Salve! Mi domando a distanza di alcuni anni cosa posso mai fare con una laurea, che non e’ ritenuta neanche tale, nel contesto del lavoro. Per anni ho cercato di darmi una risposta ma non ho avuto risultati notevoli….. per necessita’ ho fatto tanti lavori, solo per soldi, ma avrei voluto continuare la mia passione che solo un foglio di carta, rilasciato dall’accademia di belle arti, mi ricorda che ho!
Perche’ dopo tanti studi ed esami non possiamo avere il diritto di rientrare nella categoria dei LAUREATI…….. anche noi abbiamo studiato come tanti altri, anche noi abbiamo preparato una tesi…………
Vorrei tanto avere delle risposte……… quali lavori possiamo svolgere con questo diploma-laurea???? Grazie.
Laurea in accademia di belle arti… il suo valore?
di
gioda74
Lettera pubblicata il 8 Gennaio 2009. L'autore, gioda74, ha condiviso solo questo testo sul nostro sito.
La lettera ha ricevuto finora 220 commenti
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Dunque è una laurea riconosciuta per legge a tutti gli effetti, anche se solo da qualche hanno, per cui si porta dietro un retaggio culturale che ne ostacola in parte il riconoscimento.
Capisco lo sfogo, ma lo trovo un pò sensa senso e ti motivo il perchè.
Tecnicamente è una laurea a tutti gli effetti come giurisprudenza, economia, ingegneria, ecc.. ma perchè dovresti avere un lavoro solo perchè sei laureato?
Di avvocati, economisti, ingegneri, ecc.. a spasso perchè non trovano un lavoro ne conosco parecchi, il problema resta dove vuoi spenderti professionalmente.
A livello di incidenza percentuale, cercano più ingegneri o avvocati all’IBM??
Quindi il problema della spendibilità del tuo titolo di studio sta nella materia in cui tu sei dottore e non centra niente con il fatto che hai sostenuto esami e tesi, questi sono requisiti di qualsiasi corso di laurea, mica sono valori aggiunti.
Fermo restando che la difficoltà fra laurearsi all’accademia o in biolgia marina non è proprio uguale, se vuoi che ti venga riconosciuta e pesata a tutti gli effetti come un’altra qualsiasi laurea fatti un concorso pubblico per titoli ed esami e vedrai che prendi lo stesso punteggio di altri laureati “più comuni”.
Trovo che comunque sia già stata un’ottima conquista avere riconosciuta l’accademia come una laurea, ma aspettarsi di entrare in banca con questo titolo è davvero improbabile anche se non impossibile.
Ogni titolo di laurea ha la sua rivendibilità nel mondo del lavoro ed in particolare in Italia, ed è lì che hai la risposta alla tua domanda.
Comunque per utilizzare veramente quanto hai imparato con questa laurea o ti indirizzi all’insegnamento o fai un concorso pubblico per un posto statale ai beni culturali o fai la libera professione.
Infine, concludendo, molti avvocati, economisti, ingegneri, ecc.. nella vita poi non fanno gli avvocati, economisti, ingegneri, ecc.. paradossale ma vero…
Gaetano si sbaglia perchè le accedemie non possono più rilasciare lauree vere e proprie, ma solo diplomi di secondo grado che non servono a nulla. Perciò il tuo nervosismo come quello di tanti altri e del mio ragazzo E’ PIENAMENTE MOTIVATO, NON SENZA SENSO. Bisognerebbe protestare.
A tutt’oggi l’unica laurea di Belle Arti legalmente riconosciuta senza possibilità di interpretazioni della legge è quella del vecchio ordinamento quadriennale ( o i vecchissimi di 5 e piu anni che forse li hanno solo i morti ) purchè congiuntamente con un diploma di maturità.
I soli diplomi triennali sperimentali in pittura, scultura decorazione e scenografia sono considerati equipollenti ai quadriennali (grafica boooo?).
C’è perciò un equipollenza indiretta della serie “siccome i quadriennali sono equipollenti alle lauree e siccome i triennali sono equipollenti ai quadriennali allora anche i triennali sono lauree” ma non è scritto in nessuna legge che il triennale è laurea.
Per gli altri triennali nuovi c’è una confusione legislativa mostruosa perciò non saprei cosa dire e secondo me non lo sanno neppure al MIUR.
Per ora tutti quelli col triennale che hanno tentato di entrare in 3 fascia come supplente nelle scuole medie e superiori li hanno buttati fuori perciò tanto equipollenti non mi sembrano.
Il problema tuttora irrisolto è che non esiste una tabella per i concorsi pubblici che spiega precisamente a quale classe di laurea corrisponde un quadriennale perciò di fatto li puoi usare solo quando è richiesta una laurea generica senza specificare quale (magari non puoi fare un corcorso dove praticamente ma non legalmente sei specializzatissimo e ti fanno entrare in uno dove sai meno di niente).
I Bienni Specialistici ancora non si sa nulla e secondo me un BS in restauro non corrisponde ad una LS12 pechè non ho trovato leggi-decreti di equipollenza perciò niente specializzazione in restauro (bisognerebbe chiedere un parere ufficiale al ministero dei beni culturali).
purtroppo solo restauratore junior col triennale sperimentale di restauro che invece è considerato equipollente al triennale in restauro universitario.
L’unico Biennio specialistico di Belle Arti veramente equipollente è quello per l’insegnamento (cobaslid) clone del ssis.
C’è un problema di interpretazione errata che ha fatto il MIUR riguardo la legge 22 novembre 2002, n. 268. perchè si parla di equipollenza dei qudriennali alle lauree (l+ls) e la parola lauree è stata malamente interpretata dal miur come laurea (l senza ls).
Secondo il mio modesto e insignificante parere dopo aver letto tutte le leggi e tutti decreti penso che i diplomi qudriennali del vecchio ordinamento siano L+LS ai fini dei concorsi pubblici e solo L ai fini dell’iscrizione delle scuole di specializzazione con valore nominale di 220 crediti.
In poche righe piu di questo non posso dirvi ma potete trovare maggiori chiarimenti al sito dell’unione artisti unams.
Ero stato ottimista, non vale molto, mi spiace…
mio figlio sta terminando gli studi con la quadriennale e con il vecchio ordinamento,volevo sapere se il titolo che sta prendendo è riconosciuto come laurea a tutti gli effetti legali
Il diploma di vecchio ordinamento non è una laurea,come tutti gli altri titoli di studio rilasciati dalle Accademie di Belle Arti,sono diplomi equipollenti alle lauree, che è cosa ben diversa. In alcuni concorsi pubblici non accettano nessun tipo di equipollenza,anche se hai un master universitario specifico.Si dovrebbe costituire un comitato che intraprenda un percorso giuridico portato avanti da uno specialista di diritto pubblico.
Nux
Cari amici , concordo quello che dice Gaetano e Brunox , vedo come al solito che per altre persone intervenute nel forumnjon sono ben informate .La Legge di Riforma 508/99 si era gia posta il fine di applicare alle istituzioni di alta cultura artistiche e musicali il dettato costituzionale di cui all’art. 33 senza però affrontare iI problema dello status giuridico del personale di dette istituzioni in rapporto con il personale universitario.
La successiva Legge 268/2002, apportando modifiche all’art. 4 della Legge 508/99, ha equiparato però con effetto immediato il titolo di studio rilasciato dalle Istituzioni in questione alla laurea universitaria , la legge prevede che i titoli appunto sono equipollenti , questo termine indica uguali , il legislatore ha però voluto fare una distinzione , il comparto delle Istituzioni AFAM ( Alta Formazione Artistica e Musicale , Accademie di Belle Arti , Istututi superiori delle Industrie Artistiche , Danza , arte drammatica e Conservatori di Musica ) rilasciano diplomi accademici ,perchè diplomi accademici e non diplomi di laurea ? in quanto non è possibile un paragone tra i normali corsi di laurea (esempio dell’area umanistica ) con il percorso formativo dell AFAM propriamente legato alle competenze del mondo dell’arte (pittura, scultura, scenografia, strumenti, composizione, direzione d’orchestra, ecc.), caratterizzato da un carico di studi che prevede una serie di esami fortemente specifici e già professionatizzanti (per es. il diploma di violino a titolo di accesso alle selezioni concorsuali a posti di professore d’orchestra). Inoltre, i diplomi di Accademie e di Conservatori sono gia riconosciuti equipollenti alle lauree come titolo di accesso ai corsi di specializzazione all’insegnamento (cfr. statuti corsi SSIS e corsi Didattica). Sta di fatto che la giurisprudenza attuale prevede che il diploma accademico è un laurea .Una recente sentenza del TAR della Lombardia( sentenza vinta dall’Accademia di Brera ) ha stabilito che non ci deve essere in nessun concorso più discriminazione nei confronti del titolo AFAM , la sentenza mette in evidenza che tutte le istituzioni devono applicare la legge 508/99 e che non ci deve essere più il concetto che l’Università è di serie A e le Accademie sono di seri B .
@NUX
NUX afferma : ” Il diploma di vecchio ordinamento non è una laurea,come tutti gli altri titoli di studio rilasciati dalle Accademie di Belle Arti,sono diplomi equipollenti alle lauree, che è cosa ben diversa.”Ma stai scherzando ? se ci fosse stato il termine equiparate alla lauree allora c’è qualcosa che non va , ma la legge è chiara parla di equipollenza alle lauree universitarie , equipollente vuol dire UGUALE ! L’AFAM rilascia titoli uguali alle università ma con denominazioni diverse per mantenere la propria identità infatti :
diploma accademico vecchio ordinamento , 4 +1 di fuori corso ( è la laurea di vecchio ordinamento )
diploma accademico di I livello è la laurea di I livello ( DL)
diploma accademico di II livello è la laurea di II livello ( LS )
Mi riferisco a quanto affermato da Stefano – docente, in quanto anch’io in possesso di “diploma accademico quadriennale – ordinamento tradizionale – corso di scenografia conseguito nel 2007, per osservare: oggi alla luce di tutte le riforme normative sopravvenute nel tempo il mio “diploma accademico” a che cosa è equipollente?, ovvero sono tenuto a frequentare ulteriori esami e/o corsi integrativi? posso legittimamente ritenermi “dottore”? Grazie.
Ho letto che ancora ci sono perplessità riguardo i titoli accademici, ed anche riguardo a quali classi di lauree sono equiparati.
Come già è stato scritto la Legge 268/02 equipara i Diplomi accademici alle lauree universitarie, la normativa prevede l’equipollenza alle lauree della classe delle lauree in Scienze e tecnologie delle arti figurative, della musica, dello spettacolo e della moda L/23 (all. 23 decreto MURST 04/08/2000).