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Lettera pubblicata il 14 Ottobre 2010. L'autore, aleheavygrinder, ha condiviso solo questo testo sul nostro sito.
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Dottor
Ciao, è un piacere risentirti. Bella domanda la tua…potrei risponderti che credo di si, credo che statisticamente possa esistere. ma il punto è che tutte\i partono con le migliori intenzioni. Mai sentito nessuno dire il contrario. Ma poi scatta in loro qualcosa, dettato dalla società,dagli stimoli esterni o chissà da cos’altro che li fa cambiare idea. O forse tornano solo quello che erano.
Ciao Never,
condivido persino le virgole di quello che hai scritto.
Mi trovi completamente d’accordo.
Freud impazzirebbe a capire cosa scatta in loro, sempre che scatti veramente qualcosa nel loro cervello e non gettino solamente una luridissima maschera.
Adesso per me è passato un mese e mezzo, e sembra peggiorare la situazione.
Colpa della mia lucidità secondo me, mi accorgo analizzando la mia storia che gli inganni erano molteplici.
Ma va bene cosi, perchè questa è la nuda e cruda realtà.
Un abbraccio a tutti.
quoto: “O forse tornano solo quello che erano.” Io mi sono data questa spiegazione.
Scrivo una cosa che trovo importante. Io ho sostituito la mia ex, assolutamente. L’ho perfettamente rimpiazzata, sostitutita con una donna inarrivabile per lei, eppure una donna che in un certo modo aveva a che fare con lei, al punto che l’ha odiata, detestata, da molto tempo prima io facessi la mia comparsa nella sua vita. Lo fece fino ad averla voluta accanto e poi scacciata via con terrore da se stessa e questa donna è ciò che io le ho mostrato, che io stesso sono, la stessa parte che non è solo in lei, ma è in me e che io ho riconosciuto e che a lei mi guidò. Riconosciuta in me, in lei, in qualsiasi altro essere. Quando l’ho riconosciuta in me, ho fatto il mio capolavoro, risolto il mio gioco, e non ho più permesso a lei o a chiunque altro di esserne il rivale distruttore seduttore. Non l’ho fatto per riaverla o avere nuove migliori occasioni. Ho posto quello che siamo di meraviglioso come inizio per me in cui respirare ed essere, non la convenienza, la scusa, il ricatto, la paura, la nostalgia, la mancanza, il desiderio. Mi sono costretto, avviando quella storia disfunzionale e vivendone le conseguenze, a risolvere l’idea falsa di me e di lei. La mia trasformazione come prova per me che l’amore E’. Lei non aveva fatto ancora la sua e quando tornò, non trovò più me, e nemmeno, di nuovo, lei. Fu un esito spietato.
Il procedimento è valso per me, è stata la mia esperienza e non ho più avuto, sentito, il bisogno di completarmi attraverso un’altra persona-maschera. Con questo voglio dare sostegno a chi sente di doversi completare ancora attraverso l’esperienza di una relazione nuova, se sente che è il suo percorso, se lo vuole come prova. Ma ad una condizione, che fin da ora sappia che, vada come vada, il goal è sempre un altro. Se lo centra “prima” di immolarsi ancora fra le incognite, si fa un regalo.
C’è un sottile invisibile elemento, tutto nostro, profondo e magnifico, a cui siamo chiamati a tornare e diventare. E’ questa la figura che sfugge, QUEL dubbio. Una volta inquadrato a livello personale, e questo potrebbe accadere in modo improvvisamente conscio quando le cose diventano un brutto caos come accadde a me, oppure subito dopo la divisione, ciò vi trasforma e trasforma la visione, e non parlo di tempi lunghi, parlo di una rapida finestra, che magari si ripresenta ad intervalli fino a quello buono. Voglio che ciascuno riesca a vedere, in sé e per se stesso, quel passaggio, a modo suo, creativo, potente e felice. Un abbraccio a tutti.
Allora il messaggio del mio commento di prima è: se portate a qualcuno qualcosa per il quale non è ancora pronto, l’amore più alto e la disponibilità più grande, non aspettatevi che sia sempre tutto rose e fiori. Sì, bisogna essere amorevoli sempre e con tutti, fin qui ci siamo. Ma nello specifico delle energie di una relazione, se quella persona non è ancora pronta per svegliarsi a certe energie e scambi superiori, sentirà un dolore incredibile, inizierà a dimenarsi e a difendersi con tutti i mezzi che ha pur di rimettere in sella l’ego, quasi sempre facendo del male. L’amore purifica e spinge fuori: passato il primo periodo di fuoco bisogna impegnarsi a trasformare e migliorare certi aspetti che riemergono, altrimenti inizieranno letteralmente ad assumere il controllo. Gelosia, narcisismi, rabbia, strane emozioni. Vengono rivelati ed esposti, sono gli ospiti estranei che erano da sempre nascosti e che creano il mood che questa società interpretà come normalità, equilibrio, determinazione, amore. Quando escono fuori, ci si accorge come in realtà malfunziona un individuo. Lavorandoci su si evita di fare subire agli altri i loro veri effetti. Lo fa molto meglio chi già sta affrontandosi ben prima di entrare in una storia. Se la situazione va a rotoli, è anche perché chi porta quel dono, a sua volta non era consapevole dei suoi effetti, né sicuramente della sua origine. Esserlo, favorisce la scelta, fa capire ‘prima’ chi sono anche gli altri. Certo, controindicazioni all’amore non ce ne sono, soltanto che, nella recita, le maschere di cartapesta prendono fuoco in un attimo. Provate a collegare due fili sottilissimi o degli apparecchi elettrodomestici comuni ad un apparato di corrente elevatissima, scoppia un incendio in cui è facile restare coinvolti. Tante persone che decidono di incanalare l’amore in una relazione non sanno ancora di essere quel tipo di generatori o conduttori, perciò devono imparare ad allenare e gestire di continuo, sia quando stanno da soli che quando hanno a che fare con gli altri o con chi è indietro, energie veramente grosse che precipitano qui da piani sconosciuti.
Ad un primo sguardo, sembra che nel ragionamento odierno sto spartendo la colpa fra i due partecipanti alle storie, invece la sto definitivamente escludendo, invito alla responsabilità che è ben diverso. Quel dubbio là, viene spazzato via da questa chiave di volta. E siccome chi viene maltrattato e ingannato e lasciato tende quasi sempre a crearsi e ingigantire colpe, dubbi e interrogativi per tenere alimentata la connessione con quell’altro, colpe tantissime volte inculcate dall’ex in fuga che rilascia la cortina fumogena velenosa di balle, voglio fare capire che è invece il principio di assunzione di responsabilità per se stessi che rientra e si fa sentire, forse dolorosamente (Hai permesso questo, ecco cosa vuol dire assentarti da te e cedere potere agli altri!) e il primo che se ne accorge, ha vinto, stacca la spina e così si può vedere il gioco intero. Assumersi la responsabilità di se stessi, capire che c’è stata irresponsabilità, è un potere gigantesco! “Io ora sono responsabile.” Perché? Perché nessuno adesso in giro se la assume, sono barricati, in trappola; sarebbe dichiararsi da allora in avanti pronti a fare funzionare tutto di un bene vero e quindi essere esclusi dai circuiti di cretini che invece si accordano sulla colpa e sulla finzione per continuare a dormire! Basta, questo era uno spunto serale, per oggi ne ho abbastanza. Alle prossime, buon inizio settimana!
Ale hai perfettamente ragione. È proprio quella la provaa più difficile, ma ci si arriva.
Poi io di te non me avrò mai abbastanza, quindi per quanto mi riguarda scrivi pure, altro che basta! 🙂
Le tue perle mi rasserenano leggermente la giornata.
Domani rientrerò in ufficio dopo un lungo periodo di assenza, dovuto al fatto che una collega meravigliosa mi ha fatto sapere che ero nella lista nera dei tagli aziendali. Molti non ce l’hanno fatta e li hanno cacciati malamente. Io rientro perché sono stufa di stare in gabbia e perché ci sono troppe cose in sospeso nella mia vita e vanno chiuse. Che mi caccino pure, vorrà dire che davvero adesso dovrò rimboccarmi le maniche in tutti i settori e ricominciare da zero! Quindi tu, come sempre e senza saperlo, intervieni nei momenti più opportuni.
Ragazzi, il problema lavorativo lo scrivo non per ricevere messaggi o chissà cosa, su questo forum si parla di altro. Ve lo evidenzio solo perché poi ci sono persone (come è accaduto a me) che spogliandosi totalmente di qualsiasi dignità, sono rimaste inermi a farsi massacrare e il risultato è quello di perdere anche un posto di lavoro. Sì, credo che la mia responsabilità è totale, sia verso quello che ho permesso all’altro e sia verso l’azienda. Ero uno zombie in ufficio, ho contribuito (forse) alla loro scelta. Comunque non ho combattuto. E non va bene.
Che bello questo spaccato che hai riportato Libra. E’ luminoso e sereno, pieno di una saggezza che oggi in tanti ambiti è sostitutita dal cannibalismo vero e proprio. Mi ha sollevato da terra leggerlo in finale di giornata. Come hai sottolineato bene in rosso a doppia riga è inoltre azzeccato per fare vedere come in tanti momenti della giornata possiamo ritrovare le stesse dinamiche, più sciolte e osservabili, che esistono nelle relazioni, possiamo cambiarle andando anche oltre. Io penso che quanto hai comunicato sia una dichiarazione di splendida ripresa, qualsiasi cosa ci sia in avanti, sei tu. L’universo prende l’appunto della tua dignità che si rinnova, che vola oltre le catene di un ufficio, e non ti lascerà in balia di questa situazione traballante, né priva di buoni spunti nuovi e mezzi materiali con cui sostenere il cammino. All’universo piacciono gli esseri che si amano e non può permettersi di rendergli la strada complicata. Li ha mandati qui apposta per fare vedere come si fa.
Ale risposte non ce ne sono , come dicevo a Never ,c’è solo domain chissa’ cosa succeede, io do il meglio di me e chissa’ se dall’altra parte c’è lo stesso. Vuoi essere tranquillo? Sposati una brutta, non ti tradira’ mai, vuoi essere cornuto? Sposati la piu ‘ bella,all’inizio son fiori e rose, e poi…ZAC (Never questa è x te) Io son d’accordo , pero’ come ti dissi settimana scorsa, io penso che a questo mondo non siamo solo quelli che scrivono qui, son convinto che ci siano donne che la pensano come noi. Io se non la trovo , single a vita Never, come te ed Ale.
1 abbraccio
grazie Ale, come sempre mi commuovi.