Sono sempre stata una persona estremamente aperta e amichevole, ma allo stesso tempo riflessiva e introversa. Negli ultimi anni questo mio lato si è amplificato come conseguenza del passare del tempo e del susseguirsi di alcuni eventi, che mi hanno portato verso un modo di pensare che può essere difficile da condividere, però mi ci ritrovo.
Premetto che sono molto razionale, ateo, ho una visione abbastanza nichilista e meccanicistica dell’universo stesso.
Unito a questo, molti fatti che mi sono accaduti mi hanno portato ad essere diffidente verso chi mi circonda, senza provare mai ostilità ma semplice distacco. Sono arrivato al punto di non credere più in niente, tanto da mettere in dubbio tutto, anche le mie passioni.
Non riuscendo a darmi un senso, decisi che per avere una vita dignitosa in questi tempi difficili, avrei dovuto dare meno importanza a ciò che mi circondava, e puntare al mero raggiungimento di una stabilità economica. Ma la verità è che son tutt’altro che materialista.
Mi sento strano, intrappolato nella insensatezza della mia visione delle cose..
Solo che non riesco a vederla diversamente. C’è qualcosa di sbagliato in tutto questo?
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Categorie: - Me stesso
Nessuna risposta ancora??? Ero curiosa di sapere in quanti la pensassimo così…
Io posso capirti: sono atea e razionale, realista (anche se molti scambiano il mio per pessimismo).
L’unica cosa sbagliata in questo nostro modo di essere è il fatto di essere troppo intelligenti quando la natura ci vuole istintivi.
Purtoppo vediamo la realtà per quello che è, vediamo la vita per quello che è, vediamo chiaramente quanto sia noioso e banale il cosmo, quanto ipocrita sia la gente e quanto è limitata la vita del 99% delle persone (solo pochissimi VIVONO davvero).
Ma anche conoscendo la verità, in fondo a noi continuiamo a desiderare cio che razionalmente sappiamo non esistere: l’amore vero, l’amicizia vera, l’emozione, la passione e il trasporto per la vita, l’impossibile.
Con gli anni o scenderai a compromessi (come fanno tutti senza ammetterlo) e ti accontenterai di quel poco che la vita dà, oppure sarà sempre difficile andare avanti perchè c’è sempre meno bellezza al mondo…
Cathy: il tuo commento e’ il classico intervento che mi ha portato a pensare : “ma allora non sono l’unico al mondo che la pensa cosí”…
Pensi sia possibile scambiarci un pó di pensieri in privato? ti lascio la mia email temporanea: saporedimare@yopmail.com
Stefano
Wow, leggere tutto questo nichilismo in una volta mi ha stesa, lo ammetto! Sicuramente sono visioni personali, ed è lecito pensarla come si vuole. Ma visto che il materialismo e la razionalità non ti basta io vedrei la situazione da un altro punto di vista: semplicemente sei un essere umano come tutti gli altri che, impaurito di non poter vedere realizzati i propri desideri, magari al 100%, si scherma dietro queste idee. In fondo, “credere” (non parlo assolutamente di religione) è infinitamente più difficile di non credere, richiede sacrificio e sofferenza. Purtroppo se ti atteggi in modo freddo nei confronti della vita, riceverai da lei soltanto freddo. Se desideri qualcosa di più comincia a “credere” in qualcosa che va oltre il raziocinio (mi riferisco a sogni, sentimenti…). Siamo esseri umani e ci definiamo “intelligenti”, ma solo perché sappiamo spiegare molte cose a livello scientifico. L’universo non l’abbiamo inventato noi e chissà quanti dei suoi meccanismi ci sfuggono ancora. Per quello ti consiglio di non sottovalutare la vita ; )