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Lettera pubblicata il 8 Gennaio 2009. L'autore, gioda74, ha condiviso solo questo testo sul nostro sito.
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Cosimo, molti corsi di grafica si fanno anche presso la facoltà di architettura
Consiglio di farla iscrivere presso la facoltà di architettura, spendete soldi per una laurea almeno, come titolo è decisamente più spendibile, mal che vada potrebbe svolgere professioni affini, perché riconosciuta come facoltà
NUOVO ORDINAMENTO equipollente a L-3 + LM-89 ( oppure LM-65 o LM-12 dipende dal biennio )
ricapitolando i trienni sono triennali DAMS e i bienni sono magistrali in Storia dell’arte oppure DAMS oppure Disegno Industriale.
Riguardo alle magistrale il discorso vale per il ciclo 3+2 completo perché è abbstanza difficoltosa la conversione dei CFA in CFU che scoraggia il passaggio di chi ha una triennale ABA verso l’Universita e viceversa.
Dal punto di vista legale il passaggio è fattibile ma tutto è a discrezione della Università accettante che non può negare l’equipollenza a L-3 ma che potrebbe applicare il massimo di debiti (60 CFU su un corso LM-65 o LM89) e non di più perché sarebbe una implicita non accettazione del valore legale della L-3 ABA.
Riguardo i corsi magistrali diversi da LM-65 e LM89 i debiti potrebbero superare 60 CFU rendendo di fatto impossibile l’accesso… e poi c’è sempre l’esame di ammissione al biennio che potrebbe tagliarti fuori anche su una LM65!
MA laurea o non laurea, quali sarebbero gli sbocchi lavorativi di un diplomato in accademia? Quali sarebbero le sue competenze? La maggior parte di chi fa pittura in accademia non ha la capacità neanche di lavorare come illustratore o semplice disegnatore (un qualsiasi coreano è più bravo…)
scultura? Un marmista ad esempio prenderebbe prima un rumeno muratore, abile manualmente, di un laureato in accademia. I modellatori abili (quasi tutti americani, il che è paradossale…) lavorano quasi esclusivamente nel cinema, gaming ecc…la maggior parte però sono 3D che di certo non si impara in accademia.
Grafica, animazione, e tutto ciò che Cè di digitale idem, non si fa in accademia o almeno non a un livello tale da poterci lavorare.
I tradizionali mestieri d arte come l Orefice, incisore, marmista, tornitore, sarto ecc…sono figure professionali che hanno un gran capacità tecnica che non si impara con un workshop o un paio di giorni di lezione a settimana, ma con anni di lavoro di “bottega”.
Restauro? Oltre ad una formazione storica (più che artistica) un restaurator ha anche una formazione scientifica e non credo in accademia si studi chimica, fisica e biologia. Cosa che fanno invece nelle scuole d alta formazione.
Quindi dal momento che chi sa fare fa e chi non sa fare insegna, la massima ambizione che può avere un Laureato in accademia è quella di fare il prof di storia Dell arte (il più sfigato dopo ed fisica…) oppure continuare a leccar cuxxxi e far salotto in accademia nella speranza di svoltare qualcosa…
persi ormai i saperi tradizionali e lo spirito di bottega, le accademie dovrebbero almeno adeguare la proposta formativa alle esigenze REALI del mondo del lavoro.
Caro Skvm, devi sapere che nemmeno il professore di storia dell’arte può fare il diplomato in accademia, la classe di concorso a061 ossia storia dell’arte propriamente detta, che adesso ha un altro codice come tutte le classi di concorso, si può insegnare solo avendo una laurea magistrale conseguita presso un dipartimento di lettere e beni culturali, o una laurea in architettura. Il diplomato all’accademia potrebbe insegnare al massimo disegno e storia dell’arte, e arte e immagine alle medie. Rispettivamente classi di concorso a025, a028, che non sono assolutamente materie storico letterarie come la storia dell’arte propriamente detta… per farti un esempio: i critici d’arte o storici dell’arte come Bonito Oliva, Sgarbi, Philipe Daverio, Zeri, ecc. Nessuno di loro è diplomato in accademia. ….
Probabilmente reb meglio che Gaetano tornasse ,invece di dare pareri,a fare le elementari dal momento che non conosce la differenza tra il verbo avere e gli elementi per il calcolo del tempo Maurizio Grosseto
Salve vorrei un chiarimento cortesemente sulla mia posizione.
Mi sono diplomata all’Accademia belle arti nel 1996 frequentando per 4 anni , sucessivamente ho frequentato un anno integrativo , posso considerarmi laureata ? Grazie
Salve io sono in possesso del diploma di arte orafa e della laurea triennale in scenografia conseguita nel 2007 appena attuata la laurea all’accademia di belle arti …mi chiedo : Posso insegnare??? Se si con quale codice meccanografico ed a quali scuole posso accedere? Posso inoltre posso partecipare ai concorsi docenti regionali dove chiede abilitazione all’insegnamento? Grazie
Skvm certo, sarebbe come dire che dal momento in cui ci sono i muratori che lavorano in cantiere la figura professionale dell’architetto e dell’ingegnere non serve a niente. La grafica non è solo disegnare al computer, quello è solo uno strumento da utilizzare alla fine di uno studio che c’è a monte. Tuo malgrado, le accademie d’arte sono riconosciute dal MIUR e rilasciano il diploma di primo livello nella triennale e magistrale con l’integrazione di altri due anni accademici. Vai sul sito del MIUR e verifica con i tuoi occhi, altrimenti è inutile stare a discutere se le cose non si sanno.
“L’accademia d’arte presenta corsi accademici già strutturati, sul percorso 3 + 2 (nuovo ordinamento), offrendo la possibilità di conseguire diplomi accademici di 1° e 2° livello (equipollenti a laurea breve e laurea di specializzazione) in cinque indirizzi: Fotografia, Graphic Design & Multimedia, Arti Visive-Pittura, Design e Design-Fashion.”
link—> http://www.afam.miur.it/argomenti/istituzioni/accademie-di-belle-arti-legalmente-riconosciute.aspx
Buonaserata
Salve, solo un chiarimento. Ma una volta completati gli studi in accademia delle belle arti si esce con il titolo di dottore? O come qualcuno mi ha detto :diplomato in arte. Grazie a chiunque mi voglia rispondere
riguardo alla equiparazione e all’quipollenza…
equiparato solo il previgente ordinamento (sanato con la 508 ).
per gli attuali ordinamenti si parla di equipollenza con il solo FINE ESCLUSIVO dei concorsi pubblici come dipendente pubblico.
il previgente oltre ad essere equiparato è anche equipollente ( entrambi )
mi preme fare chiarezza tra equiparazione ed equipollenza.
equiparato significa che per la legge è UGUALE ad una diploma di laurea universitario e dunque laurea.
equipollente significa che non è uguale ma può essere usato solo in certi casi ( fine esclusivo ) al posto di una laurea pur non essendo una laurea vera e propria.
in particolare con il previgente ordinamento
A)insegnamento in 3 fascia
B)concorsi pubblico impiego (L3 e a breve LM 89 o LM 65 perché stanno tardando con il decreto)
C)proseguimento studi in università.
D) albi professionali ( per ora pare ci sia solo pertiti industriali laureati sezione fotografi e grafici)
E) titolo di dottore magistrale ( perché c’è equiparazione in tutti gli ambiti di utilizzo)
I nuovi ordinamenti invece c’è il fine esclusivo (equipollenza parziale) e non c’è l’equiparazione perciò non sono utilizzabili per le voci D e E (C qualche problema) anche se ci sono delle interpretazioni per le quali alcuni bienni specialistici nuovi, essendo i diretti sostituti del previgente ordinamento,potrebbero essere valutati allo stesso modo.
es. arti visive e scenografia sono sostituti dei corsi previgenti.