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Lettera pubblicata il 1 Aprile 2013. L'autore, vasco, ha condiviso solo questo testo sul nostro sito.
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capire a chi non lo vuole quanto sia importante. Senza ricattare, ma a chiare lettere, spiegare che è una cosa che potrebbe rischiare di distruggere il rapporto.
Luna non so di quale mio omonimo parli. Per quanto mi riguarda i rinfacci li ho avuti su tante cose. Anche lei mi ha detto di aver covato dentro per poi scoppiare. Sembrano storie che si ripetono. Io credo che se c’è amore si debba dialogare e mai chiudersi in se stessi. Non si può pensare che l’altro sia sempre in simbiosi con te, anche su cose importanti. E non è neanche giusto che un uomo ceda per paura di essere lasciato all’improvviso da una donna che in alternativa cova dentro. Le cose vanno espresse con chiarezza. Soprattutto quelle che possono rischiare di intaccare la solidità di un rapporto. E poi scusa ma perché esplodere equivale a lasciare il proprio compagno ? Non si può esplodere in una litigata ? Così si capisce davvero l’importanza di una cosa ? Ma è così difficile la vita ?
Mi fa strano pensare ad esempio alla tua amica possa lasciare il marito perchè tutte le domeniche va a casa della madre.
E poi anche ammesso, il lasciarsi per queste cose non può essere definitivo. Se due persone stanno insieme è perchè provano sentimento, al di là di qualche idea diversa, anche importante. A me sembra invece che in tutte queste situazioni ci sia sempre una terza persona di mezzo. Come mai Luna ? Quasi come dire: o facciamo così o me ne vado con un altro ? Questo è amore Luna ?
In buona sostanza, quello che intendo dire è che soprattutto in un rapporto di lunga data come quello di Vasco, o il mio, o quello di tanti altri, la prima cosa è la salvaguardia del rapporto che ogni giorno può essere minato da fattori interni/esterni. Ma l’importanza del rispetto, della reciproca fiducia e del sentimento devono far si che i risentimenti, i rancori, il covare dentro non debbano MAI prendere il sopravvento. Parlare, dialogare, capire, litigare. Ma dare sempre una possibilità al rapporto di continuare ad esistere. Motivi validi per distruggere un rapporto in cui ci si vuole bene, in realtà sono davvero ben pochi. Gli errori possiamo commetterli tutti.
@Rossana
Quante verità hai scritto in poche righe !
“..in questi tempi tutto cambia e si evolve rapidamente, amori inclusi…” Che brutta cosa. Niente ha più valore. Tutto alla stregua di un telefonino usato, anche i sentimenti. E tutto questo in nome del “cambiamento”. Se si fa un giro su internet e si digita la parola “cambiare” sembra si sia scritta una parola d’ordine. Cambiare, nella vita bisogna cambiare. Chi non cambia è un idiota. Frasi, aforismi, detti dai più illustri personaggi che incitano al cambiamento. Senza rendersi conto che cambiare è spesso deleterio. I cambiamento vanno fatti si ma con parsimonia. La nostra società è cambiata, ma non è certo migliorata. Alias cambiare non equivale a migliorare ma spesso, soprattutto nella nostra epoca equivale a distruggere.
“….le donne tendono a vomitare di tutto e di più mentre gli uomini quasi sempre tendono a comportarsi in modo tale da farsi lasciare…” Altra verità: le donne sono più cattive, gli uomini vigliacchi (diglielo tu a Marisa fa il favore)
Un punto su cui sono meno d’accordo: anche le donne fanno di tutta un’erba un fascio. Forse noi uomini tendiamo a farlo di più proprio per la cattiveria che ci mettono le donne. Ce la mettono quasi sempre. E tu sai che è la somma che fa il totale.
I veri guai arrivano quando si è messo al mondo dei figli è vero. Soprattutto perché anche qui le donne calcano ancora di più sulla cattiveria, ricattandoli sui figli. Non è una bella cosa. In questo senso la Legge dovrebbe cambiare. Il figlio non va automaticamente lasciato alla madre. Vanno analizzate le cause per cui ci si è separati. Così almeno ci si responsabilizzerà di più.
Però non credere che senza figli la cosa sia meno drammatica. I figli sono una conseguenza dell’amore. Ma la coppia resta il centro di tutto. Da qualche parte ho letto: “I figli se ne vanno, il matrimonio resta”. Cerchiamo di riscoprire il valore della coppia che è quella il fulcro centrale di tutto. Nei secoli l’Amore è descritto come quello tra un uomo e una donna. Poeti, cantanti, scrittori narrano dell’Amore a due. E quindi perdere la persona amata è sempre drammatico.
Ma certo oggi ti amo, domani chi lo sa…
Ok, se le cose stanno così ne deriva che inutile prendere impegni e fare sacrifici o avere progetti comuni a lungo termine con una persona.
Dunque impossibile aspirare a una famiglia, a un rapporto maturo, stabile e corretto dove entrambi si impegnano a mantenerlo tale.
Inutile o impossibile credere veramente o avere fiducia nel partner e mi chiedo senza fiducia di che razza di rapporto si tratti?
Dunque di che stiamo parlando?
Se questo è l’amore ai giorni nostri inutile parlarne e discuterne.
Oggi siamo insieme, domani non più, dunque che ognuno si pari il culo il più possibile e via…
Che sia sempre stato così?
Boh ma sinceramente a me passa la voglia di iniziare qualsiasi altra storia…
Mi sembra ormai di essere una specie di alieno a vederla in un altro modo.
Se non tradisci oggi sei un bacchettone.
Se ti fidi sei un cretino.
Boh, ditemi voi, dove si andrà a finire ?
Il discorso del matrimonio non é mai stato affrontato seriamente, era sempre un qualcosa che avremmo valutato nel tempo. Non é finita certo per questo motivo, e credo che non sia neanche stato motivo di frustazione per lei, perché abbiamo sempre parlato di tutto in maniera costruttiva. In un rapporto dovrebbe essere così sempre, ed è stato così fino all’ultimo, almeno da parte mia. Penso che possiamo stare a raccontare i mille motivazioni diverse, però il risultato non cambia. Credo che a volte dovremmo giudicare un rapporto quando ci sono momenti di grande crisi, quello é il vero esame per una coppia. Io mi rendo conto che nel mio caso, grosse difficoltà non ci sono mai state. Al suo primo segnale di crisi, quando lei ha voluto far notare qualcosa, sono stato lì presente, a voler soffrire insieme a lei se fosse servito. Poi si é rivelato che le sue crisi personali erano solo pretesti, ed ero io che non andavo bene. Quando succede questo, e credo che a molti di voi sia successo lo stesso, ti senti pure peggio di come ti dovresti sentire se avessi commesso qualche peccato capitale. Ripeto se uno il marcio lo vuole vedere nelle cose lo trova sempre, anche io l’avrei trovato se avessi voluto. La cosa che penso faccia arrabbiare tutti noi, sia quella dell’essere cancellati in un’attimo. Io non l’ho più cercata e lei non si è fatta più sentire, ha messo foto su fb dopo pochi giorni dove si era pure tagliata i capelli. Infantile? Immatura? Può darsi, ma non sono giustificazioni valide. Vorrei chiedere a voi se le vostre ex abbiano avuto il coraggio di farsi risentire, perché è una cosa che succede spesso, anche a distanza di anni. Perché per completare l’opera, l’assassino ha sempre voglia di tornare sul luogo del delitto per rinvigorire il proprio ego.
Fabrizio,
sono d’accordo con te: i motivi seri per interrompere un rapporto che dura da anni dovrebbero essere ben pochi ma… quando ci sono di mezzo troppi capricci o troppe imposizioni, a seconda dei casi, per me significa che l’amore è sempre stato alquanto scarso oppure che è finito da tempo, e contro queste due alternative di fondo c’è ben poco da fare, se non interrompere il rapporto nel modo più civile e meno doloroso possibile, soprattutto per chi dei due finirà con il dover soffrire di più.
in passato ho lasciato e sono stata lasciata: in entrambi i casi, dopo i primi momenti di reazioni rabbiose, più o meno giustificate da parte di chi era stato lasciato, ho conservato un ottimo rapporto con uomini che sono stati per me importanti e non ho mai rinfacciato loro niente. finchè è andata bene per tutti e due i partner coinvolti, la relazione è durata. quando qualcosa si è rotto o non è stato più soddisfacente per uno dei due, si è giunti, volenti o nolenti alla fine, senza nemmeno bisogno di leggi per regolare gli aspetti pratici.
mi rendo conto che i tempi sono cambiati, e non mi sembra in meglio in tutto e per tutto, però credo che molto dipenda, oltre che da noi, quasi sempre anche dal tipo di persone che si è a suo tempo scelto. forse in questo sono stata soltanto molto più fortunata della media…
Fabry, poi leggo tutto, ora di corsa, scusa. Come ti ho piu’ volte detto non vedo le cose come un’apologia o un attacco ad un genere. E’ ovvio che nella vita vi sono mille piccole,medie,grandi frustrazioni ed e’ ovvio che se una persona non regge manco quelle piccole… Ma i casi della mia amica (potrebbe anche essere un lui) non sono banali. Ne” una donna viziata e che vuole essere accontentata in tutto. Semmai (ripeto potrebbe valere anche per un uomo)che e’ molto empatica nei confronti di lui ma lui non lo e’ altrettanto. Non riassumo un papiro di cose, episodi, varie altre cose che potrebbero farti capire che non e’ come dici,.tra cui il fatto che lei non sta neanche bene di salute ma non e’ una lagna,anzi e che lui poteva andare in montagna senza problemi quando lei era a casa incinta. i suoi litigano tra loro da qdo e’ nata, battaglie quotidiane che le hanno rovinato la serenita’ e litigano ancora oggi. lei non vorrebbe che il bambino cresca con gente che si urla a tre metri. Lei appena ha potuto da ragazza da la’ se n’e’ andata. E’ tornata dopo una separazione (dopo molti anni l”ex l’ha tradita e lasciata per un’altra e comportandosi di m…). Quando si e’ messa col nuovo compagno lei viveva la’ ma con l’idea di trasferirsi. Doveva essere provvisorio e lui sapeva anche pregresso di episodi che han segnato la sua vita a casa. Ma poiche’ lui lavora a un km e li’ non paga un euro anche se potrebbero permettersi di andarsene lui fa orecchie da mercante. E anche se lei con un figlio piccolo si sobbarca ore di strada per andare al lavoro. lui potrebbe anche chiedere un trasferimento, lei no. comunque a lei per varie ragioni basterebbe spostarsi in un posto meno isolato e piu’ tranquillo. Lui ha dei turni per cui ha molte ore libere,lei no. Corre dalla mattina alla sera, e avendo un figlio piccolo ovviamente si dedica volentieri alla famiglia e alla casa in cui lui non fa una fava (ma critica). Trovo che non sia un’inezia il fatto che lei avrebbe piacere di non correre anche ogni domenica per essere dalla suocera e che possa pensare che sarebbe bello anche fare altro qualche volta. visto che lui cmq la suocera la vede e che la suocera il nipotino lo vede. “accontentate in tutto”… perdonami ma se su 52 domeniche 49 le passi da tua suocera e chiedi se qualche volta sarebbe possibile evitare chi e’ che vuole essere accontentato in tutto? lei? la suocera rimane male se non sono 52 e la suocera deve poter dire la sua sempre su educazione,vestizione,ecc del bambino..la suocera ne sa piu’ anche del pediatra. vabbe, un classico.Pero’ una non si puo” sentire frustrata alla lunga dal fatto che lui non valuti neppure di trovare un migliore e piu’ disteso compromesso? qdo comunque lei cede sulla cosa della casa,ben piu’ seria,e molte altre?
credo che ci sia una differenza tra non poter accontentare l’altro o venirgli incontro e il non considerare neppure cio’ che l’altro ti dice decidendo che non e’ importante o non facendoci caso. Puo’ capitare a uomini e donne e non solo etero. Fa tutto un altro effetto che una persona ti dica: capisco che e’ importante per te/considero il tuo punto di vista/vediamo che possiamo fare/purtroppo ora ogettivamente non possiamo o parlare col muro. e molte storie vanno in crisi non solo perche’ chi va in crisi e’immaturo/pretenzioso/viziato (m/f) ma anche perche’ l’altro/altra non si rende conto che non si tratta di accontentare in tutto ma di cosa sarebbe piu’ importante parlare ecc e come. Perche’si puo’ essere frustrati in due vivendo in venti metri quadrati perche’ si e’ in bolletta ma si puo’ esserlo meno se cmq ci si viene incontro e non si danno per scontati degli equilibri che vanno bene a uno solo o a nessuno dei due ma la polvere si accumula sotto il tappeto. Poi gli stronzi/e esistono, chi sta anni per comodita’e poi se ne va, chi cambia storie come i cellulari e chi e’ paraculo, m/f. e anche chi vomita cose per pararsi il cu… e bisognerebbe avere le palle di andarsene da soli. Pero’ che a volte si tira la corda e’ vero. e non lo si fa neanche apposta a volte.
datemi retta uomini…spogliatevi delle illusioni culturali dell’amore romantico (in cui si trasferisce inconsciamente la figura di vostra madre, l’affetto per lei…in altra forma…anche nella vostra ragazza). bisogna crescere e diventare uomini…starci poer quel che si puo’ ottenere, come un passatempo…e poi pensare solo a se stessi. divertirsi ma mai piu’ morire dietro a queste. mettetevelo in testa…è tutta una patologia culturale. i beri uomini non cedono al ricatto di nessuna…seppr bellissima ed attrice fenomenale nello spacciarsi come santa.la loro indole biologica, la loro struttura mentale pè voluta così dalla natura, non ci si puo’ far niente.sottometterle come nelle più feroci società patriarcali non da alcuna soddisfazione. La soluzione? Prendere atto della realtà, spogliarsi delle illusioni culturali che hanno infarcito secoli e secoli di patriarcato, anche nelle arti, nei poeti, musicisti, narratori(le felici famigliole che avete visto nei film..e che ambite a realizzare…sono chimere, costruzioni, illusioni, non possono compiersi nel mondo reale) . artisti (per lo più uomini) hanno parlato di illusioni costruite dall’uomo, dalla coscianza…ma che nulla hanno a che spartire con il dominante ed invincibile istinto naturale. soluzione? metterle solo sul piano orizzontale e mai piu’ su quello sentimentale . Spogliarsi dell’aspettativa, del sogno, dell’illusione è possibile solo dopo aver raggiunto la consapevolezza, ovviamen te passando attraverso il dolore della disillusione che state vivendo ora.
Leggete qua, 7 anni, la solita storia, pausa per riflettere su ordinazione e poi gli ultimi commenti.
http://www.letterealdirettore.it/una-pausa-per-riflettere/
Ormai un rapporto in media come diceva Rossana dura 3 annetti, 7 son già tanti altrimenti al giorno d’oggi si consumano rapporti che durano qualche mese e poi c’è sempre qualche terzo o terza di mezzo perché ormai fra lavoro, social networks, telefonini, internet, ecc..
“migliori amici”, ex che in verità non sono ex e nuove fiamme e chi ne ha più ne metta.
Nelle mie conoscenze ci sono solo single, tipi lasciati, oppure ancora in coppia ma con il conto alla rovescia perché uno o l’altra han già tradito ma provano a continuare, un mio amico è tornato con la sua ex che lo aveva mollato per 6 mesi standosene con un altro, è durata 3 mesi poi si sono nuovamente lasciati, ora lei è tornata con quello di prima, etc…e via, corna ovunque.
Ormai avere una storia decente e poter costruire una famiglia è come vincere al lotto.
Io vedo solo tanta confusione, tanta immaturità, e casini su casini che quasi son contento di stare solo al momento.
E buona notte!
Chiaramente sto parlando di gente tutta sopra i 30 o verso i 40, non di adolescenti o di ragazzini…
È questo che lascia molto perplessi, perchè fino ai 25-26 anni posso capire i casini, le storielle, ma sopra i 30 non sarebbe l’ora di mettersi a fare sul serio?
No a 34 ci si ritrova single con le stesse dinamiche intorno di quando se ne aveva 18.
Tipa in tilt per il collega, ciao, tutto finito.
E ri-buona notte!