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Lettera pubblicata il 14 Ottobre 2010. L'autore, aleheavygrinder, ha condiviso solo questo testo sul nostro sito.
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Kobe buondì. Quel vuoto è uno strumento sofisticato apposito per indicarti che lei e la sua infezione non ci sono più, che sei stato giustiziere e l’hai scacciata. La tua testa cerca di spiegarsi questa cosa che ai livelli razionali a cui siamo stati obbligati e reclusi è praticamente impossibile sia da realizzare che da comprendere, ecco perché ti fa male. Quel dolore è la resistenza alla attivazione di qualcosa d’altro. Va da sè che chi ora sa spiegarsi certe cose, a mesi di distanza dai fatti, ha attuato un balzo di coscienza che non ha a che fare con elementi della comprensione razionale, ha scoperto quindi l’inganno ed ha avuto accesso a un livello superiore di interazione col mondo, non con la ridicola realtà.
Amici che siete riusciti in questo, ciò che ho scritto all’amico Kobe è una indicazione molto spensierata e felice. Prendetevi un appunto, perché fra non molto capirete tutto e per questa presa di coscienza ringrazierete voi stessi, vi servirà. Voglio invitarvi a rafforzare fra di voi che avete storie simili l’interazione e a interessarvi a storie completamente differenti, scrivetevi quanto più potete e appena avete sviluppi intuitivi.
Quel vuoto Kobe adesso lo devi proteggere e allargare con le tue mani. Le tue. E più lo fai divenire ampio, più tu ci attraversi e con te le cose di pari dignità. Usa quella rabbia, che trovo lecita, per correre ovunque ora. Ne vieni fuori impiegandoci il tempo che serve, non ti affliggere.
Non ho più risposto come ha detto Ale, anche perchè mi sembra un pò strano che un giorno chiama me, cerca compassione e poi se ne va a cena con il fidanzato e i suoi famigliari, poi manda sms e dice che l’hanno obbligata per farla svagare…maaa è proprio una scema, ma questa volta non prenderà in giro la mia intelligenza…non lo permetterò
Amedeo, impeccabile così. Poi lei in giro potrà dire quel che vuole, ma è la parola di una scema imbrogliona che prende in giro la gente, dunque le crederanno soggetti adeguati. Non vale un bel nulla e la tua intelligenza la seppellirà. Pensa al tuo benessere e alla passione da resistuire alle tue cose e alla tua vita adesso.
Le persone che scrivono qui su questa lettera son tutte dei gentiluomini e gentildonne e loro se la sono cavata con maestria dando e imponendo silenzio. Forza.
Vista un altra volta la nuova coppietta felice.. mano nella mano.
Non so per quale motivo (magari avvertita da una amica lì presente) ma mentre passeggiava, si è girata quasi totalmente stile esorcista 😉 e mi ha guardato per 2 secondi.
Ma dico io.. che ti guardi intorno! guardati il tuo fidanzatino, non cercare me!
Una cosa però vorrei che accadesse.. non dipende da me purtroppo ma dal destino: incrociarla per strada, lei sola io solo, e rimanere impassibile, solo uno sguardo.. come si guarda una pietra per non inciampare
“Quel vuoto è uno strumento sofisticato apposito per indicarti che lei e la sua infezione non ci sono più, che sei stato giustiziere e l’hai scacciata. La tua testa cerca di spiegarsi questa cosa che ai livelli razionali a cui siamo stati obbligati e reclusi è praticamente impossibile sia da realizzare che da comprendere, ecco perché ti fa male.”
Ale, dici che quel vuoto e quella sensazione opprimente, derivano dal fatto che avendo acquisito consapevolezza dell’inganno, abbiamo (quantomeno inconsciamente) definitivamente allontanato quei cadaveri, e abbiam “razionalizzato” che la perdita è definitiva e inevitabile??? Oppure parli di qualcosa di più complesso??
Sul concetto della difficoltà di comprendere a livello razionale, io proprio non capisco come sia possibile che nonostante abbia assimilato e sia convinto “del nostro discorso”, delle volte continuo a perdermi in quei “sovraragionamenti negativi”.
Fase normale secondo te??
“Non ho più risposto come ha detto Ale”.
Complimenti Amedeo, hai dato il giusto esempio e non era facile. Ci dai forza.
Sviluppi intuitivi. In questo momento ribadisco che quello che mi sta fregando è la “fretta” di star bene, di riappropriarmi di quella condizione di serenità; di conseguenza bisogno eccessivo e controproducente di trovare un’altra (BRAVA) ragazza.
Giò è lì il punto, bravissimo. I sentimenti sono il nodo che ha fatto scattare la molla su cose ben più ampie. Trattarlo su due piedi così è vasto e complesso, molti non saprebbero comprendere o dedurre ed è un argomento direi ‘finale’, ma in sostanza posso fare un cenno formale. Quando uno è abituato al protocollo di quei zozzoni balle/corna/rottura/amicizia, e la società è orientata per la maggiore a quello schifo (con tanto di incentivi e pubblicità e life style), richiama una cosa, la formulazione di strutture interiori che imitano quelle esterne già di per se fittizie. Guarda giusto in questi giorni la sofisticazione dell’economia cosa ha prodotto…e le relazioni son scoppiate da tempo…Ma siamo alla riscossa.
@ale
sono i miei pensieri e deduzioni amare ma oneste e reali su ciò che vivo, ciò che leggo e ciò che finalmente vedo con occhi veri..
Questa coazione a ripetere nelle vite di molti di noi è impressionante, questi pensieri fissi e ricorrenti… ho capito cosa celano. Non voglio parlare degli ex…ma di noi…infatti tutti si focalizzano troppo sugli “altri” anche dopo mesi o anni”.
Una volta passato il momento difficile e topico e quando la serenità piano piano arriva, bisognerebbe passare alla fase, per essere sicuri che si stia imparando a “lasciar andare..” invece vedo ancora che ci si interessa che passi il cadavere…ci si interessa se salutarli o no…. ci si interessa a riempire quanto prima possibile il “vuoto (nostro d’altra parte) con un altro “oggetto” su cui proiettare le nostre ansie e mancanze. Non ho letto (forse sono sbadata :-)) di rinascite e cambiamenti…né di persone che hanno focalizzato la loro vita su se stessi. Non ho letto di momenti di riflessione in cui le persone si sono rese conto che pensando così agli altri hanno messo da parte la loro vita trascinandola in gironi danteschi. Abbiamo sicuramente smesso di leggere, di studiare, di crescere, di migliorare nel nostro lavoro, di coltivare interessi…siamo rimasti in un limbo da cui volevamo uscire solo attraverso una altra persona…
Questo limbo ce lo siamo creati noi costruito su modelli di una società malata..risultato gente in difficoltà.
Te lo avevo già scritto e questo pensiero mi si è rafforzato, vedendo intorno a me, leggendo quì e guardano la mia vita che… anche io non so amare e non l’ho mai fatto. Credevo….
Si può amare solo ciò che è amabile… E io amato solo uomini che non si potevano amare quindi il mio sentimento era irreale. Era ciò che io avevo costruito per salvarmi da una infanzia e adolescanza senza amore. Nessun me lo ha insegnato. Mia madre incapace, mio padre assente. Cerco amore nei posti sbagliati però nello stesso tempo io non so cosa è veramente non l’ho mai vissuto.
Piccola nota a margine: andate a vedere nelle famiglie dei vostri ex…tutte famiglie sfasciate..mi ci gioco casa mia!!!)
Torno al fulcro del discorso…Mi aspetta un passaggio nodale se voglio stare meglio e vivere la vita da essere umano: devo imparare ad amare…e soprattuto imparare a stare da sola. Devo capire che la mia vita ha un valore che non dipende dagli altri ma da me stessa. Se capirò ciò, cadranno domande un pò futili che ho letto qui…tipo: sono troppo vecchia o vecchio, chissà se troverò qualcuno, sabato sera sono a casa da solo, perchè non mi passa l’idea di lei anche se credo ai vostri discorsi..etc.etc.
Sono vuoti interni e di pensiero. Vi posso assicurare che si passanno anni e anni della nostra vita a non vederci ma ad essere bravi a proiettare su altri mancanze nostre. Uscire da questi schemi ed avere un pensiero nuovo è difficilissimo perchè siamo accerchiati da familiari, parenti e amici che hanno rovinato le loro vite
Ho pianto tanto quando ho capito che non avevo questa capacità di voler bene ed improvvisamente tutta la mia vita si è dispiegata davanti a me in modo chiaro. Tutte le sofferenza inflittemi. le scelte sbagliate, il tempo perso. Alla ricerca disperata fuori di me di vuoti miei grossi grossi..Questi giorni a venire saranno intensi.
Dovrò imparare a scoprire me ed a bastarmi, altrimenti la mia vita sarà sempre difficile ed in tempesta.
Sei un uomo intelligente e sono sicura capirai tra le righe il non detto che rimanda a tanti discorsi fatti da te e letti tra le tue righe dei tuoi posts…buona giornata!
@ cinzia il tuo post è bellissimo e molto vero… Me lo rileggerò con calma ogni volta che non sarò proiettata su di me. Deligere oportet quem velis diligere, bisogna scegliere chi o cosa amare e aggiungo io iniziare da noi è il fulcro di tutto. Grazie per le belle parole. Buona giornata a tutti.
Cinzia buongiorno. Vorrei rispondere qui a queste sensazioni, ma forse lo farò in privato, ti manderò una lettera su questo preciso commento che hai scritto oppure potrebbe non essere necessaria. Comunque trovo questo ultimo tuo commento molto bello e pienamente deduttivo. Non amaro però, e capirai perché. Guardate, se c’è una cosa che voi state facendo è centrare gli argomenti: per quanto amari a volte. E da lì che si deve passare per accedere allo step successivo.
Come sto facendo sia fra i miei contatti privati che qui sui forum, sarà tutto più chiaro pian piano, credo ci siamo quasi. Andrà tutto bene, e lo leggo in voi, non solo in me. Per ora vi dico solo questo.
Siate felici adesso e aiutate il più possibile gli altri a uscirne.