Ho 17 anni e sono un ragazzo come tanti e come nessuno. Sarei potuto essere un ragazzo allegro, simpatico, divertente, scherzoso, amichevole, altruista; sarei potuto essere innamorato, fantasioso, studioso, creativo, estroverso, sognatore pieno di speranza. Sarei potuto essere una persona migliore, una persona felice, ma non è così che sono diventato. Avrei potuto vivere una vita vera, piena e unica ma non è così che sono andate le cose. Cosa è rimasto di me?… Che fine ho fatto io?… Perché mi guardo e non mi riconosco? Perché ho perso tutto quello a cui tenevo di più? Quand’è che sono morto dentro? Sembra impossibile che io mi sia ridotto così e non se lo aspettava nessuno qualche anno fa… Ho buttato via gran parte della mia vita e così facendo ho perso la voglia di vivere segnando così per sempre la parte restante di essa. Nonostante io sia giovane sin da bambino penso e ragiono sul mio futuro e sulla vita e il suo significato. Da quando avevo all’incirca 8 anni dopo un ragionamento di questi, quando ho compreso che prima o poi tutti si muore e io in prima persona, presto o tardi sperimenterò la cosa, ho iniziato a avere paura… ho iniziato a vedere il tempo e le cose intorno a me andare molto più veloci di quanto dovessero. E ho continuato a ragionare da solo, cercando risposte e smentite riguardo alla brutalità della morte, che non ho mai trovato. A 8 anni ho capito che la vita è solo amarezza niente di più. Potete dirmi che c’è molto di più di questo, che l’amarezza è solo una conclusione della vita e che vale la pena viverla. Beh se lo pensate davvero, in questo preciso momento, vuol dire che la vostra storia, la storia della vostra vita, il vostro percorso che vi ha portato fino a qua è stato vero, è stato vissuto. Non potrete mai capire quello che uno come me prova… Se invece avete avuto una vita tutt’altro che normale e piena di sofferenze, beh se anche voi nonostante tutto la pensate così cè solo una spiegazione: ad un certo punto della vostra vita c’è stata una svolta, o un miracolo che vi ha aiuto a rialzarvi, oppure la presenza di una persona cara, i fratelli, gli amici, i genitori, l’amore. Beh consideratevi davvero fortunati, perché avete qualcosa di veramente raro o siete stati veramente fortunati. Io non ho avuto nulla di tutto questo. E non mentite dicendo come fanno tutti quelli che sono stati fortunati: “Vedrai, la vita riserva molte sorprese…, nella vita mai dire mai… dai tempo al tempo… o cose di questo tipo”. Non siamo in un film. Non c’è un lieto fine obbligatorio o un evento o un angelo che arriva e ti salva, cambiandoti la vita. Secondo me tutti, nel loro intimo sono egocentrici, e involontariamente si è portati tutti a pensare a se stessi prima di tutto il resto e a vedere le cose dal proprio punto di vista o si è comunque influenzati da esso. Nel nostro IO più profondo siamo tutti soli, come siamo tutti soli davanti alla morte. Perciò è nella natura umana la solitudine, essa è la nostra radice e durante l’arco della propria esistenza solitamente si allacciano enormi quantità di rapporti con altri e per non sentirsi soli in fondo. Io non so cosa sia andato storto nella mia vita: alle medie ero simpatico, aperto, e andavo d’accordo con tutti e anche se una volta fuori da scuola non mi vedevo mai con nessuno dei miei compagni quelli erano gli anni migliori della mia vita in cui sono stato meglio di qualsiasi altro momento: fisicamente, mentalmente era tutto davvero bello anche se mancava la vera amicizia e l’amore mi sentivo bene. Non sono stato molto fortunato penso, benché sono nato in una famiglia normale e sano (so che c’è di peggio) ma la solitudine ha contraddistinto la mia vita sin dal principio. Sono figlio unico e non ho mai condiviso i miei giochi e il mio tempo
con nessuno, l’unico fratello che avrei potuto avere (avrebbe avuto un anno in più di me) non ce l’ha fatta poco prima di nascere, anche se sostanzialmente non è mai esistito e tutto quello che mi è rimasto di lui è il mio secondo nome. Da solo costantemente sono cresciuto senza invitare mai nessuno a casa mia o senza che nessuno si interessasse di me al di fuori della scuola e non ho mai avuto vicini di casa della mia età con cui giocare o gente della mia zona e sono sempre andato in scuole situate in città differenti dalla mia perciò mi sono sempre sentito un pesce fuor d’acqua ovunque. Per me è terribilmente difficile legare con uno sconosciuto, da sempre, e se le cose non iniziano bene sono quasi certamente irrimediabili perché il mio comportamento cambia di situazione in situazione e si adatta, come una sorta di maschera (probabilmente nessuno mi conosce veramente, nemmeno io, mi ritengo uno spettatore della mia stessa esistenza) . Col passare del tempo la voglia di ridere, la vivacità, il divertimento che ardeva dentro di me si è spento poco alla volta… dopo l’esperienza delle medie è iniziata la mia discesa. Alle superiori per via della mia timidezza e della nuova situazione che mi sono trovato ad affrontare non ho legato con nessuno e ho addirittura finito col farmi bocciare per alcuni problemi coi professori e i loro voti e con l’adattamento, nonostante fossi uscito con ottimi voti dalle medie. La bocciatura è stata solo un ulteriore colpo al mio morale già malmesso e combinata con la solitudine costante, la mancanza di amici, il fatto di guardarmi intorno e vedere storie e vite del tutto normali e felici e completamente diverse dalla mia mi hanno sempre più depresso. Cambiando scuola sono riuscito a riprendermi quantomeno con i voti e i risultati scolastici e mi sono illuso di aver trovato degli amici. Sono passati due anni e ora sono in terza e ho scoperto di essere considerato un amico solo per il momento del gioco tramite pc o stupidaggini simili, mentre coloro che consideravo amici avendo vite normali e altre amicizie dedicavano la loro vita vera e le loro attenzioni ad altri e io ero solo l’amico del gioco che restava tale in classe o dietro a uno schermo e poi scompariva. Oggi come oggi mi guardo intorno e vedo casa mia, immersa nel silenzio: i miei sono a lavoro fino a sera tarda e arrivano stanchi morti, io non parlo con loro dei miei problemi e mai l’ho fatto, ho scoperto che non mi potranno mai capire e so che le loro vite alla mia età erano ben diverse e NORMALI.
Sono totalmente incompreso e a volte temo di essere pazzo. Nessuno nella mia vita ha mai fatto veramente caso a me e tutti i compagni e amici che conoscevo e ora ho smesso di vedere da parecchio hanno vite piene, amicizie, amori e tant’altro ancora. Mi chiedo solo se ero vagamente felice qualche anno fa, nonostante la mia eterna solitudine, come ho fatto ad arrivare a questo?! Come?! Sono solo, senza amici, praticamente senza genitori (non si curano e non si accorgono che sono depresso da 5 ANNI e non faccio niente per tutto il giorno non sorrido, non vivo) , senza aver mai sperimentato veramente cosa sia l’amore, cosa in cui credevo ciecamente nonostante la mia solitudine ma che ho scoperto essere solo una presa in giro o roba destinata ad altri, di cui non posso far parte, senza uno scopo, senza fede, deluso dal fallimento dei propri ideali, disgustato dal vedere persone brutte dentro immeritevoli e cattive ma FURBE riuscire a ottenere tutto quello che non posso avere ma che desidero, riuscire a trovare amore e felicità: ecco cosa sono ora come ora, ecco come mi sento. Non riesco nemmeno a trovare stimoli nello sport che pratico da anni e che è la mia passione (il calcio) , ho perso la voglia e la grinta a causa della mia depressione e sono peggiorato perdendo il posto in squadra. Credo che nessuno di quelli che ho conosciuto si ricordi esattamente di me, forse anche perché in realtà non mi hanno mai veramente conosciuto, nessuno.
Quest’estate inoltre mia mamma ha rischiato di morire per un avvelenamento da farmaco ed è finita in rianimazione per 2 settimane, durante le quali mi sono sentito strano e tutt’ora non so dire cosa ho provato o se mi sia reso conto davvero di quello che stava succedendo, ricordo solo che mio padre ha sofferto molto. Ho pregato dio di salvare mia madre, anche se non pregavo e credevo da molto, e lei ora è sana e salva… non so come sentirmi.. di sicuro queste esperienze non sono come nei film.. succedono e basta e non ci sono colonne sonore a colmare i tuoi momenti di crisi… solo il silenzio e l’indifferenza… Nonostante mia mamma sia ancora viva nella mia vita non è cambiato nulla e io sono ancora “morto dentro”. Giorno dopo giorno mi sento sempre più solo e il dolore nel petto fa sempre più male e pesa… pesa…. mi opprime, mi demoralizza, mi sfianca… e nessuno se ne accorge. Ogni giorno porto la mia maschera in classe e a casa tranne quando sono solo: in quel caso penso e ripenso alla mia vita e alla fine piango e fisso il cielo cercando di volare via da tutto questo e librarmi nel cielo…. (ricordo tanti momenti tristemente meravigliosi passati da solo su belvedere o spiagge o promontori con paesaggi meravigliosi e vividi piangendo la mia solitudine e guardando l’orizzonte affascinato, di notte e di giorno, solo e perso in mezzo a un oceano di stelle lucenti riflesse assieme alla luna dal piatto specchio del mare… ) vorrei davvero vivere in un altro mondo con un altra storia…. ma la realtà è questa e non si cambia. Se riesco solo a vivere entrando nei mondi immaginari di libri che leggo vuol dire che sono veramente messo male. So che nessuno mi sente mentre penso e scrivo tutto ciò, so che nessuno se ne accorge e che probabilmente mai se ne accorgerà e sento la morte sempre più vicina, quasi la invocassi io stesso per porre fine al mio strazio. Mi spiace per il dolore che proveranno i miei genitori, e i pochi che hanno un bel ricordo di me, sempre che ce ne siano, ma io non ce la faccio. Sarebbe crudele chiedermi di andare avanti così, ma probabilmente sembro solo un pazzo e nessuno capisce… nessuno ha passato quello che ho passato io finora, ed è vero non ho vissuto esperienze terribili o traumatizzanti ma nemmeno esperienze… in un certo senso non ho proprio vissuto. Se ho una concezione di fallito be sicuramente corrispondo alla sua definizione. Solo una cosa voglio che rimanga, poiché io sparirò e verrò dimenticato: ” se anche tu inizi a accorgerti che la tua vita sta prendendo una piega come la mia, se ti accorgi della tua solitudine cerca di rimediare al più presto, non trascurare i legami perché poi sarà troppo tardi. Probabilmente nessuno sarà fallito come lo sono stato io ma magari questa mia inutile vita potrà farvi ragionare sulle vostre e cambiarle in meglio, altrimenti scusate il disturbo dimenticatevi di questo pazzo e fate come se niente fosse: in fondo è così che gira questo sporco pazzo mondo. Godetevi la vita più che potete perché per quanto ne so è una sola e vi garantisco che il mio rammarico per averla sprecata e rovinata così è qualcosa di indescrivibile e incolmabile. ”
Altre lettere che potrebbero interessarti
Categorie: - Me stesso
Skylor…mi si è stretto il cuore leggendo la tua lettera.Capisco quello che provi,ed hai ragione quando dici che certe frasi fatte non servono a niente.
Ma…hai diciassette anni!!!Per quanto le circostanze possano essere devastanti hai solo diciassette anni!!
Fallito è chi la vita l’ha consumata tutta e concluso niente.Chi si conta le rughe sul viso,e dentro non ci legge nulla.Chi non ha più tempo per cambiare la propria condizione,per fare di se stesso una persona migliore.
Tu non sei così.Sei giovane e puoi fare tutto quello che vuoi.Puoi anche decidere di avviarti sempre più rapidamente verso un inutile stato vegetativo,ma a cosa servirà?
Tu,a diciassette anni dici:non fate come me,la vita va vissuta??!!
E allora vivila!Che ti manca?
La forza ce l’hai dentro di te.Abbi il coraggio di cercarla.
Potessi, ti stringerei in un abbraccio forte forte!
Mi sento molto più vecchio di quello che sono e inoltre sono depresso, intendo soffro di depressione: sto male davvero, anche fisicamente, non è solo una cosa psicologica. E la mia vita non mi ha mai aiutato… ho capito solo che se si è buoni e gentili ci si rimette sempre e chi più più guadagna mentre se nn hai sprofondi e basta. Non mi abbraccia nessuno da circa 3 anni per farti capire quanto sia allegra la mia vita e l’ultimo ke mi ha abbracciato era mia mamma…
Ero come te, ma non sai ancora cos’e’ la vita e cosa ti aspetta, e in questo caso direi in senso buono.
Io trovo che ti concentri troppo verso l’esterno. Io ho risolto le cose concentrandomi su quei due o tre obbiettivi che mi interessano nella vita “ad ogni costo” e basta. Sto bene in compagnia ma posso anche stare senza, nella vita mi interessano più certi raggiungimenti della considerazione di “amici”.
Cosa vorresti fare nella vita ?
So che vale poco, ma ti mando il mio abbraccio virtuale. Ho letto la tua storia e ti sento molto vicino a me, anche se ho 10 anni di più!
Un baciotto
Clara
non so ancora cosa vorrò fare della mia vita… ho troppi sogni irrealizabili e poche cose concrete in cui sperare… adoro giocare a calcio e il mo sogno sarebbe riuscire a fare carriera ma è decisamente improbabile, visto anche il mio stato deprimente e la mancanza di voglia, ma sogno anche di viaggiare molto e sarebbe fantastico visitare tutto il mondo, anche se da solo, per crescere e capire di più la vita; altrimenti la mia altra grande passione è il mare, dove passerei tutta la mia esistenza… mi ero interessato all’impiego di biologo marino perchè si ha molto a che fare con l’ambiente marino sia in senso teorico e di studio che pratico ma non so veramente in cosa consista questo lavoro e magari non mi piace nemmmeno. Suono anche chitarra e batteria e anche se sto imparando da solo non ho sogni o speranze in proposito ad essi, mi basta essere in grado di suonare e potermi sentire per essere soddisfatto. Ma la mia vita è troppo confusa e non riesco nemmeno a capire veramente cosa mi piacerebbe veramente più di tutto, forse avere una vita normale… Grazie per gli incoraggiamenti, mi alleggeriscono un po’ il cuore, nonostante la mia vita non cambi e io continui a soffrire…. grazie di cuore.
La tua lettera da oggi sarà sempre con me,dentro,perchè le lacrime che sono scese
ricordano me e la mia vita vissuta.non voglio dirti niente,nè consigliarti niente,sappi
che dall’altra parte dello schermo,una persona Sa esattamente quello che senti,te lo
posso garantire.Vorrei poterti dire o fare qualcosa per alleviare tutto questo male,ma
non posso,lo devi fare tu.ti prego,non so neanche chi sei,ma ti prego,ce la devi fare,lo
puoi fare.
Caro Skylor, sono un bel pò più grande di te, ma posso dirti che alla tua età ero praticamente come te, e in un certo senso lo sono ancora.
Quello che voglio dirti…è che persone come noi non saranno mai circondate da un mare di amici, nè svolazzeranno mai da un amore all’altro, nè punteranno dritti a una meta ambita, che sia lavoro, o sport o quant’altro, nè avranno mai la testa sgombra da pensieri pesanti sulla vita e sul destino, per cui si, per noi vivere è decisamente più difficile che per altri. Però è anche vero che se la vita non ti porta una scarrozzata di amici, uno vero e sincero, almeno una volta te lo fa incontrare. E lo stesso varrà per l’amore, che prima o poi tocca tutti, con le sue delusioni, le sue batoste, che sono da mettere in conto, ma anche con tanti momenti di gioia profonda.
Hai detto che ameresti viaggiare per vedere il mondo. Puoi farlo. Sono apeena tornata da un viaggio da sola, credimi non c’è sensazione più bella del perdersi fra luoghi sconosciuti e meravigliosi. E non serve nemmeno chissà quale capitale per permettersi un viaggio ogni tanto, anche per periodi medio lunghi. A questo proposito ti consiglio di leggere Vagabonding di Rolf Pott, è pieno di consigli pratici e utilissimi per chi desidera girare il mondo. Magari non potrai farlo subito, ma almeno potrai avere un obiettivo, non sai quanto viaggiare e abbandonare i luoghi consueti apra la mente e rinfreschi lo spirito.
Ho sempre anch’io accarezzato l’idea del suicidio, ma come ha detto giustamente qualcuno, x morire c’è sempre tempo, e quella sarà una scelta irreversibile.
So che anche a 17 anni ci si può sentire vecchi e che la depressione è una brutta bestia, ma credi a chi ci è passato, fare una stessa esperienza per la prima volta a 20, o a 25 o a 30 anni, non toglierà nessuna bellezza a quello che sperimenterai. Eiste un momento per ogni cosa, e non è una frase fatta.
Un abbraccio affettuoso.
Ciao Skylor.
Quando la gente ti dice che la vita è imprevedibile può farlo per i motivi più disparati. Ci sono quelli che lo dicono perché amano le frasi fatte. Ci sono quello che lo dicono perché amano la retorica. Ci sono quelli che lo dicono col solo scopo di consolarti e di infonderti un po’ di coraggio. Infine ci sono quelli che lo dicono perché l’hanno sperimentato sulla propria pelle. Se ti raccontassi la storia della mia vita mi prenderesti per un mitomane.
Tu hai perfettamente ragione; la vita non è necessariamente un film a lieto fine. Penso che moltissima gente sia profondamente frustrata e insoddisfatta e che trascorra la propria esistenza ingannando sé stessa e fingendo in modo patetico di essere felice. Ci sono tante persone che dicono di stare bene da sole e di avere raggiunto il loro equilibrio, mentre in realtà hanno un disperato bisogno di affetto e farebbero qualsiasi cosa pur di ottenere un po’ di attenzione. Tuttavia …
Per quanto soverchiante possa essere il tuo dolore, tu non puoi prevedere in alcun modo ciò che potrebbe accadere nei prossimi dieci, venti, trenta o quarant’anni.
Scusami se ti dico una cosa banale, ma la depressione, nella grande maggioranza dei casi, può essere curata con i farmaci. Lo so che non è la soluzione ottimale; lo so che ci vorrebbe ben altro, ma nei momenti di emergenza gli antidepressivi possono essere molto utili. Hai mai provato a consultare uno specialista ? C’è modo e modo di stare male. Se la tua sofferenza è divenuta intollerabile, un bravo medico potrebbe aiutarti a fronteggiare questo periodo di sconforto.
Spero che tu trovi l’energia necessaria per concedere alla vita una seconda chance. Non è detto che ne valga la pena, ma arrendersi così presto sarebbe davvero un peccato.
Un abbraccio.
che dire…. potrei risponderti con le solite parole di conforto che ormai conoscerai
perfettamente,probabilmente mi considererai uno spostato, ma prova a vederla così: da come
scrivi sei una persona molto matura e intelligente,quindi riuscirai tu stesso a valutare…a volte
succede, e non siamo noi a chiederlo di vivere profonde sensazioni di sofferenza, la sofferenza
come tu puoi ben constatare è innata in tutti gli esseri umani,(anche in quelle persone che ai tuoi
occhi sembrano”felici”…ogni persona inconsciamente ha un forte attaccamento alla vita,è
consapevole che prima o poi tutto finirà,si fa di tutto per avere, desiderare,bramare,
prevaricare,mentire,odiare e sopraffare….chiamalo istinto di sopravvivenza o semplicemente un
inconsapevole livello spirituale molto basso.
penso che tu abbia un karma negativo che deriva da una vita passata,credo che tu possa decidere
di cambiare questo tuo stato ed estinguere la sofferenza, non importa chi hai di fianco,questo è un
percorso che riguarda soltanto te stesso,quindi solo è meglio fino a quando qualcosa non
cambierà dentro di te.
impara la meditazione,impara a dominare la tua mente e gli schemi che essa ha creato,impara che
le sensazioni negative sono solo fenomeni che raggiungono un picco per poi dissolversi…..perchè
imparerai che così è.
comincia a leggere”la felicità in otto passi”di un certo henepola gunaratana….e…..comincia a
suonare uno strumento musicale.la musica è la medicina universale. prova con le percussioni
tradizionali africane. un abbraccio. davide.
Grazie a voi mi sento meno solo e meno incompreso… pensavo di essere alieno a questo mondo o addirittura pazzo… non ho mai trovato nessuno che capisse quello che sto passando e che ho sempre passato… inoltre grazie davvero per gli incoraggiamenti e i consigli sui libri, proverò a leggerli(quello sui viaggi potrebbe essermi davvero utile se riuscirò a mettere in pratica il mio sogno). Oggi ho scoperto di avere una persona che si ricorda di me e mi ha promesso di aiutarmi a uscire da questa situazione… forse ho sempre avuto un grande amico anche se non me ne sono mai accorto. Però non voglio illudermi perchè ho paura di rimanerci male, ma per la prima volta nella mia vita qualcuno è disposto ad aiutarmi perchè crede in me… intravedo una via d’uscita e sento un speranza…. grazie a tutti, davvero.