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Lettera pubblicata il 17 Aprile 2012. L'autore ha condiviso 3 testi sul nostro sito. Per esplorarli, visita la sua pagina autore Daniel85.
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Angwhy, sei una macchietta!
Io devo ancora incominciare l’università e stavo pensando di fare ingegneria elettronica. Quindi non c’è nessuno che mi consiglierebbe di farla?
Altrimenti quali sarebbero le lauree che garantiscono più probabilità di trovare un lavoro? Mi sembra che nessuno se la passi bene… Forse è solo questione di fortuna/destino perchè tra le storie tristi come quella di Daniel si trovano anche storie a lieto fine… e allora uno dovrebbe studiare quello che lo appassiona senza pensare al lavoro futuro…
Falla pure, basta che poi non rompi che il gommista sotto casa guadagna otto volte tanto.
@shiva
L università la fai per te, non è semplice , ingegneria è difficile. Se ce la fai finirai in 6-7 anni , e se poi sei fortunata , cambierai città per un lavoro che paga poco, che ti da la possibilità di pagare l affitto e toglierti qualche sfizio ma non di diventare ricca e affermata. Se fai il medico guadagni 3-4 volte di più . Io l avrei fatto. Ho lavorato anche gratis per fare l ingegnere, ma poi dopo un po’ mi chiedo, ma vivo per lavorare o lavoro per vivere ? 1500 € se va bene, non so se ne vale la pena . L operaio prende 100€ meno , ma guai a chiedergli 1 ora di più , io anzi non torno prima di aver fatto almeno 10 ore e non è una passeggiata. Sono fortunato a lavorare? Ma scherziamo…. ? 5 anni v.o. Fortunato .
Caro Daniel85,
nel Luglio di qualche anno fa appena conseguito il diploma di Perito Informatico nella mia città, sentivo che la cosa che volevo più di tutte,era capire come fosse possibile trasmettere l’informazione a km di distanza su cavi/etere ecc. Insomma per me due persone che dall’altra parte del mondo potevano parlarsi al cellulare era pura magia.Di qui ho capito che per raggiungere il mio scopo avrei dovuto iscrivermi ad Ing. delle Telecomunicazioni.E così a 18 anni pieno di entusiasmo mi sono trasferito a Napoli dove il mio percorso accademico ebbe inizio. Organizzazione inesistente ma i migliori prof. in circolazione.Difficoltà tante ma proprio qui mi sono preso le soddisfazioni più belle. Morale ce ne metto 5 per farne 3.Decido di darmi una mossa,non ne potevo più di un’organizzazione inesistente,problemi di segreteria infiniti ecc,ecc,ecc. Decisi che il mio sogno era studiare e conseguire la specializzazione al Politecnico di Torino.Detto fatto, laureato a Marzo qualche mese dopo ero lì.Una nuova esperienza iniziava ed ero consapevole che non sarebbe stata una passeggiata.Devo dire che fin dall’inizio rimasi sorpreso da quanta disponibilità riscontrai nei docenti.No
n erano prof.soltanto ma persone che avevano a cuore il tuo futuro.Così quasi incredulo e con un entusiasmo da vendere, nel giro di 2 anni e qualche mese ero laureato.Quando pensi che il più è fatto la vita ti insegna che ti stai sbagliando.Inizio in realtà già da alcuni mesi prima, a mandare cv mirati e a sostenere ormai neanche ricordo piu quanti colloqui.Qualcuno ti chiamava dicendoti che non eri la persona giusta, qualche altro neanche questo.A distanza di un paio di mesi dalla laurea arriva la mia prima opportunità:stage retribuito a 300 euro presso una società di consulenza informatica.Ambiente di lavoro pessimo, orari dei dipendenti massacranti,lavoro lontano anni luce dal mio indirizzo di laurea nonchè da ciò che sognavo…deluso abbattuto e amareggiato non smetto mai di cercare finchè un giorno mi chiamano per un colloquio ad Ivrea.Neanche sapevo dove fosse e per cosa sarei dovuto andare.Una sola cosa ricordo perfettamente quando sono uscito di lì a fine colloquio:ho alzato gli occhi al cielo e ho pregato perché era lì che avrei voluto lavorare…ed oggi a distanza
di anni sono ancora qui(si chiama VODAFONE).Morale della storia sperando non ti abbia annoiato troppo è che ho conosciuto solo 2cose nella vita IngradoDiCambiarmela davvero eSiChiamano ENTUSIASMOeDETERMINAZIONE
@miami85
sicuramente bravo e fortunato. 1 su 1000 c’è la fa….Qual è il tuo stipendio?
Io ho lavorato in diversi ambiti.
Anche completamente diversi.
Mi sono adattato.
Adesso lavoro in ambito termotecnico (in cui sarebbe richiesto un meccanico).
Cosa ho fatto? Ho assimilato tutto l’assimilabile da chi lavora con me.
E poi mi sono messo a studiare.
Posso dire che tranne elettronica e elettrotecnica, ho lavorato in tutti gli altri campi dell’ingegneria.
Non sarò un massimo esperto come chi ha lavorato 20 anni in un solo settore ma so destreggiarmi con competenze trasversali.
Domani non ci sarà più lavoro in campo termotecnico ma solo in quello elettronico?
Prenderò fuori i libri e mi metterò a studiare.
Le aziende ricercano persone che “sanno fare”.
Occorre adattarsi e cambiare secondo le esigenze del mercato.
Quando mi chiedono, te cosa sei?
Io rispondo: “sono ingegnere”.
Io non metterei tutto sul puro piano della remunerazione, dopo 9 anni di esperienza di cui 4 in Italia e 5 all´estero ti posso tranquillamente dire che la cosa fondamentale sta nel fatto che il lavoro che raggiungi possa soddisfare le tue caratteristiche. Mi spiego: purtroppo con la riforma e l´introduzione di molti corsi di laurea oggi tra ing con laurea breve e corsi vari di specializzzione il numero di persone che si affacciano al mercato e´enorme, questo vuol dire che le aziende pescano esattamente i profili di cui hanno bisogno e chi inizia con un compito non verra´successivamente formato per task diverse perche´questo vuol dire costi aggiuntivi per i datori di lavoro. Se sei una persona dinamica e pratica evita di cominciare con la progettazione ma cerca il piu´possibile di far cantiere (io sono un navale) o nel mio caso navigazione ed ispezione a bordo, il passo da qui all´ufficio e´possibile, il contrario no. Per essere chiaro, se nasci davanti ad un PC muori davanti ad un PC. Questo a mio parere e´cio´che realmente ti deve spaventare, la mancanza di dinamicita´ della tua posizione. Oggi e´pieno di giovani senza esperienza che aspirano a ruoli di gestione senza essersi fatti le ossa sul campo o aver mai sporcato la tuta nei cantieri e non e´sempre colpa loro. Il mio consiglio finale e´quindi studia ma appena puoi e finche´sei giovane passa tempo imbarcandoti se sei un ing navale, andando in cantiere se sei un civile, in officina se sei un meccanico e via dicendo ma sviluppa il senso della praticita´a parte mangiarti il cervello davanti ad un PC. Ciao
Io non metterei tutto sul puro piano della remunerazione, dopo 9 anni di esperienza di cui 4 in Italia e 5 all´estero dove ancora risiedo ti posso tranquillamente dire che la cosa fondamentale sta nel fatto che il lavoro che raggiungi possa soddisfare le tue caratteristiche. Mi spiego: purtroppo con la riforma e l´introduzione di molti corsi di laurea oggi tra ing con laurea breve e corsi vari di specializzzione il numero di persone che si affacciano al mercato e´enorme, questo vuol dire che le aziende pescano esattamente i profili di cui hanno bisogno e chi inizia con un compito non verra´successivamente formato per task diverse perche´questo vuol dire costi aggiuntivi per i datori di lavoro. Se sei una persona dinamica e pratica evita di cominciare con la progettazione ma cerca il piu´possibile di far cantiere (io sono un navale) o nel mio caso navigazione ed ispezione a bordo, il passo da qui all´ufficio e´possibile, il contrario no. Per essere chiaro, se nasci davanti ad un PC muori davanti ad un PC. Questo a mio parere e´cio´che realmente ti deve spaventare, la mancanza di dinamicita´ della tua posizione. Oggi e´pieno di giovani senza esperienza che aspirano a ruoli di gestione senza essersi fatti le ossa sul campo o aver mai sporcato la tuta nei cantieri e non e´sempre colpa loro. Il mio consiglio finale e´quindi studia ma appena puoi e finche´sei giovane passa tempo imbarcandoti se sei un ing navale, andando in cantiere se sei un civile, in officina se sei un meccanico e via dicendo ma sviluppa il senso della praticita´a parte mangiarti il cervello davanti ad un PC. Ciao
..la gavetta a stringere viti, al tornio a fare il disegnatore e poi potrai gestire il team di chi gira le viti in una ditta famigliare. La gestione si impara gestendo. Ma nessuno vuole farti gestire. specie se tu sei nessuno. Tutti richiedono le lingue ma nessuno in realtà vuole fartele parlare, guarda caso i figli dei padroni parlano le lingue. Dopo aver studiato inglese fino alla nausea dopo un mese di pratica diventi americano. Tutti vogliono essere pratici..e tutti non vogliono stare 10 ore davanti al pc. L’Italia é una merda.Fine.