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Lettera pubblicata il 14 Ottobre 2010. L'autore, aleheavygrinder, ha condiviso solo questo testo sul nostro sito.
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Ciao Angelo azzurro, ma quanto la tua storia assomiglia alla mia!!!
Provo a rispondere alle tue domande:
1. Lui si comporta così, perché è un debole vigliacco.
2. Tu non ti stai liberando di lui. In questo caso solo una cosa può aiutarti: IL TOTALE E COMPLETO NO CONTACT. Ti manda un sms? Non rispondere. Ti chiama? Non rispondere. Andrà fuori di testa, perché si renderà conto che cosa sta perdendo. Ma non è questo il punto. Il punto è la tua RINASCITA.
Ti capisco perfettamente, so come ti senti…conosco la disperazione, rabbia, lacrime…credimi, non ne vale la pena.
Metti te stesso al centro del tuo mondo e punta sulla TUA crescita personale.
Ti abbraccio,
Helena
Ma infatti è quello che sto facendo, ho capito che se lui se ne è andato non è la fine del mondo. Ormai sto puntando tutto su me stesso e non ho intenzione di tornare indietro. Oggi è stata una bellissima giornata, la prima dopo moltissimo tempo in cui lui non mi è mancato neanche un po’.
Angelo azzurro,
ottimo atteggiamento. Bravo. Ti dico solo questo, e mi baso sulla mia esperienza personale che ormai dura da 3 mesi, aspettati alti e bassi…anch’io vivo spesso giornate bellissime, ma a volte arrivano le nuvole di disperazione…ed è in quei momenti che devi essere forte. Ricordati, TU sei la persona più importante.
Buona serata,
Helena
Caro Ale,
non sai quanto mi ha fatto bene leggere questa tua lettera e per questo ti ringrazio di cuore. Magari non leggerai mai questo mio post perchè la discussione risale a qualche tempo fa ed è ferma da un po’, ma volevo comunque fare un tentativo per dirti che le tue parole sono come un balsamo che allevia ferite molto profonde…
Vorrei ringraziare anche tutte le persone che sono intervenute lasciando i loro commenti e portando le loro esperienze. Mi avete fatto realizzare quanto il confronto fra persone che hanno vissuti simili possa essere benefico nell’affrontare i momenti piu dolorosi della propria esistenza.
In effetti mi trovo in uno dei momenti piu bui e dolorosi della mia vita ed a volte mi sembra di non avere la forza per uscirne.
Dopo aver condiviso 17 anni della mia vita con l’unica persona che io abbia mai amato, sono stata lasciata con una e-mail. Nonostante siano passati 10 mesi, non riesco ancora a farmi una ragione di tale vigliaccheria, soprattutto perchè non ci sono mai stati problemi di comunicazione ed abbiamo sempre avuto un dialogo aperto e profondo.
Per i primi 4 mesi ogni mia richiesta di incontrarsi con calma cosi da poter parlare, capire ed affrontare quello che stava accadendo, è caduta nel vuoto, per un motivo o per un altro, e per mesi sono rimasta nella nebbia piu’ completa e nel dolore.
Poi ho scoperto alcune menzogne che mi erano state dette “per evitare che io soffrissi” e queste mi hanno definitivamente spezzata dentro.
L’idea che la persona che amavo avesse potuto mentirmi su questioni fondamentali, mi ha distrutta completamente. Per me è stato molto piu grave e doloroso di qualsiasi tradimento fisico.
Da quel momento ho chiuso i contatti e molto duramente ho cercato di ricominciare la mia vita da sola. Da qualche tempo le cose vanno un po’ meglio, ma con alti e bassi. Cerco di andare avanti con la mia vita, ma i continui contatti della mia ex mi destabilizzano fortemente, a volte per giorni.
Talvolta riesco a essere forte e non rispondere, ma altre volte non ci riesco, e ci parliamo.
Alle mie domande sul perchè mi cerchi ancora quando so che ha già qualcun’altro nella sua vita, la risposta è inevitabilmente la stessa: che io sono importante per lei e lo rimarro’ per sempre. Che anche se non mi ama piu, prova un affetto infinito nei miei confronti e che faro’ sempre parte della sua vita.
Tutto questo mi fa stare molto male, ed ogni volta che mi sento dire quanto sono importante, mi sembra di essere pugnalata ancora e ancora e mi viene voglia di urlare a squarcia gola tutto il dolore che sento!
A piu’ riprese le ho chiesto di “lasciarmi andare” perchè io non posso darle quello che vuole e cioe’ un rapporto sereno, di amicizia. Ma puntualmente si fa viva ed è una tortura per me!
Non so piu’ che fare per uscire da questo girone infernale e andare avanti con la mia vita…
Cara LisKoop, benvenuta. Abbraccio tutti, te, anche il tuo dispiacere.
Credo che indipendentemente dal fatto che lei sia sincera o no con te ed indipendentemente dalle ragioni della divisione, tu puoi fare la mossa decisiva e chiudere alla grande. Emergendo. Chiudi alla grande nel modo creativo che ora la tua anima chiede. Questo disegno ha tante linee e si svolge secondo la tua destrezza e chiarezza. Prendi un respiro: ed emergi. Mi importa che tu abbia il controllo superiore di questa cosa, del Tuo proseguimento in Tua stretta e regale compagnia. Lei è andata, è ferma, è come…come tutti… Cattiva-buona-quello che è. Ma tu ci sei. Sì, devi vederti meglio ma ci sei e girale come vuoi, quelle dinamiche vecchie non fungono più. Potrebbe essere il silenzio? Così su due piedi direi che l’eleganza del silenzio fa faville, da ADESSO. Ma perché? Ognuno ha il tempo, che può essere per tutta la vita, di disintegrare con più serenità le illusioni, le convinzioni e brame strane che la favola ci prolunga addosso. Si può fare anche con qualcuno fra i piedi e fa giocare ancora un po’, ma non lo consiglio, ruba energia ed è meglio la pace. Sarà un lavoro veramente potente che si svolge nel silenzio, come tutti i capolavori. Lo indicavo, insieme agli amici qui e sulle altre lettere, perché il 99% delle persone che si dividono non è che hanno ragione o torto, è che stanno lottando e si fanno veramente male. Eppure, lotterebbero anche se le cose andassero bene o per farle andare bene. Io dico che devono smettere la lotta, e avere il coraggio di salire. Continuare a scontrare stracci/personalità/finzione/ non serve, neppure se quegli attrezzi sono maturati al 100% e consentono una vita armoniosa. Lo sarebbe, sì, ma nel gioco, sarebbe una bellissima coppia di maschere al bel ballo in maschera. Va bene, a quel livello. Il tuo tono è dolce, l’amarezza è viva, tu sei molto viva e sento l’amore. Invitati al tuo capolavoro. Lei sarà chiamata a compiere il suo: lì, un giorno, sarete di nuovo insieme. Soltanto lì. Tu non discenderai e andrai comunque avanti. Così rinnovo il mio saluto e brindo a tutti voi, amici. C’è bisogno del vostro capolavoro, che disturberà tutti quelli che dormono e sbraitano, che andrà oltre ogni teoria seduttiva, amorosa, sentimentale, affettiva, sociale, e oltre alla vecchia idea di tutti noi. Lasciala tu, stai lasciando quella piccola nebbia amica mia, anche per te è ora di splendere.
Cara LisKoop,
ti abbraccio, sento che sei una persona dolcissima. Scegli la felicità per te, tesoro, sceglila ORA, voltati altrove e prosegui sul tuo cammino, verso la luce. Lo so che è difficile, ma tu c’è la farai, il tuo cuore è grande.
Helena
Ciao LisKoop, leggendoti mi torna in mente me qualche mese fa, con lui che mi respingeva ed aveva altri flirt e nello stesso tempo non mi permetteva di andarmene, continuando a chiamarmi e farmi soffrire. Come ti hanno già detto, devi sottrarti al gioco delle maschere, lei non prova più nulla per te, solo un grande affetto, un affetto dettato dalla sicurezza e dalla comodità, ma tu non sei sua madre e non le devi nulla. Ti devi sottrarre al suo gioco, deve capire che il tuo stare con lei, il tuo amarla era una scelta, non un atto dovuto e che era una scelta reversibile che esigeva una contropartita, contropartita che ora è venuta a mancare. Più ti allontanerai da lei, più la terrai fuori dalla porta della tua vita, più ti renderai conto che la tua vita incomincia. Fidati, te lo dico per esperienza diretta e personale. Lui ora è fuori dalla mia vita da qualche mese, io nel frattempo ho trovato un nuovo lavoro che amo, cambiato l’auto e conosciuto un sacco di gente nuova ma soprattutto ora vivo, con le mie gambe ed il mio tempo. Ora decido io cosa va bene e cosa non va bene per me e mi basto e credimi, è un grande passo avanti che non avrei fatto se non avessi troncato definitivamente ogni approccio con lui.
Cari Ale, Helena ed Angelo Azzurro,
grazie per le votre parole, comprensione e affetto.
Confesso di essere stata molto colpita che abbiate percepito in me dolcezza, amore e vita!! Quando, in questo periodo di cieco dolore, mi sento profondamente arida, spenta e del tutto incapace di provare o trasmettere qualcosa di “positivo”…
non me lo aspettavo proprio.
I vostri incoraggamenti a tagliare i ponti, proseguire il mio cammino, splendendo e, in silenzio, compiendo il mio “capolavoro” non cadranno certo nel vuoto.
Nonostante ci vorrà tempo e impegno, saro’ forte e emergero’, regale e fedele a me stessa, come mi sollecita a fare Ale.
Il primo passo credo sarà di smettere di lottare contro me stessa e accettare quello che mi sembra ancora impossibile, ovverosia che l’amore – quello vero e profondo – sia un sentimento “esauribile”.
Un abbraccio.
Non c’è di che LisKoop. La dignità e la stoffa che ti annunciano sono una musica precisa che qui amiamo e questo tipo di tatto, di calore e movimento sono stati decisivi per l’aiuto fra noi tutti. Penso che sia quella la tua emersione, le risposte ed energie che prima erano protette, quindi nascoste, dal guscio della storia. Ora balzano fuori e spazzano via tante cose, anche le reazioni che normalmente si considerano più ‘giuste’ e vitali, forti, da ‘persone innamorate’, tipo quelle dei soliti consigli: fatti valere!falle capire chi sei!cantagliene quattro! fagliela pagare!trovatene una più bona! 😀 Invece, diventa invincibile…non fare niente! Lascia emergere il candore ora, sì, la vista sottile. Quasi sempre, quando chi fugge svariona di brutto, lo fa perché fiuta l’onda che, importante, con la fine del rapporto non c’entra. Osserva. Il ladro sente in lontananza i passi del padrone di casa e prima di scappare arraffa, distrugge…ma sono solo oggetti obsoleti, non facciamoci impressionare. Sgombera il passaggio da cose che non c’entrano nulla con noi. Si toglie dai piedi pure lui. Grazie vandalo, toccherà anche a te!
Pensavo al tema amoroso ieri, pensavo alla tua storia e alle pulite e nette considerazioni fatte da AngeloAzzurro ed Helena. Ricostruisco una scena, come se racchiudesse tanti temi, un bar dove si servono intrugli e la gente tracanna queste cose che mettono molto fuori asse da subito. Lo fanno perché gli altri sono lì e fanno lo stesso, ma c’è un via vai dal bagno e c’è rumore e voci alterate. In strada si provoca, si attacca briga, qualcuno fa piccoli traffici, abborda qualcuno. “Eh che ci vuoi fare, il vino fa così…,” dice un avventore stordito. Ti chiedi se sia solo quello, se manca qualcosa in realtà. Spinto dalla sensazione, vai via. E allora esci, scopri che qualcuno realizza un vero vino, ottimo, da gustare e apprezzare secondo certi criteri, e poi ancora puoi impegnarti a produrre il tuo e scegliere con chi sorseggiare i tuoi migliori bicchieri. Bere vino ogni tanto è interessante ma conta di più la tua ricerca, è gioia, è passione naturale costante, e da lì in poi il vino e i suoi riti, che si erano trasformati, svaniscono dall’esperienza. Appaiono altre creature e creazioni sempre più responsabili e sottili e migliori. Il proseguo dice che per chi è andato oltre non sarà importante quello che succede a chi ha sentito che era meglio intrattenersi al bistrot per elettrizzarsi un po’. Hanno una missione diversa.
Un forte abbraccio