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Lettera pubblicata il 14 Ottobre 2010. L'autore, aleheavygrinder, ha condiviso solo questo testo sul nostro sito.
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Invece Ale dovresti descrivere questi esseri per come li vedi tu, perchè aiuteresti molte persone a capire quali miserie hanno avuto al loro fianco, cosicchè possano superare la fase di transizione più facilmente e guardare dentro se stessi con minore ambiguità… ed infine potrebbero trovare la pace con se stessi.
@Cronico grazie per l’incoraggiamento!
Io sono veramente scazzato però, è passata solo una settimana ed evidentemente devo ancora farmene una ragione.
Il fatto che ha intrigato,tramato,bramato alle mie spalle per non so quanto tempo mi rende instabile, mi agita e mi rattrista.
Che l’avesse già fatto prima con un’altro, un po mi rasserena.
Rispetto zero, e questa dormiva con me, mille attenzioni..ti amo e ti stra-amo… ma chi te lo fa fare?
Quale perversione hai soddisfatto?
Poi in giro ha pure la fama di quella seria, che farebbe qualsiasi cosa per il prossimo e con poche amicizie ma pulite.
Forse io sono un signore, è ste cose ai suoi conoscenti e ai miei (tranne agli amici stretti), e addirittura ai miei genitori non le racconto.
Gli lascio pure il bel ricordo della bella persona che è.
Gli auguro un bel futuro con la sua nuova fiamma, e che prendano fuoco e brucino allegramente all’inferno, nell’oscuro girone degli infami.
Grazie per lo sfogo direttore, notte a tutti e tante belle cose.
Cronico buondì! E che si può dire? Sarebbe una operazione infinita…Meglio osservare, o comunque prima di tutto come nel tuo caso rimettere in ordine alcune cose e prendere i provvedimenti definitivi corretti che stai bene attuando. Sei in questa fase potente e goditela perché i risultati sono inestimabili, li vedrai tu direttamente mentre li crei fin da questo momento. Mi limito a presentare quelle coordinate perché il confine fra i pazzi furibondi e i lucidi sterminatori è sottile e al contempo enorme. Ripeto che è una riflessione mia che faccio in base a ciò che io ho vissuto direttamente e che riguarda una minima parte delle esperienze, perciò deve essere presa con le pinze. Dicevo, si occupano di fare quasi gli stessi danni ma per fini diversi. Uno scemo se ne va convinto di avere agito spericolatamente bene e chissenfrega, mina vagante 4 stagioni, mentre quegli altri sanno di avere invece agito in modo molto grave ma funzionale al loro compito. Nessuno di questi ultimi dirà mai di avere avuto ragione e non userà rinfacciare qualcosa. Non elemosinano, se tornano è perché possono prendere. Ci sono persone che fanno le stesse cose più o meno ma lo squilibrio non lo sanno velare, non connettono più e mettono in scena la parodia di se stessi, moine, balle standard. Quelli a cui mi riferivo sono di tipo professionale e non li riconosci. Molti la prendono come competizione, sicuri di cambiarli e avere il trofeo. Uno è in una storia per amare, non per cambiare l’altro. Ed ecco i drammi delle relazioni. Si innescano quando uno attiva questo gioco e l’altro accetta, forte di una energia d’amore che è sconosciuta e disfunzionale nei livelli meccanici e logici bassi in cui si innesta la trappola. A quel punto è già finita, si abbandona la residenza nell’amore per scendere ai compromessi anche con se stessi. Questo è l’errore. Da quello che posso saperne, riferito a queste due frange a cui ho pensato, dipende dai contesti, cioè quanto tesoro possono trascinare verso una causa. Gli scemi a piede libero non vengono da concetti in cui fluttuano coerentemente, sono poveracci, tossici di strada, ora col pieno ora in riserva, che rubano e fuggono perdendo il maltolto dalle tasche e poi le cose gli scoppiano addosso, come i topi che mangiano il veleno e crepano da qualche parte. Gli altri devono mantenere invece costante l’energia, ma conoscono veleno e formaggio. Prendono solo il formaggio se incustodito, lasciano il veleno e osservano se l’altro ha preso appunti.
Quindi ho usato queste due misure per fare un po’ di luce su quello che stiamo vivendo. La stragrande maggioranza di Essi, i traditori-bugiardi-ingannatori ecc ecc, è sì efficace, produce danni, abusi e altro. Tuttavia, non è capace di comprendere di stare operando in una illusione, quindi la soddisfazione derivata dalle malefatte è concretamente un inganno che fanno a se stessi e ingigantisce la psicosi da cui sono affetti e che alimenta ancora di più il gioco. Vivono in un circuito che devono alimentare, quasi sempre trafugando ad altri, commettendo anche effrazione sull’altro e portandosi via stoviglie e scatole vuote, perché non conoscono il valore, proprio e degli altri, e di nuovo gli unici a stare a secco sono sempre loro. Possiamo avvicinarli a ladri d’appartamento che arraffano e certo è ridicolo che tante persone si disperino per essere state derubate del sacchetto della spazzatura e cadono in uno pseudodramma a loro volta e ci restano incastrati perché non sanno distinguere il loro valore. In quasi tutte le circostanze di questo tipo, secondo me, non si è perso nulla.
Altro è quando hai a che fare con qualcuno che sa il gioco e stanzia sufficientemente lontano da un loop di quel tipo. Cioè ricorre ad una energia sufficiente da scollegarsi e opera scegliendo liberamente di fare quelle cose sfruttando comunque il consenso dell’altro. Qui la pratica è sopraffina, non sono delinquenti sentimentali ordinari. L’energia che un individuo fatto così ne trae, se gli viene permesso da chi accetta il suo gioco, è quella fondamentale, mica spazzatura o cose da poco. Mentre te la ruba ti guarda in faccia e ti fa seguire i movimenti, ma se tu non fai nulla, non intervieni a fermarlo, quello continua. Anche qui c’è poca coscienza del proprio valore, esattamente nel momento in cui è più chiaro che mai e a tenerlo fra le mani guarda caso è il fetente che evidentemente lo sa bene cosa deve prendere. Soltanto, quello che lo incastra è che non sa di averlo anche lui (non si guarda dentro) e che non deve andare in giro a prenderlo agli altri. Ecco perché scrissi che in questi momenti c’è molta più probabilità di svegliarsi che in qualsiasi altro.
Cronico
se mi posso permettere, devi andar fiero di te stesso, non è facile in questi momenti non sparlare dell’ex.
Credo che questa scelta ti avvantaggerà anche in futuro e sopratutto farà capire alla tua ex cosa si è persa. E’ molto raro trovare questo tipo di “rispetto”.
Ale
grazie! come sempre sei prezioso su questo forum!
Leggendo la tua analisi credo di aver avuto ex appartenenti ad entrambe le categorie…
Ciao Ale, scusa per ieri sera, il mio era uno sfogo mal gestito, mi spiace.
Grazie comunque per avermi illustrato un po la situazione.
Io le mie rogne cerco sempre di tenermele per me, e se gli altri mi raccontano le loro sono ben contento di dargli una mano o almeno di dire la mia opinione.
Purtroppo in queste cose non ho un’esperienza formante, e mi pongo mille domande su che tipo di persona ho avuto davanti.
A volte durante questa autoanalisi mi capita di fermarmi e una mano a continuare a camminare è quello che ci vuole.
Grazie ancora.
Ciao Ale, se non ho capito male li dividi tra consapevoli e inconsapevoli dove però alla fine entrambi attivano il medesimo risultato, riempire dei loro vuoti.
Però ognuno di noi in qualche modo ha un proprio vuoto, anche io ho riempito i miei vuoti e cercavo appagamento nelle relazioni, però non ho volutamente o involutamente minato la psiche di chi mi stava davanti, di chi soffriva perché avevo smesso di amarlo. Allora tu parli di valori, correttissimo, quelli purtroppo a loro mancano. Però così sembra che queste persone facendo danni a se stessi in qualche modo vadano in continua ricerca sempre dell’infelicità e x me, perlomeno per quanto riguarda il mio ex la cosa sembra un po’ l’opposto. L’infelice sono io.
Poi, per me lo posso affermare con certezza, la felicità dell’altro ovviamente è una mia supposizione dettata solo dall’immaginare che dopo tanto tempo la coppia è ancora unita, quindi felice.
Devo impegnarmi a lavorare sulla mia infelicità questo è cristallino.
Il mio ex diceva che era rinato…
ele, brava, bisogna stare sempre in onore, quindi dell’ex meno si parla, meglio è, specie per il motivo che hai suggerito tu, trionfare da esseri umani nell’immediato e ancor più sulla distanza.
Cronico, non devi scusarti, hai fatto bene, eppoi il tuo modo di esporre questo tuo stato temporaneo è sempre equilibrato, ti fa onore. Ho espresso con più enfasi perché volevo arrivasse più chiara una immagine poco nota.
Libra, sono entrambi nella stessa scatola! Tanti di loro credono sia un giardino infinito, pochi sanno che è invece un box. Anche se con intenti diversi, più o meno relativamente consapevoli solo di quell’area in quel perimetro e non di sé stessi, li accomuna che con le attitudini non costruttive non ne verranno fuori. Infatti non lo immaginano e non lo creano perché ancora non sono pronti. Allora devono trovare il modo di sopravvivere finchè c’è ossigeno. Il tuo ex non conta, quello che dice è scritto nel breviario di questi soggetti per cercare di convincere gli altri che loro son belli bravi e buoni. Anche chi crede di esserlo e insegue solo quello, lo è solo nella scatola e nuovamente non conta. Se mettiamo un cane in una cuccia e gliela facciamo piacere quello alla fine se la fa piacere e che bravo che è braccobaldo. Perché il vicino di casa è una persona tranquilla, il giornalaio non ha mai fatto male a nessuno, i miei amici sono pezzi di pane, quelli in famiglia si amano; non lo metto in dubbio, ma è lo standard, la vita è altro, e quando gli si paleserà negli aspetti più maestosi, chiedendo di presentarsi come esseri competenti dell’amore vero e della comprensione del prossimo, trascendendo le normali convinzioni, si vedrà, anche perché qualcuno di essi stupirà se stesso dimostrandosi di esserlo! Questa è magia. Allora conta uscirne fuori e andare oltre i ruoli ‘prima che’. E poi, chi deve convincere gli altri che è qualcosa, non lo è affatto. A parte che è brutto, poi è per convincere se stesso, ma su tutto va ad intasarsi ancora dentro la cuccia profumata e calda. Lasciamolo a questa felicità, va’! Né felici né infelici. Come ha scritto Ele, che sembra aver fatto partire dall’invisibile questo aspetto oggi, togliamo nella vita quotidiana le parole e smettiamo di solidificarli, perché lo creiamo. Qui possiamo discuterne e sciogliere certi ingranaggi,perché siamo tranquilli, e nella vita vera possiamo esercitarci.
Spalanca la mano e lascialo cadere a quello là insieme al guanto che la vela. Rinato chi? Ma dove?Poveraccio! Bau!Bau!