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Lettera pubblicata il 17 Aprile 2012. L'autore ha condiviso 3 testi sul nostro sito. Per esplorarli, visita la sua pagina autore Daniel85.
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@Giuseppe B.
In effetti sei rovinato. Hai solo perso tempo tristemente. Prospettive? Arrostire bratwurst sapidi o gestire un attrezzato kebab(beo).
A parte tutto, è possibile stilare una media degli stipendi che percepisce un ingegnere dipendente? Quanto prendete di stipendio mensile?
Perché non vado in Germania?
Bella domanda.
La spiegazione che mi sono dato è che attualmente sto ancora relativamente bene qui in Italia.
Ho un lavoro, ho una casa, ho una macchina.
E per andare in Germania occorre non avere più niente.
Così sei costretto da necessità a emigrare.
Nella sfortuna poi…trovi la fortuna.
@Alof, io mi sono trasferito all’estero e posso riportare la mia esperienza a scopo di paragone.
Italia, Application Engineer: 1500eur x12, 40-45h effettive a settimana
Italia, Sales Engineer: 2000eurx12, 50-55h effettive a settima
Estero, Process Development Engineer: 3100eur x 12, 35h effettive a settimana. Nel tempo libero (10h a settimana) tengo delle consulenze, grazie alle quali riesco a giadagnare ulteriori 1000eur al mese.
Il costo della vita dove risiedo é del 10-15% superiore rispetto all’Italia.
In Italia arrivavo a fine mese, ora riesco a mettere da parte un po’ogni mese.
Vivere all’estero non é comunque facile e richiede capacità di adattamento elevate e di uscirw dalla propria comfort zone.
Grazie marco, ti ringrazio per la tua sincerità e onestà e ti auguro il meglio per una carriera ancor più fruttuosa. Io credo che solo un confronto onesto come il tuo può mettere chiarezza nella confusione del mondo lavorativo di oggi. Perché se è vero che ci sono tanti ingegneri che prendono 1200 euro per 40- 45 ore a settimana in italia, ce ne sono altri come me che non sanno attribuire il giusto valore della propria professionalità . Questo anche perché l egemonia del mercato e l inflazionarsi della professione ha lasciato svalutare il nostro valore e dei nostri colleghi e permettere ad alcuni imprenditori di proporre cifre irrisorie che possono solo continuare a sminuire il merito ed il valore da attribuire al nostro contributo in azienda. Anche il confronto vero con il valore economico che all estero viene riconosciuto ad un bravo ingegnere come tu sicuramente sarai puó farci meglio capire cosa realmente significa cercare il meglio all’estero. Spesso le notizie dei mass media non sono così attendibili, allora perché non confrontarsi apertamente ed anestamente?Ti ringrazio , buon lavoro. Ad majora.
Come sales in ambito automazione, ho avuto modo di conoscere oltre 200 aziende del Triveneto. L’impressione che ho avuto, é che il livello tecnico sia molto molto basso. Nei paesi nordeuropei e negli Stati Uniti, negli ultimi 20 anni, c’é stata una migrazione delle imprese verso prodotti ad alto valore aggiunto ed alto contenuto tecnologico, questo per poter mantenere competitivitá verso i paesi emergenti. In Italia questo non è avvenuto e ha portato a due terribili conseguenze: (1) le industrie stanno soccombendo alla concorrenza dei paesi emergenti e (2) le imprese non investono nei loro ingegneri, perché il contenuto tecnico dei prodotti non é tale da richiedere ingegneri ‘top di gamma’. Il consiglio ai colleghi é di dare valore alla propria figura, rendersi appetibili per il mercato estero e di spostarsi verso mercati che danno piú valore alla figura del tecnico. In bocca al lupo amici!
Leggo e mi viene una rabbia.
Per tutte le umiliazioni subite mentre uno studiava per un cavolo di voto.
L’estero è un’altra utopia.
RAGIONATE SU QUESTO: PRENDO UN ITALIANO SENZA ESPERIENZA O PRENDO UN MIO CONCITTADINO ????
GLI INGEGNERI RICERCATI ALL’ESTERO DEVONO AVERE ANNI ED ANNI DI ESPERIENZA, ALLORA E SOLO ALLORA, LA VITA è VERAMANTE FACILE.
MA PER I NEOLAUREATI NON C’E’ LAVORO NEMMENO ALL’ESTERO. STESSE DIFFICOLTA’ ITALIANE.
Salve a tutti,
anche io vorrei nel mio piccolo raccontare la mia esperienza, un pò per condividerla con voi un pò per rabbia.
Ora ho 28 anni. Mi sono laureato in Ingegneria Aerospaziale a 23 anni in una delle piu prestigiose facoltà in Italia facendo un anno di studi e stage in Francia e lavorando ogni fine settimana per pagarmi gli studi e l affitto da fuori sede.
A 24 anni parlavo 4 lingue. Durante la laurea ho fatto due stage, uno in Italia e uno in Francia. 6 mesi prima di finire gli studi in Italia avevo gia un contratto a tempo indeterminato in Francia. Una settimana dopo la laurea sono ritornato in Francia per lavorare. All inizio è bello stare fuori, poi pian piano hai voglia del tuo mare, del tuo sole, del tuo cibo e della tua terra. Ho iniziato cosi nel frattempo a cercare di lavorare in Italia. Tanto dicevo, parlo 4 lingue , ho esperienza all estero, sarà facile trovare lavoro. Invece niente, mai una risposta. Centinaia di curricula inviati, ma nulla. Cosicche, dopo 3 anni dovendo cambiare lavoro sono andato in Germania, dove risiedo attualmente. Lasciando perdere l altissima qualita della vita e un livello di civiltà che forse in Italia avremo tra 50 anni, ho comunque voglia di tornare a lavorare nel mio Paese. Per cui mi dico, forse parlando 5 lingue sarà ancora piu facile, d altronde lavoro nella migliore azienda aeronautica del mondo, chi non vorrebbe un profilo come il mio. Ma ancora nulla, nessuna chiamata, anzi si. Due risposte, in inglese, mi hanno detto forse un giorno le faremo sapere qualora avessimo bisogno.
Lo Stato Italiano mi ha formato, mi ha fatto studiare, mi ha messo a disposizione università e professori. Mi ha pagato un anno all estero, borse di studio e ad oggi sono 5 anni che pago tasse a stati esteri.
E io non riesco a capire come sia possibile tutto cio, al mondo non ci sono Paesi cosi stolti, stupidi ed ignoranti capaci di investire sui giovani per poi lasciarli andare. Non sono un cervello in fuga ma con quello che ho imparato fuori, la mia esperienza nel mondo e la mia voglia di tornare potrei dare 100 volte di piu rispetto a chi non è mai uscito di casa e ha trovato un posto di lavoro grazie allo zio del cognato dell amica della sorella.
Ma in Italia si sa le cose vanno cosi.
Il mio consiglio non è quello di non fare l universita ma, per chi puo, di farla all estero o comunque non al centro – sud Italia.
Imparatevi le lingue e non abbiate paura di andare fuori. Ci sono ancora Paesi che sanno cos è la meritocrazia
Povero Max. Hai perso tempo, denaro, e ti sei forse giocato la vita. Il problema è che hai ragione, ma vale per tutte le professioni. L’errore basilare è pensare che tutti i babbi del pianeta possano fare cose serie, tipo ingegneria termostocasticonucleare o medicina avionica o notariato internazionale. Magari come contadino avresti avuto successo e anche gratificazione, ma bisogna avere la terra e sudare.
civil engineer 800-1200 euro (rodato in studio da pre-2012) neoassunto post crisi 2012 fra i 0-500 euro al mese con alta probabilità di stage a 300 euro/mese (stesse cifre per architetti).
Da notare che i superminimi per 3-5 anni ti permettono di non pagare contributi e tasse (ovvero andrai in pensione 3-5 anni più tardi) + non si rientra nei controlli, altrimenti sarebbero circa 170 euro/anno all’ordine, 3500 euro di contributi pensione annui (soldi dovuti in base al fatto che ipotizzano uno stipendio annuo di 14 mila euro dalla media del settore…quindi dovuti anche se non avete clienti, benchè sia evidente che gli ingegneri civili qualsiasi lavoro facciano è documentato con una DIA/SCIA/permesso di costruire in comune). IVA o ritenuta d’acconto sul fatturato + IRPEF sul reddito (che senso ha pagare 2 tasse sul fatturato/reddito?! boh) e commercialista (nei superminimi 500 euro anno…grazie tante non deve fare niente, senza superminimi 2% sul fatturato con un minimo di 500 euro – alcuni commercialisti 1000 euro), + aggiornamento software ogni 1-3 anni (autocad 1000 euro circa, almeno un programma di calcolo…altri 1000 euro o 500-700 euro per upgrade) + assicurazione professionale obbligatoria (dipende da che polizza fate) + 500 euro esame di stato + 1700 euro per aprire la partita iva/tasse/pratiche. I prezzi con la liberalizzazione delle tariffe sono crollati e quindi i pochi rimasti in italia lavorano al triplo della velocità (e dell’accuratezza) per fatturare di più, work minimo 12 ore al giorno + molti festivi. Neolaureati zero possibilità di trovare investitori (li hanno già altri) e zero possibilità di lavorare per qualcuno (con la crisi che c’è, nessuno ti prende in studio…anzi è + probabile il contrario).
Se avete + di 30 anni, impossibile trovare qualsiasi altro lavoro perchè in Italia esistono solo incentivi pre-30 anni, e di recente solo over 50 anni.
Benvenuti nel vero precariato.
Conviene farsi il gulo a studiare inggneria per prendere meno di un operaio specializzato + avere responsabilità penale per quanto progettato oppure conviene cominciare da subito a lavorare come operaio specializzato e trovarsi a 40-50 anni con l’industria che delocalizza in qualche paese europeo dove pagano meno il lavoro?
Ma non preoccupatevi, il figlio / parente di qualche consigliere comunale o superiori cariche politiche ha lavoro garantito od assunzione sicura in qualche studio, a differenza vostra.
Questo è il bel dilemma di codesto paesedemedda…