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Lettera pubblicata il 17 Aprile 2012. L'autore ha condiviso 3 testi sul nostro sito. Per esplorarli, visita la sua pagina autore Daniel85.
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Il settore civile-ambientale era saturo da anni.
Io mi sono laureato nel 2004 quando l’edilizia era al TOP.
E lavoro non c’era (inviato curriculum a più di cento studi tecnici. Una sola risposta e a “nero”).
Con la crisi le cose sono peggiorate.
Chiaro che il mondo del lavoro non può assorbire tutti i “civili” in sovrappiù.
E quindi la maggioranza non farà mai l’ingegnere civile.
Ci sono voluti 10 anni prima che le iscrizioni si abbassassero.
Forse qualcuno ha capito che la laurea in ingegneria equivale a disoccupazione certa o sottopagata.
Purtroppo le università oggigiorno fanno “spot pubblicitari” per reclutare matricole alle superiori, mentendo sulle reali prospettive di occupazione.
E sui giornali si sente dire ancora: “mancano ingegneri”, con assurde statistiche sui compensi a 2 e 5 anni dalla laurea.
Statistiche fatte da chi e come?
Così…alcuni ancora ci credono…e si iscrivono all’università di ingegneria.
Altri stanno iniziando a fiutare la fregatura (vedendo gli amici e conoscenti disoccupati).
Magari tra 5 anni cambiano le cose?
Può essere. Le crisi non durano per sempre.
Vediamo e attendiamo con pazienza.
La rivincita degli ingegneri.
Tanto più si cade in basso, tanto migliore sarà la risalita.
quindi un ingegnere civile senza lavoro cosa dovrebbe fare? suicidarsi?!
Mettersi il cuore in pace.la pacchia è finita,troppo costosi i diritti acquisiti dai nostri avi,c’era bisogno di teste pensanti e manodopera a basso prezzo.vedete come lo stato si preoccupa di farli arrivare sani e salvi tanto il conto lo paghiamo noi mica i boiardi protetti dalle scorte e con la pattuglia sotto casa
@Patrick
In Italia non c’é una crisi temporanea, che finirá il giorno X. L’Italia ha contratto un debito pesantissimo 136% del PIL, che limita la liquidità a disposizione dei governi e quindi la possibilità di investire. Meno investimenti danno meno lavoro, meno infrastrutture e meno competitività tecnologica. Questo porta ad una debolezza nei mercati ed alla necessità di crearuovo debito per soddisfare le esigenze interne. É un circolo vizioso che arricchisce chi è già ricco (le banche che comprano il debito in cambio di salati interessi) ed impoveriscono i mercati e la popolazione.
Il debito da cosa é nato?..da privilegi, sprechi e cattivi investimenti.
@GGiaco
No no, suicidarsi mai!
Il consiglio agli ingegneri civili é di spostarsi in un paese dove ci siano piú investimenti in infrastrutture rispetto all’Italia, ovvero quasi ovunque
@Marco
Sii coerente e compra, ad esempio, qualche azione di Unicredit. Parteciperai alla ricchezza. Per il resto hai ragione, vite buttate alle ortiche. Se ne facciano una ragione.
@Aton
Unicredit é esposta (ovvero ha comprato debito) in diverse aree del mondo, per cui l’andamento del titolo é legato all’andamento delle economie di piú paesi. Il titolo inoltre fluttua sulla base di altri fattori, come ad esempio aumenti di capitale, cambi nel cda, ecc. Sono meccanismi complessi e non credo sia facile entrarci e partecipare alla ricchezza.
Per quanto riguarda I miei piccoli risparmi, li sto investendo in un’attività di consulenza che ho avviato da poco e spero mi diano piú ritorno, se non altro in termini di soddisfazione personale, rispetto a lasciarli fermi in una banca.
Caro laureato in ingegneria, ciò che dici corrisponde al vero ma mi sembra eccessivamente condito da pessimismo. Sono ben cosciente del fatto che il nostro sistema economico e l’organizzazione del lavoro facciano acqua da tutte le parti ma anche tu, stando a questa storia, per trovarlo il lavoro forse ti dovrai muovere con maggior destrezza. Innanzitutto mai andare, specialmente per lavori specializzati, al centro per l’impiego, lì si va solo per mettere timbri, non trovano lavoro a nessuno. Se su una ventina di aziende solo una ti ha risposto non mi stupisce, non sono poi così tante. Invia il cv a centinaia di aziende, modificandolo in funzione di ciò di cui si occupano, non facendoti scrupolo di “pompare” le tue competenze e inventare qualche riempitivo. Fanno tutti così! e per andare avanti in un paese di cazzari, qualche cazzata bisognerà pur inventarla…
Non scoraggarti, lo scoraggiamento peggiora il problema. Guarda io sono laureato in lettere, la laurea più sfigata e mirata alla disoccupazione che esiste, ho solo 5 anni più di te e posso dirmi sistemato. Ho dapprima insegnato, quindi fatto un lavoro adatto al tipo di laurea, anche in scuole statali per più anni e con stipendi discreti, senza ulteriori titoli di specializzazione, solo cercando e facendo domande, e senza alcun favore o raccomandazione.Poi sono stato selezionato da posteitaliane per la scrittura telegrammi ( serviva gente che sapeva mettere gli accenti e gli apostrofi!), il servizio successivamente, per via della tecnologia avanzata del settore, si è ridotto ed è stato appaltato e io rimasto fuori. Con una vertenza sindacale sono rientrato a tempo indeterminato e ora da semplice operatore pare che mi si apra qualche possibilità di crescita nell’ambito della formazione e delle HR. Mai quindi disperare, hai un titolo con del potenziale, sta a te spenderlo bene, è sempre più dura lo so, ma aiutati che Dio t’aiuta!
Vorrei sapere gli stipendi…. Io 33 anni ing. V.o. Elettrica 1300 + trasferte se c’è ne sono … Qualcuno può darmi il suo parere?
@Emanuele
Possi chiedere di quantificare il termine ‘sistemato’?
Ingegneri! Siete una manica di frignoni provo avversità per la Fornero e per Yaki. Ma quando hanno ragione hanno ragione. Invece di continuare a frignare provate a rischiare di fare carriera partendo dal “basso” di 1600 netti al mese progettando e finalizzando qualcosa che funzioni bene e che abbia un costo competitivo. Poi quando sarete riusciti i vostri datori di lavoro vi faranno i ponti d’oro. Avete proprio rotto con le vostre menate. Se non trovate un lavoro è perché non lo volete. Voi volete solo uno stipendio garantito e un sacco di tempo libero per lamentarvi perché sono tutti cattivoni con voi. L’asilo è il vostro posto non l’azienda