Salve a tutti, mi presento. Sono un ragazzo di 27 anni neo-laureato in ingegneria (3+2) . Mi sono laureato in ingegneria in una prestigiosa facoltà in 7 anni con una votazione superiore ai 105/110, dopo molto studio e molti sacrifici (sia miei che dei miei genitori) .
Scrivo questa lettera, perché spero che coloro i quali la leggeranno possano riflettere sui miei errori e non fare le stesse scelte che ho fatto io, specialmente coloro i quali desiderano iscriversi all’università in generale e a ingegneria in particolare.
Durante tutta questa lettera non prenderò in considerazione le altre facoltà (eccettuato forse medicina) , per le quali la situazione è ancora più grave, per non dire disperata. (In particolare “Scienze della comunicazione”, “Scienze politiche” etc… che sono, a mio avviso dei “disoccupifici” veri e propri e sono da fare se e solo se le si fanno per soddisfazione personale e non certo per avere un futuro lavorativo soddisfacente. )
Detto questo inizio posso anche iniziare.
Il mondo del lavoro in Italia per un neo-laureato in ingegneria, che voglia costruirsi da solo il suo futuro senza essere raccomandato, è un vero deserto pieno di sconforto e umiliazioni. Gli ingegneri neo-laureati si possono tranquillamente scordare di restare a lavorare qui in Italia e fare ciò per cui hanno studiato. Per non parlare poi di trovare un posto fisso con paga soddisfacente…
Proprio così gente! La bella favoletta del neo-laureato in ingegneria che trova subito un lavoro soddisfacente e strapagato è, appunto, solo una favola! Non che le cose negli altri indirizzi siano messe meglio, anzi tutto sommato, nella sfortuna, siamo forse anche i più fortunati…
Ed ecco qui che vi rivelo il vero volto del mondo del lavoro in Italia: un mondo per “svita bulloni”, bassa manovalanza e “smanettoni”. Diventeremo la nuova Cina occidentale (i cinesi dei cinesi, tanto per citare Grillo) . E poi ci vengono a raccontare sui mass-media che c’è carenza di ingegneri, di figure specializzate e formate, che le devono chiamare dall’estero… Ma dove?
Sono palle! Buffonate vere e proprie!
Basta andare al più vicino centro per l’impiego per rendersene subito conto: Cercasi Cuoco, Barista, Magazziniere, Carrista, Camionista, Bracciante, etc… anche senza esperienza. Ma di ingegneri? Neanche l’ombra…
Ben inteso che qualche annuncio (1 o al massimo 2) che richiede un ingegnere lo si trova, ma con dieci anni di esperienza alle spalle. E… i neo-laureati senza esperienza o con meno di dieci anni di esperienza?
L’ho fatto presente alla signora del centro impiego, e mi ha detto: “Vada all’estero. Le do anche questo sito che è ottimo, così potrà trovarlo più facilmente. Purtroppo richieste di ingegnere non arrivano quasi mai. ”.
Mi sono iscritto al sito europeo e ho registrato il mio curriculum, ma ad oggi ancora niente.
Ad un mio amico, che si è laureato prima di me e anche lui senza esperienza, ha trovato un lavoro (sottopagato a 300 euro al mese, con mensa non pagata) per fare disegni in AutoCAD 2D (che per intendersi è come mettere un laureato in Odontoiatria a produrre filo interdentale) . E alla fine FORSE lo prendevano fisso…
E gli è andata pure bene, un altro pure con stage (gratis) in nero! E alla fine pure lui non sapeva se lo avrebbero preso alla fine.
Ovviamente non parlo di persone con raccomandazione o con la giusta “conoscenza”. Quelli, qui in Italia, possono ricoprire il ruolo di ingegnere anche con la 5^ elementare.
Sono veramente stufo! Mandi il tuo CV (sia in format europeo che informale) e manco ti rispondono!
Su una ventina di aziende ai quali l’ho mandato, solo uno mi ha risposto e per dirmi che non aveva bisogno.
Le altre volte in cui mi è andata “bene”, mi hanno fatto il colloquio e poi chi si è visto si è visto.
Un vero e proprio schifo! Ah se avessi dato retta al mio professore delle superiori (un ingegnere 70-enne) … Me lo diceva sempre: “Invece di andare all’università, fatti un bel corso di specializzazione e vedrai che ti sistemi subito e meglio, qui in Italia”.
Ma io invece cocciuto come un mulo! Ben mi sta. Che serva da lezione a chi vuole migliorare la propria istruzione!
Ma la cosa più difficile è sostenere la delusione dei miei genitori, che se ne stanno ormai rendendo conto volenti o nolenti. Glielo detto anche in faccia che in fondo tra la mia laurea e la carta igienica che abbiamo nel nostro cesso, non c’è gran differenza. L’unico è ancora mio padre… che spera… sogna…
Basta così. Penso di aver detto abbastanza. Potrei raccontarvi molto altro a favore della mia tesi…
Potrei parlarvi di mia cugina che per lavorare ha dovuto togliere dal suo curriculum la laurea, sennò sarebbe stata “troppo qualificata”.
Potrei raccontarvi di quando ad un mio colloquio, l’ingegnere che doveva assumermi, mi ha detto papale-papale che la laurea non conta niente.
Potrei dirvi molte altre cose, ma non voglio dilungarmi oltre. Ciò che ho detto penso che basti e avanzi!
Conclusione:
Se vi iscrivete all’università per avere una soddisfazione personale nella vita, iscrivetevi pure, ma non sperate in niente di più.
Se invece vi iscrivete ANCHE per costruirvi un futuro io vi dico solo questo:
Cari diplomati in Istituti tecnici e professionali, cari liceali: trovatevi un bel corso di specializzazione professionale e cercate subito lavoro qua in Italia, e vi sistemerete subito: soddisfatti (e ben pagati se avete fortuna) .
Cari genitori di questi ragazzi: non mi venite poi a dire che non vi avevo avvertito!
Grazie dell’avvertimento….e hai ragione su molto di ciò che scrivi.
Aggiungo però che un mio amico – laureato in ingegneria aerospaziale – attualmente fa l’imbianchino, e nel mentre fa colloqui su colloqui.
Purtroppo è così.
Carissimo, anche io come te sono una studentessa di specialistica di ingegneria, con già laurea triennale. Frequento l’università del sud e ti posso assicurare che conosco diverse persone che hanno trovato un ottimo posto di lavoro, anche con sola laurea triennale, con ottimi stipendi… senza la richiesta di esperienza.
Conosco anche alcune ragazze laureate al centro italia e anche loro hanno trovato buoni posti di lavoro. Il punteggio di laurea inoltre varia, dai 100 ai 110…. insomma…. capisco che la situazione COMPLESSIVAMENTE sia critica, ahimè, ma non partire così sfiduciato! Spero per te che qualcosa possa cambiare… e che tu possa trovare ciò che cerchi.
PS: i ragazzi citati prima non sono raccomandati né figli di altri ingegneri……!
Caro amico ingegnere.. finalmente ti sei svegliato? E secondo te pechè c’è un sacco di gente incazzata in giro per l’italia che dopo secoli di duro lavoro, si vede le buste paga decurtate o peggio ancora prova l’ebrezza di un bel calcio nel culo? Non lo sapevi anche prima che in italia le cose vanno così? Forse anni ed anni di studio, rinchiusi in quelle gabbie chiamate università che vi paralizzano il cervello.. vi hanno privati… della vera conoscenza? Quella della vita reale? Lavoro con degli ingg. Da 2 anni… e se mentre prima nutrivo un grandissimo rispetto per loro… ora posso affermare.. che sono delle vere teste di c....!! Nn capiscono veramente niente di vita!! Pretendono e pretendono. Pensano che con la loro c.... di laurea in tasca.. si possano comprare il mondo… mentre sono con il culo per terra.. peggio di noi “poveri” diplomati.. che si… avremo magari un livello culturale o meno conoscenze scientifiche di voi… che fra l’altro.. lasciamelo dire.. non servono ad un emerito c.... di niente!! Ma il vero tesoro… lo abbiamo nel cuore. Si chiama esperienza. Sudore. Fatica. Lotta. sopravivvenza.. senso di responsabilita’. Voglia di lavorare. Anche facendo della bassa manovalanza. Ti assicuro che ho conosciuto più valide persone in mezzo agli operai… che fra quelle teste di c.... di laureati spocchiosi e noiosissimi. Perchè gli operai.. sanno cosa voglia dire lavorare!! Nessuno ci hai mai regalato niente… ma siamo avanti rispetto a voi.. perchè abbiamo alle spalle 10/15 anni di vera esperienza vissuta. Sveglia. Caro. Benvenuto nel mondo reale. Sono contenta che la laurea non valga un c...... perchè troppo spesso dietro a quel pezzo di carta…. si nascondo persone davvero mediocri.. per non dire assolutamente… vuote. W la bass manovalanza. Puoi sempre partire per l’estero.. oppure studiarti un modo per darti da fare per davvero. Anzichè cercare di vendeere aria fritta agli altri. Che fra l’altro… sono meno stupidi di quello che pensi.
@katy: Sì è veramente triste -.-
@Luciana: Hai ragione forse parto troppo sfiduciato, ma vedendo la sorte dei miei cari amici e colleghi di certo le cose non le vedo più rosee come una volta…
Paradossalmente poi, chi si ferma alla triennale trova lavoro prima (me lo diceva pure un professore all’università della stranezza di questa cosa…). Sembra assurdo ma la capacità di trovare lavoro pare siano inversamente proporzionale ai titoli acquisiti… Mah…
@LIBERTA: Mi hai giudicato e condannato senza neanche conoscermi, per partito preso…
Solo perchè ho una laurea che tu non hai… Solo perchè nella tua vita hai conosciuto delle persone str…e che avevano anche la laurea…
Traendone così l’empirica formula: Laureato = Indegno.
E poi la testa di c…o sarei io! Complimentoni davvero!!!
Veramente pazzesco che razza di individui si possano trovare avvolte su internet…
P.S. Per la cronaca mio padre E’ un’operaio di bassa manovalanza e IO SO cosa vuol dire spaccarsi la schiena per lavoro, visto che sono andato spesso ad aiutarlo per mantenermi all’università. Stimo più lui di tutti i professoroni e gli ingegneri che ho visto all’università (che ragionavano tra l’altro per partito preso proprio come fai tu!).
secondo me la verità stà nel mezzo
statistiche alla mano… 1) chi è laureato trova posti migliori (e più in fretta) di chi si ferma al diploma… 2) le lauree non sono tutte uguali, alcune sono più spendibili sul mercato di altre… trovo quindi ingiusto, oltre che falso, “sputare” sulla pergamena della laurea… soprattutto di certe lauree…
detto ciò… è anche vero che, mentre una volta bastava raggiungere un traguardo accademico per assicurarsi un futuro sino alla pensione, ora non è più così… la concorrenza, plurititolata, è sempre più nutrita… quindi piuttosto che perdere tempo (e soldi) tra specializzazioni, master e corsi vari la strategia migliore sarebbe quella di maturare una contestuale professionalità sul campo entro i 30 anni…
è proprio questa la logica dei percorsi accademici di durata triennale… ingiustamente bistrattati ed invisi dai “professoroni”… ma assolutamente premiati dal mercato del lavoro… essi permettono di inserire nei cicli produttivi, REALI, giovanissimi con una formazione accademica di base completa, pronta per essere plasmata con l’esperienza sul campo…
Hai ragione sono partita in quarta giudicandoti. Purtoppo l’idea che ora mi sono fatta degli ingg. È questa, grazie al loro comportamento. Ho notato fra questi gruppi di ingg. (specifico la categoria!!) Un cinismo, un’arroganza, una falsità, una prepotenza, un egoismo, una spietata voglia di arrivare con prepotenza a comandare gli altri, una sete di sopraffazione, un senso di superiorità che ti garantisco non ho mai riscontrato in alcuna altra categoria di persone. Ora le etichette le metto eccome!! Ti posso assicurare, che prima di incontrare (ahimè) questa tipologia (non saprei nemmeno come definirla talmente è profondo e vivo il disgusto che provo per loro) di esseri…. mai e poi mai mi sarei sognata di arrivare a pensare cos’ male di un’intera categoria…. eppure.. le voci che corrono in giro su di essi…. sono tutte a loro sfavore!!! Ma dopo questa disgustosa esperienza, mi sono ritrovata a fare pensieri razziali. Ora ti giuro, che non riesco a paragonarli a normali esseri umani. Se tu sei diverso, inteso, migiore di questa gente, meglio per te!! Ma credo che gli ingg. In generale non amino essere contraddetti, proprio perchè ritengono di possedere nella loro mente.. la verita’ divina!! In realtà, della vita non hai mai capito un c.... di niente!! E come persone, penso che valgano veramente pochissimo!! Non hanno valori, non hanno cuore, non hanno un benchè minimo di senso civico verso gli altri… se ne fottono di tutto e di tutti, e si sentono molto superiori a tutti. Degli altri non gliene fotte niente, a loro interessa unicamente il loro tornaconto, per ottenerlo sarebbero disposte a qualunque tipo di vigliaccheria. Questo e’ l’ambiente che ho vissuto, questo e’ ciò che mi hanno trasmesso… e ti garantisco che non parlo di 1 o 2 ingg. ma di una grande quantità.. diciamo che superano le centinaia. Può anche essere che siano vili solo in campo professionale… questo non mi è dato saperlo, anche perche, frequentarli per lavoro.. mi basta!!! Non mi sognerei nemmeno di passare il mio tempo libero con gente assurda del genere…. ma del resto.. se cio’ che di vendono di se stessi.. è sol questo… beh… non ho alcun interesse ad approndire il discorso. Conosco tante altre persone laureate: avvocati, commercialisti, storici, psicologi, dottori… ma ho sempre riscontrato in queste persone, tanta tanta umanità……. valore aggiunto… sconosciuto alla tua categoria. Comunque….. il mio pensiero non cambia per ora, mi auguro di potermi ricredere in futuro. Fra l’altro ho notato una grandissima differenza fra le laureate ingg. E gli uomini. Di gran lunga, quest’ultime sono al di sopra, come valore umano.. ai loro compagni uomini. Forse il mio è solo un caso.. me lo auguro… però è davvero curioso…. in mezzo a tanti… non averne incontrato uno… degno di essere chiamato persona. Per il resto del commento personale fatto a te, chiedo scusa, ovviamente non ti conosco… e ti auguro di trovarlo presto un lavoro serio…
Mah! Che oggi la situazione economica faccia schifo, anche “grazie” al governo “tecnico” che sta facendo chiudere tutti, massacrando di tasse come mai a memoria d’uomo, è vero.
Però da qui a dire che una laurea che ha sempre offerto sbocchi occupazionali come ingegneria sia inutile, ne corre.
Tu poi non dici dove stai cercando lavoro.
Perchè è chiaro che se lo cerchi al sud è un conto, al nord è un altro, anche se nemmeno al nord sono rose e fiori.
Tu poi scrivi che hai mandato 20 curricula. Sono pochi! Ti conviene essere + mirato, ad esempio contattare direttamente (ad esempio per telefono, chiedendo di parlare con qualche responsabile della produzione, o tecnico, ecc.) aziende che possano essere interessate al tuo genere di specializzazione e alle competenze che hai.
E lascia perdere quelle sanguisughe delle agenzie di lavoro temporaneo.
Io conosco ingegneri che lavorano ad esempio nel marketing di aziende impiantistiche o di macchinari, ma vedo ingegneri che non fanno fatica a inserirsi in mille settori, dalla produzione al controllo di gestione, dalle vendite alla qualità, ecc., ecc.
E anche per quanto riguarda l’esperienza: all’inizio non è che possa chiedere chissà cosa quanto a inquadramento, però un contratto che vada bene si trova, cococo, cocopro, ecc.
Insomma, posso capire laureati in lettere, filosofia, scienze politiche, scienze della comunicazione, e altri settori non spendibili nelle aziende.
Ma un ingegnere, se cerca, è il primo a trovare.
Certo che se poi la crisi si aggravasse, e finiamo come la Grecia, vabbè, ma allora non sarebbe questione di laurea o altro.
@libertà
Ma si può leggere un commento più assurdo del tuo?
Il fatto che tu abbia incontrato degli ingegneri con cui ti sia trovata male (ma una che “ragiona” come te, con chi si può trovare bene?) non ti autorizza a fare di ogni erba un fascio, a dire che ogni ingegnere (uomo per giunta) è persona da evitare.
Ci sono medici seri, e medici criminali che inventano patologie per operare dei poveracci. Ci sono avvocati seri e avvocati che sfruttano i clienti come sanguisughe. Giudici seri, e giudici che fanno uscire i delinquenti, o lavorano male.
Ma lascia perdere, fatti visitare, ma da un medico bravo però!
@MrBison: Concordo in pieno con tutto quello che hai detto eccetto il punto in cui parli delle statistiche, con cui sono solo parzialmente d’accordo con te. Non tutte le statistichè ahimè sono attinenti la realtà.
Tanto per farti un esempio quelle che riguardano il tasso di disoccupazione sono sotto-stimate, in quanto non considerano ad esempio chi non è andato all’ufficio di collocamento a farsi rilasciare l’attestato di disoccupazione (magari perchè è sfiduciato e non si impegna a trovare lavoro).
Hai inoltre ragione al 110% quando dici che bisogna puntare tutto sull’esperienza. Oggi le aziende è quella che cercano, non i titoli e gli attestati accademici -.-
@Maverick2011: mmm sì probabilmente hai ragione. In effetti io non sono andato oltre la mail con cv allegato, perchè ho paura di essere troppo invadente (mi hanno sempre consigliato di fermarmi alla mail + cv). Comunque grazie del consiglio, proverò anche con la chiamata diretta (e mirata) nei casi che più mi interessano…
A me ora come ora va bene tutto: cococo, cocopro o addirittura gratis! Basta che mi facciano fare esperienza il prima possibile, perchè poi dopo i 30 anni per i laureati scade il termine per l’apprendistato…
La regione dove sono io comunque è la Toscana (ma ho mandato anche le mail in molte regioni del nord) e ho la triennale in Elettrica e la specialistica in Automazione. Speriamo di riuscire a sbloccare qualcosa nei prossimi giorni…
Grazie ancora per i consigli 😉
Ti consiglio anche di selezionare su Internet le aziende che hanno produzioni o vendono servizi a cui ingegneri con la tua specializzazione potrebbero servire.
Poi se navighi nei loro siti web, solitamente molte hanno anche sezioni tipo “lavora con noi”, in cui informano quali sono le figure che cercano, e se sono alla ricerca di personale.
Se studi attentamente i siti delle aziende, potrai ottenere informazioni preziose, sia sulle loro produzioni, che sui prodotti che vendono, che sulle figure professionali che più sono adatte a loro.
Da lì puoi capire bene quali aziende val la pena di contattare e quali no.
Ti dico anche un’altra cosa: per inserirti, per un ingegnere come te, nulla di più facile che cercare di entrare come commerciale, ad esempio anche come agente, all’inizio solo con un fisso + % sulle vendite.
Ne trovi una marea che cercano agenti con una buona competenza tecnica. Poi puoi anche passare ad incarichi diversi, dipende da che azienda ti prende.
Insomma, oltre alle mail (che di solito danno pochissimi risultati, la gente non ha tempo per leggerle, le cestina subito) la cosa migliore è che ti faccia una bella listona di aziende cui la tua figura professionale vada bene, e contattarle, ma in modo più diretto, e cercando di telefonare e parlare con qualcuno.
Inoltre, leggi bene annunci e inserti tipo quelli del venerdì del Corriere, ecc., lì vedi quali sono le aziende che cercano, e su Internet te le puoi studiare.
Insomma, quando avevo la tua età non avevamo Internet, e le telefonate costavano una barca di soldi, eppure ci si arrangiava.
Devi muoverti di più!