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Lettera pubblicata il 8 Gennaio 2009. L'autore, gioda74, ha condiviso solo questo testo sul nostro sito.
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È proprio la scarsa attenzione all’Arte che fa si che L’Italia abbia degli ignoranti che la governano e che hanno consentito che si sia seduti sul più grande giacimento di ricchezza che nessuna Cina, Germania Stati Uniti o qualunque altro paese al mondo potrà mai imitare, ma che nessuno è riuscito a valorizzare: la nostra Storia. Altro che chiudere o depurare le Accademie. Bisognerebbe chiudere o depurare tutta la sottocultura che ci viene propinata da certa TV e migliorare la qualità degli insegnanti e degli insegnamenti, invece di osservare politici come Razzi, Scilipoti che chiamano l’Afghanistan, “Affaghistan”, o che giudicano Pompei un cumulo di vecchi sassi come Zaia. Solo investendo nella vera cultura una nazione progredisce e sarà competitiva su tutti i fronti. In caso contrario si osserverà un inesorabile degrado, come quello che vediamo in Italia.
L’Italia vive di scalette sociali e discriminazioni di mancanza unità nazionale…. il problema delle accademie sta sullo stesso piano di altre problematiche sociali. Come ad esempio chi è nato a Napoli e a Caserta non viene considerato italiano, o come altri cittadini italiani…, così chi e diplomato in accademia non viene considerato laureato….
Qualcuno, che ne capisce davvero, potrebbe quindi fare il punto della situazione e spiegare a noi tutti in poche righe che cosa sia possibile “fare” col diploma accademico (sia triennio che biennio) a livello lavorativo?
Qui in Italia un’emerita mazza, se vai all’estero ti leccano i piedi. Se ti vuoi buttare sull’insegnamento io lo sconsiglio ma non solo per questo tipo di laurea ma per tutte, la situazione al momento non è delle migliori, se vuoi farlo per passione, perché tanto fare altro che non ti piace ti fa solo perdere tempo e denaro, falla ma metti in conto che non ci lavori anche se è equiparata a tutti gli effetti come una laurea. In Italia con i titoli di studio non ci mangi, all’estero si.
Veramente di lavori qualsiasi ne puoi fare quanti ne vuoi, dato che sas non ci sta tanto con la testa non dargli retta.
La riforma universitaria è stata un’ennesima presa in giro per le accademie, i conservatori e altri istituti, considerati di livello universitario, ma che continuano a rilasciare, alla fine degli studi, diplomi, invece di lauree. I diplomi ce l’abbiamo già, per iscriverci alla accademie e ai conservatori. Parificazioni, equiparazioni… servono solo a creare ulteriore confusione. Ci mancava solo la postilla della ministra Moratti (i diplomi conseguiti prima del 1994 sono equiparati alla laurea triennale, i diplomi conseguiti dopo il 1994 sono equiparati alla laurea magistrale). Vogliamo la laurea alla fine degli studi accademici, punto e basta. Il resto, sono solo chiacchiere, buffonate, furberie… Poi, cosa ci farai con la laurea, è un problema di capacità personale, individuale, ma la soddisfazione di avere conseguito una laurea e non un diploma, non ha prezzo.
Salve, vorrei sapere maggiori informazioni sulla mia laurea quinquennale (3+2) in pittura se posso avere opportunità lavorative all’estero, tipo Londra!
La tua non è un laurea quinquennale, ma sono due lauree, una di tre anni e l’altra di due anni.
si ok… ma che aspettative di lavoro potrei avere in Italia e all’estero?
la laurea in belle arti è riconosciuta equipollente
quanto al discorso lavorativo dovrebbe essere scontato che chi si laurea in un’accademia di belle arti non aspiri a fare un lavoro da impiegato alle poste o l’operaio