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Lettera pubblicata il 14 Giugno 2007. L'autore ha condiviso 5 testi sul nostro sito. Per esplorarli, visita la sua pagina autore martina85.
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Luc
“quando saremo vecchi sara’ soddisfatto chi avra’ fatto la scelta giusta..” ma questo e’ relativo .. potresti esserti convinto che vivendo a bahia sei felice ,… o stando in Italia di esserlo altrettanto o di piu…
Se lo dici e’ perche’ temi il futuro. … goditela luc… esci di casa .. hai 2 mogli e amanti( sono poche a bahia )…sei in vacanza … goditela…
Ma se ti manca qualche interesse o attivita’ piu edificante, nobile o soddisfacente…. puoi trovarla , facendo qualche viaggio in Europa, per esempio.
petrus,
premesso che non ci vuole certo un genio per indovinare che un italiano è diplomato…
devi capire una volta per tutte una cosa: la verità o la falsità delle frasi che una persona pronuncia è indipendente dalla sua vita personale.
è demagogia, è retorica, è un artificio artistico-politico tentare di saltare a piè pari determinate questioni sulla base di attacchi personali basati su presunte contraddizioni nella vita privata.
vuoi negare che c’è e c’è stato un potente influsso cultural-religioso che ha spinto la nostra società in una certa direzione?
vuoi negare che ci sono molte persone che provano fastidio nei confronti di alcuni aspetti di quest’influsso?
vuoi negare che la realtà è in continuo movimento?
vuoi negare che c’è un sacco di gente che se ne fotte delle comodità da finocchi della società dei vittoriosi?
ok, fallo, prova le tue tesi senza ricorrere alla sfera privata altrui e senza cambiare discorso ogni volta che non sai cosa rispondere.
e poi pol pot fucilò per primi gli artisti.
se poi pensi che sia inutile dire qui frasi anche giuste senza fare niente, allora autocensurati: probabilmente tutti stiamo qua per sublimare con le parole qualche azione mancata.
enrico,
“quando saremo vecchi sara’ soddisfatto chi avra’ fatto la scelta giusta..”
ho solo citato la frase finale di johnny, commento 2338. io non mi sogno di dire frasi simili, che suonano tipo “ride bene chi ride ultimo”, denotano una certa stizza, denotano malaugurio… e portano pure sfiga… ah, ah, ah.
Lorenzo, con tutto rispetto per la vita contadina, parlare del passato che era migliore è una storia vecchia come il mondo. Ovviamente ora è piu’ facile grazie allo studio, al sapere e alla maggiore intellettualità media che si scervella di piu’ nella vita per analizzare cosa si fa e perchè si fa. Ma questo non vuol dire che i nostri avi contadini stessero meglio di noi….L’allontamento dalla pratica religiosa i tanti Paesi sviluppati come l’Italia ne è un esempio. La religione la cercavano molto di piu’ i nostri avi, soprattutto per il fatto che sapevano che la loro vita era piena di sorprese, a volte purtroppo molto negative che potevano cambiare o troncare la loro vita e spesso si ringraziava il buon Dio per il solo fatto di avere del cibo in tavola. Questo era comunque sintomo di insicurezza su elementi basici di vita e non credo che riprovarlo di nuovo tornando indietro possa essere una bella sensazione. E’ ovvio per esempio, che i “cechi dalla nascità” creano il proprio equilibrio di soddisfazione e benessere privi comunque di un senso fondamentale per la vita, ma non credo proprio che i “vedenti” rinuncerebbero a cio’. Questa metafora per spiegare che l’uomo si crea un adattamento naturale alle situazioni, ma che non significa che prima si stava meglio, l’evoluzione (che è naturale degli umani stessi, non importata da E.T…..)porta a cercare di risolvere qualcosa che non piace all’uomo. Ogni fase storica puo’ offrire cose negative o positive. Personalmente preferisco la società attuale magari un po’ stressata e capricciosa, che quella precedente con la peste bubbonica e malattie incurabili a non finire…..Ps. la storia dell’uso delle droghe nella società (tra cui includo l’alcool, droga legalizzata per motivi economici, che tra l’altro hanno favorito un bel po’ di contadini….ndr) è sempre esistita dai tempi antichi,solo che ora si fa piu’ morale e pubblicità e c’è piu’ gente che se la puo’ permettere….
devo dire che quello che leggo e’ scritto da persone colte
ma non vorrei che fosse solo la sublimazione di qualche azione mancata, come dice Luc
preferisco leggere informazioni reali e oggettive o racconti personali veri e non condizionati da emozioni e sfoghi personali.
lo apprezzo molto di piu e apprezzo di piu l’onesta di chi scrive.
si puo’ quindi vivere in Brasile, conoscere il Brasile e conoscere l’Italia o vivere in Italia contemporaneamente… approfittando dei lati positivi di queste 2 realta’…
E visto la domanda di questo forum e’ ” cosa ne penste delle donne brasiliane ? .. quello che mi sorge spontaneo da dire e’ di fare molta attenzione, la loro cultura e’ diversa dalla nostra, le donne brasiliane sono molto piu ciniche e spietate. ( potreste fare una famiglia o avere figli facilmente con loro, perche sono piu disponibili all’inizio, ma anche divorziare e vederveli togliere successivamente ) per loro e’ pratica piu facile.
Con Johnny si può discutere, e allora comincio col rispondere a lui. Quando insisto a dire che i nostri antenati contadini vivevano meglio di noi, intendo che erano molto più sereni, appagati e felici da un punto di vista psicologico, pur nella limitatezza e nella durezza feroce della loro esistenza materiale. Non nego che fossero esposti a mille malattie schifose che oggi non ricordiamo quasi esistano. Fino a un secolo fa bastava un’appendicite per essere condannati a morte! In compenso, non va dimenticato che non esistevano o quasi il cancro, le malattie dell’apparato circolatorio, le infezioni sessuali (nelle campagne, certo non nelle città), e le malattie derivate dall’abuso di cibi malsani, fumo e dall’inquinamento. Questo secondo me riequilibra in buona parte il quadro “salute”. Senza contare che sbagli anche sul problema alcool: l’alcoolismo prima della Rivoluzione industriale non riguardava le masse ma solo categorie ristrette come i marinai e i soldati, mentre la droga non esisteva assolutamente in Occidente, e mai nessuno ne ha saputo nulla prima del XIX secolo. E non è vero che si facesse la fame: il proprietario terriero indipendente non corre mai questo pericolo, le carestie riguardavano i braccianti senza terra, e dal 1650 in poi sono state rare e circoscritte, in Europa. L’intensità della devozione religiosa non era poi un sintomo di un’esistenza precaria, ma era parte di un fenomeno più ampio: la persistenza della Tradizione, che era la cornice all’interno della quale tutte le esistenze si svolgevano e trovavano un senso che oggi, nella nostra libertà illimitata e alienante, nel nostro sradicamento di “cittadini del villaggio globale” abbiamo perduto. Mi spiace ma per me tutto ciò che l’umanità ha fatto dopo il 1800 circa, a partire dalla Rivoluzione industriale, è un errore, e ne vedremo tra qualche decennio o anche prima le conseguenze: catastrofi climatiche, guerre di sterminio, devastazione del pianeta. Convincetemi del contrario, se ci riuscite.
luc,
premesso che un 5 elementare dei nebrodi zappaterra non direbbe MAI che e’ bello rompersi la schiena, non ci vuol molto a capire che chi afferma un cosa simile sia un diplomato quasi laureato che al massimo ha sviluppato il muscoletto dell’indice, oppure un romanticone con i soldini investiti in borsa che gioca a fare il povero. vuoi giocare a fare esercizi di sublimazioni su azioni mancate? liberissimo, ma senza dire che chi vive spalando merda sta meglio di uno che vive in un residence.il personale,serve, per smascherare le profone IPOCRISIE da pretucci. predicate la vita bucolica francescana standovene nei divani. tutte le fesserire che hai elencato con un po’ di volonta’ e determinazione si possono superare e cambiare con le AZIONI e non con parole, ripeto, sterili. siccome di fare i contadini o i faveladi non vi conviene, date la colpa a forze oscure, dandone dei nomi, che come PUPARI decidono i movimenti dei PUPI. lorenzo una cosa l’ha azzeccata quando descrive le VOSTRE vite come quella di automi senza potere decisionale.come dargli torto.
lorenzo,
dato che adesso hai l’onore della protezione sotto protettorato LUC, cerchero di essere un po’ piu’ gentile.
noto che il diploma forse te lo sei pure comprato, in quanto non capisci quel che scrivo. mi sembra di aver detto che con i comunisti la condizione dei contadini era andata dalla padella alla brace. lasciando perdere le teorie ( fesserie ) sull’eta’ dell’oro del medioevo ( si ammazzavano come i cani e con i contadini ci facevano le frittelle )ti potrei dire che per i cacciatori raccoglitori i bucolici contadini in DISTRUZIONE non sono stati meno dell’azione degli industriali. vai a dire ad un apache o ad un masai che far il contadino e’ bello. minimo ti scotennano. le cose sono ben piu’ complesse per come QUALCUNO te le vuol far apparire. chi ha bisogno di informarsi sei tu.
luc,
autocensurarmi?fino a prova contraria io FACCIO quel in cui credo. e non do’ la colpa a nessuno sulle mie sconfitte.
luc,
nel post del 5 gennaio del 2010 delle ore 14:39, fa una interrogaione profonda sul sentir della miseria dell’essere umano. bene! quale miglior soluzione per accertarsi di cio’ di quel di lasciare tutti gli averi a petrus ben contento di fare il lecchino ai ciccioni ipernutriti mentre poltrisce nel suo divano, ben contento dei giocattoli che gli stanno attorno? se vuoi ti do il mio numero dell’account bancario, trasferisci le tentazioni di satana che ti assillano e lascia che il tuo corpo provi l’ebbrezza della monnezza a 45 gradi in una discarica a bombei, o lo zappar la terra e spalar merda o il favelado senza un reais in tasca. ah,ah,ah,ah,ah. luc non si sposta neanche di un millimetro. si tiene il privilegio di occidentale con i SORDI,continua a farsi la sua corsettina mattutina come un californiano di malibu’, e magari…….vuoi che continuo?
Luc….hai frainteso completamente la frase che ho scritto…..Ti posso perdonare perchè dialogare a parole scritte su un forum non è semplice….Altro che malaugurio, la frase vuole dire che nessuno in vita è obbligato a fare le stesse scelte, ma a vecchiaia sopraggiunta si fanno dei bilanci…anche della propria soddisfazione. E lì ognuno valuterà il suo percorso con o senza rimpianti. Non ho augurato il male a nessuno, se poi c’è qualcuno superstizioso….vabbè……Ps. Luc credevo abitassi in una casetta modestina nella favela, invece sono apparsi una casetta su 3 piani (che un favelado originale difficilmente possiede) e soldini investiti al 6% (W i banchieri!!!ahahhaahaha). Ma allora abbiamo anche un po’ di capitalismo nelle vene?? 🙂
lorenzo,
Nel mondo classico Ippocrate descrisse con grande chiarezza il cancro della pelle, dell’utero e del retto e spiegò anche quello della mammella con la sua teoria umorale. nelle mummie di tutto il mondo trovano che ANCHE loro erano affetti da malattie metaboliche e cardiovascolari. il tuo mitologico paradiso contadino non e’ mai esistito. la gente cambia non perche’ e’ impossessata dal diavolo tentatore, ma perche’ riconoscono che un trattore e meglio della zappa, cosi come una bella casa confortevole con piscina e jacuzi e meglio di una capanna fatta di sterco e fango. il parassita che ti magna il cervello nel nordest del brasile non nidifica e vive sotto l’intonaco dei palazzoni, bensi dentro il fango delle bucoliche catapecchie che tanto piace ai turisti.lassa perdere!invece di ringraziare il tuo babbo per le comodita’ donate gli sputi sopra.