Laurea. Serve o non serve?
di
maria grazia
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@Trader: ti stupirà sapere che l’ho fatta io quella cosa, di entrare in un aula Universitaria e di assistere a delle lezioni. La curiosità era tantissima, e sapevo che non avrei potuto iscrivermi, subito concluso il diploma, per vari motivi mi sarei messo a lavorare, così mi sono informato sulle lezioni ed ho partecipato ad alcune lezioni per vedere come fosse, il Corso di Studio, che nel futuro, avrei frequentato. Ho messo da parte i soldi, ho lavorato, e poi dopo qualche anno mi sono iscritto.
MG: “Comunque il teorema di Pitagora e il Terzo Principio della Termodinamica li ho studiati alle scuole superiori.”
Beh, io guardavo i cartoni animati di “Esplorando il corpo umano”, ma non per questo mi ritengo di avere le conoscenze mediche di un laureato in medicina.
Gabriele, hai fatto benissimo. Hai deciso di fare dei sacrifici per iscriverti all’università, hai investito tempo e soldi per studiare. Alle superiori un mio professore una volta ci disse, per esortarci a procurarci qualche libro in più, oltre al testo di scuola:”Spendete tanti soldi per la Coca Cola, che è acqua e zucchero. Perché non spendete per comprare un libro?”
MG: “L’ Italia abbonda di laureati, eppure è un paese che non progredisce. E credo dipenda anche dall’indottrinamento esercitato dai mass media sulle giovani generazioni”
Cosa intende MG per “progredire”? Detto così è molto vago, non si capisce cosa voglia dire.
MG parla del nulla.
Se parla del progresso in generale, non mi pare che l’Italia sia un paese tanto sottosviluppato. MG con questa sua affermazione, dice che la scolarizzazione è inutile per il progresso, se non addirittura controproducente. E’ un’affermazione assurda. Chi ha detto che se l’Italia avesse un livello di scolarizzazione più basso, non avrebbe anche una situazione peggiore?
Ancora più assurdo è affermare che il telegiornale stia ostacolando il progresso. Ma come le vengono in mente queste teorie, peraltro campate in aria, senza alcun argomento a loro suffragio?
Vediamo se mi risponde come meglio sa fare, cioè con qualche insulto.
Trader comm. 203: “Vediamo se mi risponde come meglio sa fare, cioè con qualche insulto.”
MG non ha manco la furbizia di dimostrare di evitando per una volta la solita risposta offensiva. Come notate al comm.23242 della chat, ha risposto “come meglio sa fare, cioè con qualche insulto”.
Eh, come vedete, non mi sbagliavo.
Vabbè, per capire quanto sia limitata, non ci vuole molto, su questo la laurea non serve.
Per MG
Ogni testa ragiona come meglio può: innanzitutto con le dotazioni di base e le esperienze di vita. Poi, anche con strumenti adatti a comprendere se stessi e la realtà: i primi forniti essenzialmente dall’indole e i secondi dalla formazione scolastica.
Secondo me, per i lavori in cui sono predominanti le mani spesso ha maggior valore l’esperienza. Per quelli in cui è preponderante la formazione mentale è sempre indispensabile un’adeguata base di studi.
Quasi certamente la scelta fra le due diverse possibilità di guadagnarsi da vivere dipende più da attitudini/volontà personali che dalle circostanze in cui ci si trova immersi, fin dalla nascita.
Pur ritenendomi tendenzialmente anarchica, mi piacciono le persone di destra come te, perché per me, prima di valutare la tendenza politica, si deve cercare di comprendere la persona nel suo modo di essere e di agire, che può essere più o meno condivisibile, a seconda delle qualità di soggettivo interese su cui accendere i riflettori.
Rossana, non continuare ad arrogarti il diritto di stabilire chi siano i tuoi interlocutori. Tu della mia vita NON SAI NULLA. Così come non ne sanno nulla i tuoi due grandi amici.
uH, che piglio che ha avuto MG con sherazade! E’ sempre più nervosa.
sherazade si era rivolta a lei in maniera pacata.
Sherazade, tu della vita di MG non sai nulla, lei invece sa tutto delle nostre.
Strano, perché ci ha raccontato vari particolari della sua vita, della sua famiglia. E’ vaga solo quando le chiedi che lavoro faccia, o dice evidenti panzane.
Sherazade: “Secondo me, per i lavori in cui sono predominanti le mani spesso ha maggior valore l’esperienza. Per quelli in cui è preponderante la formazione mentale è sempre indispensabile un’adeguata base di studi.”
Invece secondo MG chi si guadagna il pane con un altro organo, deve essere particolarmente intelligente per riuscire a rispondere al telefono e fissare un appuntamento.
Tornando al discorso laurea, quanto riportato nella lettera è insensato. Ci sono mestieri in cui la laurea non occorre. Ovvio, e allora? Si può vivere anche senza laurea, e quindi? Sarebbe questo il tema della lettera: laurea. Serve o non…
serve? Dipende a cosa ci si riferisce. Serve o non serve a cosa? Per fare l’ingegnere serve, per fare il muratore no. Banale. C’era bisogno di aprire un thread per chiarirlo?
Frequentare l’università arricchisce intellettivamente? Indubbiamente si. Ma MG è convinta che si possa surrogare l’università studiando per conto proprio. Non è proprio così, lei la fa facile perché non ha mai provato cosa significhi l’uni. Certi sforzi intellettivi non li fai se non devi affrontare gli esami. Crede che leggere un articolo su Novella 2000 sia come studiare un libro di analisi matematica. MG non ha la minima idea di cosa sia l’uni, ma si permette di pontificare le sue corbellerie. Lei sa tutto, lei ha la verità in tasca.
Poi c’è lo studente universitario che si compra la laurea, che impara tutto a memoria, ma a maggior ragione queste persone non avrebbero un giovamento intellettivo nemmeno studiando per conto proprio senza essere iscritti all’uni.
Insomma, trovo la discussione molto banale e insensata.
Io invece mi domando per quale oscura ragione in una lettera inerente l’importanza o meno della laurea si senta il bisogno di dichiarare le proprie posizioni politiche. Qualche risposta illuminante in merito ce l’avrei, ma per pena lascio cadere per l’ennesima volta.
Per MG
Ricordo che, anni fa, hai scritto di avere due nipotini, da crescere con sani valori di destra.
Anche i tuoi convinti punti di vista sull’immigrazione e sulle caratteristiche che differenziano gli esseri umani orientano nella direzione politica in cui ti percepisco. Rispettabile, anche se per niente condivisibile.
Se vuoi continuare a pensare che sia in contatto con utenti per darti addosso, ti sbagli di grosso: non sei al centro dei miei pensieri, né di quelli che anni fa si sono confrontati con te.
So della tua vita tutto quello che in più di 10 anni hai raccontato qui. Se ne avessi voglia, in meno di tre ore potrei ricostruire i tuoi più significativi vissuti, riprendendoli dai tuoi post.