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Lettera pubblicata il 17 Novembre 2024. L'autore ha condiviso 18 testi sul nostro sito. Per esplorarli, visita la sua pagina autore maria grazia.
Laurea. Serve o non serve?
di
maria grazia
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…perché con tutto il rispetto, Suzanne se ha studiato tanto come ha detto, ha lasciato pure l’impronta del c***o sulla sedia, non so quanti in Italia o altrove abbiano fatto altrettanto e siano disposti a fare altrettanto.
Non penso si meriti questo trattamento, da parte di nessuno. Per lo stesso motivo, perché non pensare che anche tu sia raccomandata, parla tu dei sederi che hai dovuto lisciare, per ottenere quello che hai. Se sei tanto esperta di sederi, é perché tu a tua volta hai dovuto baciarli, per ottenere quello che hai, ed accusi gli altri perché non vuoi che nessuno ti faccia questa domanda, ma te la faccio, così imparate tutti ad utilizzare argomenti psichiatrici per esautorare gli altri. Se vuoi spiegare qualcosa puoi spiegare questo.
Suzanne invece, ha dovuto sacrificare moltissimo, per portarsi a casa ben tre lauree, sempre sul pezzo, con passione, e denigrata con gratuità perché ha il difetto di essere appassionata di conoscenza.
Gabriele, caspita, quasi mi commuovo eh eh. Il mio obiettivo era ridare dignità appunto alla fatica dello studio e del percorso universitario, proprio perché so cosa vuol dire sacrificarsi per raggiungere un obiettivo. Le prime due lauree (triennale e specialistica) me le sono pagate con le borse di studio, quindi mantenendo una media del 30 e non andando fuori corso, lavorando tutti i weekend come cameriera e dando ripetizioni. La terza laurea(quadriennale) me la zono pagata con le borse di studio precedenti e lavorando a scuola a tempo pieno. Nessuno mi ha regalato nulla nella vita e ne sono felice. Il concorso vinto era regionale con 200 posti su 6000 iscritti. L’ho superato ovviamente senza nessuna leccata di culo, anche perché questa è la solita scusa che si racconta chi non ha voglia di sbattersi. Sul fatto che sia cozza, anche fosse vero, ripeto, trovi un nesso logico col discorso? Io non ho bisogno certo di mostrarmi qui e tantomento a Maria La Psyco. Mi sono incensata? Sí!
La verità è che non importa quanti libri si sono letti e quanti esami si sono dati se poi mancano cose come la capacità di confronto, di comunicazione, la capacità di comprensione e di analisi, il saper osservare la realtà circostante in modo lucido, l’uso della logica, l’empatia e il rispetto per il percorso altrui.
Vero Maria Grazia. Conosco laureati in Medicina, Giurisprudenza, Pedagogia, Psicologia, Infermieristica che non hanno idea della mia condizione e pretendono di farmi diventare neurotipica. La chiamano patologia, quando non lo e’.
“un titolo, da solo, ti da automaticamente la licenza di “quello che sa tutto” Vero. Te lo confermo. Conosco molti laureati che sono emeriti analfabeti e credono di possedere tutto lo scibile dell’universo. Poi in Italia trattano l’educazione come se fosse una borsa firmata. Mia mamma croata istriana dice che durante la Yugoslavia comunista funzionava molto meglio. Lei e’ laureata in Pedagogia e lingua Italiana a Pola.
@MG Qui in Germania per esempio nessuno si mette a conseguire una laurea per svolgere un lavoro comune, per la maggior parte dei quali esiste invece l’ ausbildung, che prepara anche a professioni ad alta qualifica come quelle nel settore informatico. Si, me ne ha parlato un mio amico mezzo tedesco mezzo irlandese. Qui in UK i corsi non sono obbligatori, ma se non sai da dove iniziare per cambiare carriera sono utilissimi. Io volevo passare in Accounting e mi sono messa a studiare AAT. Senza quello starei ancora nel customer service a sorbirmi lamentele e insulti se non capisco.
@Gabriele Io qui in UK vedo progredire gente senza laurea. A me spesso negavano opportunita’ perche’ si vede chiaramente che ho qualche problema e pensano in automatico che non ce la faccio o che mi devono stare dietro. Molte persone non vogliono capire che Asperger non significa ritardato o che non ce la fa.
Ci mancava un altro fenomeno! Non sono mai stata la lecchina di nessuno, altrimenti a quest’ ora probabilmente avrei un posto da dirigente. Quando vivevo a Roma avrei anche potuto entrare in politica, ma mi rifiutai sia perché non mi interessa quel partito e sia perché avrei dovuto diventare l’ amante di quello che me l’ ha proposto. Così come sarei potuta diventare sceneggiatrice se fossi andata a letto con i registi con cui mi sono interposta. Ma mi sono detta: grazie no. Rifiuto e vado avanti.
L’unica cosa di cui Suzanne è appassionata sono lo scontro e l’ aggressione gratuiti perché sta male con se stessa. Le cose che sono successe a me lei le liquida come panzane perchè evidentemente non le possono capitare.
Gabriele la difende solo perché io gli sto sulla palle. E gli sto sulle palle solo perché sui “vaccini” anticovid la pensiamo diversamente. Questo lo sa anche la signorina, ma pur di raccogliere un nuovo utile gregario si lascia strumentalizzare. Il solito squallido teatrino.
Ho passato anch’io anni a studiare inchiodata alla sedia e lo faccio tuttora. Non per un titolo, ma perché mi piace e perché arricchisce le mie conoscenze e competenze. Lavoro da quando avevo 18 anni: pulizie uffici, volantinaggio, telemarketing, vendite porta a porta, cameriera, barista, addetta al supermercato. Ho fatto di tutto. Tranquilli che nessuno mi ha regalato un accidente.
Non ambisco a nessuna promozione, il mio obiettivo è operare in proprio. Sono stata sveglia fino alle due di questa notte per lavorare al pc e stamattina alle otto, come sempre, ero già al lavoro.
Ho accettato questa attuale mansione perché mi piace l’ambiente aziendale, e per aver modo di stare un po’ in Germania, mettere da parte qualche soldo e imparare il tedesco. In ogni caso in questo paese gli scatti di ruolo avvengono se rimani nella stessa azienda, senza bisogno di titoli di laurea. Almeno informatevi prima di scrivere una valanga di scemenze.
Sicuramente se decidessi di frequentare l’ università lo farò qui in Germania, come qualsiasi altro corso.
Ana Maria, meno male che c’è qualcuno come te che interviene in buona fede e senza l’ intento di voler attaccare ma solo con il fine di confrontarsi. Mi dispiace davvero per le discriminazioni ingiuste che hai dovuto subire in Italia, la tua storia è l’ ennesima riconferma del fatto che l’ intelligenza ( di cui tu sei chiaramente dotata ) non ha a che vedere con gli stereotipi che la gente si crea nella propria testa, e che il merito in ItaGLIA è un concetto molto relativo, sia perché si va per simpatie la maggior parte delle volte e sia per la diffusa chiusura mentale delle persone, che ti bollano come “il diverso” da sabotare se per qualche motivo non rispecchi il loro modo di essere. Tra i personaggi famosi che hanno l’Asperger ci sono ad esempio Elon Musk e Greta Thunberg, che di certo non sono due ritardati.
Poi come anche tu fai presente, in un mercato del lavoro che FUNZIONA, come quello estero, i percorsi di formazione sono mirati al tipo di compito che si andrà a svolgere. Nessuno si sogna di prendere la laurea per fare il magazziniere o l’ addetto alla reception. E se intende scalare di ruolo, normalmente intraprende un corso di specializzazione specifico per il lavoro che intende fare e il tutto avviene sovvenzionati dalla stessa azienda che ti ha assunto. In Italia invece ci si riempie di lauree e poi magari accetti lavori che non hanno nulla a che vedere con i tuoi titoli e che nemmeno sai svolgere. Tutto questo ha poco senso. Naturalmente vale anche per il diploma che io ho conseguito, e con cui ti puoi solo pulire il deretano.
Comunque nessuno intende togliere dignità al percorso accademico. Io ne ho solo evidenziato i limiti. Limiti che ha qualunque percorso, compresi quelli come il mio. Mi pare ovvio.
Non voglio intromettermi in questa lite ma Maria Grazia non mi sembra una che si adagia sugli allori. Guida un camper tutta sola ( è insolito per una donna ), è andata all’estero e da quello che vedo non mi sembra affatto stupida e svogliata. Ognuno di voi avrà le sue ragioni, ma mi sembra che in effetti quelli che la attaccano, la attaccano per partito preso. Io sono laureato e faccio il postino e come dicono giustamente Maria Grazia e Ana Maria questi lavori li puoi fare benissimo anche senza avere una laurea. Molti concorsi sono truccati e questo lo sappiamo tutti, con questo non voglio dire che è il caso di Suzanne ma si percepisce che qualcosa non va in Italia, me ne andrei anch’io se potessi. È il nostro sistema che ci sfrutta e ci prende in giro e dovremmo imparare a lottare uniti invece di farci la guerra tra di noi. Riflettiamo.
A questo punto, verrebbe da chiederti,carlito,se il lavoro di postino ti rende SUFFICIENTEMENTE SERENO,per non dire FELICE?(cosa da escludere,presumo,dato quel”..me ne andrei anch’io se potessi”).
E se lo sarà anche nel “Lungo periodo”,non ritenendo DEFINITIVO (si spera) ciò che stai facendo attualmente!
Anche per dare un po’ di senso logico a questo scambio d’opinioni ed alla lettera da cui ne e’ scaturito.
Il finale del commento, è,a mio parere, TROPPO ESAGERATO (come l’espressione”farci la guerra tra di noi”?!?)e se il sistema ITALIA è “Sbagliato”,non credo che il resto del mondo sia nel”Giusto”(basta seguire le notizie odierne)!
Infine chiedo se si ha una FAMIGLIA da supportare e/o essere supportati o quantomeno NON ESSERE DI PESO, altrimenti è un continuo e banale “Io sono questo,Io faccio questo e via dicendo”,un “Autoreferenziarsi”non proprio opportuno da sentire!!