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Lettera pubblicata il 14 Ottobre 2010. L'autore, aleheavygrinder, ha condiviso solo questo testo sul nostro sito.
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Cate, grazie… Come vedi, nonostante le mie capacità di analisi (che sempre mi sono state riconosciute e sempre ho utilizzato anche proprio per aiutare gli altri, compreso il mio ex…), ciò non mi ha impedito di essere vittima di manipolazioni, considerato anche che durante la relazione non stavo certo senza analizzare le cose… Il problema è che (nella vita ci sono sempre problemi, dunque non è che analizzassi per diffidenza, ma semplicemente perché l’analisi, di noi stessi, e di un rapporto di coppia, è necessaria, sempre) con chi manipola sei comunque scoperto e indifeso: questo vorrei che fosse chiaro, e non c’è da sentirsi scemi, o simili… Semplicemente tu ti confidi, ti affidi, ami, mentre il manipolatore “studia” le tue debolezze, per utilizzarle al momento opportuno… Insomma, come si capisce, c’è un fare, un agire, un pensare, e un dire, che è l’esatto contrario dell’amore e dell’amicizia (anche chi vi è amico, o amore, conosce le vostre debolezze: ma tutto viene rovesciato al positivo; dunque la persona che vi ama sminuirà, talora, le vostre paure, tenderà a incoraggiarvi, valorizzerà le vostre capacità e la vostra bellezza interiore).
Con tutte le mie capacità di analisi, dicevo, mi sono letta tonnellate di psicologia… Adesso non ne ho più bisogno: so che cosa è successo, che cosa ho vissuto, e so con chi ho avuto a che fare.
A breve sono certa che raggiungerò un’altra fase, perché è ciò che mi è sempre accaduto, nella vita, quando qualcuno di negativo mi ha fatto del male: non avrò più sentimenti negativi verso quella persona. Sappiate che i sentimenti negativi fanno male comunque a chi li prova. Vi tolgono energie, vi rendono “simili”, per effetto, a coloro che vi hanno fatto del male. Cercate di non somigliare mai a loro. Vorrei far notare che, ad esempio nel caso del manipolatore, molto spesso costoro sono stati vittime a loro volta di altri manipolatori: non hanno avuto né la forza morale, né gli strumenti, né l’umiltà di accettare quanto era loro successo e di procurarsi gli strumenti per “curarsi”. Dicevo: a breve non avrò più alcun sentimento negativo. Solo la pietà umana, per qualcuno che già oggi considero un poveraccio.
Parole sante cara Rebecca, mi suguro un giorno di poter dire la stessa cosa, ora come ora non ci riesco, perchè mi sento usata tradita ma almeno non più manipolata.
Ormai sono mesi che l’ho mandato al diavolo, però purtroppo lo devo ancora incontrare per lavoro, domani lo devo vedere e ti garantisco che se potessi, gli metterei le mani al collo….
un abbraccio sincero.
Ciao Cicci… Certo, rivederlo è dura… E’ una situazione molto più difficile. Però dobbiamo fare con quello che abbiamo, o nella situazione in cui ci troviamo (per assurdo credo che essere costretti a rivedere l’ex per lavoro, sia più duro all’inizio, ma più definitivo sul lungo termine; mentre più facilmente, non vedendosi, per qualcuno può essere più difficile, in quanto si può cadere in immagini, ricordi belli, in una sorta di idealizzazione “post” forse anche più lunga a morire…). Fai una prova CON TE STESSA. Quando lo vedi concentrati su te stessa. Lui consideralo come un oggetto (è quello che fanno i manipolatori, anche se spesso lo fanno automaticamente: sono vittime, loro stessi, di un meccanismo negativo…), che so, un quadro, un chiodo, un vaso… Senza pensare che gli vuoi dimostrare qualcosa. Anzi, concentrati sul fatto che proprio non gli vuoi dimostrare nulla: trattalo come uno con cui tu non sei mai stata, perché non lo stimi… Non ti piace minimamente… Non ti attira… Non lo disprezzi, ti è indifferente più che altro… Quello che voglio dire, siccome sei costretta a vederlo, è: prova a esercitarti nell’INDIFFERENZA. All’inizio magari non ci riuscirai, ma poi sì… Si tratta solo della prima volta, dopo sarà fatta: si interromperà un circolo vizioso di sentimenti negativi verso questa persona, di conseguenza tu starai molto, molto meglio. Ti sentirai alleggerita: ti toglierai un peso. Con questo non voglio dire che si debbano reprimere fasi normalissime di rabbia, rancore, ecc. che devono essere vissute, buttate fuori. Lo dico per chi non è più tanto “fresco” di rottura, e magari si trascina da un po’ troppo tempo con questi sentimenti negativi. Oltre un certo tempo si rischia una cronicizzazione… Di qualcosa che in sé è negativa: e che pervade la vostra vita. Se qualcuno vi ha fatto del male, non date loro ulteriore potere di farvene ancora DENTRO. Liberatevene. Tornate a pensare alle cose belle, qualsiasi cosa sia.
Un abbraccio a te Cicci… E tutti e tutte voi
Che belle parole Rebecca!
Aiutano tanto.
Anima fragile ciao!
Ale, anche se non ti leggo da un pò, io in realtà ti leggo tutte le volte che torno “indietro”. Un bacio
Grazie Rebecca, te l’ho già già detto ma mi ripeto, sei una donna meravigliosa (almeno per me), ti farò sapere, sempre se ti fa piacere, come prosegue….
I tuoi consigli li accetto e ne faccio tesoro e ti assiccuro che proverò con tutta me stessa a metterli in pratica.
Buona notte cara.
Bravissima Cicci. Vedrai: si tratta solo di cominciare! Il resto verrà. Sii serena. Chiunque abbia la coscienza a posto, e abbia solo amato, merita di essere sereno.
Ciao Libra, grazie… Forza e coraggio a tutti. Credetemi, che io sto ancora abbastanza a pezzi… Ma è importante farsi forza, cambiare atteggiamento, avere pensieri positivi, anche stando male.
Io ho tanti problemi, economici, lavorativi. E se avessi avuto un lavoro di sicuro ora non stavo così. Non sono più una ragazzina e ho sentito la mia vita finita… Ma che fare allora? Uccidersi? Morire? Si deve provare a cercare soluzioni, sempre. Si deve reagire. Prima si deve coccolarsi un po’, però, e recuperare le forze.
Adesso, pensate, mi sono messa a studiare una lingua, da sola, perché non appena mi sarà possibile sarò costretta a emigrare da questo paese che non offre nulla.
Adesso sono entrata in contatto con una donna di New York che vuole perfezionare il suo italiano. Non avevo idea di quanto potesse ditrarre, mentalmente, concentrarsi nello studio di un’altra lingua. Già leggere mi serviva molto, ma leggere e scrivere in un’altra lingua è incredibilmente terapeutico: si entra davvero in un altro mondo.
Se potete, iniziate subito a dedicarvi a qualcosa che vi piace, che avete rimandato di fare da tanto tempo, in particolare quando eravate impegnati nel vostro rapporto… Cogliete l’opportunità: prima non potevate, ora sì. Rovesciate il negativo in positivo.
Un abbraccio a voi tutte e tutti.
rebecca:leggendoti mi dai la forza di andare avanti,sei davvero una persona con un grande cuore…ne faccio tesoro di cio’ che scrivi…
Cara Rebecca, oggi ho ricominciato SU ME STESSA, non so come spiegarlo ma effettivamente, seguendo i tuoi consigli, mi sono sentita un pochino meglio, l’ho rivisto per lavoro, come faccio ormai da un anno da dopo che ho deciso di chiudere con lui, ho sofferto tanto perchè non potevo liberarmene definitivamente…ma oggi è stato diverso, perchè ho preso coscienza effettivamente di quello che è, un uomo piccolo, piccolo empatico e anche brutto sia fuori che dentro.
Pensa che mi ha salutato dicendomi….CIAO GIOIA DEL MIO CUORE.
Mi ha fatto schifo ancora di più.
Per la tua situazione, invece, sono profondamente dispiaciuta, non meriti tutto quello che ti è accaduto ma sono sicura, che grazie alla tua intelligenza e determinazione, riuscirai a cavartela sempre e comunque, perchè tu e io, come tanti qui…non siamo come loro, sempre bisognosi degli altri e delle attenzionie dei soldi degli altri, alla fine ci bastiamo sempre.
ciao libra come va? cia a tutte il cammino è lungo….dopo 6 mesi cntinuo a provarci..ad andare avanti….
Ciao Anima fragile, io procedo, vado avanti!
Tu hai iniziato il nuovo percorso?
Un abbraccio!
Un caloroso saluto a tutte le femminucce.
Broken ciao un saluto affettuoso anche a te!
Cronico, tu già eri ben predisposto dall’inizio, ti immagino forte e sicuro. Grande!
Ale ciao. 🙂