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Lettera pubblicata il 17 Aprile 2012. L'autore ha condiviso 3 testi sul nostro sito. Per esplorarli, visita la sua pagina autore Daniel85.
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Approvo
Sarò breve….A cinque anni dalla mia laurea in ingegneria civile (specialistica presa con il massimo de voti) e successivo master specialistico posso solo confermare che in giro non c’è uno straccio di lavoro….sono a casa da circa 10 mesi, spediti migliaia di cv (2-3 risposte ricevute del tipo le faremo sapere) e la situazione di decine di amici/colleghi è la stessa…. Vi prego non iscrivetevi in ingegneria civile..a 18 anni cercate di imparare un mestiere….avrete sicuramente un futuro migliore….
@antonio hai mai pensato di metterti in proprio?
Antonio grazie del suggerimento…ma va be a me non serve perché non mi è mai interessato ingegneria,ma il fatto è che in Italia non c’è più una sola laurea che serva a qualcosa! Infatti lo studiare e’ solo ammazzarsi per spreco di energia vitale !
Stop!
Non c’è niente che serva e nulla che garantisca il lavoro!
Forse l’unica che serve e’quella dell alberghiero e pasticceria! Perché cercano sempre cuochi su cuochi e camerieri …per il resto è il solito merdaio!
Le laure più importanti sono ” avere calci in culo da persone importanti” “ottenere lavori in modo non pulito” e “saper bene andare a letto con gente che conta”…
Ti assicuro che per il mio lavoro che ho fatto per un periodo di tempo..(.perche’ nel sociale non si trovava piu’ nulla..) adesso ho smesso temporaneamente…(modella) l’ultima laurea è quella più importante…e si passa da li..se vuoi fare servizi di qua di la…un troiaio che non ti dico!
Io essendo diversa da tutto e da tutti . …ovviamente ho sempre lottato con questa cosa….e non ci sono stata a fare certe cose…ma ho perso soldi e lavori…
Vogliono farti cedere…se no…sei fuori…
Un cagaio unico…come lo è l’Italia d’altronde…quindi non fissiamoci su sta c.... di ingegneria! Nulla serve!
Statemi bene se potete!
ets, non ho pensato di mettermi in proprio per diversi motivi…. quello più importate è il fatto che mancano i committenti…che attività potresti offrire tu “giovane ingegnere” che già altre figure professionali presenti nella tua zona non potrebbero fare (ingegneri triennali, ingegneri edili, geometri, architetti e chi più ne ha più ne metta)?? Sto parlando di pratiche come accatastamenti, qualche certificazione energetica, qualche pratica di sanatoria…. piccolezze che non ti portano ad arrivare a fine mese e che non ti permettono di pensare a mettere su famiglia.
Chiaramente sempre tu “giovane ingegnere” non puoi accedere ad incarichi professionali “più appetibili” (lavori pubblici)…li non potremmo dimostrare di possedere (anche per importi inferiore ai 100 mila euro – vedi codice dei contratti pubblici) le professionalità per le classi e categorie dei lavori da realizzare.
Come mi sono fatto questa idea? Perché tornando a “casa” (scrivo dalle provincie di Catania e Siracusa – zone dove normalmente mi muovo) dopo due anni trascorsi in un’altra Regione d’Italia, ho visto perfettamente lo sconforto dei tecnici locali (anche di amici che hanno la fortuna di avere uno studio tecnico già avviato dal proprio padre).
Un’altra cosa da non sottovalutare è quella che spesso si finisce (parlo da dipendente di ditte di costruzioni un pò più importanti) a fare il tecnico di cantiere… all’inizio pensavo fosse una bellissima cosa… però poi il mio pensiero su ciò è cambiato… vi chiedo di fermarvi un attimo a pensare cosa ciò comporta… ci si trova lontano da casa in posti spesso disagiati e comunque che posso offrire poco (o forse nulla!) in termini di sfago… e questa attività non è per nulla compensata da gratificazioni economiche (sempre generazione di 1000 euro – a partita iva- siamo!!)
Concludo dicendo che c’è un fortissimo squilibrio tra domanda ed offerta… provate ad iscrivervi ad una agenzia interinale tipo InfoJobs e cercare lavoro li… pochissime offerte… e mediamente ad ogni offerta si candidano centinaia di persone….
Buona fortuna ragazzi…..
Sofia, a malincuore ti devo dare ragione…
ma la cosa più triste (sempre parlando di ingegneria civile/edile) è che ancora qualcuno come Almalaurea (con le sue caxx di esiti occupazionali) spinge le persone a pensare che con una laurea in questo settore è possibile trovare lavoro in breve tempo…. falsità… sopratutto se si ha la “sfortuna” di risiedere in aree (sud Italia) dove l’economia non solo è ferma da anni (basta vedere l’abbandono delle zone industriali!!) ma è una zona che non ha per nulla le stesse opportunità lavorative del nord…
Manca della coesione sociale, siamo troppo individualisti, senza spirito di appartenenza e collaborazione sociale… dovremmo tirare fuori un pò di orgoglio e attuare delle forme di protesta per riprenderci un pò di dignità….
Stammi bene pure tu…. e in bocca al lupo per tutto…
Sofia ha fatto un quadro realistico della situazione. il mondo del lavoro è ancora molto maschilista, inutile negarcelo. nella maggior parte dei casi le donne che vogliono far carriera devono diventare l’ amante di questo o di quell’ altro per ottenere un incarico rilevante. e a quel punto a mio avviso tanto vale fare direttamente la escort. Il problema è che non tutte sono disposte a concedersi per soldi e/o a farlo regolarmente con uomini peraltro sgradevoli, infimi, prepotenti e maleducati. oppure ti devi accontentare di lavori da schiavitù, faticosi, usuranti e malpagati. il che va anche bene se vivi con i tuoi. ma se per varie ragioni devi mantenerti da sola, è un casino. Così, quelle che non si fanno troppi scrupoli e sono giovani e belle, se possono preferiscono accasarsi con l’ uomo più grande di loro e benestante invece di incorrere in un’ esistenza piena di casini e di problemi. e in un panorama come quello che ho descritto, in fondo non gli si può nemmeno dare torto. L’ Italia è un paese che tratta malissimo le donne, ed è un vero schifo perchè ci si dimentica sempre che se i nostri cari maschietti esistono, è perchè c’è stata una donna che li ha sfornati tra contrazioni e dolori lancinanti! ( cosa un pò diversa che “sparare” semplicemente uno spermatozoo dentro un ovulo ). certo oggi anche i maschi soffrono la crisi. Ma a loro rimane comunque la possibilità, male che vada, di accedere a professioni che a noi donne sono del tutto precluse: autista, camionista, muratore, e così via. e non venitemi a dire che conoscete tante donne che svolgono queste mansioni perchè se ti proponi per questi lavori e sei donna, vi assicuro che nessuno ti prende a lavorare! e di donne che fanno questi lavori io non ne conosco. se dovete mantenervi da sole, non avete il maritino che provvede per voi e siete ancora giovani ( come Sofia ) consiglio vivamente di cominciare a guardare fuori dai nostri confini. perchè in questo paese marcio e morente non troverete nulla. spiace dirlo. Per quanto riguarda le Università, oggi l’ unica che serve veramente a trovare lavoro è economia. Ma anche in questo caso non andrete lontano se non sapete usare i mezzi informatici ( computer e internet ) e non conoscete alla perfezione almeno due lingue straniere. tutto il resto è solo tempo perso. O semmai vanno bene a farsi una cultura personale, ma niente di più. Anche la ristorazione in Italia non offre più le possibilità di una volta. I titolari di locali preferiscono assumere manodopera straniera, anche a costo di abbassare il livello del servizio. perchè un immigrato lo puoi pagare una miseria e senza messa in regola.
@Antonio io svolgo delle attività simili a quelle erogate dagli ingegneri, pur non essendo ingegnere ma avendo un’altra laurea. Per trovare i committenti come ho fatto? Facile: sito internet, SEO e SEM dal 2008.
Naturalmente devi sceglierti dei settori dove c’è lavoro e dove si può guadagnare. E devo dire che io guadagno bene tanto che sto pure costruendo casa. Bisogna solo trovare il settore giusto in cui specialzizarsi.
Ah, e grazie al sito lavoro anche per una multinazionale. Non sono raccomandato, non sono figlio di nessuno, ho piva dal 2011.
E vivo nel Sud.
Quindi non è tutto a tinte fosche come descrivi, se si osa, forse qualcosa arriva.
buona fortuna
SEO SEM delle mia brame, quando tutti pagheremo soldi per i banner che ipotizziamo ci procurino lavoro chi mi salverà dal letame? Il problema è italiano. Se il 99% della popolazione si impoverisce che prodotti pensate che si possa permettere? un avvocato da 2000 euro? una casa a 200 mila euro? un videogame (lavora tutto il giorno per racimolare 1000 euro al mese, figuriamoci se può perdere tempo a giocare)… paradossalmente se le paghe delle aziende fossero più alte, non delocalizzassero in Cina per pagare meno il costo della manodopera, e la gente avesse il tempo di spendere, allora tutta l’economia ripartirebbe. Così invece mors tua è morte anche mia, perchè le spese che non fai tu sono mancato guadagno per me e per voi tutti.
Smettiamola anche di chiamarla generazione 1000 euro. Magari guadagnassimo 1000 euro. Finiti i 5 anni di minimi è generazione 500 euro (23% irpef e 22% IVA che diventerà anche 23-24%). In realtà per architetti ed ingegneri civili è generazione stage a 300 euro (con 25% di tasse se vi pagano in voucher o trattenuta d’acconto al 23% solo in parte rimborsabile), perchè si, per chi è iscritto all’albo il jobs act fottesega (esclude l’eliminazione del precariato per gli abilitati agli ordini) e rimangono cococo/pro e stage/tirocini.
Cus’ è un SEO SEM? Mai sentito ‘ste sigle. Con la Tatcher qui sopra sono magari d’accordo sull’inquadramento macroeconomico, però la storia dei 300 euro mensili mi pare una gran balla. Un abbonamento annuale in palestra costa 500 (è strapiena) e una cena di pesce con vino decente per dur costa 300 (e devi prenotare altrimenti non ti siedi). Se uno guadagnasse 300 euro al mese, tra 50 anni andrebbe in pensione con 125 (è il contributivo, bellezza!), e alla Caritas non c’è posto per tutti. Scenario microeconomico alquanto irrealistico, però convengo che la politica salariale dovrà mutare. Certo che se uno fa il master e poi cerca lavoro a Caltanissetta, qualche problema ce lo ha: al cervello.