Trovi il testo della lettera a pagina 1.
Lettera pubblicata il 17 Novembre 2024. L'autore ha condiviso 18 testi sul nostro sito. Per esplorarli, visita la sua pagina autore maria grazia.
Pagine: « Prec. 1 … 15 16 17 18 19 … 21 Succ. »
Pagine: « Prec. 1 … 15 16 17 18 19 … 21 Succ. »
Max 2 commenti per lettera alla volta. Max 3 links per commento.
Se non vedi i tuoi ultimi commenti leggi qui.
MG, con tutto il rispetto, ma non puoi arrivare tu e mettere in discussione un’istituzione millenaria come l’Università. E poi sì, sono un tarello in informatica, ma perchè non mi attrae, e non mi ci sono mai impegnato per capirla. Uso questi mezzi in modo elementare, ma se avrai seguito Montalbano ricorderai l’esperto informatico della nota serie tv: era Catarella, e con uno come lui mi sembra chiaro il messaggio di Camilleri riguardo quel dettaglio che mi rimproveri. Eppure, malgrado la mia ignoranza l’ho risolto, quindi che esempio è il tuo scusa, cosa dimostrerebbe? Se adesso ti dicessi di calcolare un banale solaio 4×5 cosa mi risponderesti?
Tu MG fai una questione personale di tutto, e devo dire che quel tuo insistere su certi argomenti fa notare un certo problema al riguardo. Hai le tue capacità, lo sai, a che ti serve portare avanti una crociata antilaurea in quel modo, perchè per come lo fai SEMBRA emergere più il disagio di non averla che altro. A me non frega niente di sapere il titolo di studio di chicchessia, mi interessa quello che ha da dire e come lo dice.
Non è una banale differenza economica, bensí di crescita personale e di capacità interpersonali. L’università è una immensa risorsa esperienziale in ogni ambito dell’esistenza, non solo culturale, se sfruttata nel giusto modo. Mi sembra anche banale ripeterlo omestamente.
MG:”si può benissimo studiare e quindi allenare la mente, senza frequentare gli atenei.”
Teoricamente si, ma difficilmente qualcuno si è mai messo a studiare quattro-cinque libri universitari per saperli ripetere in una volta.
Questo sforzo di preparazione ad un esame allena il cervello. Chi si è mai divorato testi interi di formule matematiche per conto proprio? Chi si è mai preso la briga di scrivere un libro, non un romanzo, ma una tesi universitaria? Inoltre si assorbe cultura stando nell’ambiente universitario, ci si confronta con persone e professori.
Si può entrare nelle aule dell’uni e assistere alle lezioni senza essere iscritti, ma chi lo ha mai fatto?
MG crede che imparare a suonare la chitarra o a fare il 730 sia come conseguire una laurea.
MG: “in tanti casi del titolo di laurea se ne potrebbe tranquillamente fare a meno.”
No, sta accadendo il contrario. Vengono richiesti sempre più titoli di studio per accedere alle professioni. Non si può più esercitare professioni come il consulente del lavoro, il commercialista, ecc.
Per accedere a vari concorsi per cui bastava il diploma, oggi è richiesta la laurea, o comunque avere la laurea fa punteggio.
È ovvio che si può vivere senza laurea. Se è per questo si può vivere anche senza una gamba. Ma questo non significa che la laurea sia inutile, qualcosa di neutro, acqua.
MG ne fa un vile discorso economico? La laurea come mero investimento, per avere uno sbocco lavorativo maggiormente remunerato? Per quanto riguarda il ritorno economico, anche in questo caso ci sono mestieri ben retribuiti che non richiedono il titolo, ma in un lavoro bisogna vedere anche altre condizioni, oltre allo stipendio. Un lavoro puo essere o non essere pulito, dove si lavora con il pensiero, affascinante, prestigioso, pericoloso, ecc.
Un mercenario forse guadagna come un laureato che sta al sicuro dietro una scrivania, certo.
“…Si può entrare nelle aule dell’uni e assistere alle lezioni senza essere iscritti”
Bè, Trad, io ho seguito “Storia dell’Arte” del professor Flavio Caroli che ero già laureato e pure cultore della materia per il Laboratorio di Progettazione Urbanistica.
Ricordo che una ragazza che seguiva quel corso mi riconobbe in quanto ero appunto assistente, e si sorprese di quella mia presenza, ma le spiegai che quel corso, che non avevo potuto seguire durante la frequenza “regolare”, era cosi affascinante che se Caroli avesse voluto far pagare il biglietto lo avrei pagato volentieri.
In una città come Milano ci sarebbero, e ci sono, decine di opportunità come quelle, e pure gratuite, per trascorrere un’ora di puro piacere.
Uscivo dal lavoro alle 16 e 30, 20 minuti di metro, e alle 17 ero seduto al Poli per la lezione, una volta a settimana sino alle 18. Alle 18 e 30 ero a casa dopo una lezione gratuita e incredibilmente arricchente tenuta da uno come Caroli. Si fa, basta volerle le cose.
Golem, nell’ esprimere apprezzamento verso una persona tu guardi a una sola cosa: che ti dia ragione su tutto. Se così non è, cerchi sistematicamente di distruggere l’ altro ridicolizzandolo. Evidentemente sei tu ad avere un disagio. Si possono avere idee diverse, si può non concordare su alcune cose. Ma le insinuazioni non le accetto, è qualcosa di meschino, e non vuol dire farne una questione personale. Io sono sicura dei miei mezzi ( pochi o tanti che siano ). Tutto il resto sono banali tentativi di destabilizzarmi ma è tempo sprecato.
Io non sto screditando l’ Università, sto solo riportando quello che osservo tutti i giorni tra molti laureati, per quanto dovrò ancora ripeterlo? Può darsi che molti di loro abbiano sfruttato male questa opportunità, non lo so. So solo che la maggior parte di loro non ha chissà quale superiorità mentale e strutturale, almeno da quello che dimostra.
Il fatto che per “respirare cultura” bisogna a tutti i costi frequentare gli atenei e dare un esame universitario è un’ emerita puttanata e lo sapete pure voi.
Trader non ne facevo un discorso puramente economico. Comunque anche fare tanti soldi richiede una dose elevata di intelligenza. E’ chiaro che chi ci riesce ne è provvisto, a prescindere dal suo grado di istruzione. Ovviamente non sto parlando di attività illecite o cose del genere. E’ un fatto comunque che i più grandi malavitosi avessero un’ intelligenza superiore, che hanno purtroppo usato nel modo sbagliato.
Golem, anch’io assistetti a qualche lezione delle materie della mia futura moglie anni fa (lei non ha fatto economia), quando eravamo iscritti. Ma erano, come dici tu, ore di puro piacere, passate disinvoltamente senza l’impegno di dovere prendere appunti, capire perfettamente, al fine di prepararsi all’esame.
Seguire una lezione universitaria o leggere un libro per diletto è diverso dal farlo per prepararsi ad un esame. Allenarsi per giocare a calcetto con gli amici è diverso dall’allenarsi come chi gioca in serie A. Chi gioca a calcetto non ha il livello di un calciatore professionista, altrimenti andremmo tutti a giocare in serie A.
MG, nessuno ha mai detto che per “respirare cultura” bisogna a tutti i costi frequentare gli atenei e dare un esame universitario, ma è ovvio che essere in un certo di giro ti dà determinate conoscenze, in questo caso cultura.
Neanch’io ne ho fatto un discorso meramente economico.