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Lettera pubblicata il 14 Giugno 2007. L'autore ha condiviso 5 testi sul nostro sito. Per esplorarli, visita la sua pagina autore martina85.
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Per Kirk: non ho mai detto che in Italia non esistano donne che si comportano “come le brasiliane”: vedi la Gregoraci, tanto per citarne una famosa, poi ce ne saranno 100000 altre, sconosciute… Il fatto è che questo comportamento “furbo” è malvisto tra le italiane, mentre fra le brasiliane in Italia è considerato normale (in Brasile non so, non ci sono mai stato). In base alla mia esperienza è tutto quello che posso dire. Di viados non ne ho mai conosciuti.
Per Maria: non la penso come il mio conterraneo. Sto bene senza famiglia, le mutande me le lavo da solo, e “la pasta nun me pjace”. Le brasiliane non mi hanno mai trovato schifoso, anzi… se la sono sempre goduta il triplo o il quadruplo di me, e questa è la conseguenza di quel particolare tratto culturale che dicevo nel post precedente: loro cercano i soldi ma non li mitizzano, non ci vedono quella cosa meravigliosa e schifosa, divina e diabolica che ci vediamo noi, per cui se una donna italiana “viene pagata” sente poi il dovere di provare supremo disprezzo per chi l’ha pagata e di quindi “dare il corpo rifiutando l’anima”.
Una brasiliana, anche se pagata, si dà corpo e anima (a condizione che il maschio le piaccia, ovviamente!) perché, ripeto ancora, il denaro non è niente di “simbolico” per lei, è solo qualcosa di utile, di molto concreto, come un bel vestito o un elettrodomestico. Questo è un atteggiamento istintivamente sano verso i valori su cui le donne italiane farebbero bene a riflettere! Saper unire il dilettevole all’utile non è ipocrisia, è suprema arte di vivere, e nessuno sa vivere meglio delle brasiliane. Oltre che per simpatia, allegria, estro battono le italiane anche per intelligenza (che quando è applicata al quotidiano va ribattezzata “astuzia, sana astuzia”).
Ora le giovani italiane nevrotiche, incattivite, incarognite e contorte vorranno spellarmi, ma io “esporrò valorosamente il petto alle ferite…”, forza ragazze, fuori le armi, attaccate, fatevi sotto!!!
jhonny … ho letto con attenzione quello che hai scritto e anche quello che hai scritto prima ….ti ringrazio … mi trovi d’accordo con te su molte cose … le tue opinioni sono equilibrate e i tuoi consigli preziosi..
solopiccola ,
si…. è come un boomerang e quello che hai scritto ti tornerà indietro … Che dio ti salvi….sempre…
ric..mi fa piacere che ci sia stato un proficuo scambio di opinioni, in fondo questi forum servono per questo. Per Lorenzo: è intrinseca nella donna di qualsiasi parte essa sia la voglia di trovare nell’uomo la sicurezza, non solo in senso di protezione, ma anche economica, purtroppo noi ometti questo lo dobbiamo accettare. Leggendo diversi post all’interno di questo forum, ho purtroppo visto come quasi tutti gli italiani in Brasile conoscono la stessa tipologia di ragazza. C’e’ chi parla di sedute dall’estetista, parrucchiere, cene a gogo’ ecc ecc….Volevo spiegare che questo tipo di ragazze che scroccano dal turista chiedendo di soddisfare vari loro capricci sono le cosiddette piranha, a volte non vere e proprie prostitute ma comunque ragazze abituate a vivere a spalle dei turisti che cambiano ogni settimana. E’ chiaro che se si conoscono questi tipi di persone, non si potra’ mai fare una gran bella pubblicità della ragazza brasiliana! Sforzatevi di imparare la lingua per poter comunicare con persone un po’ piu’ colte e istruite (questo tipo di brasiliani disprezza abbastanza i turisti e il turismo sessuale del loro paese pero’ se parlate il portoghese e fate vedere che siete persone educate e rispettose si apriranno e vedrete finalmente un altro lato della società) altrimenti sarà sempre la solità “minestra” e il Brasile sarà sempre e solo famoso per questo. Chiaro che chi va con l’ottica del sesso facile perchè non ha voglia di perder tempo in chiacchiere e crescere un po’ culturalmente non ha interesse probabilmente a imparare qualcosa dagli altri. Devo ammettere che in Brasile la qualità intellettuale del turista italiano medio è molto bassa, in tanti anni di viaggi là, ho fatto pochissime amicizie con mie conterranei, proprio perchè parlandoci in 5 minuti si capiva lo scopo della vacanza e i tipi di locali che frequentavano.Da parte mia ho cercato e sempre tento di portare un po’ della nostra cultura, che non siamo solo puttanieri….
parte 2 – che esistono altri italiani, si puo’ anche essere grandi donnaioli in brasile ma nel rispetto della società e cultura locale, conquistare con la propria personalità,il proprio carisma, non pagando parruchieri,estetisti, vestiti a ragazze poverelle appena conosciute per cercare di ottenere qualcosa in cambio….così si alimenta e si stimola quella parte di società del Brasile che deve cambiare. La povertà ha gli stessi significati ed effetti in qualsiasi paese del mondo, quindi è assurdo approfittarsene solo perchè si è lontani da casa e nessuno puo’ vederti…….
Jhonny
Su certe cose hai ragione, ma volevo precisare che Gli Italiani hanno creato il brasile del sud, la parte del brasile piu ricco, quando sono arrivati erano poveri… hanno lavorato duro e adesso hanno creato una società civile.
Comunque da quello che leggo qui, dagli avvertimenti di chi il brasile lo conosce bene, capisco che sposarsi con certe brasiliane o fare un figlio è un rischio e pericolo che si corre….e che chi lo fa deve essererne responsabile.
Questo lo ho capito anche leggendo i commenti delle brasiliane che scrivono su questo forum ( parolacce, offese, ingiurie), mi sembrano sempre piene di rabbia e voglia di vendetta, come se l’uomo per loro fosse solo un oggetto sessuale e un portafoglio viaggiante, un nemico, non ho trovato parola d’amore e rispetto. .. Non penso che donne cosi possano avere un fidanzato fisso,…. con questo tipo di brasiliane , effettivamente il rischio c’è,
ma essendo un paese enorme, sono sicuro che ci sono anche donne oneste, tranquille che desiderano un rapporto d’amore e familiare con il proprio uomo, paritario e sincero …forse anche se è straniero. .. ma con cuidado per tutti e due.
..in parte sicuramente vero, tutta l’America è stata “colonizzata” da migliaia e migliaia di europei che dopo la sua scoperta si sono avventurati oltreoceano. Comunque il Sud del Brasile sarà sempre piu’ ricco anche per un discorso climatico, il nord-est ha un clima tropico-equatoriale,il 99% dei Paesi che stanno a ridosso di questa fascia climatica sono poveri, il caldo influenza la “produzione” umana sin da bambini e anche la mentalità, con 30 gradi per 300 giorni all’anno tutti noi rendiamo la metà a livello lavorativo, basta pensare in Italia nei 3 mesi estivi, in agosto si ferma tutto, negli altri 2 mesi metà italiani vanno in villeggiatura. Non è un caso che i Paesi nord europei sono molto ricchi, lì la povertà quasi non esiste, con il freddo, le piogge il lavoro pesa meno. Immaginate un operaio di fabbrica o un muratore nel nordest del Brasile quanto puo’ soffrire, è caldo nelle nostre industrie, figuratevi in quei posti con calore tropicale costante tutto l’anno…..Il Sud del Brasile è per cultura simile a noi europei anche per una similarità climatica, ci sono le stagioni come in Europa, per dei lunghi periodi si passa piu’ tempo in casa che al nord fin da piccoli, quindi ci sono piu’ occasioni per produrre, crescere ,studiare, educare. E’ chiaro che una ragazza nordestina e’ diversa da quella del Sud, come in Italia una ragazza di Milano è culturalmente diversa da una siciliana. Per capire queste differenze bisogna conoscere bene le origini e vedere da dove arrivano usanze e tradizioni diverse dalla nostra. Ovviamente ogni italiano ha i suoi gusti, c’è chi puo’ preferire una cultura nordestina che in media è piu’ sanguigna ed emotiva con tutti i suoi pregi e difetti e c’è chi puo’ preferire la ragazza del sud brasiliano solitamente piu’ controllata e simile a noi europei.Ripeto che l’estrazione sociale è fondamentale per dar un giudizio che abbia un senso, se conoscete persone povere che vengono da situazioni problematiche non potete pretendere molto!
per solpiccola… sei forse stata un po’ troppo dura con ric, il pregiudizio che c’è in Italia è purtroppo ovvio e giustificato per il fatto che nessuno mostra in Italia il Brasile buono. Sono troppo poche in percentuale le persone brasiliane di buon livello culturale che lasciano il loro paese per vivere in italia. In Europa si conosce il Brasile povero, quello delle favelas, quello delle donne “generose” che saltano addosso ai “gringo”, quello dei bei culetti che ballano al Carnevale…..è chiaro che la mentalità diffusa è condizionata da queste immagini che arrivano anche agli italiani che mai sono stati in Brasile. Per mia diretta conoscenza nelle zone dove c’è turismo sessuale nel nordest anche lì la società discrimina giustificatamente lo straniero, perchè quasi sempre aiuta il degrado sociale e la prostituzione. Tanti nordestini che non conoscono l’europa immaginano l’italiano come puttaniere, maleducato, depravato…ecc ecc….perchè questa è la tipologia che vedono in giro nelle loro città in Brasile. Là ho visto veramente il peggio del nostro Paese, a volte provo vergogna nell’essere italiano là, ma io nel mio piccolo cerco sempre di fare una buona pubblicità dell’Italia e rispettare un paese che non è il mio, credo che è una regola base della vita, quando entri in “casa” altrui si va in punta di piedi e chiedendo permesso……
Ti ringrazio Jhonny per il tuo intervento che condivido, non altrettanto posso dire di Lorenzo e della sua pochezza. Se devi pagare una donna e non hai argomentazioni tue e non sai conquistare una donna (conquistare è il ruolo del maschio) sei proprio messo male caro mio…Che pena!E che figura per i “piccoli” maschi italiani! Un uomo, che sia uomo, ottiene anima e corpo da una donna italiana e non, se ci sa fare,in tutti i sensi caro mio…
johnny,
le brasiliane che scrivono su sto forum sono le ricchine laureate che tu frequenti nei bar del sud della gente “civile”, quelle che trombano poco e odiano il maschio. le povere del nordeste manco se lo possono comprare un computer.
comunque, per tua informazione, nelle città del tuo sud civilizzato, il tasso di omicidi è uguale a quello delle “selvagge” città del nord.