In onore di compare Xavier, che condivide con me la riflessione riguardo il cadere nelle “muccinate”, scrivo questa lettera che poi non è altro che il mettere in parole quel che mi scoppio’ in testa come un embolo, al tempo della mia separazione. Ovviamente, avendo il difetto di dire sempre una parola in più, che una in meno, questo pensiero l’ha conosciuto anche la mia ex in un momento di rabbia e sconforto, e fatico ad immaginare cosa avrà pensato guardandosi le vesti lorde di bugia (a mia insaputa), mentre sentiva i miei toni… “accesi”.
E’ inutile dirsi per anni, guardandosi negli occhi “noi due siamo diversi”. No, è disarmante notare come sia molto più facile il contrario: “noi due pensiamo di esserlo, ma siamo comuni”. Comuni come tutti, come tanti altri che finiscono ai classici “sei un amico per me”, o “non so più cosa provo per te”. Nei canovacci che dimostrano quanto siamo banali, tanto pieni di chissà che discorsi prima, tanto vuoti di forza dopo. E assicuro che dopo anni in cui ho pensato di essere stato con qualcuno di “diverso”, accorgermi della nostra reciproca BANALITA’ mi ha disarmato. Perché il rapporto che credevo “migliore” è invece comune a tanti altri qui dentro… forse perché avevo l’illusione che facendo qualcosa fuori dalla norma, avrei ottenuto un rapporto fuori dalla norma. Nisba, non è bastato, perché le cose non si fanno da soli… perché bla bla bla.
Gli unici veramente diversi, citando qualcuno qui del blog, sono proprio quei due che un giorno assisteranno alla morte dell’altro. LORO sono diversi, soprattutto in un’epoca nella quale tutti mollano per convenienza, immaturità, debolezza… senza per questo dare connotati per forza negativi a queste parole. Sono semplici dati di fatto che mostrano che il vero diverso è chi reggerà fino alla fine.
Una volta tanto non sono d’accordo con te. su un unico punto, però 😉 banale tu…io non direi
..già….è disarmante..però anche io penso che sia cosi.
Ieri in un negozio ho conosciuto una coppietta di anziani che tra un pò facevamo 60 anni di matrimonio…ancora si tenevano per mano per la strada : …LORO sono mostri, sono i diversi , l’ anomalia..
Bella Spectre, sono senza parole per il modo in cui l hai messo giù, e concordo in pieno con tutto ciò che hai scritto!
Purtroppo è questa la verità, non c ‘è nulla da fare…
Sono io quel “qualcuno qui del blog” 😀
‘na volta che scrivo ‘na cosa senza incazzarmi, non se la ricorda nessuno ahahahah
“ti amo amore mio. ti amo più della mia vita.ti ho semore amato ancora prima di incontrarti”
Pensavo fossero parole speciali e invece…. erano solo banalità!
Non crederò mai più alle parole e nessun’altra donna farà più parte della mia vita.
La mia vita amorosa è finita 7 mesi fa!
STOP!
Ant062 consentimi:
non ti puzzavano allora queste frasi così da teleromanzo?
andiamo “ti amo più della mia vita” è una frase da Beautiful.
Io avrei aggrottato le sopracciglia se qualcuno me l’avesse detto.
“Ti ho sempre amato prima di incontrarti” ….e dai…sono cavolate. Come poteva amarti prima di conoscerti?
Io al tuo posto, invece che trincerarmi in un rifiuto a priori verso le donne e altri amori, analizzerei la mia esperienza passata per scoprire che, forse, la prossima volta devi sceglierti una donna più concreta.
Una donna che il bene te lo dimostra senza dichiarazioni perchè, molto spesso, dietro queste grandi parole non c’è proprio nulla.
E le donne concrete esistono. Poche ma ci sono.
SPECTRE amico mio.Oggi leggo la lettera, stavo ascoltando un disco appena acquistato, un po vecchiotto, ok computer, radiohead, lo conoscevo gia’ ma io mio feticismo materialista mi ha portato ad acquistarlo.Accendo il computer, e trovo il tuo post….. Ad una lettera di tale calibro si deve rispondere bene, con pazienza e con altrettanto spessore.Dici bene le muccinate.termine bellissimo…
per classificare comportamenti, che penso essere solo di questo paese, non vorrei sbagliare, banali.
E su questo veramente si deve riflettere, dopo un lungo percorso di terapia intensiva, lo so sono esagerato pero’ sono fatto cosi’, ho concretizzato che tutto quello che e’ capitato a noi amici, e’ qualcosa di molto banale semplice ed anche stupido.Ma allora perche’ tanto tempo per arrivare a questa soluzione? Perche’ fiumi di lacrime di disperazione, tanti perche’, non risolti?
A questo mi sono risposto, caro spectre, voi sapete che ho la cultura dell’oriente, con una frase di YAMAMOTO TSENETOMO dal codice segreto del samurai c’e’ una frase che dice PRENDI LE COSE PIU’ SEMPLICI COME QUELLE PIU’ COMPLESSE, E VICEVERSA, ecco la soluzione e’ cosi semplice e banale che uno non puo crederci….e arriva a ragionare sui massimi sistemi, ma purtroppo ci si deve rendere conto, che siamo figli dei nostri tempi, e quello che si vede e’ soltanto lo specchio di quello che siamo. A prescindere ora da tutto, le parole una volta venivano usate con parsimonia perche’ avevano un valore, la parola dalle mie parti si dice CHE FA L’UOMO, e che IL DEBITO CON LA BOCCA e’ cosa assai grave. Nelle conclusioni delle nostre storie, che credevamo speciali, perche’ presi da un’appannaggio di tipo oppiaceo, vi sono tutti i limiti banali dei nostri tempi…LE MUCCINATE…….(comunque sto togliendo i radiohead l’ho ascoltato gia’ due volte metto i PiXIES straccia 7 What is my mind)e non c’e’ rimedio, non puo esserci redenzione, almeno sul momento. Infatti le parole che sento piu’ spesso alla fine ma perche’ proprio a me, Ki me lo doveva dire, ma come e’ possibile….
Adesso so che alla banlità delle cose non si deve ragionare, o prestare il fianco, ma si deve rispondere con una risata e dicendo ora che e’ pieno tira la catena. Per cui dobbiamo concordare con la riflessione dell’amico monk, persona a cui sono sempre grato scusami che lo ripeto sempre, certo che non puo’ essere banale coloro che uniti nel letto vedranno la morte dell’altro. Significa che hanno rispettato l’etica della scelta,hanno rispettato loro per prima perche’ hanno preso una decisione ed in base a quella decisione sono andati avanti.Non so e questa potrebbe essere la cosa giusta (fatemi scrivere almeno una muccinata) pero quelli di certo non sono stati banali…E purtroppo non serve andare alle mostre, leggere murakami, o qualche altra stronzata simile per non cadere nel misero essere del banale. Qui divendo piu’ profondo….La banalita e’ una questione di menttalitta..e qui spero in un altra lettera.. CIAO DA ALEXANDER questo e’ il mio nome..
e scrivendo di banalità del mio rapporto, non voglio dire che sia stato un rapporto da poco, non profondo. lo è stato eccome data l’unione mentale che ci ha portato avanti oltre molti ostacoli, come lo saranno stati tanti altri di quelli qui entro. però, nel momento della verità, eccoli lì gli schemi tanto schifati da due che guardavano da fuori gli altri sentendosi senza cattiveria “diversi e migliori”: “l’altro” che fa capolino, la persona insicura da una parte, che si sveglia dopo anni di letargo nel quale io ho dovuto sguazzare (anche volotariamente), l’altro (io) stanco e demotivato che non si accorge di nulla, sbagliando, in un mix deleterio di fiducia/sfiducia, incapacità di reagire e di assuefazione. l’abitudine fa il suo lavoro sotto la pelle.
tante chiacchiere e poi? e poi qui in un blog. ecco. col senno di poi, anche essere finito su questo blog è stato un regalo venuto da un male grandissimo. buttare per iscritto questi pensieri, qui, con voi, mi ha aiutato molto all’inizio per sfogo, poi per la riflessione.
Profondissimo come sempre. Grazie Spectre.
Ciao Xaver “(comunque sto togliendo i radiohead l’ho ascoltato gia’ due volte metto i PiXIES straccia 7 What is my mind)”, complimenti per le scelte musicali..”(“Where Is My Mind?” è la chiusura in musica del film “Fight Club” – Miglior accoppiata non ci poteva essere).
Raga3, chiaro che erano frasi da beautiful scritte nei momenti di passione. Ma tua ben sai (immagino) che, quando sei rincoglionito dalla passione, tutto passa in secondo piano.
L’ho scritto giusto per aggiungere della “muccinata” al post.