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Lettera pubblicata il 14 Ottobre 2010. L'autore, aleheavygrinder, ha condiviso solo questo testo sul nostro sito.
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Fidati, chiedi ai molti altri contributori di questo thread o del sito! Pensi che nessuno di loro abbia delle palle grosse come le tue? E che hanno sofferto e soffrono tanto per niente? Per qualcosa che non dovrebbe nemmeno essere chiamato Amore, secondo te?
Rossana, vorrei infine rassicurarti che non le farei mai del male, non me lo perdonerei mai. La mia difficoltà sta proprio nel trovare un modo efficace per proteggermi senza arrecare ferite inutili. Perchè il dolore, bene o male, è intrinseco alla situazione. Anche il semplice no-contact, per esempio, so che per lei è doloroso, ma per me sarebbe veramente dilaniante il contrario. Quindi, in un modo o nell’altro, si ritorna al fatto che qualsiasi scelta è migliore solo per una delle due parti. Cosa fare o non fare si riduce quindi ad una mera questione di egoismo e/o di sopravvivenza.
Purtroppo… life sucks! Sometimes.
Un abbraccio.
Almost, forse potresti aver visto quel bellissimo film “Le ali della libertà”, che ruota intorno alla storia di un uomo che viene ingiustamente condannato per l’omicidio della moglie e trascorre decine di anni in carcere, cambiandone le abitudini prima di fuggire. (http://ilbuioinsala.blogspot.it/2011/05/le-ali-della-liberta.html?m=1).Nella eccellente descrizione di alcuni aspetti della psicologia umana legati alla privazione della libertà, ve n’è uno che potrebbe lasciare perplessi e che riguardava un simpatico ergastolano che si occupava della biblioteca, Brooks, che dopo aver trascorso 40anni tra le sbarre viene rimesso in libertà. Aspirazione massima per chi è stato “recluso” si direbbe no? No, dopo alcune settimane di “libertà” lo trovano impiccato nella stanza dove “viveva”, da uomo libero. Cosa voglio dirti lo avrai capito: la libertà (in questo caso) è un concetto relativo che supera anche l’oggettività del termine quando, in un modo o nell’altro, si è trovato un equilibrio omeostatico del proprio IO. E questo vale anche per molte cosiddetta storie “d’amore”.
Premetto senza mezzi termini che non voglio e non posso entrare nel valore del tuo sentimento con quanto sto per dire, ma puoi convenire con me che esiste in certi comportamenti umani quella che voglio definire banalmente “un’abitudine”, e che può giocare un ruolo in tante NOSTRE nostalgie sino al paradossale esempio filmografico ma plausibile che ti ho citato? Se mi permetti, mi sento di dirti che le mie presuntuose palle attengono al riconoscimento nel comportamento umano più sopravvalutato – come è quello sentimentale – di questi aspetti che sono in realtà esclusivamente quanto innocentemente egotici, ma si collocano nella grande categoria dell’amore, quando fondamentalmente non è altro che l’istinto di sopravvivenza ritualizzato da millenni di cultura etico morale di stampo occidentale. Tanto per fare il Rossello
Ecco, io per ragioni troppo lunghe da spiegare ora, ma che potrebbe fare Rossana che mi conosce meglio (non bene: meglio) credo di aver capito cosa si celi dietro certi “sentimenti”, e quanto abbiamo bisogno di SAPERE che siano riconducilbili a quel maltrattato termine di AMORE, che invece si incontra eccezionalmente nei rapporti umani. Per questo credo di sapere cosa succeda realmente dentro di noi quando finisce “un amore”, spogliato dalle emotività che fanno sentire la nostalgia e che hanno portato l’ergastolano a uccidersi perché privato dalle sue “abitudini”.
Mi rendo conto di non poter essere completaments esaustivo nella esposizione della mia tesi, ma l’ho ampiamente trattata su queste pagine sino a circa un anno fa.
Per questo anche dopo cento anni di convivenza potrei reagire come ti ho spiegato. Perché so cosa c’è sotto.
Ciao.
P.S. Non me la sino presa affatto per la tua scelta, figurati, perché dovrei. Inoltre, non sono ancora arrivato al capitolo del “rifiuto”. Ti saprò dire semmai ci fosse.
Non Almost, è ovviamente uno sbaglio. Mi rivolgevo a LisKoop.
Mi scuso con entrambe.
Ciao ale. Ormai è da dicembre che nessuno si fa vivo, e ciò lo trovo molto positivo. In questi mesi ho letto tutto e dire che mi ha fatto bene è poco; trovare persone che vivono la mia stessa situazione, che si trovano davanti alle mie stesse difficoltà mi fa capire che non sono solo. Non voglio annoiarti con la mia storia, ma spero che tu comunque legga il mio commento. Ormai sono più di 4 mesi che mi ha lasciato, dopo una storia di due anni e mezzo. Inutile dire che l’amavo tantissimo e avrei fatto qualsiasi cosa per lei, davvero. In ogni caso, in seguito a un periodo no, ha colto la palla al balzo e mi ha liquidato con estrema freddezza. “Hai un altro?” “Ma ti pare? Io che faccio ste cose? Lo sai, con te sono sempre stata onesta… il sentimento si è affievolito per ste liti blablabla”. E un altro ce lo aveva eccome e ce lo ha tutt’ora. Beh questo lo trovo ignobile, disgustoso, irrispettoso e chi più ne ha più ne metta. Mi ha stuprato l’anima… mi ha accusato di mille problemi, mi ha fatto sentire inadatto, mi ha fatto soffrire come un cane dopo averle regalato due anni stupendi. Questo non glielo perdonerò mai e credo di esserne andato oltre. Pensa te che mentre stava con questo, un giorno, mi ha scritto perché voleva darmi spiegazioni di tutto ciò, ribadendo di quanto mi abbia amato e che non amerà mai nessuno cosi tanto, che è stata bene da morire eccetera. Insomma, le solite cazzate. La cosa non mi è andata comunque giù, ma pazienza, ha voluto questo e indietro non si torna. Quel ragazzo con cui sta è uno sprovveduto. Un “co......” (scusami il termine ma è così”) alcolizzato, galletto, brutto e non lo dico con aria di superiorità, ma lo è veramente… e soprattutto è pieno ma pieno di soldi. Mi chiedo come possa durare una cosa del genere, eppure stanno assieme da quando mi ha lasciato. Ma sono cose che non capirò mai.
In ogni caso, adesso sono in una sorta di limbo. Non so bene perché, ma se prima stavo discretamente, lentamente mi sto affievolendo. Penso e ripenso, complice anche un anno veramente difficile (ebbene sì, quest’anno mi tocca la maturità, in un liceo veramente tosto) e denso di cambiamenti. Mi sento inadatto, non sono in pace con me stesso. Nonostante mi sforzi di essere razionale, sento come una vocina dentro di me che mi dice che lei ha fatto solo bene a lasciarmi. Non ho un bel carattere… o meglio, se
Tendo semplicemente a prendermela molto se mi viene fatto un torto o se le cose non vanno come vorrei. Per il resto do sempre il massimo… sono un bel ragazzo (cosi dicono) sincero e trasparente, deciso con le idee sempre chiare (e questo mi è stato fatto anche pesare perche dico educatamente quello che penso) Non fumo, non bevo, studio, mi reputo con la testa sulle spalle. però certe volte tendo a chiudermi e ad essere timido, dando quasi l’aria di superiorità, cosa assolutamente falsa. La mia ex, in qualche modo colmava tutto questo, era una sorta di porto sicuro. Se avevo qualche problema lei c’era, era lì ad ascoltarmi e mi faceva stare tremendamente meglio. Adesso lei se n’è andata, a quanto pare è felice cosi (mai piu informato di lei, non riesco), se no sarebbe tornata. Questo troncamento mi ha destabilizzato non poco, persino la mia professoressa quest’anno mi ha detto che mi ha visto cambiato, che sono spento… e di solito sono un ragazzo energico. Per fortuna ho degli amici con la A maiuscola, che mi hanno aiutato molto, vado in palestra e ho tirato su un ottimo fisico, a scuola il rendimento è stato comunque ottimo. Ho provato insomma a dirigere quelle energie negative verso qualcosa di positivo, qualcosa che mi facesse stare meglio. E cosi è stato. Adesso inspiegabilmente sto tornando indietro… credo sia un problema tra me e me, non riguardante la ex, la quale mascherava solo i miei problemi. Non sono soddisfatto di ciò che sono.. sento che mi sto bruciando il periodo piu bello. Vedo i miei coetanei, non hanno problemi. Si divertono tranquillamente, se devono parlare a una ragazza non c’è problema. Io, dopo la rottura, non ho fatto altro che chiudermi. Qualche ragazza carina e interessata l’ho trovata, ma non è andato nulla in porto. Non ce la facevo. E questo mi fa ancora pensare a quanto disumana sia stata lei, a come faccia a stare tra le braccia di un altro e a fare esattamente le stesse cose che faceva con me. Mi vengono i brividi…
In ogni caso dire che ho poca fiducia di me è un eufemismo e so che dovrei… a contribuire tantissimo poi c’è la cheratosi. Praticamente ho la pelle ricoperta di puntini, e non c’è nulla che posso fare. Mi faccio problemi persino ad andare in giro a mezzemaniche. In più soffro di reflusso gastrico e spesso ho un gusto in bocca orribile…. e vai di masticare gomme. Queste cose mi fan sentire un diverso, quasi un inetto. La prospettiva dell’estate mi inquieta un sacco
Ho la sfortuna di avere amici che partono spesso… in più ho gia passato il test per l’uni, quindi veramente non ho nulla da fare…
Scusa per averti annoiato, e non ti sentire obbligato a rispondere. Penso che gia scrivere cosi, ragionarci sopra, sia un passo in avanti.
Nonostante tutto, non mi va di essere negativo… o meglio, voglio sperare che tutto cambierà. Penso di meritarlo sinceramente…dicono che la vita premi e ci voglio credere.
Non sono sicura che leggerai il mio messaggio ALE, ma voglio fare comunque un tentativo.
Volevo farti sapere che sono infine emersa, qualche tempo fa.
Che procedo nella mia vita in mia stretta e regale compagnia, come promesso.
Il capolavoro è ormai compiuto. E tutto cio’ lo devo anche a te, alle tue parole ed al tuo sostegno.
Anche se non ti conosco affatto, hai avuto un forte, positivo e salvifico impatto in un’ora orribile e tetra della mia vita.
Quindi GRAZIE, grazie ancora di cuore.
Ti abbraccio.
Rieccoci…si ricomincia…penso che dopo questa non darò mai più fiducia. Ennesimo errore di valutazione che ho pagato caro. Beh, il tempo di reazione oramai è straordinario.
E voialtri come state?
Un abbraccio amici
Leggere questa lettera e le relative storie con annessi commenti mi sta dando la giusta forza per andare avanti, dopo 2 mesi che la mia ex mi ha lasciato per un altro.