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Lettera pubblicata il 16 Novembre 2005. L'autore, davatz, ha condiviso solo questo testo sul nostro sito.
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Intervengo io.
Molte persone in effetti credono che lasciare l’Italia sia un atto di vigliaccheria, il rifiutare di rimanere e combattere per migliorare il sistema.
Io all’opposto penso invece che scappare sia un atto di coraggio: non è da tutti lasciare la famiglia e le comodità della vita casalinga (spesso con mamma e papà) per rimettersi in gioco in un altro paese, dove non si conosce nessuno, si parla un’altra lingua e ci sono altre leggi.
Per come la vedo io, l’Italia non cambierà mai: la corruzione, il nepotismo, la mancanza di senso civico, sono mali antichi che fanno parte della nostra storia e che ci porteremo dietro sempre.
Alberto, tu dici che hai conosciuto canadesi che vorrebbero venire in Italia. Lascia che ti dica che nei miei trascorsi in Irlanda ho conosciuto irlandesi che non capivano come mai fossi venuto a vivere sulla loro isola piovosa e ventosa, lasciando il paese del sole, del mare e della buona cucina.
Questa è ahimé la tipica visione romantica dell’Italia, che si scontra con una realtà diversa.
Basta infatti vedere quanti pochi studenti stranieri vengono nelle università italiane con l’Erasmus, o considerare che l’Italia sia passata da prima a quinta meta turistica al mondo, per capire il declino del nostro paese in quasi tutti i campi.
In sostanza, credo che andarsene non sia un atto di paura, ma un atto di speranza in un futuro migliore.
Significa non arrendersi, non rassegnarsi alle vacanze al mare, all’aperitivo in spiaggia, ai vestiti alla moda, alle veline, al fantacalcio, alle raccomandazioni e ai cocopro a 800 euro al mese.
Significa avere un sogno e battersi (magari fallendo) per realizzarlo, ben sapendo che in Italia sognare non è permesso, piuttosto che svegliarsi un giorno 50enne col pensiero “Mah, se solo 15 anni fa avessi tentato; adesso è troppo tardi”.
Non ho figli, ma se ne avessi sarei oltremodo imbarazzato nel farli crescere in Italia (mie parole testuali dette una settimana fa alla mia famiglia).
Salve Ragazzi, tra i miei mille interventi non ho mai specificato che da 6 mesi vivo e lavoro a Brighton (UK),con moglie e figlio di appena un anno. Ho 30 anni e solo 4 anni fa ho deciso di immergermi nel mondo del Networking studiando manuali e facendo esami per le Certificazioni IT. Fare questi sacrifici (studiare lavorare e trovare del tempo per mia moglie e mio figlio) non e’ stato facile ma mi son preso di coraggio di accettare la sfida dopo la mia esperienza in Canada. Questo fa gia capire che dovrei essere un promotore dell’ immigrazione dato che oggi ho un lavoro decente e vivo bene qui, ma mi son reso conto che non e’ tutto rose e fiori fuori dal nostro Paese, anzi al momento sembra che tutto il pianeta soffra nello stesso modo economicamente. Ma al di la della crisi tutti quelli che come me sono andati via o sono in procinto di cambiare aria si siano scoraggiati, hanno gettato la spugna pensando che in Italia non c’e piu ninete da fare. Avete ragione quando dite che questa condizione l’ ha creata tutta la classe politica nel corso degli anni…. ma anch’ io ho ragione quando dico che noi italiani avremmo bisogno di due palle cosi….. ricordate quando in Francia scoppio’ una rivolta nelle strade a causa della riforma sul lavoro inerente al lavoro interinale??? ecco quello vuol dire avere le palle: la gente si arma di bastoni e ti mette una citta sotto sopra per una CAUSA GIUSTA!!!! in Italia lo facciamo solo per incontri di Calcio.
Fuori dal ns Paese non sempre si ha successo… alcuni sono tornati, altri si sono adeguati facendo cmq una vita piena di stenti altri ancora hanno cambiato la loro vita e oggi son felici fuori dal Bel Paese. Proprio cosi, a volte il detto ” al posto giusto al momento giusto” e’ proprio vero.
Io per esempio ho conosciuto persone che piano piano si son costruiti una propria attivita e hanno avuto grandi soddisfazioni economicamente proprio in Canada, ma altre non sono riuscite ad andare oltre una semplice carriera come tassisti …nonostante una laurea sul proprio CV. Ribadisco: peccato lasciare un paese geograficamente incantevole come l’ Italia nelle mani di corrotti e mafiosi. Forse un giorno il miracolo ci sara’ …o forse no!!!
Saluti
Inoltre volevo concludere il mio pensiero facendo una riflessione:
Perche vivere e lavorare legalmente in USA Canada o Australia devo fare il lavoro pesante? per interderci quello che il 70% dei cittadini residenti di questi paesi non vogliono fare? oppure solo se ho una laurea 3 master e bla bla ????? Io personalmente ho trovato tante difficolta’ a rimanere permanentemente in Canada avendo solo un diploma in Telecomunicazioni ma tante certifiche ed esperienza nel settore. Ma come? Non contava l’ esperienza lavorativa piuttosto che i titoli che porti nel CV? Mi sono trovato davanti a consulenti legali che mi proponevano la loro assistenza nell’ ottenere un work permit di 2 anni in cambio di denaro…tanto denaro!!! Certo il servizio si paga …ovvio!!! MA E’ POSSIBILE CHE PER TROVARE LAVORO IN UN PAESE CIVILIZZATO E INNOVATIVO DEVO SBORSARE QUASI TUTTI I MIEI RISPARMI? a questo punto preferisco dare i miei soldi(in tasse ovviamente) alla Regina d’Inghilterra…. qui nessuno mi ha mai chiesto un soldo per entrare e lavorare … anzi vi diro’ di piu dopo solo 6 mesi dall’ inizio della mia esperienza lavorativa il governo mi aiuta con i benefit per l’ affitto e per il bambino!!! piu di questo non posso chiedere!! Non sara’ il Canada …. piovera’ pure tanto…. ma mi accontento mi sento gia fortunato!!!!
ciao a tutti!!
è anche vero che un’esperienza all’estero di qualche anno non fa mai male a nessuno, che sia di un anno o più… noi italiani abbiamo scoperto solo ora l’acqua calda, politica pessima ecc… in molti paesi sono proprio i genitori a spingere i figli appena maggiorenni a conoscere il mondo per un motivo o per l’altro… Aggiungo che dopo diverse esperienze all’estero, USA NYCITY, LONDON , TORONTO… qualche colloquio in più di lavoro l’ho sostenuto, insomma non mi hanno proposto lavori importanti ma sicuramente sono state esperienze che hanno spinto il datore di lavoro italiano a contattarmi… per me roma rimane la città più magica del mondoooo,e a milano ad esempio o bergamo che sono città parecchio più civili rispetto a molte città del sud insistendo si trova lavoro: mio fratello è stato di recente assunto a contratto indeterminato presso un’agenzia di sicurezza, idem mia cognata presso un negozio come commessa e non guadagna manco male… ha sostenuto un colloquio in inglese al cellulare oltretutto…
Buongiorno,
sono Carlotta e avrei un bisogno disperato di consigli per un trasferimento in Vancouver.
In sostanza mi piacerebbe entrare in contatto con aziende italiane per poter presentare il mio CV o perlomeno candidarmialle loro offerte di lavoro.
Dopo di che mi preparerò al trasferimento.
Grazie in anticipo per l’ aiuto che potrete darmi.
aziende italiane? dove sono? se qualcuno ne è a conoscenza fate un fischio pure a me. 7 mesi a toronto non ho visto ombra di aziende italiane in Canada. Dove si nascondono?
Ps. So che WIND e’ entrata in Canada ma non so se ha personale italiano.
Mi spiace sapere della mancanza di aziende italiane.
Dappertutto è sottolineata la loro presenza. Anche in un sito ufficiale come assocamerestero ce ne sono indicate alcune.
Comunque grazie.
Continuerò a cercare
Ciao a tutti, è da qualche mese che sto pensando di trasferirmi in Canada.
Ho tanti parenti nelle vicinanze di Toronto e adesso a 29 anni sto pensando che è il momento di cambiare per avere un futuro migliore..visto che in Italia la situazione lavorativa non è delle migliori e se non hai una laurea è difficile trovare un lavoro che ti può garantire un futuro…
Io sono un Perito Elettrotecnico che dopo aver svolto inizialmente l’apprendistato come elettricista mi sono buttato nella progettazione di impianti elettrici.
Dopo 2 anni passati come praticante a stipendio inesistente ho fatto l’esame di stato e da 2 anni sono libero professionista e mi occupo di progettazione/disegno tecnico CAD di impianti elettrici in studi tecnici che pagano all’incirca 5 euro di imponibile per ora…
facendo i conti tra spese varie, cassa di previdenza e commercialista alla fine non rimane nulla…
ed ho pensato che se voglio almeno cercare di vivere la mia vita e non sopravvivere bisogna cambiare tutto,cambiare vita e lavoro, magari tornando a fare l’elettricista ma in un paese che può offrirmi un futuro.. e uno stipendio che possa permettermi di essere indipendente.
Il mio problema principale è che con l’inglese non sono al massimo… sono su un livello base ed ho bisogno di migliorarlo se voglio trasferirmi.
I miei parenti in Canada mi hanno assicurato che li di lavoro se ne trova in quantità..e se ho veramente il coraggio di fare questa scelta, impegnandomi a fondo, il Canada ti può offrire molte possibilità..al contrario della nostra bella Italia…
Sono veramente spaventato e eccitato al tempo stesso per la scelta che sto per prendere…vorrei un consiglio da persone che hanno fatto anche loro questa scelta o che hanno un’esperienza di lavoro in Canada.
Grazie
Saluti
ciao a tutti, sono fatima ho 28 anni, italo marocchina come tutta la mia famiglia
mio marito ke ha 35 anni ed io abbiamo, intenzione di trasferirci in canada a mont reale, nn abbiamo la piu pallida idea di a cosa andiamo in contro
ma siamo talmente disperati con 2 figli piccoli da mantenere e niante lavoro in italia, ke il canada ci sembra un oasi in mezzo al deserto; mio marito é carpentiere professionista uno di quei lavori ke nessuno vuole fare; in canada nn conosciamo nessuno abbiamo scelto mont reale per il francese noi lo parliamo molto bene, come prima sistemazione abbiamo visto un ostello, inizialmente andrà solo mio marito se riesce a sistemarsi noi lo ragiungeremo , queste sono le nostre intenzioni allora ditemi x favore abbiamo qualche possibilità o siamo solo degli illusi ?? grazie fatima
buona sera a tutti!ho una breve domanda….spero che qulcuno di voi mi sapra rispondere…dove posso mandare i documenti relativi ad una domanda di selezione per quebec.Alcuni siti dicono che per gli italiani si inoltara a parigi ed alcuni a roma…..io non capisco più nulla….grazie