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Lasciateli perdere, lasciateli voi

di aleheavygrinder
Trovi il testo della lettera a pagina 1.
Lettera pubblicata il 14 Ottobre 2010. L'autore, , ha condiviso solo questo testo sul nostro sito.
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La lettera ha ricevuto finora 2.689 commenti

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  1. 2511
    Rebecca -

    Ilarina ciao. Guarda, da quanto mi dici dei problemi sorti durante la convivenza, posso comprenderti benissimo e dirti che hai fatto bene: purtroppo, con questo genere di problemi non c’è soluzione. Sono situazioni irrisolvibili. A meno che o lui non si curi e corregga suoi precisi problemi diciamo caratteriali (per non dire altro…) oppure che tu non scelga di annientare te stessa (che ugualmente non porta certo i risultati sperati!), anche gradualmente, con quei sottili modi che tu hai ben descritto, in cui finisce che poco alla volta ti “adatti” a tutto ciò che vuole lui. Purtroppo, molto spesso, con queste persone, chi ne fa le spese è proprio la persona più intelligente, matura, responsabile, proprio perché, nel quotidiano, si tende a dire, alla prima, la seconda, la terza, la decima volta: eh va be’, gli vado incontro, lo giustifico, lo comprendo, che sarà mai, finché non ci si rende conto, ma più tardi (quando in realtà ci si scopre ESAUSTI, nella nostra persona, e di un certo modo di fare, e per noi di subire), di non farcela più ad andare avanti. Di essersi smarriti, strada facendo, di non riuscire più a vedere, sentire, “amore”, amore di cui si parlava… Prima… Con atteggiamenti diversi, positivi, entusiasti… In cui a tutto c’era soluzione, venendosi incontro… Sei stata molto in gamba e questa esperienza dovresti cercare di volgerla a tuo favore: in quanto conosci, ora, la manipolazione. Conosci i soggetti cosiddetti “problematici”, e sai che non c’è speranza con loro (a meno che non decidano di curarsi e correggersi, cosa rara; il mio ex ha fatto “finta”, persino, pensate un po’, di essere disposto a correggersi e curarsi: era solo un modo per illudermi, farmi continuare a stare con lui, ma dopo poco alle SUE regole; astuto, non è vero? Povero lui: si fa del male da sé. Io posso stare male, malissimo, ora, ma poi? Che cosa avrebbe ottenuto lui? Ma la filosofia, diciamo, del manipolatore, si vede che è quella del tiriamo a campare, ora con questa ora con quella, è un sistema da parassita, che non può che tirare a campare… E di certo non può costruire nulla: né di bello, né di stabile, né di duraturo).
    Capisco i problemi in famiglia per cui non ti puoi allontanare, quelli purtroppo, a guardarmi intorno, li abbiamo un po’ tutti. E’ anche per questo che, personalmente, vivo un maggiore disagio e conflitto. Mi dico: morire qui? O lasciar morire altri soli? Questo sempre perché siamo nel “belpaese”.
    Silvia, ciao… Un abbraccio forte

  2. 2512
    animafragile83 -

    Rebecca guarda non ho parole e’ un’ analisi perfetta…anche perche’ poi lr cose peggiorano solo vivendo insieme.. Non ci voglio pensare…a quel che mi ha fatto passare…silvia se lha scampata proprio ringrazialo mille volte. Il mio ex non e’ mai rimasto solo nella sua vita va a fare del male a destra e sinistra spero che trova quella che gli fa passare la voglia di manipolare..magari se la sposa pure anche se come dice l amica mia questi son soggetti destinati a stare soli…

  3. 2513
    Ilarina -

    Ciao a tutti. Rebecca, grazie di cuore per il tempo e le parole che mi hai regalato. Sono abbastanza lucida da capire tutto ciò che vuoi dirmi e di leggere anche il senso oltre il senso, lucida per allontanarmi io da quella persona, per capire che col tempo passerà tutto se lo voglio e che da sola non ce la faccio al momento, infatti domani ho un appuntamento per parlare con qualcuno di come mi sento (primissima volta in vita mia). Spero tanto che torni in me viva la speranza, e sul mio viso il mio sorriso di sempre. Lo auguro a me come a tutti voi. Ce lo meritiamo e, anche nel dolore, lo sappiamo bene.
    PS. oggi è proprio una giornata NO, ma mi fa sentire meglio sapere che ci siete.

  4. 2514
    silvia -

    animafragile:dici che l’ho scampata?arrivera’ sicuramente il giorno in cui me ne rendero’ conto…vorra’ dire che staro’ bene,avro’ ripreso fiducia in me stessa,che per colpa di un cretino ora è finita sotto le scarpe…

  5. 2515
    animafragile83 -

    si silvia fidati…quando ci vivi insieme è peggio…ti avrebbe fatto piu’ male ora. non ti ha rovinato l’idea della convivenza pensa che quando deciderai di fare questo passo sara’ con quello gius una scelta ponderata e vera. Io sono rimasta sconvolta e ha rovinato la mia idea di amore…un giorno dirai menomale..e pure io forse

  6. 2516
    Rebecca -

    Ilarina, ciao… Sono molto contenta che vai a parlare con qualcuno. Ti auguro anche io di ritrovare il tuo sorriso presto, e la speranza. A dire il vero ne sono sicura, che per te, come tutti qui, sarà così.

    Animafragile, grazie… Io penso che una persona non la conosci bene come quando ci convivi… A parte il fatto che superata l’adolescenza e la prima giovinezza, penso che non si possa considerare un rapporto veramente completo e vero se non si convive. Prima si convive e meglio è, secondo me. C’è chi si trascina in lunghissime relazioni per anni, limitandosi a uscire la sera e a vedersi nei fine settimana. Poi, quando viene il momento di costruire una vita insieme, sul serio, spesso finisce tutto, prima, o scoprendo enormi divergenze durante la convivenza. Dunque la mia regola è convivere, e non tirarla per le lunghe. Se ci si ama, e si è persone equilibrate e mature, la convivenza arricchisce e fa bene. Andare a vivere insieme dovrebbe essere una felicità, un piacere. Se così non fosse, che amore sarebbe? Diffido di chi ha paura della convivenza. Di chi si crea un sacco di problemi e persino in cose che, ripeto, dovrebbero essere un piacere, e dovrebbero semmai essere fatte con passione, entusiasmo, pensieri positivi. Non capisco perché dovrei andare a convivere con uno che (se ne vedono e sentono tante) ha un atteggiamento del tipo: e va be’… Se proprio dobbiamo farlo… L’amore, ricordatelo, dovrebbe essere gioia (questo non significa, come dico sempre, che siano tutte rose e fiori, o che non si debbano affrontare i problemi, che ci sono sempre, nella vita).
    Silvia, potresti una domenica partire per una gita da qualche parte, che so, verso una città d’arte. Credo che tu abbia necessità di qualcosa di nuovo, uno stimolo, qualcosa che non hai ancora fatto e che ti piacerebbe fare. Proveresti una piccola contentezza, che non sarebbe credo poco, avresti una piccola risalita… Un abbraccio.

    Un abbraccio forte forte a tutte e tutti voi.

  7. 2517
    Ilarina -

    Buongiorno a tutti, oggi ho davvero paura che cederò e gli scriverò… non mi aspetto di ottenere nulla da lui, vorrei solo togliermi un po’ di questa rabbia dal petto, farlo sentire un verme… non voglio nè pietire nè fare la vittima o l’acida… non so bene che scrivere. Ogni secondo che passa cambio idea, c’è da impazzire. Se sarà, sarà prima del colloquio che ho alle 16… quindi se vi va, rimproveratemi via mail!

  8. 2518
    animafragile83 -

    Secondo me stai facendo una cavolata te lo dico per esperienza se poi ti serve a sfogarti fai pure tanto non si sentira’un verme fidati. Spero che non lo farai sono contenta anche io che vai da uno specialista io ci vado e va meglio.

  9. 2519
    silvia -

    Ilarina:sei riuscita a non cedere nel scrivergli?

  10. 2520
    ale -

    Buongiorno e buona primavera a voi tutti! Saluto in particolare i nuovi che scrivono, devo tornare indietro in questi giorni per leggere meglio quanto avete vissuto ma penso che tutti i creatori di questo documento abbiano già fatto buona opera di supporto e che state già applicando la disinfestazione del caso. Gli impegni mi portano via e anche la voglia di rigenerarmi. La rinascita è irrefrenabile, non si possono incappucciare gli alberi e privarli del sole, non si può nascondere il sole e così via, perciò non si può fermare il procedimento che porta ad uscire dai dispiaceri subiti, specie dopo che sono stati tanto forti, ma non solo, si arriva a comprendere che esistono piani nuovi in cui esprimersi senza temere. Prendiamo uno che ha il vizio del bere. Ad un certo momento decide che smette, tutti gli amici lo guardano male. Eppure anche loro, man mano che torna sobrio, si rende conto che hanno sfumature etiliche simili e che comunque sempre dentro al bar stanno. Allora esce, cambia giro, corre a piedi, va nella natura, vede che ci sono altri come lui e che sembra proprio un altro mondo, e gli atteggiamenti sono teneri, semplificati, il corpo è leggero e la mente chiara. Si tratta di una rifondazione a tutto spiano. Questi ex sono calamite e attrattori di pezzi, rimasugli e frammenti di cose che erano rimaste a spasso e che andavano smaltite. Loro le accorpano, ci mettono del gel, una minigonna, trucco e parrucco, un po’ di palestra, la barba da meccanico e sono pronti per essere riassorbiti. Rate o contanti? Ecco che molte storie si trovano davanti una grossa tariffa da pagare, perché se avessero fatto la differenziata “prima”, non avrebbero accumulato tanta cianfrusaglia che poi nel tempo è stata anche ignorata. Bisogna ringraziarli per aver materializzato queste cose, altrimenti sarebbero serviti seimilacinquecentotre anni per andare a ricercarle qui e là e integrarle una ad una. Va bene, si è sofferto, si è sofferto tantissimo, poi si è dato silenzio quando pochissimi lo saprebbero dare, ma ora il piazzale è pulito e sappiamo quali erano i sacchetti della spazzatura. Ora, quando gli viene in mente di tornare e lanciare qualche busta, questa viene respinta da una parete invisibile. Fate buon week end e non state lì a menarla, tagliamo corto in modo da abbassare al minimo l’interessamento delle schiappe o la riemersione di schiappetudini irrisolte: ritornate dei capolavori, fuoriclasse, orientando il lavoro al semplice, al leggero e al luminoso.

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