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Lettera pubblicata il 8 Gennaio 2009. L'autore, gioda74, ha condiviso solo questo testo sul nostro sito.
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il problema è…(dai commenti che leggo)che forse si è xso di vista la domanda iniziale, vale a dire cosa fare,che tipo di curriculae presentare in seguito alla conseguita pseudolaurea accademica…possibile che dopo anni di sacrifici,ed il conseguimento di un titolo, l’accademia di Belle Arti (x me di Roma) riesca a nn dare una sola possibilità ai giovani senza troppe risorse economiche o eccellenti (probabilmente) in doti creative (nn x questo,nn capaci)o nn dotati di lecchinaggio nei confronti degli assistenti… di riuscire ad inserirsi come figure professionali che nn x forza sia il settore dell’insegnamento???? grazie
posso confermare, da diplomato II livello che l’accademia non serve a niente!!!! ha sbocchi occupazionali zero assoluto, è una enorme perdita di tempo e di denaro! non seguite questa scelta di studi sbagliatissima, se vi piace l’arte e volete essere artisti, lo potete fare benissimamente al di fuori dell’ambito accademico, anzi i più grandi artisti cn l’accademia non hanno avuto niente a che fare (basti pensare ad artisti come Alberto Burri, che era medico), apprendere l’arte del dipingere lo si può fare benissimo andando in edicola e seguire i corsi di fabbri editori. gli unici sbocchi potrebbero essere in ambito scolastico? nemmeno minimamente paragonabili a quelli delle lauree. con il diploma dell’accademia si può a stento insegnare nei licei, o nelle accademie stesse (circolo speculare) nessuna materia artistica si insegna in altre scuole superiori, mentre un qualsiasi laureato, o in lettere o facoltà scientifiche o qualsivoglia laurea, ha sbocchi maggiori (se si pensa ad esempio materie come storia, letteratura, scienze, ecc. si insegnano in tutte le scuole superiori e università, nel nostro ambito è negato anche l’insegnamento di storia dell’arte III fascia, cosa che può fare benissimo un laureato in lettere o in architettura), posso confermare da “disoccuparo perenne” che chiunque diplomato dell’accademia va spesso in contro a fallimenti e disprezzo sia da parte della sociatà, sia da parte dello stato stesso, il quale ancora oggi non riconosce questa scuola un titolo universitario.
@sal
Mi dispiace che tu non sia riuscito a trovare occupazione, ma l’accademia, come le università, ti lascia un livello di istruzione molto alto. Io sto preparando la tesi ma ho già in progetto un lavoro molto buono. Altri miei colleghi, sono già occupati e hanno studiato per lavorare e produrre in modo più professionale. Come in tutti i corsi di studio, senza voglia di fare, non si va da nessuna parte.
Io ti parlo da graphic designer, pittura non so che difficoltà possa avere nel mondo del lavoro. In bocca al lupo comunque per tutto
Ottimo!!
Ciao Dario, meno male un commento positivo! Io sono laureata, (x me è una laurea a tutti gli effetti..poichè non ha nulla di diverso da qualsiasi altra facoltà..e mi auguro al piu presto venga resa tale senza le mistificazioni attuali) in Decorazione a Roma..vorrei chiederti dove ti sei specializzato in graphic design..saluti!!
@cris
Ciao, il mio primo commento è quello di dadi, il numero 56, nel rispondere subito, mi sono dimenticato di riutilizzare lo stesso nome. Comunque sono sempre io 😉
“…Detto questo la mia accademia è equipollente al titolo di Laurea triennale +2 se uno vuole continuare con la specialistica. 180 crediti finali con sviluppo di Tesi.”
HO capito, quindi non è un’accademia pubblica…beh sicuramente hai fatto uno scelta che risulrata valida come spendibilità nel mondo del lavoro..Di che lavoro ti occcupi ora? e la retta era molto alta?Ti faccio queste domande sperano di non risultare iniscreta, ma ho finito l accaemia e sto cercando di orientarmi ..a me piaceva anche molto Architettura, ma l accademia è bella…
@cris
Non è completamente pubblica, quando mi sono iscritto pagavo 3000euro all’anno (adesso 4100) contro i 1850 delle università di Pisa. Il prezzo è alto, però tutti i soldi ti ritornano in servizi, bagni nuovi e ultra puliti, se si rompe una sedia il giorno dopo è nuova, internet gratis, computer mac sia fissi che portatili a disposizione degli alunni per tutto il periodo accademico (da usare solo in aula ovviamente) ecc… A pisa invece, oltre ai bagni osceni manco le fotocopie ti passavano… di quei 1800 euro ci pagavi giusto il corso, se eri fortunato a trovare disponibile il prof per la lezione. (ingegneria meglio di medicina in quanto ad organizzazione).
Per risponderti alla seconda tua domanda, è in fase di progetto ma mi sto affiancando ad un programmatore per fare web design (io mi occupo di grafica e lui di tutta la programmazione). Ho in progetto altre cose che non posso dire, ma molto promettenti eheheh.
Per chiudere ti dico che le università e le accademie le fanno i docenti e, quelli che ho trovato, sono laureati, giovani e non, con la giusta esperienza, una grande voglia di insegnare e tanta passione! Io mi sono trovato bene e non rimpiango di aver lasciato le due facoltà di Pisa, anche se prima ero molto titubante 🙂
Dimenticavo, a differenza sempre delle facoltà che ho seguito a Pisa, nella mia accademia creano delle classi di massimo una 30ina di persone (sembra di tornare alle superiori). La complicità che si crea tra studenti è unica, il prof ti conosce per nome, intervieni costantemente durante le lezioni, c’è molta conversazione e coinvolgimento. Alcuni lavori di gruppo che ti aiutano a crescere per lavorare in team. Sembrano stupidaggini ma invece è importantissimo creare questo senso di unione tra docente e alunno e tra alunni. La segreteria è sempre disponibile, c’è pure su facebook, dove ti avverte di tutte le news più importanti all’interno dell’accademia. Tengono disponibile anche un foglio da compilare, sempre in segreteria, sulle migliorie da apportare o eventuali disagi che si possono creare. Ci sono stati degli eventi spiacevoli, una docente che pretendeva più del programma stabilito… la segreteria, dopo aver verificato il fatto, la docente non insegna più. L’hanno sostituita con un’altra. E’ qua che vedo la serietà
Ho capito..beh si quando è ben organizzata c è sempre piu profitto..A Roma anche ci sono professori in gamba , altri meno..ma io ho scelto i corsi dove c erano i migliori..quello che mi è mancato è stato l uso del pc sicuramente…ma ho visto che ora si sono adeguati attivando corsi appositi..Sei soddisfatto tu del compenso per il lavoro che svolgi?
@Bruno, sono Bruno P. 🙂
Da quel che ho capito noi due abbiamo avuto la fortuna di finire in quel periodo dove le accademie sono state riformate prima ancora di una ennesima riforma che le ha poi portate a triennio.
Da qualche parte ho il documento ufficiale rilasciato dalla segreteria e firmato da Bordoni.
Io dopo il master e un anno e mezzo di BS in Design Multimedia e Comunicazione (architettura, una bufala) ormai ho tanti di quei crediti che me li convertissero in capelli sembrerei Beyonce.
E’ proprio vero che siamo “mosche bianche”, se penso che sia all’inizio del master (quello di Ingegneria con l’Elisa) che all’inizio del BS sono ripartiti a spiegare cos’è un PIXEL e la differenza fra vettoriale e Bitmap…Fortuna che si chiama “specialistica”… al triennio gli insegnano che la terra è tonda???
Se solo penso a tutte le ore passate ad acquisire, montare e renderizzare i video con un Pentium! X-D
Per la cronaca, almeno nel caso mio e di Bruno B. , abbiamo avuto anche professori universitare (Tommaso Tozzi) e dello IED (Antonio Glessi) ed ora devo dare un esame al BS di Architettura con la prof. Ketty Di Tardo che da un anno insegna anche a Carrara.
Se i professori sono gli stessi e le strutture addirittura migliori, giudicate da soli quale può essere il risultato… 😀