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Ho lasciato la mia ragazza e pensarla mi fa male

di Gianlucas

Ciao a tutti mi chiamo Gianluca, vi ringrazio in anticipo se leggerete e risponderete alla mia lettera. Ho 22 anni e 2 mesi fa lasciai la mia ragazza dopo 6 mesi che stavamo insieme. Premetto che l’ho conosciuta a inizio estate e che a settembre se ne sarebbe tornata alla città dove studia. Lei è stata la mia prima vera ragazza seria con cui abbia condiviso momenti sia belli che brutti. Io con lei sono sempre stato dolce, le ho sempre detto che lei per me era tutto e che mi faceva stare felice e che con lei volevo solo tranquillità. Nonostante questo lei non riusciva a stare tranquilla mai per più di una settimana, ogni volta c’era una scusa per farmici rimanere male nel leggere cosa mi scriveva (ad esempio che non le piacevo abbastanza, che non voleva una relazione a distanza, e tante altre cose del genere). Il periodo più bello che abbiamo passato insieme è stato l’estate mentre era nella mia città in vacanza. Arrivato fine settembre lei tornò alla sua città per studiare rimanendo insieme a me d’accordo a voler continuare la relazione perché ci volevamo bene. Appena arrivata alla sua città iniziarono a decuplicarsi i problemi: trappole di gelosia (presenti anche nel periodo in cui era da me in città) usate come scusa per uscire dato il fatto che stava spesso a casa la sera (mi girava addirittura note audio che i ragazzi le mandavano), alternanza di giorni in cui mi voleva e giorni in cui le stavo sulle scatole. Un giorno quindi, come d’accordo, decido di andarla a trovare e prenoto un biglietto che valeva per fine ottobre e lei contentissima…. Più si avvicinava la data del mio arrivo più lei si faceva strana fino al punto di dirmi che lei aveva paura che il suo studio ne risentisse causa tempo che avrebbe dovuto dedicare a me e mi disse addirittura “se pensi che io ti venga a prendere all’aeroporto perdendo una lezione SCORDATELO” (scordatelo maiuscolo, esatto, infatti, andai a casa sua a piedi dall’aeroporto). Nonostante i miei continui rimanerci male decisi di andarci lo stesso perché le volevo bene sul serio… anche ora le voglio bene. Arrivato da lei diciamo che tutto sommato non passai una vacanza piacevole come mi aspettavo in quanto (dei 6 giorni che stesi li): i primi 2 era strana e non sembrava molto contenta, i 2 giorni al centro siamo stati bene e gli ultimi 2 litigate per motivi seri (io tra poco finisco la triennale in ingegneria e lei voleva che la specialistica la frequentassi nella sua città). Nonostante questo rimaniamo insieme anche se io ormai iniziavo ad averne abbastanza (anche se le voglio troppo bene) e torno nella mia città. Nei giorni a seguire (non scherzo) ogni 2 giorni si infervorava con me per il nulla, addirittura si infervorava se vedevo dei miei amici che a lei non le piacevano tanto (per un motivo davvero stupido che non sto qua a scrivervi). Il punto del discorso è che ogni volta che lei mi faceva raggiungere il limite e io iniziavo ad uscire un po di carattere duro lei subito ritornava sui suoi passi implorandomi (questo da sempre nel rapporto). Una sera di novembre quindi inizio a preannunciarle via telefono che c’era qualcosa che non andava. Una volta che lei tornò dopo circa 1 mese nella mia città (sua città natale per altro) la lascio di presenza dicendole tutto ciò che pensavo e lei iniziò a far come una pazza cercando tutti i miei amici, implorandomi, chiamandomi tutto il tempo, facendomi esasperare ancora di più. Io pensavo sempre: “ma come fa una persona, a cui tu stai dando TUTTO, a cui tu le stai dando tutte le sicurezze del mondo, che non hai mai tradito e che vuoi bene sul serio a farti ogni volta questo? A ricadere sempre sui suoi passi? Come fa? Ma mi vuole davvero oppure vuole il bravo ragazzo che sono solo perché la tratto bene?”. Dato questo fatto presi la mia decisione e le dissi che avrei comunque voluto avere un rapporto cordiale con lei perché le voglio bene. In ogni caso nel periodo subito seguente lei continuava a cercarmi con frasi tattiche per tornare insieme e io in quei casi per evitare di giocare con i suoi sentimenti le dissi che il rapporto cordiale non poteva esserci dato il poco tempo passato e le dissi di aspettare un po. Poco tempo fa la ricerco io chiedendole come stava, se all’università andava tutto bene e che mi era dispiaciuto averle negato il rapporto cordiale e lei mi rispose semplicemente “ok grazie per avermelo detto, buona serata” parlando poi con i miei amici e dicendo che non le interessa. Vi scrivo questa lettera in quanto vorrei farvi capire che io in tutte le occasioni che avrei dovuto lasciarla, dopo tutte le cose brutte che mi diceva, non riuscivo mai a lasciarla causa il mio carattere troppo benevolo e quindi mi ricapita di avere ogni tanto ripensamenti, dubbi, in quanto lei alla fine del rapporto mi disse che sarebbe cambiata una volta per tutte (cosa che prometteva sempre), ma non mi volli fidare. Io adesso sto con un’altra ragazza che conosco da poco con cui non sto assolutamente avendo una relazione di ripiego in quanto lei è davvero una brava ragazza e mi tratta bene (lei viene da una storia di 2 anni addirittura da cui si è lasciata da poco). Mi capita spesso comunque di pensare alla mia ex riconoscendo che con lei avevo un rapporto fisico molto passionale (almeno da parte mia era così, per lei no dato che spesso mi diceva che non le piacevo, io però “la fiamma” la tenevo sempre accesa). C’è anche da dire che non piacevo alla sua famiglia, ero chiamato “quello li”. Tutto ciò che io vorrei è solo superare la cosa, non pensare più a lei quando capita e dedicarmi completamente alla ragazza con cui sto ora. Grazie del vostro tempo

Lettera pubblicata il 2 Febbraio 2016. L'autore, , ha condiviso solo questo testo sul nostro sito.
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Categorie: - Amore e relazioni

La lettera ha ricevuto finora 4 commenti

  1. 1
    Rossella -

    Forse non eravate fatti l’uno per l’altra. La gelosia potrebbe dipendere dal fatto che non avete i vostri spazi. Ti dico la mia. Per quanto mi riguarda avrei piacere, (perché non mi dispiacerebbe) d’incontrare gli amici di mio marito dietro sua comunicazione. Sono preparata all’idea che potrebbe invitarli al matrimonio, ma infondo si tratta di un giorno che non resta particolarmente impresso nella memoria e non ci sentiremmo reciprocamente in dovere di andare oltre le presentazioni che avvengono al momento dei saluti. Il compito d’intrattenerli, laddove decidesse d’invitarli a casa, spetterebbe a lui. Non sono gelosa, ma non mi sembra il caso di mettere mio marito nella condizione di lasciare ad intendere che tra di noi ci sono dei segreti. Sarebbe inevitabile. Per farmi sentire a mio agio dovrebbe mutare il suo comportamento abituale. Tanto non ci riuscirebbe, continuerei a sentirmi un’estranea. La nostra storia comincia dal momento in cui ci conosciamo e si sviluppa intorno a quel nucleo di affetti stabili che animano le nostre giornate. Il resto è bello, piacevole… ma a fare da cornice ci vuole sempre una grande leggerezza: esistono anche le convenzioni… ci sono occasioni in cui ti metti in gioco di riflesso, basta un vestito un po’ più appariscente del solito per far capire a chi ti sta davanti che la tua presenza ha una funzione. I giornali, non a caso, raccontano le feste attraverso gli outfit degli invitati… lo spirito è quello. Il resto dipende da noi… per una donna è un pochino più difficile affrontare questo passo perché il celibato evoca un’idea di libertà… la giovane età, spesso e volentieri, porta rimandare tante scelte e l’uomo ci crede, tanto da sentirsi messo alle strette dalla vita matrimoniale. Non sempre, sia chiaro. Questo mi porta a pensare che vale la pena aspettare a casa e fidarsi di quello che dice quando torna… infondo si tratta di due vite che si uniscono, pensare di crearne un’altra in poco tempo non avrebbe senso. Preferirei organizzarmi per conto mio… stare a casa non mi è mai dispiaciuto, laddove dovesse darmi un dispiacere ne parleremmo per cercare di trovare una soluzione. Ti auguro buona serata! Un caro saluto 🙂

  2. 2
    Simoneff -

    Ciao Gianluca.
    Sono un ragazzo come te e posso dirti che è un bel casino… la tua ex di sicuro ti trattava male per il troppo amore/affetto che le donavi. Purtroppo non sono così rare le ragazze che meritano dei bastardi.
    Forse mi è sfuggito, ma da quanto stai con questa nuova ragazza? Se si tratta di poco tempo, forse ti conviene aspettare che i tuoi pensieri facciano il loro corso naturale.
    Dopotutto è normale pensare fortemente alla propria ex ragazza, quando le si vuole davvero bene. Il mio consiglio è questo: tu dici che la tua nuova ragazza ha un carattere migliore, quindi se fossi in te, le parlerei apertamente del fatto che a volte pensi alla tua ex. Specificale che con lei ci stava un grande rapporto fisico, che per te fu importante, sebbene ora sia una storia bella che finita per fortuna. Ora vuoi solo dedicarti a lei (la tua nuova ragazza).
    Tu dille tutto ciò: se è intelligente e comprensiva, vedrai che verrai capito. Ovviamente non farle mancare il tuo amore, dille che ora è lei la ragazza che conta e non la tua ex!!

    Un abbraccio Gianluca 😉

  3. 3
    Yog -

    Non è bello chiamare uno “Quello Lì”. Adesso ti chiameranno “Quello Là”. Altro da dire non trovo, aspetto di vedere cosa scrive La Nostra.

  4. 4
    Gianlucas -

    Salve a tutti, vi ringrazio tanto per i commenti. E’ sempre bello vedere che là fuori, da qualche parte nel mondo, ci sia qualcuno che sta leggendo ciò che tu scrivi e magari spende delle belle parole per consolarti/aiutarti. Vi voglio bene ahahah! Detto questo vi posso dire che la mia nuova ragazza (è dal 12 dicembre che sto con lei) ancora non riesce a lasciarsi andare a livello sentimentale con me, chissà, magari anche lei si sente così! A questo punto la cosa migliore da fare è come hai detto tu Simoneff, cioè parlarne con la mia attuale ragazza e vedere un po che succede. A volte mi sento un pò apatico, o meglio, come se mi venisse voglia di mandare tutto al diavolo e starmene da solo per un po… Potrebbe sembrare egoista però preferirei questo piuttosto che giocare con i sentimenti altrui. Un saluto a tutti.

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