Non riesco a demordere, perché non sono convinto. Non so se vi ricordate della mia storia, la riassumo in due righe: non riuscii a lasciare subito l’ex fidanzata che non amavo e con cui non avevo rapporti (Lara) per colei che amavo da anni e che avevo conquistato (Elisa), perché ero immaturo (zero esperienze nonostante i 25 anni) e cercavo stupidamente di trovare un modo meno amaro per lasciarla. Andai in viaggio con Lara (senza farci niente, solo per senso di colpa verso Lara) senza dirlo a Elisa che lo scoprì, dissi parole negative a Elisa più e più volte, fino a quando lei non entrò in crisi con un attacco di panico, stette male tre mesi, diventò sempre più fredda e poi mi lasciò (metà febbraio) dicendomi che non provava più nulla e io, nella concitazione, le dissi che era giusto così, che non era il momento giusto e blablabla, salvo poi tornare sui miei passi e dirle che volevo solo lei ed ero disposto a trasferirmi giù (fine febbraio). Nulla da fare.
Passiamo al nuovo post:
- da quel giorno (26 febbraio) con Elisa mi sentii quasi quotidianamente, prima freddissimamente, poi in modo un po’ più coinvolto. Scrivevo sempre io ma lei rispondeva e faceva domande.
- Ai primi di Aprile (2 aprile) la chiamo e le dico che mi manca e ci sto male, il mio sentimento è cresciuto, mi spiace per quel che è accaduto e che vorrei vederla. Lei dice che mi vuole bene ma non prova più niente, non comanda i sentimenti, è finita, le spiace che ci sto così male e che decide quando sale nella mia città se vedermi o meno.
- Scopro data e ora del treno (10 Aprile) – me li dice lei – e vado a prenderla con un cartello alla stazione. Lei sorride, dice grazie, che sono matto, ma scappa via perché ha un impegno.
- La convinco a uscire (13 Aprile), anche se in un buco, andiamo al parco, parliamo, si fa fare grattini e massaggi, le parlo, le ribadisco che tengo tantissimo a lei, che la penso sempre e che non sono disposto a esserle amico perché quel che provo è fortissimo, le chiedo di darmi un’altra chance, anche solo per provare a farle rinascere qualcosa, altrimenti forse è meglio che non mi risponda e non ci sentiamo più perché ci sto male. Irremovibile. Dopo due giorni ci casco e riprendiamo a sentirci perché lei risponde sempre.
- Le conversazioni migliorano leggermente, così decido di scendere a sorpresa nella sua città (27 Aprile). Glielo dico quando sono là. Inizialmente dice che non può assolutamente vedermi, che era stata chiara, poi si sente in dovere ed esce. 7 ORE il primo giorno, in cui in spiaggia ride, scherza, si fa abbracciare, tenere la mano, baciare sul capo e sulle guance, scaldare, accarezzare il capo. Alla fine della giornata le regalo un fiore e le chiedo di uscire a cena il giorno dopo. Accetta con mia sorpresa. La cena va bene, dopo scene assurde: mi scrive messaggi di gelosia commentando post online, si fa cingere la vita mentre passeggiamo, scherza flirtando, tirandomi pacche o prendendomi in giro, ci sediamo su una panca, mette le gambe sulle mie, mi morde un dito. Io l’abbraccio da sotto la maglietta, senza sapere che non ha il reggiseno le palpo il seno. Non reagisce. Lo faccio quattro volte. Poi provo a baciarla e si ritrae, dice di smetterla che è stata chiara e che vuole andare a casa, poi si alza, torna indietro, mi mette una mano nella maglietta prendendo in giro il mio gesto. Dice che vuole andare a casa. L’accompagno, mentre camminiamo mi tira una pacca sul sedere, io replico e mi dice “io posso tu no”. Mi tira un calcetto, poi si chiude a riccio col muso. Durante tutta la tratta tiene i petali distrutti (si era disintegrato in tasca) del fiorellino regalatole in mano, come a non volerli smarrire. Io sono confuso, emotivamente a pezzi. Non capisco niente. Parliamo del passato. Ribadisce che non prova più niente e il passato non si può cancellare, mi dice di smetterla, di accettare la fine della storia, di avere amor proprio. Vuole andare a casa, io mi dispero, forse lacrimo anche un po’, l’abbraccio. Mi dice che le fa male vedermi così, che piango. Poi ci riprovo, la prendo con decisione, con una mano sul sedere e una sulla vita, la bacio sul collo, poi cerco le labbra ma si ritrae. Così per tre volte. Al terzo bacio sul collo lei dice “sono confusa, sono confusa, sono confusa”, mi bacia sulle labbra rapidamente e scappa in casa. Tra treno, alloggio e cena spendo 300€.
- Abbandono la sua città incazzato per il suo comportamento contraddittorio, le lascio una lettera, un libro, una scatola di baci perugina e un quaderno con dei disegni fatti da me per lei. Mi risponde scrivendomi sempre che le fa male dover parlare ogni volta delle stesse cose e che non prova più nulla, mi ringrazia per i regali e aggiunge che “mangerà uno dei miei baci ogni sera mentre è via nel suo viaggio di 4 giorni <3”.
- Dopo quattro giorni mi chiama al telefono per parlare di me e del suo viaggio; da lì assume un atteggiamento provocatorio per una settimana anche per sms. Così le dico che sarei tornato a trovarla (5 Maggio) in macchina per portarla in un posto stupendo, ma risponde di no, di non farlo che stavolta non sarebbe uscita. Demordo, tanto sarebbe venuta nella mia città dopo pochi giorni.
- Infine torna nella mia città (12 maggio), ma si rifiuta di uscire, preferendo stare a casa col padre. Quindi, sotto mia insistenza, arriva a dirmi che “è meglio che lei si stacchi da me per un po’, e che farebbe bene anche a me” e di non sentirci più, che non mi avrebbe più scritto. Io intanto però avevo preparato un regalo per lei e glielo faccio consegnare a casa, senza vedermi, dicendole che è un regalo d’addio (perché non riesco più ad andare avanti così).
- Le ho consegnato un enorme sacchetto pieno di buste e lettere con cuore sull’incarto, 15 in totali, e un pacco enorme. ogni busta è datata 15 maggio-1 giugno, sono pensate per essere aperte un giorno dopo l’altro. Dentro ci sono poesie scritte da me, cd dedicati, aforismi scritti da me, fotografie stampate del nostro viaggio insieme, un video con foto sue montato mentre io stesso canto in sottofondo, un enorme disegno di lei pieno di aggettivi che la distinguono intorno al profilo, una proposta di viaggio, una chiavetta usb con un corto che le piacerebbe e così via. E una lettera alla fine in cui le spiego ciò che provo, che penso che anche lei provi qualcosa, che se non fossi così si è comportata male con me, e che è un peccato non riprovarci. Che tengo molto a lei, che per ora l’aspetto ma non per sempre.
Ora io credo che lei provi ancora qualcosa, ma che sia molto confusa, incredibilmente instabile (mi sta bene) e che razionalmente sia testarda e abbia deciso di chiudere per quel che è successo in passato, perché non è più così innamorata e non si fida. So di aver sbagliato in passato, ma penso di aver fatto di tutto per farmi perdonare e cercare di dimostrarle di meritare ancora la sua fiducia. Siete d’accordo? O dovrei fare altro? Perché sono innamoratissimo, ma questa situazione mi fa soffrire da 4 mesi, e se dopo tutte queste attenzioni non si smuove, dato come si è comportata forse è meglio perderla che trovarla. Mi sento in colpa per aver rovinato tutto, dite che il suo atteggiamento post-chiusura dovrebbe farmi sentire meno in colpa? Mi rivolgo soprattutto alle donne.
Altre lettere che potrebbero interessarti
Categorie: - Amore e relazioni
Che sono i grattini?
tette si e bacio no!
Secondo me è difficile razionalizzare la fine di una relazione. Non fraintendermi, non si tratta di una forma di giudizio morale. Il punto è che molte di noi avvertono una sorta di senso d’oppressione che dipende dalla sensibilità personale. Personalmente non ritengo di poter dare ad un uomo qualcosa che un’altra donna non gli avrebbe potuto dare. Noto quindi delle aspettative che non mi fanno sentire all’altezza di un progetto che richiede da parte mia un impegno che potrebbe rivelarsi causa di stress. In realtà, proprio perché ritengo che la mia sia una sensibilità fuori dal comune, ho deciso di non sposarmi. Mi sento figlia di un’altra epoca, di un’epoca in cui a fare la differenza era la prima notte di nozze. E poi, a dirla, tutta la razionalizzazione del processo mi porta a sentirmi una donna senza qualità. Sono cambiate tante cose. Diciamo che l’imbarazzo è generalizzato. Ti consiglio di aspettare e di rispettare la sua decisione.
A quel punto ti sentiresti libero di dare il tuo cuore ad un’altra donna.
Un caro saluto!
Hmà. Altra storia da rivendere alla RAI per “Un posto al sole”. Il ricavato poi dovrebbe, da prassi e secondo magistero, essere rigorosamente investito in superalcolici. O canne, in presenza di una buona ventilazione, tipo le fumose “Canne al vento” della Deledda.
Con 300 euro, se chiedevi a Gaudente cosa farci, era molto meglio.
Sì, è innamorata, e ora devi sparire. Tutto quello che hai fatto basta. Tocca a lei ora. Sparisci o la perdi davvero.
Quando si ricordano le date a memoria e la cronologia degli eventi in modo così dettagliato le cose non vanno bene nella testa di entrambi le parti; per cui staccati totalmente da questa storia e riparti, ci vuole coraggio e sofferenza ma ne va della tua e della sua salute
ciao
@Benedetta
spero di non aver precluso un suo possibile ritorno futuro additando nell’ultima lettera il fatto che lei provi ancora qualcosa. E sì, la mia intezione ora è quella di sparire. Da quando le ho dato le buste non mi sono più fatto sentire e sarà così anche se mi dovesse scrivere. Anche perché non ho più altri mezzi.
@ets
Già, me ne rendo conto. Ora sono più lucido e vi ho riportato qui le date per dare chiarezza cronologica (senza che siano precissisme, tranquillo), ma ho vissuto il primo mese e mezzo post-chiusura come una vera e propria ossessione e anche per questo ho mollato la presa.
Grazie dei vostri pareri.
Ma nell’altra lettera Lara non si chiamava Alma?
Sì, Lara è Alma, ho usato nomi fittizi per rispetto della privacy (che poi con tutti i dettagli che fornisco serve a poco :3 )
purtroppo è la natura caro amico…l’amore monogamico patriarcale x tutta la vita non esiste. Le passioni si spengono da un giorno all’altro e tu nn puoi farci niente.
Se soffri è xchè stai vivendo la “disillusione” del tuo ideale culturale (non reale) di amore, così come ci è stato insegnato fin da bambini da chiesa, famiglia, società.
Purtroppo la realtà dell’essere umano è ben diversa da tali ideali figli di millenni di cultura patriarcale (amore, famiglia, matrimonio, fedeltà x tutta la vita, e vissero felici e contenti)
Nn ti resta che bere l’amaro calice ma nn disperare. Il tuo unico obbiettivo adesso è sterminare quel “desiderio romantico di amore x lei” che ti sta struggendo e facendo perdere la testa.
Solo “staccando” da lei completamente riuscirai a toglierti questa ossessione che nasce da cause culturali, ripigliarti il prima possibile x poi cercare un’altra che possa piacerti. Il mondo ne è pieno, sai quante nn vedono l’ora di farsi palpare le tette sotto la maglietta ? Sai anche qnt possono farti “reinnamorare patriarcalmente”?.
Pensa se i suoi sentimenti fossero “cambiati” da sposati, con figli ed un casa comprata con 1000 sacrifici…beh sarebbe stato sicuramente peggio. E fidati…capita quasi a tutti gli sposati (altrimenti si fanno le scappatelle per prendere una boccata di ossigeno e poi ritornano in famiglia facendo finta di niente…magari col figlio di un altro in grembo o con il conto corrente prosciugato andando a puttane)
Solo nei film la riconquisti “con letterine sdolcinate, confetti, serenate, poste sotto casa o sul lavoro con fiori). Perchè i film sono intrisi di illusioni romantiche patriarcali. Sono sceneggiature!
Nella realtà le donne, se nn innamorate, nn provano alcun sentimento “di amore, dolcezza “verso chi le fa tutti questi regali. Ma solo compassione…e se lui continua anche “fastidio”. Fare questi doni poetici e coccolosi nn ti rende ai suoi occhi più speciale degli altri maschi, non pensano “che amore di ragazzo, come sono speciale x lui , come amo il suo animo tenero e sensibile”, ma il contrario !
Pensano che sei un bisognoso, poco autonomo, poco pieno di donne x comportarti così, poco appetibile e con poca energia maschile! Nn è esattamente il “macho” che desiderano!
L’unico modo, e cmq molto difficile, x tornare a piacerle è di disinnamorarti veramente di lei. Sparire x molto tempo, poi tornare fiero di te stesso e della tua vita, frequentando altre donne, pieno di impegni ed amici, con uno “status sociale” di rilievo.. farti anche + bello e stronzo.. lei deve esserti indifferente.
Solo così lei potrà forse desiderarti ancora…ma anche ammesso capitasse…capiresti che il suo amore dunque nn è incondizionato e disinteressato (come lo immaginiamo patriarcalmente),ma basato su determinati meccanismi. Vale la pena tt qst?
L’unica è uccidere queste illusioni culturali dentro di noi, avere consapevolezza.. cercare di amarsi e….”divertirsi”