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Lasciateli perdere, lasciateli voi

di aleheavygrinder
Trovi il testo della lettera a pagina 1.
Lettera pubblicata il 14 Ottobre 2010. L'autore, , ha condiviso solo questo testo sul nostro sito.
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La lettera ha ricevuto finora 2.689 commenti

Pagine: 1 57 58 59 60 61 269

  1. 581
    elly -

    Ma il punto non è tanto questo. L’essere troppo dipendente dai suoi
    umori, è stato ciò che mi ha letteralmente TERRORIZZATA e il fatto che
    sapevo di avere una tremenda paura di perderlo (un cane che si morde
    la coda), mi impediva di trovare il coraggio per rendermi più
    indipendente e di iniziare a “fregarmene”, in un certo senso, di umori
    per i quali non potevo fare più di tanto.
    Ed è proprio questa la cosa che vorrei correggere in me. Impedirmi di
    affezionarmi tanto ad un uomo, al punto da annullare la mia serenità
    per lui. Immedesimarsi va bene, ma tentare di sostituirsi alla sua
    psiche “malata” è a dir poco insano. Ho una speranza di evitare il
    riproporsi di tali perversi meccanismi, soltanto se imparo ad essere
    “io” quella compagna per cui preoccuparmi tanto.
    Credo che la cosa migliore sia partire dal presupposto che ognuno è
    responsabile della propria felicità e delle proprie scelte, l’altro è
    solo un compagno e rimarrà tale fino a quando ci sarà la volontà di
    entrambi nel continuare il percorso insieme.
    Riuscirò nel mio intento? Sinceramente dubito di riuscirci
    radicalmente, credo che per farlo dovrei cambiare fortemente la mia
    personalità, ma devo provarci. Non so bene quali siano le mosse
    migliori. Decido passo passo e spero di essere sulla buona strada.
    Purtroppo nessuno ti insegna ad amarti a dovere, così come nessuno ti
    insegna a vivere l’amore in modo sano e costruttivo. Si impara sul
    campo ed io ho appena iniziato.

  2. 582
    guidoilsaggio -

    x elly

    devi solo amarti un po’ di più

  3. 583
    guidoilsaggio -

    Colgo lo spunto dall’ultimo post di david86 per dirvi questo.
    Esaminando la mia storia e quella di amici che ne hanno avuta una
    simile mi sono reso conto che nella fine di una storia ci sono degli
    attori nascosti che lavorano dietro le quinte. I genitori. Se la
    famiglia di origine è sana non ci sono problemi, ma molte volte quando
    la coppia genitoriale non è sana l’attenzione dei genitori si rivolge
    in modo morboso verso i figli. La mia lei per esempio era
    attaccatissima al padre ( che non andava d’accordo con la madre) ne
    era quasi consentitemi il termine “una seconda moglie”. Questo tipo di
    relazione non è sana e crea delle strane dipendenze (si sentivano 2
    volte al giorno al cell. e lei gli raccontava tutti i c....
    nostri).Con questo voglio dire che all’interno della nostra coppia
    c’era sempre stata la presenza ingombrante del 3° incomodo il padre.
    Da notare che a lui non sono mai piaciuto e cosi gli ex della mia lei.
    Lei venerava il padre. Nel momento in cui lei doveva prendersi delle
    responsabilità e crearsi la propria famiglia ha trovato un altro,
    perciò sposterà la data di abbandono della casa paterna. Mi piacerebbe
    avere qualche vostro parere rapportato alle Vostre storie.

  4. 584
    David86 -

    Grazie Elly, ti ringrazio davvero delle belle parole. Mi danno sicuramente un’ulteriore spinta, ma davvero fare il “genitore” ai genitori, è una cosa molto difficile, e imbarazzante da fare, anche se credo che il momento peggiore sia l’inizio. Mi stò già mentalmente preparando ad ogni tipo di situazione, cercando la soluzione giusta ad ogni cosa. L’unica cosa che spero è che uno o l’altra non abbia già qualcun altro. Allora si sarebbe tutta fatica sprecata. Se riuscirò a combinare qualcosa stasera, vi scriverò sicuramente.

  5. 585
    truelove -

    david mi rivedo molto nella descrizione della tua vita di “campagna”..:)
    credo che già il fatto di far notare loro il problema, sarà un incentivo per cercare
    di migliorare questa situazione. parla con loro in modo aperto e fai notare questa
    situazione si ripercuote su di te.
    sei un ragazzo in gamba e vedrai che riuscirai ad uscirne.
    ti stiamo vicini e tifiamo per te!

    elly credo che sia inevitabile l’empatia con l’altro, quando ami una persona vuoi la
    sua felicità. è chiaro che se non la vedi contenta, non riesci ad esserlo nemmeno
    tu. se lui fosse stata la persona giusta, fosse stato sincero, avrebbe avuto dei
    problemi che avresto condiviso insieme e la cosa sarebbe stata normale. tu noti
    tutti questi aspetti solo perche ti sei affidata alla persona sbagliata.
    se no chiunque stia con una persona poi condivide con essa gioie e dolori, e ne è
    influenzata nell’umore.

    anche per me lui era il mio migliore amico… lo chiedo a tutti.. è sbagliato
    considerare il proprio ragazzo anche il tuo migliore amico?
    elly anche io, come te, mi confidavo in tutto e chiedevo i suoi consigli.. anche se
    lui non faceva la stessa cosa. c’era sempre un muro.. ora sono pentita di queste
    confidenze, perche è una persona di cui non mi fido e che sa troppe cose intime
    su di me..

  6. 586
    ale -

    Truelove ciao, secondo me un amico è già la persona che ti ama, perché deve essere fedele. La fedeltà è quindi una proprietà a prescindere come l’amore è un elemento che va decontestualizzato per ritornare ad essere tutto. Poi penso che il proprio partner debba essere il vero supremo amico in senso “tecnico”, perché sa immediatamente di te e ti intuisce e ti custodisce nei suoi segreti, e deve essere per sempre ( e se non è per sempre allora non c’è amore e di conseguenza neppure amicizia, ecco perché fra ex non si può più essere amici, a parte i motivi del no contact che sappiamo ). Fregatene di tutti amica mia. Una persona che non ti ama e non ti è amica non ci fa nulla vicino a te, se è in malafede ancora più lontana deve stare. Se io dovessi parlare della mia ex dovrebbe andare ad impiccarsi per il potere distruttivo che potrebbero avere le mie dichiarazioni, eppure siccome io so amare, non solo non ne ho rivelato aspetti cruciali con le poche persone a cui ho confidato i fatti miei (che sono persone meravigliose e capaci di amare a loro volta…vedi? gli amici…) ma, per esempio, qui sul forum non ho nemmeno rivelato le dinamiche della mia storia. Son queste le cose che devono farti sentire forte.

  7. 587
    truelove -

    guidoilsaggio per quello che posso dirti io (e sono una ragazza che tiene tanto
    alla famiglia) quando trovi il ragazzo giusto ti viene voglia anche di fare il salto e
    spiccare il volo per farti una famiglia tua. non dare le colpe al padre è lei che non
    era matura per fare questo passo, non lo avrebbe fatto nemmeno se con il
    genitore non si fosse parlata.
    ti faccio l’esempio del mio ex, con il padre praticamente non aveva dialogo, si
    confidava con la madre ma comunque li vedeva solo lo stretto necessario per le
    feste. stava piu a casa mia e a contatto con i miei che con i suoi genitori. eppure
    al momento di impegnarsi si è trovato un’altra.. queste persone hanno la testa
    bacata e basta. probabilmente i genitori del mio ex, essendo due separati in casa
    che in comune hanno solo un tetto sopra il capo, non sono stati in grado di
    comunicare lui il concetto di famiglia. ma non è una regola generale nemmeno
    questa, perche conosco persone con genitori divorziati che sanno impegnarsi di
    piu di chi abbia una famiglia perfetta!

  8. 588
    truelove -

    david ti do la piena solidarietà, capisco cosa significa vedere un genitore piangere
    e doverlo rincuorare, quando dentro di te il tuo cuore sta andando in frantumi.
    però questo da una parte ha il suo lato positivo, significa che ormai sei una
    persona adulta e matura, capace di mettere un attimo da parte i suoi problemi
    per essere utile quando ce n’è bisogno. quando aiuti un genitore scatta dentro di
    te come un qualcosa di eroico che ti fa andare avanti a rincuorarlo, ma che allo
    stesso tempo ti distrugge.
    io ho mio padre che sta male, un uomo che fino ad adesso non dormiva
    nemmeno con il pigiama, che non si stancava mai. quando smetteva di essere un
    infermiere del pronto soccorso faceva i lavori fuori casa, l’orto, il giardino… poi
    con 10 giorni è invecchiato di 6 anni… non accetta di invecchiare, di essere in
    malattia.. che per fortuna non è una cosa grave ma gli impedisce di andare a
    lavoro. stasera ha preso un farmaco per i dolori e quando ha letto il foglio
    illustrativo e ha scoperto che era un antidepressivo è crollato. volleva buttare
    tutto.. capisco cosa significa vedere un genitore piangere, quello che fino a poco
    tempo fa era un eroe indistruttibile, il bruce willis che trivella l’asteroide 🙂
    ora è il nostro turno.. coraggio!!

  9. 589
    elly -

    Buon giorno ragazzi

    @David, posso immaginare quanto difficile sia l’idea di iniziare un
    discorso simile. Adesso non so se tu l’abbia già fatto o meno. Se si,
    spero fortemente che sia stato tutto più semplice di quel che
    sperassi, altrimenti, posso dirti che spesso, le cose appaiono più
    difficili quando ancora le devi affrontare, magari poi invece, una
    volta al centro, nell’occhio del ciclone, ti rendi conto che la cosa
    può essere gestita tranquillamente. Sii forte, caro David…
    Aspettiamo con ansia tue notizie.

    @Truelove, è con molto piacere che mi accorgo sempre più dell’empatia
    anche tra noi due ;-). Ed è bello sapere di parlare con persone che
    parlano la tua stessa lingua.
    Hai ragione, come ha detto anche Ale, quando ami, il tuo lui o la tua
    lei, diventano il tuo migliore amico. Io stessa non saprei amare
    diversamente. Anche se mi fa tanta paura, tant’è che in momenti di
    sconforto mi sono detta:”la prossima volta dovrai essere quella che
    ama di meno!”. Ma già so che sarei pienamente infelice, per cui, è
    evidente che non sono ancora pronta e invece che far soffrire qualche
    povero ragazzo (che comunque per adesso non c’è), è meglio che me ne
    stia sola a ricostruirmi e a rafforzare anche l’amore per me.. Come ha
    giustamente detto Guidoilsaggio che ringrazio.
    Inoltre, volevo dirti che ti sono molto vicina per il momento
    difficile di tuo padre, non dev’essere semplice vederlo piangere. A
    volte capita un momento nella via di un figlio, in cui questo debba
    prendersi cura del proprio genitore. Ma sono convinta che tuo papà
    riuscirà a reagire e a riprendersi. E’ quello che ti auguro con tutta
    me stessa.
    Un abbraccio forte.

  10. 590
    ale -

    Questo lo dico a me stesso e a voi. Quando ami UNA persona la ami in modo intellettuale, la più trascinante ed inesauribile delle passioni, e le altre persone non le guardi non perché hai i paraocchi ma anzi le apprezzi ancora di più per quello che realmente sono, per la loro irripetibilità e storia, esattamente perché essere attratto o sedotto non è un concetto che ti appartiene. Perché se ami davvero UNA persona quella persona diventa quando la riconosci per un istante infinitesimale il bordo di un’anima che si basta da sé, e quell’anima sei tu. Dopo quell’istante la la linea svanisce e non c’è più spazio per nessuno in nessuna forma definita e difinitiva, sono due per sempre irriconoscibili che conoscono con sincerità il mondo, qualsiasi cosa succeda, disgrazia, insoddisfazione, tristezza, sogni, ambizioni, tutto. Motivi validi per abbandonare chi ti dona tutto ciò non ne esistono tranne quello di avere scambiato un’anima per un contenitore usa e getta o per un rifugio, una materia degradabile e da rimpinzare di inganni, anche i minimi inganni.

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