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Lettera pubblicata il 5 Luglio 2010. L'autore ha condiviso 2 testi sul nostro sito. Per esplorarli, visita la sua pagina autore frufru.
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Cara Frufru, meglio di me nessuno ti può capire in quanto poco più di
tre mesi fa la mia ex mi ha lasciato dopo 2 anni (è stata l’unica
ragazza che io abbia mai amato per sfiducia nell’amore) con le stesse
motivazioni e con lo stesso attegiamento del tuo ex. Ho passato il
primo mese ad umiliarmi, il secondo a telefonarle solo una volta ogni
due settimane e il terzo a decidermi di non chiamarla mai più (è
passato un mese intero da quando non ho più contatti). Ho deciso di
smettere perché ho capito chiaramente che lei ha scelto di non
scegliere una posizione stabile nella sua vita sentimentale, infatti
dopo due settimane che stava con me è stata un mese con un’altra
persona per poi lasciarlo e mettersi con un altro ragazzo che l’aveva
convinta a lasciarmi dicendo che io e lei eravamo diversi e, come se
non bastasse, mi ha chiamato non appena iniziavano ad andare maluccio
le cose col suo secondo flirt…questa gente l’abbiamo resa grande col
nostro amore e crede di essere insostituibile perché noi abbiamo
costruito tutto il loro Ego cosicché potessero rivolgercelo contro e
usarci dopo aver fatto i loro comodi. Cambia vita come sto facendo io.
Indifferenza è ciò che meritano queste persone, dimenticarli è
impossibile, andare avanti e costruire una vita migliore senza di loro
è solamente molto difficile. Se credi che queste siano solo parole per
consolare, credi a un cuore distrutto identico al tuo come lo è il
mio. Ti sono vicino anche se non ti conosco. Ti dedico una frase di un
filosofo a me molto vicino: “Sulla strada per Aarhus ho visto una
scena penosamente grottesca: due mucche, che erano legate insieme,
sono venute al corto galoppo incontro a noi; una correva
selvaggiamente e agitava la coda in maniera bizzarra, l’altra si
mostrava più prosaica ed era disperata riguardo al fatto di dover
prendere parte agli stessi movimenti.”
Non è regolata così la maggior parte dei matrimoni?
— Søren Aabye Kierkegaard
E aggiungo, non è forse più giusto smettere di correre dietro ai
nostri ex ormai divenuti “bizzarri e selvaggi” e aspettare senza ansia
il giorno che un altro più “prosaico amore” scelga di affiancare i
suoi passi al “nobil proceder cauto” del nostro cuore?
Un abbraccio,
Cycnus
ciao cycnus…grazie…
no, non è per nulla facile…soprattuto quando hai amato con tutta te stessa e hai dato tutto per amore di quella persona…mi sembra cosi ardua la risalita…
Frufru lo so che per te la ferita è ancora fresca, ma credimi,
all’inizio,quando ci lascia la persona a cui abbiamo dedicato il
nostro vivere quotidiano ed ogni nostra singola emozione del vissuto
quotidiano, ci sentiamo così male che il continuare a “vivere” è
esattamente un “primordiale” istinto di sopravvivenza… ovvero il
nostro corpo si muove, respira si nutre, compie azioni, ma la nostra
anima è chiusa dietro un sipario con le tende nere, in lutto perenne,
la nostra testa è con loro e il cuore è stritolato dalla mano del
fantasma della persona che ha deciso di non far più parte della nostra
vita.
Ma attenzione, questo è l’inizio, si perché dopo ti assicuro che, a
distanza di qualche mese, inizi a sentirti “fiero” del fatto che stai
sopravvivendo nelle tue condizioni, ti senti forte e insicuro allo
stesso tempo, ma sai che sei li, vivo, e questo lo devi solo a te
stesso/a, cosciente che tutto quello che hai dato al tuo amore che ti
ha lasciato/a e che un tempo ti ha amato, prima o poi per qualcosa si
pentirà, in grande o in piccola parte, ma molto probabilmente anche se
è difficile crederlo adesso, noi staremo un giorno meglio di lui/lei,
anche da soli se è necessario. Sono quasi 4 mesi che la mia ex ha
fatto di me immondizia dopo 2 anni di amore quasi ossessivo e un po’
stringente da parte sua, cambiando idea senza pensare affatto alle
conseguenze per colui (io) per il quale ha dimostrato per 2 anni amore
eterno e servile pregandomi di non lasciarla mai e facendo idilliaci
progetti per un futuro insieme…Fai come me, fai finta di essere
morta e poi risorta, inizia a vedere il tuo passato con lui come una
vita precedente, non un passato da rimpiangere, convinciti che sei
viva e che sei solo appena nata, guarda il mondo con gli occhi di un
infante, piangi, prega spera, ma come se fosse la prima volta che lo
fai, sentiti appena uscita dal grembo di tua madre e riprendi le
emozioni che sei capace di provare dedicandole a te stessa, la nuova
nata. Io sto facendo così e ti assicuro che vedo di nuovo i colori,
sento di nuovo i sapori e sto piano piano iniziando a sorridere.
Quando sarai totalmente “rinata” e “spensierata” fra qualche mese o
forse un anno busseranno alla tua porta nuove esperienze tutte da
scoprire con l’energia di una fanciulla, ma anche con una “vita
precedente” ad insegnarti qual’è la strada da seguire. Spero di non
essere stato troppo prolisso e noioso nel provare ad aiutarti secondo
quanto sta accadendo a me. Ti auguro il bene.
Cycnus
nosioso e prolisso? tutt’altro. le tue parole mi danno forza, mi fannovenire la volgia di innamorarmi profondamente di me stessa, di riprendere in mano la mia vita. è strano, non ci conosciamo, ma le cose in comune che abbiamo vissuto in un certo senso ci “uniscono”. ti ringrazio con tutto il cuore per le tue parole. noi siamo stati sinceri fino allafine abbiamo amato di vero amore…ed è proprio questo che ci deve dare la forza per credere ancora di piu in noi stessi. so gia che magari domani ci sarà di nuovo un momento out, in cui le lacrime scenderanno ed il cuore sarà stretto in un pugno, ma volgio/dobbiamo aggrapparci ai momenti di risalita, anche se sono soltanto flash, per tornare a nuotare liberamente e serenamente e toglierci la zavorra che ci fa affondare.
anche se non ti conosco ti abbraccio forte.
frufru
Cara Frufru, devo ammettere che dal primo momento in cui ho letto le
tue lettere, sia per le molte “cose in comune” che abbiamo vissuto
nelle nostre dolorose storie, sia per il fatto che leggendoti ho visto
trasparire dalle tue parole un vero e proprio “canto del cigno”,mi
sono sentito in qualche modo “preso in causa” molto più che da tante
storie che rispetto, che mi coinvolgono emotivamente e che mi fanno
commuovere su questo forum. Io credo che il canto del cigno sia il
paragone più appropriato per descrivere lo stato delle nostre anime
sofferenti. Socrate associava il canto funebre del cigno morente a
qualcosa di positivo, a un’evoluzione spirituale. Infatti credo che
sia tu che io, cara Frufru, grazie a questa esperienza di
“purificazione imposta e sofferta” (in qualche modo credo che sia
questo il modo corretto di vedere la cosa) saremo in grado di
ripartire con più rispetto per le nostre qualità di amanti puri,
buoni, rispettosi e fedeli e, come il cigno morente, aspireremo a
qualcosa di più alto, di più positivo, almeno nobile quanto il nostro
animo. Seppur virtualmente spero che le mie parole abbiano almeno un
minimo esaudito il mio desiderio di lenire anche solo in piccolissima
parte i tuoi futuri e immancabili momenti di solitudine e di
sconforto, perché qualora vi fossi riuscito, ti assicuro che mi
sentirei un po’ meglio anche io.
PS: Ora che ti ho illustrato il significato del cigno sai anche il
perché del mio nickname :).
Un abbraccio virtuale, ma molto sentito.
Cycnus