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Lettera pubblicata il 14 Ottobre 2010. L'autore, aleheavygrinder, ha condiviso solo questo testo sul nostro sito.
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L’amore oggigiorno non esiste.
Io penso che sia cosi’, nn sara’ il tempo , ma la feccia che viene dopo il matrimonio secondo me avrei 10000000000000000 like su facebook. L’amore quello vero , oggi non esiste,ed è questa la vergogna. I TG che mandano Wanda e Icardi e quella che s’è spogliata , e quello si chiude nel bagno, o ha tradito. Non mi sento in questa storia, sono tutti na massa di pezzenti di popolarita’. Tutto ha la forma di interesse personale, tutto almenochè non mi toccano I miei interessi. L’amore non è cosi
cate..ha sofferto di depressione anni fa e questa cosa l’ha solo peggiorato perchè non l’ha mai affrontato fino in fondo e mai solo sempre al fianco di qualcuno..è uno spirito libero ma non vuole stare solo ed io annullandomi l’ho pressato perchè nn avendo piu’ i miei spazi (mi impediva di essere) mi sono accollata completamente a lui.Rebecca hai praticamente raccontato la mia storia..mettici qualche lacrima sua in mezzo..la mia dipendenza affettiva..il suo buttarmi giu’ e il quadro è completo…sono diventata esaurita. Se l senti sembra che sono matta io e ripete parole dette da me negli anni che il rapporto era malato che non abbiamo costruito nulla in 6 anni ecc…Insomma ho avuto la classica sindrome da crocerossina che hai avuto anche te..ora ho le ossa rotte..ma lo so che prima o poi andra’ meglio anche se non so vi ma io ho perso fiducia..nell’altro…Silvia so che non è il massimo sonosola come te ma ti prometto lo s per certo che se facciamo qualcosa per noi da sole dopo non ci ammazza piu’ nessuno…fidati…
Rebecca:no in piscina non ho conosciuto nessuno…mi piace camminare,camminare in mezzo alla natura…grazie per il tuo tempo che spendi per rispondermi…un abbraccio
Broken, non farmi incaxxare 🙂 Ma questo pessimismo cosmico? Guarda che il solo fatto di scrivere qui e porsi il problema dimostra che l’amore esiste, lo dimostra il fatto che abbiamo capito ciò che amore non è. Quindi qulcos’ altro è. Quindi c’è :-)))) Oddio, stamattina faccio dei ragionamenti da protofilosofia, va beh mi accetto nella mia demenzialità. Demenza a parte, pure tu che ti fissi con questi due personaggi….io nemmeno sapevo esistessero… dai Brokennnnnn!!!! Ma per cortesia! Su su, non mi deludere 😉
Siamo solo vittime di psicotrappole, però secondo me a furia di ragionare e di amarci un nostro equilibrio lo troveremo.
Poi al massimo se proprio non dovessi trovare una persona sana a questo mondo, ti prometto che a 80 anni (se ci arrivo) ti sposo io 😉
Vedrai quanti like su FB :-))))
Suvvia, suvvia, non molliamo, procediamo in cordata, silenzio eterno agli inetti del cuore e largo a noi stessi che siamo ancora tutti da scoprire.
Sapete? Ieri, siccome era successo che occasionalmente ero andata a letto tardi la sera prima, e mi ero svegliata alla solita ora abbastanza presto, nel pomeriggio sono crollata per un pisolino. E vi ho sognati. Proprio così: ho sognato questa pagina, io ero tutta presa a far ragionamenti su ragionamenti… Parlavo con voi. Mi sono alzata e mi è venuto un po’ da ridere. Ho pensato: poi glielo racconto, quanto sono nei miei pensieri! Ilarina, ieri ho letto la tua lettera e ti rispondo qui: stiamo qui insieme. Sono rimasta colpita nel trovare in certo modo coincidenze tra noi, del nostro stato d’animo, amare coincidenze, quindi sì, credo di poterti comprendere bene… Anche io, in un certo modo, sono stata illusa: finalmente, anche per me, era arrivata la famosa persona giusta, così tardi di età, rispetto alla media delle persone… Con la quale poter fare tutto, felicemente, e infine una famiglia, tanto desiderata. Anche io, come te, avevo “fallito” negli altri ambiti della vita, il lavoro e tutto il resto. Con l’aggravante per me che davvero ora è finita: quanto al farmi una famiglia. Non voglio sembrarti banale: ma tu sei davvero giovane e hai ancora tutte le possibilità, di fartela. Credimi, è così, non sono solo parole queste mie. E’ un fatto che sei giovane: hai tempo ed energia (quando ti tornerà: e ti tornerà). Ti vorrei però fare due domande, per capire meglio la tua storia (durata del rapporto; motivazione di lui nel chiudere?), e, in attesa della risposta, vorrei già ora procedere oltre, con cose che mi sembrano assai importanti per TE sola, al di là del tuo ex. Ovviamente ti senti finita, depressa, e hai pensieri di morte. Vorrei dirti che sono SICURA che in tutto questo (perché l’ho vissuto e lo vivo) incide fortemente la tua NORMALISSIMA frustrazione (dopo peraltro esserti dedicata molto agli studi, esserti sicuramente adattata allo schifo nostrano del precariato ecc.) personale, riguardo il tuo NORMALISSIMO desiderio di crescita personale, professionale e di indipendenza economica. Mi colpiscono persino certe espressioni che usi che sono pressoché identiche a certe mie: tipo esserti data sempre da fare, e trovarti sostanzialmente con nulla in mano; tipo che nonostante tutti gli sforzi e che le cose non andavano bene, ti facevi pure animo, magari sorridendo… Per non pesare sugli altri (anche queste cose le conosco e ti capisco…). E poi, gradualmente, la discesa all’inferno… Lenta, inesorabile, e silenziosa, immagino… (continua)
E insisto: è tutto normale ciò che hai vissuto e sentito, fino quasi ad “ammalarti”. E credo che tu sappia perfettamente di non essere l’unica…Purtroppo. Non è normale, invece, Ilarina, quanto sta accadendo: e vale a dire che secondo qualcuno debba essere normale, EVIDENTEMENTE, che milioni di persone debbano vivere senza lavoro, e dunque MORIRE. E io, ora, posso solo, per aiutarti, se ci riesco, dirti la mia esperienza e le mie decisioni attuali, per TENTARE di salvarmi (non ne ho certezza). E quindi spero che tu e altri se lo vorranno, riusciranno anche loro a fare ciò che io intenderei fare (se ci riesco).
Ho lavorato per anni come precaria; ho saltato come una pallina cambiando lavoro, ambienti di lavoro, colleghi ecc., e trasferendomi. Ho continuato a farlo fino alla soglia dei quaranta anni. Poi: arrivederci. E puoi pure crepare, che non fa niente. E infatti molti stanno crepando: chi suicidandosi, chi esaurendosi, di fisico e di testa.
Ti parlo molto seriamente: quando arriverai a quaranta anni sarà peggio. E come vedi, contare ALMENO su “amore” è quasi follia, a quanto pare. Vengo al dunque, perché voglio essere positiva e concreta: non c’è più tanto tempo da perdere, Ilarina. E la vita è la NOSTRA. Ed è preziosa: se ancora vogliamo contribuire a questo mondo che sembra impazzito, restando umani… E potendo, ovviamente, trovare di che mangiare.
E allora: io alla mia età, finito un rapporto, senza lavoro, con la sicurezza ormai che non avrò, MAI, una famiglia, né qui un lavoro, mi sono rimessa a studiare una lingua, forse avrai letto, e quindi non mi ripeto. In parallelo sto cercando di rimettermi in forze (mente e fisico). Appena pronta, salvo motivi eccezionali, tragedie o miracoli, me ne andrò da questo paese, e guarda che non ho master su master come te: quindi significa partire DA ZERO.Ho vissuto all’estero, anni fa, cerco informazioni, e certe cose ormai le sanno tutti o quasi…E ti dico: tu, se hai studiato tanto, hai una laurea e master su master, qui NON CONTA NIENTE. Se avevi la raccomandazione, politica, sindacale, parrocchiale: pure non contava niente, perché a quel punto il lavoro lo avevi eccome, e non contava assolutamente niente che tu avessi studiato. Mi segui? Bene. All’estero, invece, i tuoi studi, diplomi, corsi, laurea, master su master, e sono certa che saprai già una seconda lingua, e se non la sai tu la impari in pochi mesi, avendo il cervello e la memoria ben oliati… VALGONO, e tanto. (continua)
Una come te, dopo un po’ di tempo, all’estero, può anche riuscire a trovare il lavoro per cui ha studiato, guadagnare molto (per gli stipendi d’Italia, per noi, significa proprio guadagnare MOLTO), vivere TRANQUILLA e CONTENTA, con i servizi che funzionano, i diritti che non sono una risata in faccia o un privilegio, ma una cosa NORMALE.
Stai sicura che non avresti più la depressione.
Questo è ciò che io credo, riguardo il tuo profondo malessere, al di là di un lutto di un amore finito, che è doloroso e che dovrai chiaramente elaborare.
Se resti qui, immobile, con inoltre le frustrazioni che ben conosci, penserai ancor più che quella persona ti ha rovinato la vita, che tu non potrai mai farti una famiglia in vita tua, che non avrai mai un lavoro.
E infatti sarebbe, con ogni probabilità, così: se non te ne vai, se non cerchi alternative.
Inizia a pensare di dare un’occhiata fuori. Inizia a pensare a delle alternative. Almeno mentalmente. Inizia a domandare a chi se ne è andato. Leggi tutto quello che puoi al riguardo, come sono costretta a fare io (che certo non mi diverto a farlo). Io altre alternative non ne vedo, qui in Italia.
O meglio, vedo un’alternativa: se hai un capitale, idee, e sei capace di inventarti qualcosa.
Ma non tutti sono nati per diventare degli imprenditori, anche avendo il capitale.
Poi ricordiamoci ovviamente sempre che siamo in Italia: come apri una qualunque cosa iniziano a massacrarti.
Qualche anno fa ho aperto una partita iva, disperata, per avviare un’attività con ditta individuale. Sai come è finita, in brevissimo tempo: lavoro nulla, ma in breve, in automatico: signora bella, paghi questo e quello, ed Equitalia (cifre assurde, in brevissimo tempo, tanto che sono dovuta correre a chiudere la ditta subito). E solo grazie a un genitore (anziano e pensionato) ho potuto pagare. Come mi sarò sentita, secondo te? Oltre che disperata per non avere lavoro, mi sono sentita ancora più disperata, umiliata, rabbiosa. Senza nessuna speranza.
Saresti disposta, avendo un po’ di capitale, idee, capacità di fare impresa, a fare ulteriori sacrifici in questo paese, Ilarina?
Io oggi non so… Non credo.
Credo di essere arrivata al punto che anche avendo capitale, idee, capacità, me ne andrei uguale: per protesta.
Mi massacrate la vita, e io ora, se mi rimangono un altro paio di decenni da vita o non so quanto, li regalo a voi? Eh no, cari. Dare ho dato, fare ho fatto, a vuoto, ora basta.
(continua)
Quali risultati, in due o tre decenni, di ricostruzione, potrei fare in tempo a vedere?
E ho visto, soprattutto, sempre progressivamente distruggere. Come mai?
E io sono stanca di vedere distruzione, di vivere distruzione.
Sono proprio stanca di questo. Di tante, tante, tante… chiacchiere (gli oramai famosi: se sei onesto, bravo, sarai ripagato, prima o poi, eccetera). E del girare a vuoto e tanti apprezzamenti e tante belle pacche sulle spalle… E tornare a casa a mani vuote, intanto, giorno dopo giorno, mese dopo mese, anno dopo anno.
Ho fatto fatto e pareva che non avessi fatto niente (e come me, tu, e tanti). Ora basta.
Anche se mai dire mai: potrebbe accadere anche un miracolo.
Prima di tutto dentro di me: che io possa credere ancora a questo paese e quindi decidere, ripeto avendo qualche mezzo, di impegnarmi e sacrificarmi ancora per esso. Ma ecco, dubito che questo cambiamento, dentro di me, possa ormai avvenire. Sono troppo delusa, troppo arrabbiata, troppo offesa, troppo pessimista e troppo amareggiata ormai, per credere qualcosa di veramente positivo che riguardi l’Italia.
Mi vorrei godere l’ottimismo, l’entusiasmo, la passione che avevo, che mi hanno massacrato: godermeli, e presto, all’estero. Dove non è che come sport nazionale ti devono mettere in croce, per ogni minima cosa.
Ecco, Ilarina, ti ho detto ciò che credo sia bene, per te, ma anche per me e altri: cambia aria, e vedrai. E se hai studiato tanto ancor più: vai dove TU HAI VALORE. Inizia a prendere almeno in considerazione l’IDEA. Perché questo paese è opprimente, è una claustrofobia, è una stanza chiusa con aria viziatissima, è un girare a vuoto (che ti manda in depressione INEVITABILMENTE: prima, durante o dopo), è un esercito di persone infelici e senza mezzi per risollevarsi che si ingrossa sempre più, è una follia.
Perdonatemi la lunghezza e il fuori tema rispetto al tema della lettera, ma per me era necessario, poiché molte persone soffrono purtroppo di avere altre cose gravi in contemporanea al problema d’amore (penso ad Animafragile che ha avuto anche la mamma molto malata, in quel frangente; infatti, Animafragile, io non penso che tu sia così fragile. E le “crocerossine”, invece, contengono anche troppo; io non ero crocerossina col mio ex, non era proprio mia intenzione e se il rapporto è stato conflittuale lo è stato perché non intendevo subire manipolazioni). Silvia, mi piacerebbe nuotare e camminare con te. Adoro camminare, specie nella natura…Ho finito lo spazio
Ciao Rebecca, perdonami ma solo ora ho letto. Purtroppo non posso muovermi da questa cittadina (che è anche la sua) per problemi miei familiari che mi tengono qui. Al momento (l’ho scritto anche nel titolo del mio post) sono costretta a stare qui. Mi chiedi della mia storia: dieci mesi di progetti e amore folle e NO non l’ha mai chiusa. Io anni da sola, stavo bene con me stessa e con gli altri, egoista in senso sano e non cercavo assolutamente nessuno. Arriva lui, che avevo già conosciuto anni fa ma eravamo piccoli e io vivevo altrove. Ora le circostanze c’erano. Ha fatto di tutto per stare con me, ha abbattuto mille muri e alla fine è riuscito a sciogliere i miei blocchi. Mi ha trattato come la persona più importante e speciale al mondo. Mi ha proposto di convivere e io all’inizio avevo anche detto di no, ma alla fine ho accettato. I problemi sono cominciati a sorgere a causa sua, non accettava certi miei modi (parli bene tu di manipolazione) e io lì per lì reagivo difendendo me stessa e pestando i piedi ma poi finivo con l’adattarmi io alla sua mentalità. Passava il tempo e si riproponeva prima o poi sempre qualcosa che A LUI non andava, quindi liti aspre, distruttive e lunghissime conversazioni protratte per giorni. Offese e accuse, che IO non meritavo. Se io continuavo a vivere serena del fatto che avessimo superato il problema del momento con la comunicazione, evidentemente lui covava.. perché all’ultimo litigio (un mese fa ormai) è andato in crisi. Piangendo mi ha detto fino all’ultimo che non sapeva cosa fare, che i suoi sentimenti per me non erano cambiati ma che non vedeva modo di uscire dal quel nostro modo malato di affrontare le discussioni. Il malato è lui che vedeva in me sempre il marcio, ma non lo capirà mai ovviamente. Così io da un mese a oggi, un po’ son sparita un po’ l’ho cercato (per ribadirgli per l’ennesima volta i miei sentimenti e la mia voglia di lottare ancora per noi), fino a 10 giorni fa che è stata l’ultima volta che gli ho scritto (ancora confuso e sfiduciato.. ca**ata) e da allora non ho intenzione di scrivergli mai più. Così è, nemmeno il rispetto di dirmi che è finita, che si è stancato e arreso e che non mi ha mai amata, secondo me. Un fuoco di paglia, il suo, che mi ha ustionata e spezzato il cuore. Non si farà più vivo, so che sta bene senza di me e che si da da fare. Intendo fare lo stesso, per me stessa, ma capisci.. una doccia fredda.. mi manca da morire ogni secondo e allo stesso tempo lo odio con tutta l’anima.
REBECCA CIAOOOOO….BUONA GIORNATA…