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Laurea. Serve o non serve?

di maria grazia
Trovi il testo della lettera a pagina 1.
Lettera pubblicata il 17 Novembre 2024. L'autore ha condiviso 18 testi sul nostro sito. Per esplorarli, visita la sua pagina autore .
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202 commenti

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  1. 151
    Trader -

    MG: “Trader, mai detto di essere un’esperta di economia e nemmeno mi interessa esserlo. Ma una cosa è certa: di sicuro ne so più di te.”

    MG, non lo hai mai detto, ma credi di esserlo.
    “…di sicuro ne so più di te”.
    Caspita MG, certe volte ti esprimi in maniera così puerile da essere imbarazzante, sembri una bambina dell’asilo.
    Vuoi sapere come ti rispondo? Così:
    “E invece no, io ne so più di te. Io, hai capito? Gne, gne, gne!”

  2. 152
    Agostino -

    Come dice la Comi: Se siete brutte vi serve la laurea, non troverete mai un uomo di valore che vi mantiene

  3. 153
    maria grazia -

    La Comi non ci crede neanche lei alle cose che dice. E’ evidente che cerca solo visibilità.

    Dipendere da qualcun altro è la cosa più idiota che una persona possa fare, a prescindere da chi è questo altro.

    Resta la domanda di fondo. Per mantenersi è necessaria una laurea? La mia risposta è: Si, se vivi in un paese di idioti.

  4. 154
    Trader -

    Propongo una domanda simile, per far capire che il discorso di questa lettera è insensato.
    Intelligenza: serve o non serve? Per mantenersi è necessario essere intelligenti?Evidentemente no, visto che ci sono tanti stupidi al mondo, che bene o male vivono. Tuttavia preferisco essere intelligente, piuttosto che stupido.

    E faccio notare un’altra cosa. Nella lettera si dice che ad alcuni laureati manca una visione, ecc. La visione manca anche a molte persone che non hanno studiato; ce l’hanno anche molti laureati. Allora chi ha una marcia in più tra una persona che ha solo una visione e una persona che ha una visione e anche una laurea? E tra una persona che non ha niente e una che ha la laurea, ma non la visione? E una che non ha niente e un laureato con visione?

  5. 155
    Golem -

    La laurea per chi ha i mezzi per saperla usare è uno strumento in più, e comunque in linea di massima dà una dotazione normalmente superiore rispetto a chi non la ha, anche nel momento in cui cerchi un lavoro. Questo tutto in teoria ovviamente, con esempi contraddittori sia da un lato che dall’altro.
    Io avevo una specie di “superiore” che per la sua insipienza avevo soprannominato “l’ingegnere orale”, nel senso che lo era solo a parole per quanto fosse incapace di fare il proprio lavoro, al quale col mio noto carattere non riparmiavo umilianti figure quando le meritava scaricando le sue responsabilità su di me. Poi c’è gente come Mies van de Rhoe, (“Less is more” era il suo motto) un immenso architetto de facto, che proveniva da scuole professionali ma che ha lasciato un segno nella Storia dell’Architettura.
    Insomma, sì può trovare tutto e il contrario di tutto, per quanto mi riguarda la laurea mi ha dato moltissimo, e certo non sarei quello che sono oggi se non avessi fatto l’università.

  6. 156
    sherazade -

    In merito al valore della laurea, per me vale il concetto che tale percorso di studi apporti qualcosa in più soprattutto a chi sa oppure ha occasioni di farlo fruttare in ambito sociale.

    Ovvio che da sola non significa granché. Ho conosciuto molti laureati con migliori stipendi ma con capacità operative di parecchio inferiori ad altri con livelli di studi meno elevati.

    È scontata la linea generale che è preferibile averla, anche per l’addestramento mentale che comporta ottenerla.

    La differenza sta spesso non solo nell’intelligenza ma anche nel temperamento di chi può metterla a frutto, nonché nel tipo di preparazione che ha permesso di raggiungerla. Di scarso valore se più che altro mnemonica o se favorita da supporti scorretti.

    L’emergere senza adeguati studi rappresenta l’eccezione, che talvolta brilla di luce prestigiosa, come nel caso di Einstein, Edison e altri… Ma anche persone meno dotate, prive di laurea, possono raggiungere ottimi risultati in ambito economico.

  7. 157
    Golem -

    Come si fa a sapere quanto serva e cosa apporta una laurea se non la si é conseguita? È ovvio che anche non laureati possono raggiungere vette economiche elevate, ma un percorso guidato e testato in modo autorevole, oltre a fornire un evidente bagaglio cognitivo, fornisce un metodo di studio e affina la capacità critica, che chi non ha avuto “correzioni” didattiche raramente potrà acquisire per ovvi motivi di autoreferenzialitá. A meno che non sia un Leonardo da Vinci, che al momento non si intrave in circolazione.
    Per la verità Einstein si laureò prima al Politecnico di Zurigo, e nel 1906 conseguì un dottorato in Fisica all’Università di Zurigo. Proprio autodidatta non era.

  8. 158
    maria grazia -

    Lo dico per la miliardesima volta: si può benissimo studiare e quindi allenare la mente, senza frequentare gli atenei. Per quanto riguarda l’ utilità della laurea nei contesti lavorativi, mi sembra che ormai si sia ampiamente dimostrato che in tanti casi del titolo di laurea se ne potrebbe tranquillamente fare a meno.

    Golem, se è per questo nemmeno io vedo delle grandi menti tra i laureati che ci sono qui. Vedo solo gente ottusa ed egoriferita, incapace di argomentare in maniera logica. E.. scusa… ma su questa decantata capacità critica di cui parli avrei tanto da dire… Se queste sono le punte di diamante dell’ accademia italiana siamo messi maluccio.
    Comunque dare un giudizio rispetto a quello che si osserva qui è riduttivo, perché nessuno di noi può sapere come altri utenti passano le loro giornate e cosa realizzano o non realizzano nella vita. Quindi le insinuazioni sono del tutto fuori luogo.

  9. 159
    maria grazia -

    Ti faccio anche notare che io – non laureata – ho capito subito come si trovavano gli ultimi commenti quando c’è stato il famoso assestamento del forum. Tu invece, scusami, ma non ci avevi capito una cippa, malgrado i tuoi pomposi titoli. Evito di dilungarmi parlando di tutte le mie competenze tecnico-informatiche, o del fatto che ho imparato a comporre musica in tempi record, o del fatto che – da sola – sto preparando un procedimento in autotutela per ragioni fiscali. E di tante, tante altre cose. Eh… ma non ho capacità cognitive!..

  10. 160
    sherazade -

    Per Golem

    Grazie per l’opportuna correzione all’errato accenno alla preparazione scolastica di Einstein. Freudianamente, la mia memoria era rimasta ancorata al ricordo di quanto, da bambino, fosse insofferente al rigido ambiente di una scuola elementare tedesca.

    Hai ragione anche nell’affermare che non basta aver osservato per più di 20 anni le prestazioni di un centinaio di ricercatori, tutti dirigenti e tutti laureati, per capire in cosa consiste in concreto la differenza fra chi ha seguito studi universitari e chi, come me, si è fermato molto prima…

    Pur non essendo essenziale, utile, sempre, avere qualcosa in più nel proprio bagaglio di conoscenze e di esperienze!

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