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Lettera pubblicata il 14 Giugno 2007. L'autore ha condiviso 5 testi sul nostro sito. Per esplorarli, visita la sua pagina autore martina85.
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Tristezza …
i brasiliani che sono in Italia pensano al Brasile ?!… ma perche
non tornano?…( nessuno lo impedisce ?)…è per il lavoro, per i sindacati, per il rispetto che c’è qui per le donne, per il rispetto per la persona, per la cultura ? …. il fatto stà che non tornano. Le donne fanno carte false pur di rimanere.
Ho sentito Brasiliani in Brasile parlare con saudade dell’Italia
saudade dell’Europa…..
… La saudade è una forma di profonda tristezza che è insita nel carattere dei Brasiliani e si manifesta non solo per il Brasile, ma per qualsiasi paese……La saudade è tristezza di carattere, una forma di indecisione, una dolce sensazione di pianto che non esce,
un amore per il passato, la paura di affrontare il futuro, un rito collettivo
E’ tristezza necessaria perche curativa delle inadequatezze e dei malesseri nascosti da una facciata d’allegria.
Come una maschera di pierrot
@lora,
1)sul sito flickr.com ho trovato splendide foto dei quartieri “nobili” di curitiba, paranagua, porto alegre… almeno a salvador le favelas sono fatte di case di mattoni…
http://www.flickr.com/photos/brunoalencastro/3501955898/
2)scaricatevi “mapa da violencia dos municipios brasileiros”(ministerio da saude e min.da justiça), vedrete che come tasso annuale di omicidi x 100.000 abitanti la città leader è foz do iguaçu, e non mi pare che il parana sia nel nordeste! gli indici di omicidi di curitiba, florianopolis, porto alegre, sono simili a salvador, fortaleza o teresina (indici da 20 a 40, italia 1 nonostante le famose mafie, usa 9)
3)cosa fai il pomeriggio alle 5? io mi vedo “brasil urgente” con datena sulla tv band, che sta facendo una campagna di denuncia della pedofilia, il maggior numero di casi si registra proprio al sud. i tuoi connazionali sono i maestri nell’adescare minorenni.
allora, o sei disinformata o ci prendi in giro. facciamola finita con la favola razzista che il sud ricco/sbiancato è il paradiso!
Se lui ritornerà io lo manderei a fan….. evidente non ti merita guarda nuovi orizzonti che ci sono uomini migliori….
per Petrus,
Bravo! ti sei solo dimenticato di mettere nella tua lista la sagra dello gnocco fritto che non ha nulla a che invidiare al carnevale di Rio, eh
petrus
trovo piu sbagli ogni olta che ti leggo
prima, perche non hai risposto il pérche adesso si piu cittare libri, filmi e musica quando io non poteva? perche mi ha condenato di farlo se lo fai adesso? perchge noin aveva piu argomento e ti piace sempre “vincere” come un ragazzino mimado della mamma???
vediamo
“la cultura triste brasiliana ( in musica ) e’ piu popolare della parola stessa e nasce dagli schiavi, i servi del sertão, i faveladi. “- non è vero. trovi musica tristi nel africa, trovi! per favore, cherchi sul google la origine della musica trsite del brasile, cerchi.
poi, hai parlato che ti manca la pasta, il oglio, il vino, il pesce, il… tutte cose DA MANGIARE e no della cultura caro. manchi questo per necessita fisica, chimica del tuo corpo e no perche veramente ti piacia. per esempio, io oddio anche il azeite de dende perche non sono acostumata con questo, non ho mangiato finche ero bambina. non mi piace nemeneo il “tempero indiano” cosi come a un indiano non si piace il “tempero brasiliano”. pero e una stronzisse cerchare il mangiare della sua terra natale dal altro paesi. tutta la volta che mangio carne in europa voglio piangere dovuto alla terribile qualita e al prezzio pago. per quello ho gia imparato che non posos mangiare carne la e non e perche manco la carne che manco il mio paesi. manco la carne per necessita fisica, perche ho imparato finche ero bambina a piacerla e mangiara quasi tutti i giorni.
te lo do una chance, che altre cosi senti saudades di italia che no il magiare?
brasilian-seguiró a scrivere qui penche non penso che dobbiamo stare con i braci attadi in questa situazione.dobbiamo,al meno,incomodare questi che hanno il pensiero chiusio e preconcetuoso.
luc-si, il sud è come il nord, solo cambia la cultura (non mangiamo dende ma beviamo chimarrao). pero a volte siamo tratati come non brasiliano per la gente del nord e per i stranieri che non riconoscono la nostra cultura come anche tippica di questo paesi
ma va-bravo
@rog,
allora sei de coccio. ne conosco una marea di brasiliane che dopo finalmente aver conosciuto il gringhino “ricchino” e essersi fatte portare in gringolandia non hanno resistito. comunque, se la tristezza di un paese si misura dagli emigrati che non tornano, spiegami come mai non tornano i milioni di italiani emigrati in usa, canada, brasile, argentina, australia, germania, belgio, francia, svizzera, pianeta nettuno, ecc. ah, ho conosciuto pure molte brasiliane che si sposano il gringo-bonsai e si fanno portare in gringolandia per poi cornificarlo magari col sottoscritto, questo è moooolto triste!
@petrus,
e tu vorresti salvare un popolo dalla miseria convincendo pischelli che guadagnano 500 reais a comprare scarpe da 800 reais? io dico che li affossi ancora di più, oppure li fai diventare banditi. e la pischella che esce solo col pischello dalle scarpe da 800 reais? quando rimarrà incinta, pensi che il pischello consumista si occuperà della famiglia oppure continuerà a sputtanarsi i soldi in minchiate? QUESTO la ragazza brasiliana (e non solo) di oggi non lo capisce perchè è EBETE. lo so, a voi tutti vi sembra la cosa più furba del mondo giudicare e selezionare la gente in base a quanto costano i giocattoli di cui si circonda, io invece sono matto e la gentaglia così la tengo alla larga, oggi come 20 anni fa…
@tutti, italiani e brasiliane: ma voi li fate i CURCIULI (figli)???
ana ,
mi dai una chance? tu te le sei giocate tutte. e ti pare poco il cibo? al pari del sesso e’ uno dei piaceri piu’ sublimi che la vita ci offre. chiaramente a patto che non si mischino insalata con colla di farina, carne e frattaglie varie. tu vuoi far credere che gli italiani all’estero non soffrano di nostalgia della ” patria ” lontana e che sia una prerogativa dei brasiliani. la cucina in italia e’ una ARTE insuperabile. se nel sud mangiate discretamente lo dovete alla presenza dei migranti italiani. senno sareste a mangiare poltiglia a base di riso,carne, fagioli e farina di mangioca, mischiata con colla di farina ( quella che voi chiamate pasta ) e ortaggi. un vero e proprio mangime per galline destinate al tiro del collo. non sapete neanche lontanamente che significhi mangiare per il gusto del palato. poi chi ha detto che cercavo il cibo italiano in brasile? proprio perche mi adatto ad ogni evenienza posso dire quel che dico. di riso e fagioli con carne di pollo o porco e mangioca ne avro mangiati a quintali ( il cinese di barra ne sa qualcosa ) ogni tanto una mucheca di pesce OTTURA vene. la carne? ad un tiro di schioppo da palermo nelle montagne di montelepre ci sono vacche tirate su a forza di erba che per bonta e qualita di carne non sono meno a quelle brasiliane. e ti assicuro che l’arrostuta la sappiamo fare anche noi. se penso alle nostre salsiccie, salumi, formaggi e insaccati vari, faccio le valigie. TU non sai neanche l’origine della parola MANGIARE. ti sembra poco la nostalgia di una bella TAVOLATA con amici? poi paragoni gli escrementi con l’oro. premettendo che le gare non mi interessano ( cosa vinco? ) che c’entra il film brutti sporchi e cattivi con un’opera come Maranhão 66 di Roucha ( sono sicuro che tu non sai neanche lontanamente l’esistenza ) documentario che supera per verita, la stessa. la situazione ALLEGRISSIMA del popolo nel 1966.
http://www.youtube.com/watch?v=4LyeGC6fGX4
luc,
di salvare il popolo frega poco e nientissimo. preferisco salvare il piu’ possibile me stesso. ho solo detto che ho i miei dubbi che la violenza sia scatenata dal consumismo. 2000 anni fa la gente si scannava ugualmente. invece a danneggiare gli sprovveduti e’ il tuo populismo, la tua nostalgia verso un mondo primitivo, la tua idolatria nei confronti di un mondo arcaico, contadino, sottoproletario.
Se ancora non siete mai stati in Brasile, ecco un modo per riuscire a catalogare le donne che troverete passeggiando per le strade, sulla spiaggia, nei locali notturni o nelle feste private di questo strabiliante paese dove nascono le più calde macchine da sesso del pianeta.
Facciamo un po’ di ordine. Per evitare che poi, al momento di agire, non si perda tempo con una strategia errata.
Le donne in Brasile sono inevitabilmente di quattro tipi. Con un poco di allenamento, sarà impossibile confonderli tra loro.
Il primo tipo è quello delle cosiddette “Britney Spears”. Generalmente figlie di papà, molto sofisticate, eleganti, possono essere descritte con un semplice aggettivo: meravigliose. Ma, a meno di non essere presentati da un loro conoscente ed avere molto tempo a disposizione, è meglio dimenticarsele. Troppa fatica.
Il secondo tipo è quello delle cosiddette “popozudas”, le classiche culone. Queste sono le vere macchine da sesso, quelle per le quali è conveniente investire il proprio tempo. Sono individuabili dal perizoma che si perde tra i glutei, camminano sensualmente, amano tingersi i capelli di biondo e fanno di tutto per essere appariscenti. Prima di partire all’attacco, ricordarsi sempre di chiedere se nelle vicinanze si può trovare un motel a ore.
Le ragazze del terzo tipo sono conosciute come “hippy-ravers”. Divertenti, vestite poco e in modo casual, sono facili da avvicinare e soprattutto, con l’aiuto di qualche caipirinha, estremamente facili da convincere. Unico difetto, non amano essere baciate. Ma fa lo stesso.
Le donne del quarto tipo, infine, sono le “Balzac”. Anch’esse divertenti, facili da abbordare, ballerine eccellenti e ottime compagnia da letto. Si consiglia di utilizzare una tattica romantica. Farle sentire immediatamente a loro agio, trattandole come delle regine. Magari non proprio quella stessa notte ma, nella successiva, sarete sicuramente trattati come dei re.
petrus,
josè sarney parla proprio come marcello dell’utri! e rocha (“comunista”) faceva gli stessi documentari di pasolini, quando dava voce ai minatori di carrara che schiattavano come le mosche sotto i blocchi di marmo. comunque, occupati di esporre le tue idee che delle mie me ne occupo io. non amo nè pasolini nè le baracche, ma non è consumismo una casa in mattoni, un ospedale pubblico e una scuola pubblica che funzioni, dove le professoresse sanno che l’inghilterra è un’isola e che si scrive “bactèria” invece che “baquitèria” (nelle scuole brasiliane i miei figli sono costretti a salire in cattedra e correggere le professoresse… tutte donne). ma non credo che andare a farsi le unghie 2 volte a settimana o farsi comprare il cellulare che fa il caffè dal fidanzato possa risolvere il problema.
comunque, ragazzi, oggi feijoada a casa mia! io, figlio, moglie n.1, 3 nipotine, 2 sorelle e 4 amiche di mia moglie, forrò a palla… data la grande tristezza dell’evento NON vi inviterei.