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Lettera pubblicata il 14 Ottobre 2010. L'autore, aleheavygrinder, ha condiviso solo questo testo sul nostro sito.
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Feanor
mi sono espressa male: anche io sono d’accordo che non siamo fatti per stare soli. Con la mia frase intendevo dire che non bisogna accontentarsi pur di non rimanere single. C’è chi ha la fortuna di incontrare subito la persona giusta (ma non per questo deve basare la propria vita unicamente su quella relazione) e chi è meno fortunato/a. Mi riferivo proprio a quest’ultime persone: quando una relazione non va è meglio troncarla e aspettare di avere cuore e mente liberi dall’ex prima di impegnarsi di nuovo. Nessuno vuole stare da solo ma sono contraria alla logica del ripiego, tutto qui 🙂
Ciao Rebecca, conosco il tipo di soggetto, una persona simile è stata il mio penultimo pseudo rapporto. Dico pseudo perché un vero rapporto presuppone ovviamente una reciprocità.
Ti capisco, anche io ho lasciato amando e non perche ci fosse qualcuno pronto dietro l’angolo. Infatti sono tutt’ora “sola” e mi dedico alla mia guarigione. So quanto sia straziante.
Bevenuta tra noi, sei in un posto sicuro qui, dove nessuno può farti del male.
Un abbraccio.
Per tutti: continuo a seguirvi con molto interesse e affetto. Sto elaborando pian piano e con difficoltà ma tempo e silenzio sono indubbiamente dei potenti alleati.
Buon week-end a voi!
Guido
ciao come stai?
Animafragile
vedo che dai ottimi consigli 🙂
Libra
sei diventata gagliarda e tosta 🙂
Rebecca
ti stimo perché ho imparato molto tardi ad allontanarmi da una relazione che non va. Preferivo soffrire in silenzio e cercare l’impossibile.
@Broken a parole le sto scalando titte le montagne però non ho ancora comprato le scarpe adatte 😉
@anima fragile mi piace l’impegno che metti per aiutare gli altri. Ascoltati.
Le relazioni le percepisco svolgersi su due paradigmi. Nel primo, uno le attiva mosso da ansie, spasimo, infatuazione, responsabilità sociali o biologiche programmate o rivalsa varia che contaminano molte aree della sua vita, e quello che viene scambiato per ‘non sapere stare bene da soli’ a livello profondo è invece il non essere ancora sovrani di se stessi. Allora deve ancora completarsi e quindi quello che cerca non è una relazione ma uno specchio e lezioni ulteriori, che molto spesso si traduce in un partner. Un partner offre una buona palestra. I presupposti si possono osservare quali sono. E va bene così, assolutamente bene, anche quando finisce malissimo. Attraverso un altro essere però non è possibile completarsi, il più delle volte è un rifugio, e se avviene in una storia è perché si è fatto tutto da soli, ed è tutto quello che conta: non si deve cadere nella trappola mentale che è stato per merito dell’altro/a. Il lavoro che si fa su di sé è personale e nessuno lo farà al posto di un altro. Se è fatto bene, dentro e fuori le cose lo sapranno dire. Bisogna completarsi per sé, non per essere infallibili e a prova di scemi d’amore. Nel secondo paesaggio uno non cerca una relazione, è semplicemente sovrano e sta bene con se stesso, sia da solo per millenni che con gli altri, e nell’arco delle sue giornate costellate da presenza e comprensione e creazione, appare sullo stesso percorso di presenza e responsabilità un altro essere a sua volta sovrano. Se vogliono, possono consapevolmente condividere un tratto di strada ed espandere la bellezza, creare forme, desideri, esperienze, insieme, esenti dalla contaminazione della vecchia modalità, cioè sapendo che nulla di quello che fanno va a diminuire la gioia o la bellezza ma ad aumentarle. Esseri ancora alle prese con il loro completamento non incontreranno quelli che si sono già compiuti, sì magari può accadere ma durerebbe un istante, perché l’altro saprebbe come non farsi rapinare ed è comprensibile, perché non appaiono nel campo di sensibilità in cui esistono irresponsabilità, ansia, bisogno di compagnia e vampirisimo e in generale cose da risolvere. Per quello che vedo io, tante persone che hanno compreso questo, stanno perfettamente da sole e solo raggiungere quello stato e provarlo su di sé può far comprendere quanto poco anomalo sia non avere un partner, altrimenti è inconcepibile. Questo è tutto. Ora devo assentarmi per un po’. A presto!
Ale,
I tuoi interventi a me entrano nel cuore, sempre.
Non so da quale pianeta arrivi, ma vorrei poterlo scoprire anche io un giorno e incontrare uomini come te.
Animafragile,infatti non potevo né volevo continuare a stare con lui come stavamo. Lui era ben contento… Andava bene così, si vede. Quando mi sono allontanata, allora sì, a suon di miei respingimenti, ha ammesso che si dovevano cambiare certe cose. A parole. Io non volevo che lui cambiasse come persona: perché non sapevo che persona fosse. Dicevamo le stesse cose: solo che le sue non erano vere, o erano vere a metà. Secondo come gli conveniva. Di conseguenza dovevo vedere con chi, veramente, avevo a che fare. Perché c’era il dettaglio non irrilevante che si era deciso di fondare una vita insieme. Il sottinteso, si vede, è che si dovesse fondare una vita insieme, amandosi, crescendo, costruendo, e secondo lui (tacendolo) seguendo tutte regole, o umori, suoi. Dunque per me: o cambiava questo o… Ciao. Naturalmente ha fatto lo stupito, il disperato, lo stronzo che infierisce su me, e nel momento del bisogno. Le ha provate, insomma, tutte, pur di non cambiare lui, questo aspetto del SUO modo malato di concepire le relazioni di amore, ma non ha, poverino, ottenuto risultato. Io piuttosto sarei morta di dolore, piuttosto che piegarmi a un volere malato. Questi sono malati: vogliono amori malati, basati sul saccheggio, e su calcoli loro, in cui il bilancio in positivo deve sempre ed esclusivamente essere il loro, e non quello di tutti. Per me può restare come è, se sta da solo. Ma se mi viene a cercare, cerca di conquistarmi, mi parla poi di amore, di crescita, di costruzione, allora non può, poi, rispondere come ha fatto “non so perché dico certe cose”. Adesso sta in silenzio. So che è già con questa e quella, a consolarsi, a cercare di sopravvivere, di riprendersi. Il parassita. Non ce la fa, a fare come me, che sono qui da sola. Io l’equilibrio, e nonostante i miei problemi, l’avevo. Lui mi ha destabilizzata completamente. Mentre io gli davo stabilità. Mi ha risucchiato tutto. La fatica che ho fatto per quella stabilità… Ma tempo al tempo, Animafragile. Ha già strisciato abbondantemente per due mesi, per poter avere di nuovo udienza da me. E siccome lo amavo ancora, ecco che sono stata di nuovo male. Perché lui, senza di me, ha perso la bussola. Adesso non gli dicevo più che cosa volevo, che cosa potevamo fare, quindi era tutta farina del suo sacco. E quindi, nel suo caos, le cattiverie uscivano alla svelta… Non c’ero più io lì, a fargli le carezzine. A dargli la certezza che c’ero…
Ele, Cate, ciao, grazie dell’accoglienza… Oggi sono schifata…Animafragile, pensavo… Come sarebbe andata se ci stavo ancora insieme… Sarebbe andata come stava già andando da tempo… In cui vedevo che a lui andava bene come andava. E ti credo! E’ vero che cercavo di farmi forza, di andare avanti, lo amavo, continuavo ad avere speranza e fiducia. MA quando tu stai male, e vedi che la persona che dovrebbe esserti accanto fa finta di niente, e questo dopo essere stata tu accanto a lui quando è stato male…Allora sì che cominci a sprofondare… Diventa una terribile lotta, perché vedi tra noi c’erano state cose belle, era sembrato veramente che si fosse costruito qualcosa insieme, e insieme avessimo affrontato problemi non indifferenti…Ma questo era accaduto perché c’erano da risolvere problemi SUOI. Allora sì, uniti e innamorati. Allora sì, forti e in coppia…Sai cosa mi diceva, quando era il mio turno? (e allora sì, che erano cavoli miei…) Lui così forte, lottatore, mai dato per vinto… Mi diceva: sono impotente, non so cosa fare, come fare…E si mostrava prontamente o debole o senza idee… E non gli stavo dicendo: sai, sono stata a fare degli esami, mi hanno detto che ho un cancro. Che cosa avrebbe fatto in una circostanza del genere, eh? Eh mia cara, è stato bello, ma ora ciao? Eh, l’amore. Quindi, Animafragile, che cosa è successo? Che a me, a causa sua, per i SUOI problemi, è venuto un esaurimento nervoso. Perché prima, e abbondantemente, ci siamo dovuti occupare dei SUOI problemi, poi quando io avevo un problema, erano problemi miei. Ero in coppia e SOLA, puntualmente, in CERTI momenti. E sono andata avanti un bel po’, così. Con uno che pensava alla SUA vita. Sai cosa faceva? Aspettava che io mi arrangiassi da me, per ricomiciare tutto da capo come prima. Mai fidarsi di uno che ti dice che a tutto c’è sempre soluzione, ci vuole solo tempo e pazienza, sottintendendo anche il TUO tempo e la TUA pazienza: per i problemi suoi. E quando arrivano i tuoi, di problemi, ti mette le mani avanti, ti dice: ah, scusa, non ho tempo. Ah scusa, questa cosa non ho proprio idea di come fare. Ah, scusa, ma ora tra noi ci sono stati dei problemi, non mi sento molto sicuro della nostra relazione…E quando vedi che tutte, ma proprio tutte, le SUE cose, grazie anche a te, sono a posto, e le tue completamente in subbuglio o accantonate, allora ti svegli. E sai come va a finire, Animafragile, se ci stai ancora. E sai che cosa è stato.
rebecca non puoi capire quanto siano simili le nostre storie..anche tra quelle degli altri qui è incredibile..li fanno con lo stampino?. credevo che era capitata solo a me questa disgrazia e invece non era speciale vedo che è un comportamento dilagante…bene detto questo…ti fanno passare per pazza poi lo so bene…io sono diventata meno importante della scopa del bagno per essere fine…c’e’ stato un momento in cui voleva vedermi ma io mi sono rifiutata tanto a cosa sarebbe servito?. oggi mi manca il confronto ma averlo con un muro non ha senso..anche il mio ex sta con un’altra e questomi fa capire tutto…non sa stare da solo..mi ha detto di cercarmene uno e gli ho detto chiaramente che non sono come lui…ma ho solo ingrandito il suo ego…te l’ho detto mentre noi facciamo congetture loro ridono e vivono dicono che palle questa ex…tu dici tempo al tempo..non lo sonon ci credo…e comunque non lo voglio sapere..ha lasciato il niente dandomi le colpe di tutto..oltre che non mi amava piu’..pazienza fatica doppia per noi..ma forse un giorno staremo bene veramente…io non voglio piu’ nessuno nella mia vita voglio solo imparare a stare bene con me il resto è storia è passato…pensa che ti sei salvata…
Concordo al 100% con quanto detto da Cate.Amici , noi siamo persone serie, non siamo scimmie che si attaccano e staccano da un ramo all’altro. Prima di far venire una nuova persona nella ns vita bisogna essere puliti dentro, dal passato etc etc.
Bisogna che cerchiamo I nostri simili, solo cosi’ saremo felici.
Finchè ci saranno gl’ex di mezzo la malattia emotiva ci sara’ sempre.
Un bacione a tutti , ale , libretta,ele, animafragile,feanor e benvenuta a Rebecca 🙂
Guido ndo stai?!!?
Ciao belli vvb