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Laurea. Serve o non serve?

di maria grazia
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Lettera pubblicata il 17 Novembre 2024. L'autore ha condiviso 18 testi sul nostro sito. Per esplorarli, visita la sua pagina autore .
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202 commenti

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  1. 171
    Trader -

    Non sono d’accordo sull’affermazione che per fare tanti soldi richieda una dose elevata di intelligenza. Per esempio il mestiere della prostituta non richiede tanta intelligenza e la prostituzione non è un’attività illecita.
    Chi ti ha detto che i più grandi malavitosi siano particolarmente intelligenti? Sono spietati, anaffettivi, si ritrovano a capo di una gerarchia che gli permettere di godere dei frutti maggiori dell’organizzazione criminale, ma non per questo sono per forza più intelligenti dei loro sottoposti.
    Un imprenditore normalmente guadagna più dei suoi dipendenti, ma non fa necessariamente un lavoro che richieda più competenze. Per esempio un imprenditore edile non è necessariamente più intelligente degli architetti o degli ingegneri che lavorano per lui, ma normalmente guadagna di più.

    Insomma, credere che si possa facilmente fare a meno dell’apporto fornito dall’inscrizione all’uni, apporto che deriva anche dall’ambiente, è come pensare che pagando un maestro di sci in settimana bianca poi si possa arrivare al livello di vincere il Super G.

  2. 172
    maria grazia -

    Dunque vediamo un po’.. così a occhio e croce, la prostituta deve:
    1. selezionare bene chi ricevere, incontrare, e via dicendo, per non mettere a rischio la propria sicurezza.
    2. preservare la propria reputazione facendo attenzione a non divulgare in giro la propria attività, a meno che non voglia fare quel lavoro anche a 50/60/70/80 anni.
    3. trovare un modo per regolarizzarsi con il fisco ( cosa non semplice )
    4. fare attenzione a non essere indagata per riciclaggio di denaro
    5. proteggersi da eventuali grattacapi con il vicinato, che potrebbe mal digerire quel tipo di attività nel condominio
    6. saper gestire i clienti a livello psicologico-emotivo ( cosa non semplice, visto tutto il materiale umano che le capiterà ogni giorno )
    7. saper gestire il rapporto con i familiari o con i figli ( se ce ne fossero )
    E potrei andare avanti. Già solo questi punti fanno capire che per quel tipo di mestiere l’ intelligenza serve eccome. Infatti, non è per tutte.

  3. 173
    maria grazia -

    Forse tu intendevi che non richiede specifiche competenze professionali, ma anche qui avrei da ridire, perché una prostituta oggi deve saper gestire un sito web, una pagina social e qualsiasi altra cosa è oggi indispensabile per qualunque attività commerciale.

    L’ intelligenza non centra con l’ essere anaffettivi. Si può essere intelligenti e al tempo stesso spietati, così come si può essere intelligenti e buoni, oppure si può essere buoni e dei perfetti idioti. L’ intelligenza prescinde dal grado di umanità di una persona. Ed è ovvio che i boss della mala debbano essere più intelligenti dei loro sottoposti, non c’è bisogno di spiegare il perchè. Il paragone con architetti e imprenditori è fuori luogo. Anche qui, come nel caso della prostituta, tu confondi l’ intelligenza con le competenze professionali.

    Io non leggo e non studio tanto per passare il tempo, mi serve anche per ragioni di lavoro. E il lavoro presuppone delle scadenze, proprio come gli esami.

  4. 174
    Ana Maria -

    Come dice la Comi: Se siete brutte vi serve la laurea, non troverete mai un uomo di valore che vi mantiene

    A me lo dicevano gia’ da molto prima dell’avvento di Michelle Comi.
    A parte che Michelle Comi cerca solo notorieta’.
    Poi non e’ famosa per chissa’ quali competenze.
    Se non c’erano tutti sti morti di fi.. che gli corrono dietro, si sarebbe tenuta il posto da impiegata. Dice che non e’ fatta per lavorare.

  5. 175
    Trader -

    Ovvio che ogni lavoro richieda competenze professionali. Ma le competenze professionali necessarie possono essere complesse o meno e si può essere in grado di acquisirle o meno, in base a vari fattori, carattere, attitudini, ma a volte anche intelligenza. Servono competenze anche per tagliare il prosciutto al banco della gastronomia, ma si acquisiscono facilmente rispetto a professioni più complesse.
    Anche per fare la prosti ci vuole qualche competenza, ma meno intelligenza rispetto ad un ingegnere. Ci vuole più intelligenza per laurearsi in architettura e progettare un palazzo di dieci piani che per pubblicare un annuncio su internet, rifiutare i clienti che puzzano ed essere riservati sulla propria professione di sex worker. Se ti gestisce qualcuno, non occorre nemmeno quelle competenze, basta sapersi sdraiare sul letto.

    L’ intelligenza non centra con l’essere anaffettivi, si, appunto, per questo ho detto che per gestire attività criminali occorrono anaffettività e cattiveria, più che intelligenza.

  6. 176
    Trader -

    Non credo che un capo sia necessariamente più intelligente di un sottoposto, anzi, credo che in certi casi l’attività lavorativa è più difficile per il sottoposto che fa, piuttosto dell’imprenditore che ordina di fare.

    Insomma, intendevo che per fare la prostituta o commissionare delitti occorra un livello di intelligenza minore di un ingegnere che ha studiato e applica l’analisi matematica per il suo lavoro. Certo, la prostituta deve saper usare il telefonino per rispondere ai clienti, ma usare programmi di calcolo e di grafica comporta un altro livello di difficoltà.
    E’ vero che anche per fare la cassiera al supermercato bisogna saper battere gli scontrini ma per imparare a usare la cassa basta poco, non occorre essere degli scienziati.

  7. 177
    Trader -

    Ha ragione Golem nel commento 161.
    Suzanne avrebbe affermato che la mancanza della laurea preclude uno sbocco lavorativo discreto. Non credo proprio che Suzanne abbia mai detto questo.
    Poi apri una parentesi fuori tema sulla presunta maggiore qualità della formazione sul web rispetto ai media ufficiali, confondendo peraltro formazione con informazione.
    Prosegui sostenendo che esistono uomini d’affari non laureati. Che novità. Banale. Ma mediamente quanti con la terza media hanno un lavoro retribuito meglio, di maggior qualità e più soddisfacente di un laureato in facoltà come ingegneria o medicina? Bill Gates non ha finito l’università, ma quanti Bill Gates ci sono? Esistono più manovali alla catena di montaggio che si spezzano la schiena per millecinquecento Euro al mese che Bill Gates. Sopra di loro i periti e sopra i periti gli ingegneri. Si, quelli con la laurea, quel pezzo di carta che lavorativamente parlando definisci inutile.
    Poi affermi che

  8. 178
    Trader -

    aver fatto lavori umili e quant’altro ha lo stesso valore di una laurea. Cioè, cosa intendi? Un valore morale? Certo, tutti i lavori sono dignitosi, e allora? Un valore per la crescita personale? Ovvio, mica solo studiare ti eleva personalmente, e allora?
    Oppure ha valore per migliorare la propria vita lavorativa? Boh, torno a chiedermi quanti Bill Gates ci sono rispetto a quanti onesti e volenterosi manovali che nonostante ciò restano manovali tutta la vita.

    “Gli imprenditori italiani che si lamentano di non trovare dipendenti, è perché non trovano laureati da pagare 1000 euro al mese”
    Le aziende non trovano nemmeno ingegneri, o comunque tecnici diplomati e personale qualificato, oltre a non trovare operai. Quindi questo non dimostra che una laurea in ingegneria sia inutile. Si può fare l’operaio anche con la laurea, ma non si può fare l’ingegnere senza laurea.
    Per la tua esperienza lavorativa, la laurea non era indispensabile. Vabbè, hai fatto la cameriera

  9. 179
    Ana Maria -

    @Trader
    Qui in UK chiamano Engineer operai qualificati/specializzati che hanno fatto corsi professionali, pero’ e’ ingegnere nel senso tarocco della parola. Chiamano Electrical Engineer mio cognato che ha una qualifica di 4-5 livello di elettricista.

  10. 180
    Trader -

    Secondo MG la laurea ha il suo valore, ma si può ovviare alla sua mancanza compensando in altri modi. Se ne può fare a meno per farsi una cultura e per avere uno sbocco lavorativo di qualità. Sul fatto di farsi una cultura, bisogna specificare cosa si intende per cultura. Uno studente di matematica che non va a teatro, non legge un libro che non sia di analisi numerica, non ha altri interessi, saprà tutto di matematica, ma si può definire colto? Colto in matematica, ma non colto in generale. Va bene lo stesso o gli assegniamo un livello di cultura inferiore ad un diplomato a cui piacciono la Traviata e le poesie di Carducci?
    Vabbè, ma cosa vogliamo dimostrare con queste masturbazioni mentali? Che MG è colta come un laureato, anzi, è colta come Suzanne, nonostante non abbia frequentato l’uni. Vuole dimostrare che non le manca niente rispetto a Suzanne. Mi sembra che il problema sia questo, che dite? Il problema di MG è Suzanne, non la laurea. Ma Suzanne non le fa pesare il fatto di…

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