Le religioni sono delle sette che hanno fatto e fanno ancora il lavaggio dei cervelli.
Lettera pubblicata il 10 Novembre 2005. L'autore ha condiviso 2 testi sul nostro sito. Per esplorarli, visita la sua pagina autore PESCATORE.
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Categorie: - Spiritualità
puoi spiegarti meglio,
altrimenti diviene impossibile intervenire.
magari le motivazioni che ti spingono a dire tutto ciò…
aspetto tue nuove info.
….C’è una sola religione, la religione dell’Amore
Sathya Sai Baba…
Hai scoperto l’acqua calda…
Non sono d’accordo..stessa cosa potrebbe essere detta delle associazioni politiche o culturali..per non parlare dei circoli sociali talvolta addirittura inaccessibili..a parte il fatto che esiste il libero arbitrio..e se tu non condividi nessuna dottrina religiosa..sei liberissimo di farlo..
Come dice Yoel,
ci sei o ci fai, Pescatore?
E’ millenni che si discute di ciò e arrivi tu con la tua “scoperta”?
Ahahahah, dai, da bravo, nn perdiamo tempo su ste storie, ancora!
Certo che sono “sette”, se le vuoi definire così!
Bisognerebbe però argomentare bene il significato della parola “setta” che a volte risulta ambiguo, frainteso e usato a sproposito!
Sono sicuramente grandi “sette” apparentemente “aperte” e “libere” dove però il cosiddetto dogma è il nucleo fondante su cui si regge l’intera impalcatura mistica e sovrannaturale!
Ma esistono centinaia di “sette” molto “terrene”, allora, eppure egualmente o maggiormente coercitive e indirizzate a guidare una corrente di pensiero, a proprio tornaconto!
Vabbè, va, Pescatore, va a farti una pescata e se non hai nulla a che fare con le religioni… lasciale agli altri, ai quali piace farsi “lavare il cervello”!
Essere liberi costa più di qualsiasi altro prezzo!
prego, non facciamo confusione!
i preti sono delle sette e anche degli otti e dei novi, non le religioni.
da che mondo è mondo l’uomo ha riflettuto sull’Invisibile e ha cercato un contatto con il medesimo, ma solo da un certo punto in poi i preti c’hanno magnato, tanto che la memoria ben si ricorda di quel momento in cui il Rito ha disgraziatamente prevalso “temporaneamente” sulla Verità!
….. dementecai una cosa ‘mportante assai:
“dicesi SETTA un movimento, per lo più segreto, considerato minoritario e sovversivo rispetto all’orientamento politico o religioso della maggioranza”.
poiché qui si sta parlando delle Religioni o della Religione in generale, dire che Religione = Setta è una definizione terminologicamente sbagliata.
Settari furono Esseni e Cristiani delle origini rispetto alla religione ufficiale d’Israele, sostenuta dai Sadducei e dai Farisei come Paolo di Tarso; una setta furono tutte le scuole minoritarie cristiane rispetto alla religione di Stato imperiale, decadente e corrotta; settari furono i Catari di Provenza rispetto a Roma; una setta è quella dei Testimoni di Geova, che, pur non essendo troppo segreta, pratica nondimeno discipline o rituali da massoneria, etc…
tra l’altro, siccome movimenti eretici settari considerati fuori legge da Roma e come tali perseguitati (strage degli Albigesi) furono assai più onesti e veritieri della Chiesa ufficiale, al termine “Setta” non si associa necessariamente un significato negativo, anzi!
è infine improprio parlare di “Setta Satanica” come se il Satanismo fosse settario di per sé, poiché il Satanismo è una pratica ufficiale come lo Spiritualismo e, tra l’altro, assai più comune di quello e praticata soprattutto dalla gente che va in Chiesa la Domenica; naturalmente, anche nel Satanismo ci sono delle Sette, ossia delle correnti più o meno note che hanno pratiche segrete in contrasto con quelle del Satanismo maggioritario.
in conclusione, caro Pescatore, guardati dal Massimalismo, che è l’anticamera del buco nero!
Ciao,
io credo nel valore positivo delle religioni, ma in tutti gli ambiti non accetto che venga calpestato il mio senso di dignità, perché la cosa incide anche sul rispetto che io ho di me stessa. Fino a quando si scherza non ci sono problemi… ma quando vieni presa di mira per la vita ti senti “ah ti ricordi, quella è…” Questo non mi andrebbe bene… il rispetto per gli altri, ma anche il rispetto di sé vengono prima del culto propriamente detto. E poi, una cosa che proprio non accetto è il fatto che non si apprezzano il decoro, la e il pudore con il quale una persona porta avanti la sua vita, quasi come se non ci fosse impegno in questo lavoro quotidiano finalizzato a costruirsi delle certezze che la vita puntualmente spazza via. Un’altra cosa che non mi piace è il valore che ti viene dato. Su quali basi? La distanza che separa la mia abitazione dal tua non è stata stabilita da me. Altrimenti stai pur certo che io sarei rimasto a casa mia. Perché è tanto difficile accettare che ci troviamo sullo stesso piano? Anche questa cosa mi mette in soggezione. Ma qui il discorso è diverso… parlo in generale di esperienze che ho avuto con i credenti.
Rossella, cortesemente chiariscimi meglio sotto il profilo topologico la questione dell’abitazione. Per quanto vicine possano essere due case, e per quanto non sia tu a stabilire la distanza planimetrica, è evidente che tu non potrai MAI trovarti a casa del confinante, salvo questi non ti abbia voluto invitare. Oppure abiti in uno di quei condomini moderni organizzati a loft in cui le famiglie – effettivamente sullo stesso piano – si ritagliano i propri spazi tirando delle tende come accadeva nei romanzi di Dostoevskij?