sangue freddo. Non è questione di valore della vita. Si parla di senso del limite.
Alessandro hai toccato dei tasti importanti. La legge non è passata al Senato e non è detto che passi. Per la doppia opposizione di chi vorrebbe addirittura negare l’intervento del magistrato in caso di omicidio per la legittima difesa allargata. In più ci sono dei mal di pancia potenti all’interno del PD sulla posizione di Renzi troppo vicina a quella di Salvini. E qualcuno passerà al gruppo misto dal PD per questa strada pericolosa. Lunedì prime uscite.
Scordiamoci alla fine di questa legislatura per un po’ di tempo riforme sui diritti civili ed umani. Negli ultimi giorni ci sono solo due notizie positive, il proscioglimento di Cappato dopo l’autodenuncia e la possibile area di centrodestra di Parisi di impronta liberale che si contrapporrà alla destra forcaiola troppo forte.
Volevo aggiungere una cosa che mi preme ricordare. Quando mi dichiaro a favore dell’eutanasia non lo faccio perché sono a favore, lo faccio perché ritengo che nella nostra società si dice che l’uomo è un essere spirituale, ma nel momento della prova mancano i punti di riferimento della chiesa preconciliare. A questo punto è giusto dare un sollievo alla sofferenza senza scivolare nel moralismo. Io mi metto nei panni di tutti e anche se sono cattolica non ho un giudizio definitivo sulla morale sessuale e sulla morale domestica; nella vita di tutti i giorni capita d’incontrare persone che ti fanno notare che non hai un fidanzato. Quindi mi baso sui fatti. Hai un corpo, una presenza discreta, ma questo corpo non ti è utile. Mi baso sui fatti. Su quelli che secondo me sono i fatti. Il corpo umano, come ricorda suor Lucia di Fatima, è stato ricavato dalla terra, ma la vita, per noi che ci diciamo cristiani, si può considerare un dono ricevuto dallo stesso Essere di Dio. La nostra anima è un essere spirituale che partecipa alla vita di Dio ed è immortale. Anche noi che all’apparenza stiamo bene potremmo essere addormentati perché il corpo che non coopera con l’azione dell’anima viene da questa abbandonato. Non metto in dubbio che da parte mia ci potrebbero essere delle resistenze, ma un corpo che non si considera solo in base alle sue funzioni biologiche continua a vivere perché l’anima non lo abbandona. Nel mondo di oggi non esiste un modello sociale in cui rispecchiarsi per capire il corpo non ci porta sulla via della verità, della giustizia e dell’amore, se non siamo noi a desiderare la felicità eterna. In quel caso anche un corpo che giace su un letto, o nella cella di un convento, non smette di essere in cammino verso un altrove. Nell’impossibilità sopravvenuta si trova la gratificazione. L’orgoglio per i successi ottenuti potrebbe essere deleterio, ma vi è un orgoglio militare che ci porta a a vivere con gioia ed entusiasmo la nostra missione.
Tipico dei radicali mescolare le cose per dimostrare il solito ca**o. Sono due argomenti distanti, inutile che vai a sfugliare.
Rossè, ‘sta felicità eterna a me mi ha rotto, goditi quegli anni che ti restano dato che un corpo bene o male ce l’hai e non sei decrepita.
Terapia (d’urto), per l’uno e per l’altra: narda, 450 ml per os, a digiuno prima di cena.
La legge non è stata approvata perchè in Italia vige il bicameralismo perfetto, per cui serve il passaggio al Senato, che i Radicali dovrebbero conoscere bene, visto che la Signora Bonino è stata Vice Presidente del Senato in una precedente legislatura. Che un radicale parli ancora di stato liberale è significativo. La Storia ha offerto loro l’opportunità (unica ed irripetibile) di tentare la rivoluzione liberale alleandosi con Berlusconi. Del resto, c’è chi fa la Storia e chi fa la cronaca.
L’unica soluzione è quella di andarsene da questo schifo di paese!!!
ragione in assoluto è qyella di @manuel, per quanto riguarda @rossella. visto che ci ammorba in ogni risposta cob un accenno di questi suoi errori o disgrazie della sua vita vi farebbe piacere che una volta dedicasse una lettera per raccontarcela quesya travagliata esistenza. giusto cosi per curiosita!
per quanto eiguarda l autodifesa… trovo rivoltante questo buonismo nei confronti di chi vuole delinquere o questa paradossale pratica del ” posso sparare solo quando mi rendo conto che quello sta per sparare” sembra roba detta da gente che per strada non ci ha passato neanche mezzagiornata della sua vita… neanche dopo che uno ha iniziato solo sd alzare le mani e facule difendersi figuriamoci dopo che ha preso un arma. Si sono d accordo… nn capisco cosa ci sia tanto da discutere..
la casa di un uomo nn e semplicemente la sua casa..E IL SUO REGNO!soprattuttodni un uomo che non ha molto altro… e poi tutte queste discuasioni sul valore della vita dul valore della vita… che lagna per me la vita non vale poi cosi tanto. non siamo rutti uguali e la.mia vita nn vale quanto quella di un altro… chissene fotte se quzlvuno crepa… ci stiamo.solo accorgendo che piu diamo valori piu facciamo discorsi e piu ne perdiamo di valori
. .. c erano.molti piu valori prima che era ahtorizzato ammazzarsi per risolvwre una questione d onore che oggi che dobbiamo stare attenti anche a darci uno schiaffo…probabilmebte perche diamo un valore troppo esagerato alle cose
la vita non ha tutto questo valore che vogliamo attribuirgli. ci autoconvinciamo di una cosa che non e cosi…. magari se ricominciassimo a vedere la realtà per cio che e davvero e non per cio che vogliamo immaginarci che sia rinizoeremmo anche a vivere piu sereni di oggi
Signor ilgattopardo, mi creda, non c’è altra alternativa bisogna andarsene!!!